Cronaca
Intesa Sanpaolo, parte la nuova edizione di “Up2Stars”
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3 anni fa-
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Al via la seconda edizione di Up2Stars, il programma dedicato alla valorizzazione e alla crescita delle startup innovative in Italia, ideato da Intesa Sanpaolo, in collaborazione con Intesa Sanpaolo Innovation Center.
Oggi Intesa Sanpaolo ha una quota di mercato sulle start up innovative pari a quasi il 32%, evidenziando quindi una attenzione profonda a questo segmento rilevante per la crescita e l’innovazione del Paese. Grazie ad Up2Stars il Gruppo focalizza la propria strategia sull’innovazione e sulla ricerca applicata all’impresa, per favorire il processo di trasferimento tecnologico verso le PMI.
La nuova edizione vedrà l’ampliamento delle partnership e del network di collaborazioni con il coinvolgimento, oltre che di soggetti appartenenti al mondo accademico e imprenditoriale, dei Centri Nazionali di Ricerca – cui Intesa Sanpaolo partecipa in qualità di socio fondatore delle singole Fondazioni di riferimento – dei Partenariati Estesi e dei 9 Poli di innovazione europei (EDIH), in una logica di applicazione delle finalità previste dal PNRR. Nell’ambito del programma Up2Stars, in particolare, saranno partner attivi nelle selezioni delle startup, in relazione ai temi di specifico interesse, il Centro di Ricerca dedicato alla Mobilità Sostenibile, capo-filato dal Politecnico di Milano, il Centro di Ricerca dedicato al calcolo ad alte prestazioni, a big data e al calcolo quantistico, che vede tra i suoi partner l’Università di Bologna, il Centro di Ricerca dedicato all’Agritech, capo-filato dall’Università Federico II di Napoli, oltre al partenariato Nest guidato dal Politecnico di Bari e dedicato alle nuove tecnologie per l’energia.
Ulteriore novità della seconda edizione di Up2Stars è la prospettiva internazionale del programma, grazie alla struttura di internazionalizzazione di Intesa Sanpaolo ed alla collaborazione con il Centro di Innovazione Italiano a San Francisco, istituito presso INNOVIT Italian Innovation and Culture Hub, progetto promosso dalla Direzione Generale Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Washington e con il Consolato Generale a San Francisco e attuato con il coinvolgimento dell’ICE e dell’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco.
L’attività verrà gestita per il tramite della Fondazione Brodolini ed Entopan Innovation, insieme partner soggetto gestore del Centro di Innovazione. Nuova la collaborazione anche con Digit’Ed, società specializzata nell’alta formazione e nel digital learning. Proseguono il percorso i partner che già hanno contribuito alla prima edizione, quali Microsoft, Elite e Cisco e l’acceleratore Gellify.
La seconda edizione di Up2Stars si focalizzerà su quattro nuovi temi di grande attualità e potenzialità economiche a cui saranno dedicate le relative call di selezione: WaterTech, Energie Rinnovabili ed Efficienza Energetica, Intelligenza Artificiale per la trasformazione aziendale, IoT – Infrastrutture e Mobilità. Settori strategici per l’economia dell’intero Paese, in cui è richiesta una sempre maggiore componente innovativa, in termini di idee e progetti ma anche di competenze tecnologiche.
Come nella precedente edizione, in ciascuna call verranno selezionate al massimo 10 startup, per un numero complessivo di 40 che accederanno al programma di accelerazione erogato dal partner Gellify, piattaforma d’innovazione di consolidata esperienza con sedi in Italia e all’estero, e avranno l’opportunità di incontrare coach, mentor e investitori, creare networking e favorire incontri con imprese mature.
