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Cronaca

Di Lorenzo “La spinta di Napoli contro una grande Inghilterra”

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FIRENZE (ITALPRESS) – “Il gruppo rispetto alle altre partite è cambiato, ma abbiamo giocatori di grande qualità, dall’aspetto mentale importante, quindi affronteremo la gara nel migliore dei modi sapendo che avremo di fronte a noi una grande Nazionale”. Lo ha detto l’esterno Giovanni Di Lorenzo in conferenza stampa a Coverciano, dove gli azzurri stanno preparando la gara di giovedì a Napoli contro l’Inghilterra, valida per le qualificazioni agli Europei del 2024. Sono al momento 37.500 i biglietti venduti per la gara che si disputerà allo stadio ‘Diego Maradonà. “Mi auguro che ci sia la stessa partecipazione che c’è quando gioca il Napoli, conosco la passione che trasmette quella gente, so come ci possono aiutare in termini di spinta”, spiega Di Lorenzo che, a proposito di Napoli parla di una squadra che sta facendo impazzire di gioia la città e che al difensore ricorda la Nazionale campione d’Europa. “Oltre al gioco che facciamo a Napoli si vede che ci divertiamo e questa è la stessa cosa avvenuta nell’Italia che ha vinto gli Europei. Questo entusiasmo forse si è un pò perso per alcuni risultati, dobbiamo ritrovarlo e io spero di riuscire a portarlo. Sono cresciuto tanto in questi anni, giocare nel Napoli mi ha aiutato, mi sento migliorato in tanti aspetti – ha aggiunto Di Lorenzo -. Mancini mi ha fatto esordire in Nazionale e io gli sarò sempre grato. Spalletti, così come il ct, non guarda al nome, sceglie chi merita. Gran parte della mia crescita è quella del mister perchè oltre a darmi la fascia di capitano mi ha fatto crescere tanto. Non vedo grosse differenze fra i due”. Capitano del Napoli, magari un giorno anche dell’Italia. “Qui ci sono delle gerarchie ben precise, non ci penso ed è giusto che sia cosi. Sono contentissimo di essere capitano del Napoli, spero lo siano anche i miei compagni”, spiega Di Lorenzo che ha poi un pensiero da rivolgere a una persona importantissima per il gruppo azzurro ma in generale per tutto il calcio italiano. “Sentiamo l’assenza di Vialli, ci ha lasciato qualcosa di bello, ogni volta che parlava stavamo tutti ad ascoltarlo, era profondo nelle parole che usava. Ci manca, giovedì sarà la prima partità senza di lui e quindi abbiamo il dovere di metterci ancora più impegno, vogliamo regalargli tutti una vittoria”. Tra i convocati per la doppia sfida con Inghilterra e Malta anche l’italo-argentino Retegui. “Si è presentato sicuramente bene, avremo modo di conoscerlo nei prossimi giorni, al di là delle qualità tecniche si vede che è un bravo ragazzo e questo fa bene al gruppo. Noi – assicura Di Lorenzo – abbiamo cercato di accoglierlo al meglio”.
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(ITALPRESS).

Cronaca

MAX PEZZALI, TRA FESTA AD APPIANO E POLEMICHE PER UNA BENEMERENZA A PAVIA. ARRIVA LA RISPOSTA DI MAX E SPIAZZA TUTTI!

