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Politica

Berlusconi “Pronto a riprendere le nostre battaglie per la libertà”

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MILANO (ITALPRESS) – “Sono pronto a riprendere con voi le nostre battaglie di libertà. Sarò con voi con lo stesso entusiasmo e lo stesso impegno del ’94. Ho lavorato anche settimana scorsa a una riorganizzazione di Forza Italia. In queste settimane ho sentito l’affetto di molti, anche degli avversari politici e li ringrazio. Ma è stato il vostro affetto che più di tutti mi ha aiutato a superare una terribile polmonite”. Lo ha detto il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, nel videomessaggio trasmesso alla convention di Fi a Milano e registrato dall’Ospedale San Raffaele, dove è ricoverato da trenta giorni. Infatti, ha aperto il suo intervento sottolineando: “Eccomi, sono qui per voi, in giacca e camicia dopo un mese” e raccontando: “Ricoverato al San Raffaele, avevo una domanda in testa che non riuscivo a mandare via: ma cosa ci faccio qui? Che cosa sto combattendo? Vicino a me la mia Marta. Le ho chiesto: ‘perchè siamo qui?’. E lei mi ha risposto: ‘siamo qui perchè hai lavorato tanto, forse troppo. Ti stai impegnando molto per salvare la nostra democrazia e la nostra libertà’. E quindi sono qua per voi per ricordare il passato, anche se farlo mi emozionerà davvero. Alcuni aspetti di questa storia” di FI “li ho condivisi con qualcuno di voi, altri non li ho mai raccontati a nessuno. E’ importante riviverli perchè lì ci sono le nostre radici, le ragioni forti per le quali siamo ancora in campo. Lì c’è il grande futuro che ci aspetta e per il quale stiamo lavorando con passione”. Ricordando la nascita di Forza Italia, Berlusconi ha sottolineato che “in pochi mesi, con i miei più cari amici sapemmo dar vita all’unico partito in Italia che è continuatore e interprete della tradizione liberale, della tradizione cristiana, della tradizione garantista, della tradizione europeista e atlantista e vincemmo le elezioni. Questi valori sono in noi: ci appartengono perchè sono quelli più naturali negli uomini liberi del ventunesimo secolo. Noi non siamo professionisti della politica, noi siamo uomini che vengono dal lavoro, dalle professioni, dall’imprenditoria”. Nell’attuale maggioranza, “noi siamo il pilastro essenziale e leale di questa maggioranza, siamo la spina dorsale di questo governo. Per questo siamo in campo, per far sì che le sue decisioni siano davvero corrette, giuste, equilibrate”. Il Cavaliere ha precisato che Forza Italia vuole “aumentare le pensioni, i salari, gli stipendi che sono rimasti quelli di 20 anni fa. Noi vogliamo ridurre la pressione fiscale sotto il 40% mentre ora è al 44%. Vogliamo costruire tutte le infrastrutture necessarie per rendere veramente moderno il nostro Paese. Ed ora dobbiamo anche trovare urgentemente una risposta al problema della siccità per far sì che i nostri campi non restino senza acqua e i rubinetti non restino all’asciutto, come purtroppo oggi avviene in alcune nostre città”. Rispetto alla politica estera, Berlusconi ha ribadito che l’Europa “è il nostro orizzonte di riferimento, solo l’Europa può essere protagonista nelle grandi sfide globali, a cominciare da quella posta dall’imperialismo cinese. Dobbiamo far sì che l’Europa divenga un vero Continente unito, con regole di voto diverse rispetto a quelle attuali”. Infatti, è necessario “passare dall’unanimità alla maggioranza qualificata, che io ho proposto possa essere il voto dell’80/85% dei Paesi Europei. Dobbiamo avere un’unica politica militare, con una forte cooperazione tra le forze armate di tutti i Paesi Europei, con un aumento della spesa militare e con un Corpo di pronto Intervento di almeno 300 mila uomini. Tutto questo, che io chiedo dal 2002, non è stato mai realizzato”. “E purtroppo – ha precisato – così, l’Europa, nel mondo, conta poco”. Stando così le cose “se la Cina – lo dico naturalmente per assurdo – un giorno decidesse di occupare l’Italia, e magari qualche altro Paese Europeo, non sapremmo assolutamente contrastarla e la cosa migliore che ci converrebbe fare sarebbe quella di andare a scuola a studiare il cinese”, ha concluso il Cavaliere.

foto: agenziafotogramma.it

(ITALPRESS).