Nella logica di attenzione verso la soluzione tecnologica a problemi di grande impatto, come la siccità e la dispersione dell’acqua a cui anche Intesa Sanpaolo Innovation Center dedica un lavoro di ricerca attualmente in corso, la prima call è dedicata alla selezione delle startup attive nel settore WaterTech specializzate in: Protezione dei tamponi naturali contro rischi di inondazione, eventi metereologici estremi ed erosione costiera. Raccolta dell’acqua piovana per rallentare il deflusso d’acqua, ridurre l’erosione del suolo, aumentare la ricarica della falda acquifera. Gestione del suolo: tecnologie per misurare l’umidità del terreno per una corretta irrigazione, tecniche di conservazione per migliorare la materia organica e per aumentare la ritenzione di umidità del suolo. Riutilizzo delle acque reflue: sistemi di trattamento delle acque reflue per il loro utilizzo in contesti agricoli, industriali e municipali. Miglioramento delle infrastrutture idriche: soluzioni di segmentazione e digitalizzazione delle reti idriche per migliorare il monitoraggio e i consumi; soluzioni per prevenire, individuare e risolvere perdite nella rete idrica. Produzione di acqua con nuove tecnologie: estrazione dell’acqua dall’aria (soluzioni per l’indipendenza dalla rete idrica in contesti critici e zone aride); tecnologie di desanilizzazione (per rendere utilizzabile l’acqua marina per scopi civili e industriali).
Le startup interessate potranno presentare la propria candidatura entro l’11 giugno 2023 tramite la pagina dedicata su www.intesasanpaolo.com/it/business.html. Le giovani realtà imprenditoriali selezionate verranno sottoposte ad un percorso di accelerazione, al termine del quale presenteranno la propria attività e progettualità una platea di investitori e imprese durante un Demo Day.
La prima edizione di Up2Stars si è conclusa oggi a Milano con un evento celebrativo realizzato con il supporto di Visa presso la Fondazione Feltrinelli, in cui è stato tracciato un bilancio complessivo del programma, e sono state ascoltate le testimonianze di quattro startup – Ohoskin di Catania, BitCorp di Milano, M2Test di Trieste, NDG Natural Development Group di Castelmaggiore (BO) – che hanno raccontato l’esperienza maturata con Up2Stars, descrivendo gli obiettivi raggiunti e le partnership commerciali nate, oltre alle occasioni di networking e visibilità.
Per Virginia Borla, Executive Director Business Governance Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, “crescita e innovazione del sistema imprenditoriale sono obiettivi essenziali per Intesa Sanpaolo, banca di riferimento per PMI e startup italiane. La nostra strategia si basa su ascolto e soluzione delle esigenze delle imprese. Da un lato sosteniamo lo sviluppo del sistema produttivo tradizionale, dall’altro interveniamo sulle leve di competitività attraverso l’innovazione tipica delle startup, in linea con gli obiettivi fulcro del PNRR. A fronte del successo riscosso dalla prima edizione di Up2Stars, con oltre 600 candidature e più di 100 imprese e investitori coinvolti tra selezione e Demo Day, rinnoviamo il programma estendendo la collaborazione ai Centri Nazionali di Ricerca e ai Partenariati Estesi, ed ampliando l’orizzonte delle startup grazie a prospettive di internazionalizzazione, con la creazione di un ampio ecosistema dell’innovazione”.
Sebbene il nostro Paese non occupi i primi posti nelle classifiche internazionali sui temi di innovazione e digitalizzazione, collocandosi sotto la media europea, tuttavia l’ecosistema italiano dell’innovazione dimostra una crescente dinamicità. Secondo l’European Innovation Scoreboard 2022, l’Italia si posiziona infatti tra i paesi che sono considerati solo “moderatamente innovatori”, subito dopo Estonia, Slovenia e Repubblica Ceca. Ai primi posti tra i paesi leader nei processi di innovazione, si trovano le nazioni del Nord Europa, seguite, dai paesi “innovatori intensi”, dove si collocano Irlanda, Austria, Germania, Francia, Cipro e Lussemburgo. Anche analizzando l’indice DESI (Digital Economy and society Index) della Commissione Europea, che si focalizza sul processo di digitalizzazione di un sistema economico, l’Italia si posiziona al 18° posto, sotto la media europea.
Il nostro Paese sconta in particolare un ritardo in termini di competenze: la quota di persone con un’educazione terziaria sul totale della forza lavoro è pari al 12,4% (media 2017-2021), circa 6 punti percentuali in meno rispetto a quanto osservato nell’Unione Europea. Anche il dato sulle persone occupate in ambito scientificotecnologico conferma il ritardo italiano, con una quota del 18,4% sul totale della forza lavoro, a fronte di una percentuale europea pari a circa il 23%. L’Italia mostra un gap anche in termini di investimenti in Ricerca e Sviluppo rispetto ai principali competitor europei. Nel periodo 2017-2021 la percentuale di spese in R&S su PIL in Italia si è collocata su valori dell’1,4%, contro una media europea del 2,2% e del 3,1% della Germania.