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eri ad Appiano Gentile ha fatto capolino Max Pezzali, grande tifoso nerazzurro. Ed è stata festa con tutti i giocatori e lo staff. Oggi invece a Pavia, la sua città, dopo il successo riscontrato dalla serie andata in onda su Sky, a far notizia sono le polemiche legate alle benemerenze di San Siro. Gli avvocati di Max Pezzali hanno inviato una lettera al sindaco di Pavia, Michele Lissia, e alla giunta chiedendo di non assegnare la benemerenza a Mauro Repetto, ex degli 883, che ha fatto tappa per la sua “prima” del nuovo tour nelle settimane passate proprio al Teatro Fraschini di Pavia. Sullo sfondo c’è una causa civile tra Max Pezzali e Claudio Cecchetto. I legali di Max Pezzali sostengono che i diritti sul nome della band spettano soltanto a chi della band ha il merito della notorietà, cioè a Pezzali. Se il Consiglio comunale, nonostante la richiesta di soprassedere all’assegnazione della benemerenza, procederà comunque in tale senso, gli avvocati si riservano di far valere le ragioni di Max Pezzali nei confronti del Comune di Pavia. Come andrà a finire la vicenda? Chiude la polemica proprio Max sul suo profilo Fb e precisa: “Fosse per me, oltre al premio San Siro di Pavia, a Mauro darei anche un Grammy per l’importanza che ha avuto nella mia vita. Quello che sta venendo fuori in queste ore c’entra con delle questioni legali abbastanza di dominio pubblico che non coinvolgono Mauro, ma sono legate all’utilizzo del nome degli 883, una storia che appartiene a Mauro quanto a me. Nonostante quello che sta cominciando a girare in rete, il legame tra me e Mauro è indistruttibile, sancito da quelle canzoni che ormai sono più vostre che nostre. A noi piacciono le birre scure e le moto da James Dean, non quelle stronzate che si dicono nei film”. Chapeaux.

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Cronaca

Netanyahu, Tajani a Salvini “Unica linea quella mia e di Giorgia Meloni”

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MILANO (ITALPRESS) – “La politica estera si deve fare in maniera costruttiva. E’ una cosa seria. Ogni parola va pesata, ponderata, calibrata. C’è di mezzo un Paese. E quindi la linea viene espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Repubblica, commentando le dichiarazioni del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini su Netanyahu. “Poi un leader di partito parla di quello che vuole – aggiunge -, ma restano opinioni politiche di leader di partito, che però non diventano automaticamente la linea dell’esecutivo. Io tendo a evitare di rispondere a nome del governo su questioni legate alle competenze degli altri ministri”. “Vogliamo prima leggere le carte, capire le motivazioni della sentenza, ragionare su cosa sostiene la Corte. Noi riconosciamo e sosteniamo la Corte penale. Ma lo facciamo ricordando che deve avere sempre una visione giuridica e non politica. Nel pieno di una guerra di questa violenza il primo obiettivo degli Stati, e della Repubblica italiana, è quello di trovare alleanze politiche per fermare le morti a Gaza e in Libano, per ritornare a un percorso diplomatico. Noi dobbiamo portare la pace a Gaza, non dobbiamo credere che portare qualcuno in carcere aiuti la pace” dice ancora il numero uno di Forza Italia e vicepremier. “Stiamo dicendo, il presidente del Consiglio ed io, che una sentenza di questa portata ha un effetto politico profondo sulla gestione non di un confitto, ma della sua conclusione. Non è possibile equiparare e mettere sullo stesso piano il premier democraticamente eletto di Israele e un capo terrorista. Una cosa è sottolineare la sproporzione della risposta di Israele nella Striscia, su cui siamo tutti d’accordo. Altro è un mandato di cattura. Non ci sono tre posizioni. Ce n’è soltanto una: quella del presidente del Consiglio, concordata con il ministro degli Esteri” conclude Tajani.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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Cronaca

La Russa “Non sono interessato a fare il Presidente della Repubblica”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non farò il presidente della Repubblica”. Lo dice il presidente del Senato, Ignazio La Russa in una lettera a Repubblica, manifestando il suo “Disinteresse totale” per la corsa al Quirinale nel 2027. “La mia storia lo renderebbe problematico – ammette -. Ma soprattutto non coincide con le mie ambizioni e con il mio desiderio di potermi schierare sulle cose che reputo importanti” e conservare “la libertà di dire, sia pure ogni tanto, quello che penso senza ipocrisie”. “So e capisco che quasi sempre (o sempre?) chi diventa presidente del Senato un minuto dopo conforma il suo agire alla possibile prospettiva di futuro presidente della Repubblica – scrive La Russa -. Io ho volutamente avuto una diversa postura, proprio perchè non ci ho mai pensato e nemmeno mai l’ho desiderato. Per cui, se Repubblica vuole interrogarsi sulle ipotesi più improbabili si chieda cosa voteresti per avere Schlein al posto della Meloni? O meglio, cosa sareste disposti a votare pur di non averla”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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