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La voce di Giovanna nel ricordo di Milva, L’omaggio in Tv a 2 anni dalla scomparsa

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Due anni esatti senza Milva, la rossa della musica italiana ed internazionale. Due anni sicuramente più poveri di cultura e arte ma degnamente omaggiati da molti colleghi del mondo dello spettacolo. Non stupisce quindi che ospite di ”Finalmente Domenica” con Lucia Ascione in onda su TV 2000, protagonista della puntata sia stata Giovanna, al secolo Giovanna Nocetti, cantante, musicista e regista, la prima donna da esibirsi con la chitarra in Tv, il primo Direttore d’orchestra donna in Rai e la prima ad aver dedicato uno spettacolo a Milva pochi mesi dopo la sua scomparsa.

”Giovanna Omaggio a Milva” ha toccato le città ed i teatri più importanti d’Italia, uno spettacolo composto solo dalla voce unica di Giovanna che non imita Milva ma interpreta i suoi pezzi più amati dal pubblico con la sua voce unica e potente, accompagnata solo dal pianoforte e fisarmonica magistralmente suonati dal Maestro Walter Bagnato, anche lui in studio.

Lo spettacolo per la regia di Dario Gay è stato prodotto da Kicco Music by Amelia Gianni e distribuito in DVD nel Gennaio 2022, grazie al Live registrato nella data sold-out del Teatro San Babila a Milano.

”Quando Milva si è ritirata dalle scene, anche io ho avuto una malattia che mi ha portato ad un temporaneo ritiro. Io per fortuna sono guarita, lei invece non ha avuto la stessa fortuna. Ma era unica, era una diva come oggi non ci sono più. Aveva una tenacia unica, che in un certo senso ho anche io, la caparbietà.”, dice Giovanna a Lucia Ascione, concludendo ”Il prezzo da pagare per chi fa una vita come la nostra, probabilmente è la solitudine. Anche lì, sono molto fortunata, ad aver vicino amici e persone che mi amano.”

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L’omaggio si chiude ovviamente in musica ripercorrendo le prime hot di Milva come ”Flamenko Rock” e le cover di Edith Piaf. Una classe che solo un’artista come Giovanna può avere nel ricordare una collega come Milva.

Alessandro Paola Schiavi

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CRESCERE INSIEME – 16 NOVEMBRE

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Ogni Domenica c’è l’incontro con Don Franco Tassone, parroco del SS.mo Salvatore e della Chiesa del Sacro Cuore a Pavia. Sacerdote da sempre a fianco degli ultimi, tra la Mensa del Fratello di Don Giuseppe Ubicini e la Casa del Giovane con il venerabile Don Enzo Boschetti, nei segni di un cammino che ha fatto crescere opere e segni della presenza del Signore al servizio dei poveri ed emarginati.

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IN ALTO I CALICI – VINO DEALCOLATO, UNA BUONA PROSPETTIVA?

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IN ALTO I CALICI – VINO DEALCOLATO, UNA BUONA PROSPETTIVA?
Un tuffo settimanale nell’attualità e nella cultura del vino con Emanuele Bottiroli, giornalista di settore, e Guerrino Saviotti, decano degli enologi, ogni sabato alle 13 su Pavia Uno TV e Lombardia Live 24. Oggi un ospite speciale per parlare del vino dealcolato: minaccia o opportunità? Ne parliamo con Remo Pàntano. Nato in provincia di Varese, in una famiglia dalle origini in parte lombarde e in parte venete, nella quale la viticoltura e l’enologia hanno sempre rappresentato un ruolo essenziale della quotidianità, sommata alla passione per la gastronomia come fattore emozionale e di aggregazione. Pàntano si è diplomato in Enologia e Viticoltura presso la gloriosa Scuola Enologica di Alba (CN). Ha proseguito gli studi universitari laureandosi e specializzandosi in marketing vitivinicolo ed agroalimentare. Esperto in analisi sensoriale, ha alternato la sua attività di consulente con quella di giornalista e comunicatore del vino, del gusto e del turismo. Inoltre ha curato la progettazione e la redazione di pubblicazioni specializzate nel settore dell’editoria enogastronomica, della didattica enogastronomica dedicata alla sommellerie ed alla formazione del personale alberghiero. Oggi sui social lui è "Nonno Raboso".

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PAVIA, CRESCE CHI SMETTE DI CERCARE LAVORO

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LA VOCE PAVESE – PAVIA, CRESCE CHI SMETTE DI CERCARE LAVORO
A Pavia aumenta il numero delle persone che rinunciano a cercare lavoro, un segnale che preoccupa la Camera di Commercio e che fotografa un cambiamento profondo nel sistema economico del territorio. Il nuovo rapporto registra un dato in crescita: gli inattivi, cioè coloro che non hanno un impiego e non lo cercano più, salgono al 29,9%, in aumento dell’1,1% nell’ultimo anno. Un fenomeno che si intreccia con un apparente miglioramento: il tasso di occupazione sale al 67,5%, poco sotto la media lombarda. Ma gli esperti spiegano che questo aumento non riflette una reale espansione delle opportunità. Al contrario, si registra una progressiva fuoriuscita dal mercato del lavoro, soprattutto tra le donne, che contribuisce a ridurre artificialmente il numero dei disoccupati attivi. È l’effetto scoraggiamento: chi non trova opportunità non le cerca più.
Nel frattempo, il sistema produttivo pavese continua a mutare. L’edilizia e alcuni comparti dei servizi mostrano una buona capacità di assorbire manodopera, mentre altri settori arretrano, accentuando le differenze interne al tessuto economico. La Camera di Commercio invita a non leggere i numeri come un miglioramento strutturale: l’aumento degli occupati, spiegano, non è sufficiente a compensare l’espansione del gruppo di chi resta ai margini. Il rischio è quello di una provincia in cui sempre più persone escono dal mercato del lavoro, indebolendo la vitalità economica e sociale del territorio. A Pavia, la sfida ora è invertire questa tendenza prima che diventi una condizione stabile.

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