Il ritardo italiano è soprattutto legato a una minor intensità di investimenti del settore privato con una percentuale dello 0,9% contro l’1,5% dell’Unione Europea.
Negli ultimi anni si è però assistito nel nostro Paese ad un’accelerazione degli investimenti digitali e in nuove tecnologie (hardware ICT, software, R&S), volti a supportare il processo di rinnovamento del sistema produttivo, a promuovere la digitalizzazione dell’intero sistema economico e sociale e infine a introdurre nuovi modelli di business. L’evoluzione degli investimenti digitali è stata più intensa di quella che si è osservata per gli investimenti totali: nel 2022 gli asset digitali si sono posizionati su livelli del 35% superiori a quelli del 2012, meglio di quanto osservato a livello complessivo. Se nel periodo 2002-2012 la quota di investimenti digitali rappresentava il 15% del totale degli investimenti, nel decennio successivo ha raggiunto il 21%, confermando la crescente rilevanza di questi asset come leva strategica di sviluppo.
La vitalità emersa nell’analizzare i dati sugli investimenti digitali si ritrova anche nel mondo delle start-up innovative, nuove imprese, dall’elevato contenuto tecnologico e con forti potenzialità di crescita. Secondo i dati del Registro della Camera di Commercio, che raccoglie le informazioni sulle start-up innovative a partire dal 2012, a fine 2022 sono oltre 17.000 le start-up e PMI innovative iscritte a questo registro, evidenziando un’accelerazione di nuovi soggetti soprattutto negli ultimi anni. Si tratta di imprese specializzate prevalentemente nei settori dei servizi IT e software, attive su un’elevata molteplicità di ambiti, che spaziano dal mondo della salute a quello di industria e agricoltura 4.0, dal settore culturale-turistico al mondo della formazione e del gaming, dal fintech ai servizi professionali in ambito legale, contabile e/o assicurativo. Si tratta di imprese di piccole-piccolissime dimensioni, che occorre supportare per far crescere e far entrare nella fase di scale-up. Tale supporto alla crescita vive un momento di forte intensità nel nostro Paese, sia dal punto di vista dei capitali Venture Capital che degli acceleratori e incubatori sul territorio. Gli investimenti Venture Capital in startup e Pmi innovative sono cresciuti da 1,1 miliardi nel 2021 a 1,94 miliardi nel 2022, anno record per il comparto. Nello specifico, gli investimenti Corporate Venture Capital, in crescita negli ultimi anni, si dimostrano essere un importante valore aggiunto. Circa un terzo delle startup e PMI innovative sono partecipate da Corporate Venture Capital: 5.300 imprese (il 31,2% delle 17mila imprese innovative) che generano 4,3 miliardi di euro di ricavi. Startup e PMI innovative partecipate da CVC crescono più delle imprese innovative totali, sia in numero (+12,4% vs +6,4%) sia in fatturato (+23% vs +4,8%). Anche il supporto degli acceleratori e incubatori è in crescita: a fine 2022 si contano infatti 237 incubatori e acceleratori in Italia, rispetto ai 212 del 2020. Iniziative come Up2Stars, che Intesa Sanpaolo ha organizzato nel corso del 2022, sono volte a favorire questo percorso di crescita, sostenendo gli attori più innovativi nei settori ad elevato potenziale di sviluppo contribuendo così a promuovere un vivace ecosistema dell’innovazione anche nel nostro Paese.
– foto xh7/Italpress –
(ITALPRESS).
