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Politica

Def, via libera del Consiglio dei ministri

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ROMA (ITALPRESS) – Via libera del Consiglio dei Ministri, riunito a Palazzo Chigi, al Documento di Economia e Finanza.
Su proposta del ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, il governo ha deliberato lo stato di emergenza su tutto il territorio nazionale a seguito dell’eccezionale incremento dei flussi di persone migranti attraverso le rotte del Mediterraneo. Lo stato di emergenza, sostenuto da un primo finanziamento di cinque milioni di euro, avrà la durata di sei mesi.
“Abbiamo aderito volentieri alla richiesta del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ben consapevoli – ha detto Musumeci – della gravità di un fenomeno che registra un aumento del 300 per cento. Sia chiaro, non si risolve il problema, la cui soluzione è legata solo ad un intervento consapevole e responsabile dell’Unione europea”.

Dal Cdm è arrivato anche il via libera al cosiddetto Ddl eco-vandali. “Gli attacchi ai monumenti e ai siti artistici producono danni economici alla collettività – afferma il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, a margine del Consiglio dei Ministri che ha approvato il disegno di legge da lui proposto dal titolo “Disposizioni sanzionatorie in materia di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso
illecito di beni culturali o paesaggistici” -. Per ripulire occorrono l’intervento di personale altamente specializzato e l’utilizzo di macchinari molto costosi. Chi compie questi atti
deve assumersi la responsabilità anche patrimoniale. Secondo i dati che mi sono stati forniti dalla Soprintendenza Speciale di Roma, il ripristino della facciata del Senato è costato 40.000 euro. Ebbene, chi danneggia deve pagare in prima persona. A
seconda della gravità della fattispecie, si va da un minimo di
10.000 ad un massimo di 60.000 euro”.
“Tali somme si aggiungono a quelle cui verranno eventualmente condannati a pagare i trasgressori in sede penale o civile. Si tratta, infatti, di sanzioni amministrative immediatamente irrogabili dal prefetto del luogo dove il fatto è commesso, sulla base delle denunce dei pubblici ufficiali”, conclude Sangiuliano.

– foto agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).

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Politica

In scena l’ultima giornata del ‘Ventotene Europa Festival’, superare le sfide con l’integrazione

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VENTOTENE (ITALPRESS) – “Integrazione e disintegrazione sono processi spesso simultanei: abbiamo l’integrazione quando si risponde insieme alle crisi finanziarie oppure di salute, ma allo stesso tempo abbiamo disintegrazione causata da governi sovranisti che vogliono un’Europa di Stati nazionali e non un’Europa comune. Non posso immaginare un’Europa integrata, con il principio di sovranismo nazionale”.

Lo ha detto il politologo Jan Zielonka, professore di Politica e Relazioni Internazionali all’Università Ca’ Foscari, nell’intervento che ha aperto l’ultima giornata del Ventotene Europa Festival, la kermesse giovanile organizzata dall’associazione di promozione sociale ‘La Nuova Europa’.

Di fronte ai conflitti, ai dazi, alle migrazioni “le soluzioni per l’Europa non sono semplici: è chiaro che devono essere soluzioni comuni, ma quando gli Stati nazionali pensano solo ai propri interessi, le soluzioni comuni di solito sono banali e non adeguate alle sfide. Quando arrivano sfide legate alla sicurezza o al commercio, spesso si litiga di più”.

Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel suo messaggio, sottolinea che “il futuro dell’Europa sono proprio i nostri giovani”, a cui bisogna “dare chiarezza sulla direzione da seguire per superare questa congiuntura e costruire un’Unione europea che sia capace di garantire più sicurezza, ma anche più competitiva, per offrire più opportunità a tutti i cittadini”.

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LE PAROLE DI TAJANI A VENTOTENE

Per il Segretario Generale del Parlamento europeo, Alessandro Ciocchetti, la pace “è una delle conquiste dell’Europa, “l’integrazione è una necessità: ogni governo sa che è meglio partecipare che stare da soli” ma “questo non vuol dire che ci debba essere un livello di integrazione al 100%”. Ciocchetti è tornato poi sulla necessità di difendere le prerogative del Parlamento europeo. “Abbiamo accolto positivamente il piano Rearm Eu, non siamo contenti del modo in cui si è fatto: un piano da 800 miliardi in cui il Parlamento non è minimamente coinvolto non va bene, i cittadini hanno diritto a esprimere la propria opinione attraverso i parlamentari che hanno eletto”.

– Foto xi2/Italpress –

(ITALPRESS)

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Politica

Ucraina, Meloni alla riunione dei leader Ue “Rinnovata l’urgenza di un cessate il fuoco totale”

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ROMA (ITALPRESS) – Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha partecipato oggi, in video collegamento, a una riunione dei Leader sul sostegno all’Ucraina e sugli sforzi in corso per raggiungere una pace giusta e duratura, che ne assicuri la sovranità e la sicurezza.

La riunione ha permesso di rinnovare l’urgenza di un cessate il fuoco totale e incondizionato di 30 giorni, rinnovando l’aspettativa che la Russia risponda positivamente all’appello fatto dal Presidente Trump e dimostri concretamente, come già fatto dall’Ucraina, la volontà di costruire la pace.

Nel corso della discussione si è anche ribadita l’importanza del grande appuntamento a sostegno di Kiev che verrà ospitato dall’Italia a luglio con la Conferenza a livello capi di stato e di Governo per la ricostruzione dell’Ucraina.

– foto IPA Agency –

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(ITALPRESS).

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Politica

Papa Leone XIV, Conte “Mi auguro possa essere scomodo come Bergoglio”

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ROMA (ITALPRESS) – Papa Leone XIV “saprà farsi sentire e parlare con logiche che non sono proprie di nessuna fazione politica e mi auguro che sarà anche lui ‘scomodo’, a suo modo, come lo è stato Bergoglio. Sono certo che diventerà un grande punto di riferimento spirituale e morale anche negli Stati Uniti e che la sua solida figura farà sfigurare le intemperanze non solo di Trump ma di tutti i politici che, negli Usa, in Italia e dappertutto, fingono di risolvere i problemi a colpi di annunci e di azioni dimostrative”. Lo dice in un’intervista a La Stampa, il leader del M5s Giuseppe Conte.

“Non lo inquadrerei come un Papa americano tout court. Gli anni missionari nelle diocesi povere del Perù credo gli abbiano garantito ‘l’odore delle pecore’ e la propensione a stare ‘in mezzo al gregge’, non rinserrato nei palazzi apostolici. In un mondo lacerato da guerre, competizioni economiche e fondamentalismi, frammentato da ingiustizie e diseguaglianze, la parola ‘pace’ che è risuonata più volte nel suo primo discorso, non è neutra. Su di essa si misurerà primariamente il ruolo della Chiesa nel mondo: costruire ponti, avvicinare i popoli in conflitto con l’ascolto e il dialogo, per dirla con Papa Francesco: ‘disarmare le parole, le menti, la terra’” aggiunge Conte. “Oggi credo che la Chiesa, con la sua rete diplomatica e le sue riconosciute qualità di saggezza, possa essere il più grande promotore di pace e di negoziati al mondo. Questo compito dovrebbe svolgerlo, laicamente, l’Onu, che però versa da anni in grave crisi senza che ci sia la volontà politica di riformarla e rilanciarla” conclude l’ex premier.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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