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Under 21 sfida l’Ucraina, Nicolato “Test utile per gli Europei”

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REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – Per l’Under 21 l’amichevole di domani a Reggio Calabria contro l’Ucraina “sarà una partita molto impegnativa e utile: ci darà grandi indicazioni perchè credo che sarà una gara molto diversa da quella che abbiamo fatto in Serbia”. Paolo Nicolato si aspetta un test probante al Granillo, contro una squadra che come gli azzurrini si è qualificata per gli Europei di giugno. “Loro sono un movimento calcistico di grande interesse, pochi anni fa sono stati campioni mondiali Under 20, stiamo parlando di calciatori di ottimo livello, che giocano un calcio molto palleggiato, a cui è molto difficile portare via la palla. Hanno anche delle accelerazioni nell’ultima trequarti che possono fare male, quindi ho detto ai miei che bisognerà trovare i tempi giusti”. Il ct dell’Under 21 ricorda poi che l’Ucraina, nel girone di qualificazione che comprendeva anche la Francia, ha vinto sette gare su dieci (solo una sconfitta, proprio contro i transalpini) e venerdì ha avuto la meglio sulla Danimarca in amichevole. Ecco perchè un test impegnativo di questo livello servirà agli azzurrini, col ct che in questo momento punta soprattutto “a offrire opportunità, per cui cercheremo di mettere in campo più di qualche giocatore nuovo rispetto alla Serbia”. Il tecnico azzurro si aspetta una Under 21 compatta, capace di “attendere il momento giusto, perchè non bisognerà sbagliare la scelta nel momento della pressione. E’ il test che ci vuole visto che questo sarà il livello dell’Europeo, e se vogliamo essere competitivi, lo dobbiamo essere fin da qui. Devo arrivare a giugno cercando di sbagliare meno scelte possibili”. Ma contro l’Ucraina sarà una gara particolare anche per le questioni extracampo. “Sarà un momento di crescita per tutti quanti – conferma Nicolato – Credo molto nello sport, nell’inclusione, e credo che anche lo sport debba avere un valore che va oltre quello che è il risultato e la manifestazione sportiva in sè. Ognuno poi fa le sue riflessioni, i miei sono tutti ragazzi molto grandi, molto responsabili, e quella di domani non sarà una partita come le altre per noi”. L’Italia ripartirà dal 3-5-2 già visto contro la Serbia, con Samuele Ricci titolare e capitano. Recuperato Nicolò Fagioli, resta in dubbio uno dei ‘padroni di casà, ovvero il centrocampista della Reggina Giovanni Fabbian. “Siamo molto contenti di essere qui, la Calabria è una terra bellissima, e sicuramente c’è un pubblico molto caldo, qualcosa di cui abbiamo bisogno”, ha aggiunto Nicolato. Che si aspetta un Granillo sold out “perchè i ragazzi hanno bisogno di sostegno, rappresentano il nostro futuro e, come dico sempre, non c’è nessun sistema che possa durare nel tempo se non tiene conto dei propri giovani. Questo vale per il calcio e per tutte le altre tipologie di lavori, dobbiamo cercare di sostenerli e capire che dobbiamo ripartire da loro”. Infine, guardando un pò più in là, all’Europeo in Romania e Georgia, il ct mette in chiaro che “non stiamo ancora ragionando sui 23 ma su quelle che potrebbero essere le prime, le seconde, le terze o le quarte scelte in base a quello che avremo a disposizione, e qui ci sono dei ragazzi che ci hanno dato delle risposte. Tutti quelli che sono con noi possono ambire ad entrare nella lista, poi è chiaro che tutto dipenderà dal bacino dal quale potremo pescare”.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Sinner “Fiero di essere italiano, in Coppa Davis forti anche senza di me”

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MILANO (ITALPRESS) – “Sono orgoglioso di essere italiano, sono molto felice di essere nato in Italia e non in Austria, o da un’altra parte, perché secondo me onestamente questo Paese merita molto di più, anche di quello che sto facendo io”. Jannik Sinner rivendica con orgoglio le sue radici nell’intervista rilasciata a Sky Sport per il quarto capitolo di “Jannik, oltre il tennis”, in onda da domani.

“Abbiamo le strutture, abbiamo gli allenatori, abbiamo i giocatori, abbiamo tantissime mentalità differenti. Che sono anche la nostra nostra forza: alcuni dicono che l’Alto Adige è diverso, la Sicilia è totalmente diversa, però è anche la nostra fortuna, la forza nelle differenze. Quindi abbiamo di tutto per essere lì a competere contro i migliori al mondo e secondo me dobbiamo unirci, stare insieme e darci forza per avere più trofei e più orgoglio possibile, perché secondo me l’Italia lo merita”. Per quanto riguarda il suo ruolo, “io ho sempre pensato che noi atleti non cambiamo il mondo. Poi ognuno ha degli idoli: all’inizio il mio è stato Andreas Seppi, perché conoscevo solo lui, e poi dopo, quando sono entrato un po’ nel tennis, è diventato Federer, poi ho conosciuto Nadal e ho detto “lui umanamente è incredibile”. Poi ho conosciuto Djokovic e ho detto “lui è incredibile in quello che fa”. Però poi ti rendi conto che siamo persone che non cambiano il mondo. Noi giochiamo solo a tennis, cerchiamo di tirare una pallina in campo. Poi c’è chi lo fa meno bene e chi lo fa di più”.