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Cronaca
Maserati celebra 2025 all’insegna di inclusione e valorizzazione talento femminile
Pubblicato
32 minuti fa-
12 Dicembre 2025di
Redazione
MODENA (ITALPRESS) – Volge a conclusione un 2025 denso di progetti e iniziative di successo verso una cultura aziendale inclusiva, che hanno rafforzato il ruolo di primo piano del Maserati Women’s Business Resource Group (BRG Donna), la community interna nata per valorizzare il talento femminile e favorire lo sviluppo professionale in un ambiente aperto, internazionale e multiculturale. “Del resto – spiega Maserati in una nota -, negli ultimi anni la Casa del Tridente ha visto crescere in modo significativo la presenza femminile in posizioni chiave e nel proprio Board, confermando una direzione chiara verso modelli di leadership più equilibrati e rappresentativi della ricchezza dell’organizzazione globale”.
Il BRG Maserati Donna è un’iniziativa interamente volontaria, ideata e portata avanti da dipendenti provenienti da funzioni, Paesi e background differenti. Questa eterogeneità costituisce il cuore del progetto, che mira a creare consapevolezza, sostegno reciproco e occasioni di crescita attraverso momenti di scambio autentico. Tra questi le coinvolgenti attività realizzate nel corso del 2025, a conferma della vitalità della community. Si è parti a marzo con l’International Women’s Day, che ha riunito numerosi partecipanti per una sessione di confronto culminata in oltre cinquanta contributi, per poi proseguire il mese successivo con il workshop di allyship “Through Her Eyes” con il coinvolgimento di ospiti e della leadership aziendale.
A giugno, poi, è stata la volta dell’incontro “Breaking Through & Lifting Others – Two Generations, One Journey”, seguito da un rilevante numero di partecipanti online e inserito nel progetto “Inspirational Talks”, ovvero conversazioni on line con speakers provenienti da mondi diversi dall’automotive, come quello musicale, accademico e della moda. Nel secondo semestre, l’evento “From Heritage to the Future” organizzato a settembre al Museo Panini ha raccolto diverse persone in un dialogo intergenerazionale che ha intrecciato identità, futuro e appartenenza, mentre l’adesione all’International Day of the Girl Child di ottobre ha dato voce a svariati contributi creativi. Infine, a novembre, il workshop dedicato al tema dell’Impostor Syndrome ha aggiunto un ulteriore tassello a un percorso ampio e partecipato.
Tra gli elementi più significativi di questo ricco calendario di iniziative firmate BRG Maserati Donna è un costante aumento dei partecipanti alle iniziative, con un passaggio fluido dalle iniziative digitali a quelle in persona. Da sottolineare anche il crescente coinvolgimento maschile, che evidenzia come l’allyship sia non solo un atto individuale, ma un indicatore essenziale di un’evoluzione culturale condivisa.
Per il prossimo anno, Maserati rinnova il proprio impegno a proseguire su questa strada con nuovi progetti e il chiaro obiettivo di allargare ulteriormente la partecipazione. “Solo così sarà possibile creare una comunità trasversale e attiva, capace di rafforzare il senso di appartenenza e di generare conversazioni autentiche sui temi della diversity, dell’equità e dell’inclusione”, prosegue la nota.
“BRG Maserati Donna rappresenta un esempio concreto di come la collaborazione spontanea e la condivisione di esperienze possano incidere in profondità sulla cultura aziendale – afferma Santo Ficili, COO di Maserati -. Siamo orgogliosi dei progressi compiuti e continueremo a investire sulla valorizzazione dei talenti della nostra organizzazione”.
“Il nostro obiettivo è creare spazi sicuri e stimolanti, in cui ogni collega possa sentirsi supportato – ha aggiunto Julie Taieb-Doutriaux, Chair del BRG Maserati Donna -. Quando ho assunto la posizione di presidente nel marzo 2023, il mio obiettivo è stato quello di creare eventi interattivi e conversazioni di valore. In tre anni abbiamo creato una comunità diversificata e dinamica di donne e uomini”.
– Foto ufficio stampa Maserati –
(ITALPRESS).
Cronaca
Women Value Company 2025, Intesa Sanpaolo premia 33 Pmi del Nord Italia
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32 minuti fa-
12 Dicembre 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Si è svolta a Milano la tappa finale del Premio Women Value Company Intesa Sanpaolo organizzato dal Gruppo bancario guidato da Carlo Messina, in collaborazione con Fondazione Marisa Bellisario e, da quest’anno, con la partecipazione di Intesa Sanpaolo Innovation Center.
