Chiusura positiva a Piazza Affari al termine di una seduta che si era già aperta con un lieve segno più. L’indice Ftse Mib segna un +0,34% a quota 27.113 punti, mentre l’Ftse Italia All Share guadagna lo 0,33% a quota 29.313 punti. In ribasso invece l’Ftse Star, che lascia sul terreno lo 0,14% a quota 49.231 punti. Sui mercati il dato relativo alla frenata dell’inflazione – con il dato di marzo nell’Eurozona a +6,9% anno rispetto al +8,5% di febbraio -, dà la spinta al rialzo, permettendo agli investitori di superare le tensioni dei giorni scorsi sulle banche. Milano chiude così la settimana con un guadagno di circa 5 punti. Per quanto riguarda le materie prime, poco mosso il prezzo del petrolio con il Wti a 74,5 dollari al barile e il Brent a 79,4 dollari, mentre il gas naturale sulla piazza di Amsterdam torna a correre con una quotazione di 47,8 euro al megawattora, pari a un rialzo del 9,6%. Lo spread fra Btp e Bund tedeschi chiude a quota 181 punti, con il rendimento del decennale al 4,12%. Tra i titoli del listino milanese, fra i maggiori rialzi Nexi che guadagna 2,7 punti, ma in rialzo anche Erg, Moncler e Campari. Per quanto riguarda invece i segni meno, fra i maggiori ribassi Finecobank che cede 1,9 punti, ma con il segno meno seguono Diasorin, Banco Bpm e Recodati. Anche le altre principali Borse europee archiviano gli scambi con segni positivi, sulla scia dell’apertura in verde a Wall Street, che sfrutta la variazione sotto le previsioni dell’indice Pce, che hanno supportato l’umore degli investitori in funzione delle scelte delle banche centrali. Tra le piazze finanziarie, Parigi chiude a +0,81%, Francoforte guadagna lo 0,73% mentre Londra avanza dello 0,15%.
(ITALPRESS).
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