Sinner è anche tornato sulla sua scelta di non giocare la Davis. “A fine stagione, con tutte le pressioni, le partite giocate, le emozioni, sia quando si è vinto sia dopo una sconfitta, ci vuole tanto tempo a rimettere tutte le cose insieme. E soprattutto a fine stagione una settimana è davvero tanto, per noi atleti. Per me quest’anno non c’è stato un minimo di dubbio che questa è stata la scelta giusta. Invece l’anno scorso è stato diverso: l’anno scorso non ho giocato a Parigi, ho detto “io voglio giocare la Davis” e mi hanno un po’ trattenuto, nel mio team, ma ho detto “no, questo quest’anno voglio giocare” perché l’avevo promessa a Berrettini quando abbiamo vinto nel 2023, quando lui era lì a sostenerci e abbiamo vinto, io l’ho abbracciato e gli ho detto “ti prometto che vinciamo insieme la prossima Coppa Davis, perché tu lo meriti e siamo una squadra incredibile” e l’abbiamo vinta. Poi da lì avevo già deciso che l’anno prossimo sicuramente non avrei giocato. La cosa che a me personalmente non piace è che abbiamo una squadra incredibile anche senza di me e non ne parla nessuno. Noi dobbiamo rinunciare al numero 26 al mondo, che in questo momento è Darderi, possiamo permettere di non convocare il 26 al mondo in Coppa Davis perché c’è Cobolli, c’è Musetti, ce ne sono tantissimi altri: abbiamo una squadra di doppio incredibile. Possiamo vincere anche così, abbiamo lo stesso Berrettini, e quindi la possibilità di vincere la Davis è alta”.

– Foto IPA Agency –

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Paolini ancora sconfitta alle Wta Finals, è eliminata

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RIYADH (ARABIA SAUDITA) (ITALPRESS) – Le Wta Finals di Jasmine Paolini, almeno in singolare, si sono già virtualmente concluse. Battuta all’esordio da Aryna Sabalenka, la 29enne toscana esce battuta anche dal secondo match dello “Stefanie Graf Group”: sul cemento indoor di Riyadh è Coco Gauff a imporsi per 6-3 6-2, una sconfitta senza appello per la Paolini che è aritmeticamente eliminata. In gara ancora in doppio con Sara Errani, l’azzurra giocherà il suo ultimo match del round robin giovedì contro Jessica Pegula.

La 29enne di Bagni di Lucca tornerà in campo domani nel doppio con la Errani per affrontare Veronika Kudermetova ed Elise Mertens nel terzo e decisivo match del gruppo intitolato a Martina Navratilova. La Gauff, invece, resta in corsa per un posto nelle semifinali del singolare: si giocherà le sue chance giovedì contro Aryna Sabalenka.

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Fiorentina, è ufficiale: Stefano Pioli esonerato, Galloppa tecnico ad interim

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FIRENZE (ITALPRESS) – Il “Pioli 2” si è già concluso. La Fiorentina, infatti, ha ufficializzato il divorzio con il tecnico ingaggiato a inizio stagione e che già aveva allenato la squadra viola dal 2017 al 2019. Il club del presidente Commisso, ha reso noto che “Stefano Pioli è stato sollevato, in data odierna, dall’incarico di allenatore della prima squadra maschile. La società desidera ringraziare il tecnico e il suo staff per la professionalità dimostrata nel corso del loro lavoro. La guida tecnica della prima squadra è stata, temporaneamente, affidata, a partire dall’allenamento di questo pomeriggio, a mister Daniele Galloppa”.

Il club gigliato, che non ha trovato l’accordo con Pioli per la risoluzione del contratto triennale, conta di ufficializzare nelle prossime ore il nome del nuovo allenatore viola. Al momento il favorito è Roberto D’Aversa. 

TERZO CAMBIO IN PANCHINA IN SERIE A

Quello di Pioli è il terzo cambio in panchina dopo 10 giornate di campionato. Il primo si era registrato dopo l’ottavo turno alla Juve, con l’esonero di Igor Tudor e l’ingaggio di Luciano Spalletti col breve interregno di Massimo Brambilla per la gara contro l’Udinese. Fatali al tecnico croato le tre sconfitte di fila fra campionato e Champions (Como, Real Madrid e Lazio) ma soprattutto un digiuno di vittorie che durava da un mese e mezzo, con la squadra precipitata al settimo posto con Atalanta e Udinese a quota 12.

Il ko interno con la Cremonese alla nona giornata e appena 3 punti in classifica figli di altrettanti pareggi spingono invece il Genoa a cambiare: via Vieira e guida ad interim al duo Murgita-Criscito. Questa mattina la Fiorentina ha deciso di esonerare Pioli che paga i risultati negativi: ultimo posto in classifica con 4 punti in 10 gare e un bilancio di 0 vittorie, 4 pareggi e 6 sconfitte.

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Nella scorsa stagione furono in tutto 9 i cambi in panchina in serie A, il primo dei quali dopo appena 4 giornate con la Roma che decise di esonerare Daniele De Rossi ingaggiando Ivan Juric. 

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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