L’iniziativa, riconosciuta come categoria speciale del Premio Marisa Bellisario e giunta quest’anno alla nona edizione, è dedicata alla valorizzazione dell’imprenditoria femminile d’eccellenza per l’impegno nel promuovere la parità di genere. Impegno anche finanziario, grazie al miliardo di euro per investimenti a favore dell’imprenditoria femminile messo a disposizione dalla Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo diretta da Stefano Barrese, che nei primi nove mesi dell’anno ha erogato complessivamente 43 miliardi di euro in Italia a famiglie e PMI.
Sono circa un migliaio le candidature al Premio pervenute quest’anno da tutta Italia, di queste sono 80 le imprese selezionate e premiate in tre incontri – a Bologna, Napoli e Milano – oltre a due le Mele d’Oro assegnate da Fondazione Bellisario e Intesa Sanpaolo lo scorso giugno, durante la cerimonia della 37^ edizione del Premio Marisa Bellisario. Women Value Company Intesa Sanpaolo ha, inoltre, raccolto fino ad oggi oltre 7.500 candidature, assegnato 18 mele d’oro, premiato circa 900 PMI grazie a oltre 20 incontri di valorizzazione sul territorio.
Dopo l’incontro di Bologna e Napoli, in quello milanese si è svolta la premiazione di 33 imprese del Nord Italia, tra le 80 vincitrici del Premio Women Value Company Intesa Sanpaolo 2025, e l’assegnazione delle menzioni speciali: Menzione per l’innovazione, istituita sotto l’egida di Intesa Sanpaolo Innovation Center, a Optec (Busto Garolfo – MI) www.optec.eu; Menzione per il Sociale a Cooperativa Orizzonti (Padova – PD) www.orizzonticoop.it; oltre alla celebrazione della Mela d’Oro Piccola Impresa, MyLime (Cremona – CR) www.my-lime.com
‘Ringrazio ancora una volta Intesa Sanpaolo per aver reso possibile questa splendida iniziativa e le aziende selezionate per il grande contributo che danno all’economia dei loro territori e alla diffusione di una cultura di parità – ha detto
Lella Golfo, Presidente della Fondazione Marisa Bellisario -. Il loro modello di gestione ci conferma che investire sulle donne, valorizzare le loro idee e competenze, favorire la loro crescita professionale sono tutte scommesse vincenti. Con Women Value Company premiamo l’impegno, l’equità e la lungimiranza di tante PMI italiane perchè il loro modello di crescita inclusiva e sostenibile diventi un esempio per tutte le nostre realtà produttivè.
‘Intesa Sanpaolo come banca di riferimento delle PMI, forza dell’Italia, dedica credito, iniziative di valorizzazione oltre a supporto alla formazione con attenzione specifica all’imprenditoria femminile particolarmente presente nel Nord Italia, motore dello sviluppo economico e produttivo – ha sottolineato Anna Roscio, Executive Director Sales & Marketing Imprese Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo -. Abbiamo messo a disposizione un miliardo di euro di credito per gli investimenti delle imprese femminili a beneficio di un modello di crescita sostenibile ed evoluto. In questa tappa finale, la collaborazione e il Premio con Fondazione Bellisario offrono un meritato riconoscimento al valore distintivo delle donne imprenditrici di tutta la Penisola per la loro capacità di innovazione e per l’impatto positivo sul tessuto economico e sociale dei territori di appartenenzà.
‘Il nostro contributo al Premio Women Value Company conferma l’impegno di Intesa Sanpaolo Innovation Center nel valorizzare il talento femminile quale leva strategica di innovazione per una crescita sostenibile, inclusiva e competitiva del Paese – le parole di Viviana Bacigalupo, Direttrice Generale Intesa Sanpaolo Innovation Center -. L’innovazione è un acceleratore di sviluppo economico e sociale, e con la menzione speciale all’innovazione intendiamo riconoscere e valorizzare imprenditrici orientate al cambiamento, perchè dove ci sono visione, cultura della parità e capacità di innovare, le imprese prosperano e generano impatto positivo per le comunità. Come Innovation Center siamo al loro fianco per favorire lo sviluppo di nuove realtà innovative e supportarne la crescità.
