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MARA VENIER, LA CONSAPEVOLEZZA DI ESSERE SE STESSI

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Nessuno tocchi Mara, non è una citazione fatta tanto per darsi un tono, ma un sospiro di sollievo. Oggi, la più amata dai telespettatori oggi è senza dubbio Mara Venier. Non che sia la prima volta per lei anzi, il suo successo travolgente iniziato negli anni ’80 ed arrivato negli anni ’90 ad una gloria quasi senza precedenti per una conduttrice televisiva, ha dimostrato che pubblico non l’ha mai abbandonata, seguendola sempre qualsiasi passo facesse.

Si, possiamo tirare un sospiro di sollievo ancora una volta, o meglio, almeno alla Domenica, quel giorno “sacro” per gli italiani sempre più appesantiti da una televisione che (forse) non li rappresenta più. Lo dicono i fatti che vedono recentemente protagonista il grande mondo a stelle e strisce della televisione, la quale accusa una programmazione con pochi riscontri positivi. Più nello specifico, vengono accusati molti volti noti di non essere più in grado di portare a casa grandi risultati in termini d’ascolto.


I motivi che sottolineano questi dati potrebbero essere molteplici, il format probabilmente non sempre azzeccato, gli ospiti non giusti e (a personale parere critico) l’amore del pubblico verso il padrone di casa. Non fraintendete, ciò non significa che se un programma si rivela un flop in termini di auditel la colpa sia dell’amore che il pubblico prova per il padrone di casa, nella maniera più assoluta, ma buona parte del successo è sicuramente caratterizzata all’approccio che quest’ultimo ha verso gli spettatori.

Piu difficile però è essere così amati da tutti nel 2023, in un mondo sempre più social e soprattutto in un contesto televisivo agguerritissimo dove Mara ha il pregio di uscirne vincitrice, senza giocare colpi bassi ma scoprendo le sue carte migliori: la consapevolezza di essere se stessa. Consapevolezza non da poco nel grande caos televisivo in cui un volto che appare per più di 5 minuti sul piccolo schermo crede di essere già una superstar ed essere arrivato.

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Ecco quindi che vince a mani basse la “zia Mara”, quella vera, sincera, diretta come nei social quando risponde agli haters senza mezzi termini. Mara ringrazia il suo pubblico perché sa che è davvero il “suo”, non così per dire ma perché se lo è guadagnato in anni di lavoro e fiducia, così come si è guadagnata l’amore di chi lavora con lei e degli ospiti che si alternano nel salotto domenicale più amato.

“Domenica In” si conferma leader di Rai 1 e finalmente possiamo affermare, come dicevamo all’inizio, che esiste ancora un programma in cui poter passare un pomeriggio in spensieratezza, dimenticandosi per un istante di tutta la tristezza che pervade il quotidiano già frenetico degli italiani.


Mara è un genio in questo, vince senza usare l’astuzia o i doppi giochi, gli scandali e il gossip. Vince perché è se stessa: la più amata dagli italiani.

Alessandro Paola Schiavi

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PRONTO METEO – PREVISIONI PER 25 AGOSTO

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Le previsioni del tempo in Lombardia, sempre aggiornate con Arpa Lombardia sul nostro sito prontometeo.it.

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MONOPATTINI, TRA CAOS E REGOLE CHE NON SI APPLICANO

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LA VOCE PAVESE – MONOPATTINI, TRA CAOS E REGOLE CHE NON SI APPLICANO
Aumentano sulle strade di Pavia i monopattini elettrici, diventati simbolo della micromobilità urbana. Ma insieme alla loro diffusione crescono anche i problemi: incidenti, incertezza normativa e controlli quasi inesistenti. Secondo i dati raccolti da enti locali e forze dell’ordine, dall’inizio dell’anno sono state molte le chiamate al 112 per soccorrere persone rimaste coinvolte in cadute o urti con altri veicoli. Spesso si tratta di giovani, ma non mancano gli adulti che utilizzano il monopattino per tragitti casa-lavoro o spostamenti veloci in centro città.
Il nuovo Codice della Strada, approvato a fine 2024, ha introdotto regole più stringenti: casco obbligatorio per tutti, targa identificativa, limiti di velocità ridotti e persino un patentino teorico per i più giovani. Tuttavia, mentre in molte grandi città italiane le sanzioni hanno già cominciato a fioccare, a Pavia regna la sostanziale impunità.
Il risultato è un paradosso: norme sulla carta severe, ma applicazione scarsa. A Pavia, come in molte realtà di provincia, i controlli non decollano e la micromobilità finisce per essere un territorio di mezzo tra sperimentazione e anarchia. Nelle scorse settimane solo Voghera ha dato un giro di vite con una pioggia di multe della Polizia Locale, ma è solo l’inizio… Intanto il dibattito si accende: da una parte chi chiede più rigore, dall’altra chi vede nei monopattini un alleato nella riduzione del traffico e dell’inquinamento e continua a ritenere sbagliate e inapplicabili le norme del nuovo Codice della Strada.
Quel che è certo è che la città di Pavia si trova di fronte a un bivio: o accompagnare questa rivoluzione della mobilità con regole chiare e controlli effettivi, oppure rischiare che l’entusiasmo per un mezzo sostenibile si trasformi in una lunga serie di problemi di sicurezza.

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ZONA LOMBARDIA – 23 AGOSTO 2025

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ZONA LOMBARDIA – 23 AGOSTO 2025
Il commento ai fatti del giorno in Lombardia: un focus quotidiano a cura di Emanuele Bottiroli, un esperimento multimediale allargato anche ai social, per essere sempre aggiornati su quanto avviene sul nostro territorio in tempo reale. Dal lunedì al venerdì alle 13 su Lombardia Live 24.

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