La visione sul futuro dell’imprenditoria femminile e della gender equality all’interno delle PMI italiane è il focus dell’edizione 2025, che ha premiato l’impegno per l’accesso e la valorizzazione del talento femminile nel mondo del lavoro, riconoscendo come il loro contributo sia determinante per la crescita aziendale, per la produttività e per una visione inclusiva nel futuro.
Grazie alla collaborazione di Intesa Sanpaolo Innovation Center avviata da quest’anno, Women Value Company Intesa Sanpaolo 2025 ha definito una nuova menzione speciale dedicata all’innovazione, consegnata da Viviana Bacigalupo.
L’iniziativa è parte del più ampio Premio Marisa Bellisario dell’omonima Fondazione: ogni anno una Commissione esaminatrice, presieduta da Lella Golfo e da Gianni Letta, seleziona e assegna le Mele d’Oro a imprenditrici, manager, donne delle istituzioni, della cultura e della scienza che si sono particolarmente distinte e che con il loro impegno hanno creato valore. Tra queste ha ricevuto la Mela d’Oro per la categoria Management Maria Luisa Gota, responsabile della Divisione Asset Management di Intesa Sanpaolo, amministratore delegato Eurizon e prima donna alla guida di Assogestioni.
Le Mele d’oro Women Value Company 2025 sono state assegnate a MyLime per la categoria piccole imprese, giovane microimpresa innovativa che crea valore e trasparenza sul ciclo di vita dei prodotti attraverso il Digital Product Passport, mentre per la categoria media impresa la Mela d’oro è stata riconosciuta a Mulan Group, azienda alimentare che collabora con le principali catene della grande distribuzione in tutta Europa.
Le 80 PMI vincitrici sono per il 18% Micro-imprese, 63% Piccole Imprese e per il 19% Medie Imprese, distribuite per il 38% nel Nord Italia, il 35% nel Centro e il 27% al Sud. L’ 85% ha avviato iniziative volte a conciliare vita professionale e vita personale dei dipendenti (smart working, asili, flessibilità, mensa, permessi, agevolazioni trasporto). L’86% ha attivato iniziative volte ad incrementare il benessere dei dipendenti (premi, benefit, assistenza sanitaria, agevolazioni tempo libero e genitorialità). 30 PMI hanno già ottenuto o fatto domanda per ottenere la certificazione per la parità di genere.
La nona edizione del Premio conferma che investire sulle persone e il loro benessere, sul welfare e sulla formazione genera un contesto favorevole per la crescita dell’impresa e del business: il 94% ha stimato il fatturato in aumento o stabile (YoY); il 64% ha avviato e/o consolidato attività di export e internazionalizzazione; ben oltre la metà (65%) sono PMI con più di venti anni di attività alle spalle; manifatturiero, healthcare e servizi si confermano i settori più rappresentati.
Oltre al miliardo di euro messo a disposizione per le imprese femminili che avviano una nuova attività o investono nel rafforzamento della propria impresa agendo sui filoni quali la digitalizzazione, l’innovazione e l’ampliamento delle competenze, Intesa Sanpaolo aggiunge supporto finanziario attraverso S-Loan Diversity, una soluzione innovativa abbinabile ad alcuni finanziamenti a medio lungo termine che premia con una riduzione di tasso gli sforzi delle imprese nella direzione della parità di genere, nello sviluppo di programmi di incremento del welfare, nell’incremento di nuove assunzioni di dipendenti donne. Ad oggi sono stati erogati 183 finanziamenti per oltre 250 milioni di euro.
La Banca ha inoltre strutturato un’offerta per agevolare l’accesso ai benefici statali: Business Gemma è il finanziamento a medio e lungo termine dedicato alle imprese femminili e alle lavoratrici autonome, che beneficia del Fondo di Garanzia per le PMI e della sospensione fino a un anno della quota capitale delle rate; mamma@work, il finanziamento a condizioni vantaggiose per le mamme lavoratrici, anche autonome, che integra le disponibilità economiche per favorire la conciliazione tra vita professionale e impegni familiari; Welfare Hub, il servizio con cui le aziende possono incrementare il benessere personale e familiare dei propri dipendenti, grazie all’accesso a una piattaforma digitale in cui è possibile spendere il proprio ‘credito welfarè scegliendo tra beni e servizi nelle aree di maggiore interesse (casa e famiglia, salute e benessere, risparmio e tempo libero).
– foto xh7/Italpress –
(ITALPRESS).
Cronaca
UVET, Patanè “Per il business travel prospettive positive”
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32 minuti fa-
12 Dicembre 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Settecento milioni di euro di giro d’affari, 300 milioni di fatturato e un EBITDA di 21,5 milioni di euro. Sono i numeri del Gruppo Uvet, realtà milanese specializzata nel business travel che oggi conta 700 occupati diretti e 11 alberghi in gestione. A tracciare il bilancio dell’anno e le prospettive future è il presidente Luca Patanè, intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy.
“Il 2025 è stato un ottimo anno, è andato meglio del 2024, e ci aspettiamo per il 2026 una crescita ulteriore”, spiega Patanè, che guida un’azienda articolata su più fronti: business travel per le aziende, organizzazione eventi, agenzie di viaggio retail e tour operating. La presenza del gruppo sul territorio nazionale è capillare, con sedi a Milano, Bologna, Treviso, Torino, Roma, Matera e Firenze.
Le prospettive nel settore del business travel, secondo il presidente, sono di lieve ma costante crescita, strettamente legata agli andamenti dell’economia. “Al crescere dell’economia c’è un crescere delle trasferte”, sintetizza Patanè, sottolineando come tra i clienti figurino numerose piccole e medie imprese italiane, oltre alle grandi aziende.
Negli ultimi anni la filiera del travel ha vissuto una profonda trasformazione. “Sono cambiati i fornitori – alberghi, compagnie aeree, autonoleggi – che sono maturati e hanno affrontato richieste particolari legate alla sostenibilità”, spiega il presidente. Le strutture ricettive hanno dovuto adeguarsi agli standard ambientali, mentre le compagnie aeree hanno affrontato la sfida dei carburanti a basso impatto per ridurre le emissioni di CO2. Questi cambiamenti hanno influenzato anche il comportamento dei consumatori, sempre più orientati verso scelte sostenibili.
La digitalizzazione ha rivoluzionato il rapporto con i clienti. “Comunichiamo molto attraverso i tool”, spiega Patanè, riferendosi agli strumenti digitali che permettono prenotazioni, commenti e integrazione con i sistemi aziendali. L’evoluzione tecnologica consente oggi di mandare videomessaggi o messaggi vocali per prenotare un volo, ma il tocco umano resta insostituibile.
“Rimane un lavoro ancora abbastanza manuale quando devi assistere nelle difficoltà il viaggiatore, perchè ci sono mille imprevisti”, sottolinea il presidente del gruppo Uvet. Con clienti che viaggiano in tutto il mondo, spesso in aree complesse, serve una professionalità costruita negli anni per gestire emergenze, interfacciarsi con fornitori che non parlano le lingue internazionali e risolvere problemi in tempo reale.
Sul fronte dell’innovazione tecnologica, Patanè adotta un approccio pragmatico. “I big data ti aiutano a conoscere bene il cliente, però gli devi fare le domande giuste, altrimenti ti dicono solo cose banali”, avverte. La sfida è saper leggere tra le righe delle richieste, anticipare i bisogni non espressi, evitare risposte automatiche che “fanno perdere più tempo”.
“Bisogna in maniera magistrale seguire lo sviluppo della tecnologia nei prossimi dieci anni per capire il reale peso dell’uomo e della macchina”, sottolinea.
Infine, Patanè evidenzia il successo dell’ultima edizione del Biztravel Forum, evento organizzato da Uvet e giunto alla ventitreesima edizione. Quest’anno la location scelta è stata il Palazzo del Ghiaccio di Milano, nei pressi del CONI, per celebrare l’anno olimpico con la partecipazione di aziende sponsor dei Giochi. Era presente anche il ministro del Turismo Daniela Santanchè.
“E’ un think tank che portiamo avanti adattando i formati al cambiamento del mood dei consumatori”, spiega Patanè. L’evento è diventato “un punto di riferimento per rinsaldare il rapporto tra fornitori, clienti e agenzie, fondamentale per disegnare i trend futuri”.
– Foto Italpress –
(ITALPRESS).

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