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Politica

Consiglio Supremo di Difesa “Preoccupa accanimento della Russia, pieno sostegno a Kiev”

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ROMA (ITALPRESS) – Si è conclusa la riunione del Consiglio supremo di difesa, al Quirinale. La riunione è durata circa tre ore. Tra i punti discussi il conflitto in Ucraina che “non mostra segnali di distensione”. Il Consiglio – si legge in una nota – “osserva con preoccupazione l’accanimento della Russia nel perseguire, a ogni costo, i propri obiettivi di annessione territoriale. Kiev resta bersaglio di continui bombardamenti contro infrastrutture critiche e civili, con gravi interruzioni energetiche e numerose vittime; il prezzo sostenuto dalla popolazione è sempre più pesante e iniquo”. Il Consiglio ha confermato “il pieno sostegno italiano all’Ucraina nella difesa della sua libertà. In questo senso si inquadra il dodicesimo decreto di aiuti militari. Fondamentale rimane la partecipazione alle iniziative dell’Unione Europea e della Nato di sostegno a Kiev e il lavoro per la futura ricostruzione del Paese”

“Il conflitto ha mostrato una trasformazione nella condotta delle azioni militari soprattutto per quanto riguarda l’impiego di droni, che la Russia utilizza anche violando lo spazio aereo della Nato e dei Paesi dell’Unione Europea. Se da un lato tali azioni hanno confermato la prontezza dell’Alleanza Atlantica, dall’altro evidenziano anche la necessità per l’Europa di adeguare le capacità ai nuovi scenari attraverso la definizione di progetti d’innovazione come quelli contenuti nel Libro bianco per la difesa 2030″, conclude la nota.

Sul fronte mediorientale, il Consiglio “valuta positivamente il raggiungimento del cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. Desta grande preoccupazione il perdurare di episodi di violenza che causano un alto numero di vittime tra i civili. Va ribadito che i sentimenti suscitati dagli avvenimenti a Gaza non possono confluire in quello ignobile dell’antisemitismo che oggi appare talvolta riaffiorare”, prosegue la nota al termine della riunione. Il Consiglio sottolinea che “una pace duratura richiede un approccio regionale e multilaterale, capace di bilanciamento tra poteri locali e impegno internazionale, e deve necessariamente garantire il disarmo di Hamas”.

“È indispensabile l’attuazione del piano di pace di Sharm el-Sheikh, mantenendo il rispetto del cessate il fuoco da ambo le parti, con l’obiettivo finale di giungere alla conclusione dell’occupazione militare delle forze israeliane nella Striscia di Gaza e di avviarne la ricostruzione. In questo senso l’Autorità nazionale palestinese è un interlocutore fondamentale per l’Italia e la Comunità internazionale. L’Italia è presente nell’assistenza umanitaria nella Striscia di Gaza e farà la sua parte anche per l’addestramento delle forze di Polizia palestinesi, e nella partecipazione alle iniziative dell’Unione Europea e della comunità internazionale”. Il Consiglio ribadisce che “una pace duratura nella regione è possibile solo attraverso il riconoscimento e la realizzazione della soluzione ‘due popoli due Stati’”

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Il Consiglio supremo di difesa, nel corso della riunione al Quirinale, ha anche affrontato il tema della minaccia ibrida proveniente dalla Russia e da altri attori stranieri ostili, quale sfida complessa per la sicurezza dell’Europa e dell’Italia nonché per l’integrità dei processi democratici. Il Consiglio ha evidenziato “i gravi rischi di una minaccia in continuo incremento, basata sulla pervasività e diffusione di attività offensive fondate sulla velocità, sul volume e sull’ubiquità della tecnologia digitale, nonché sull’impiego malevolo dell’Ia”. Il Consiglio ha espresso “preoccupazione per la manipolazione dello spazio cognitivo, attraverso campagne di disinformazione, interferenze nei processi democratici, costruzione di narrazioni polarizzanti e sfruttamento delle piattaforme digitali per indebolire la fiducia nelle istituzioni e minare la coesione sociale”.

“A ciò si affiancano le operazioni cyber che possono avere come obiettivo le infrastrutture critiche, reti sanitarie, sistemi finanziari e piattaforme logistiche, con il fine di causare interruzioni, ritardi, frizioni e sfiducia sistemica”. Il Consiglio ha condiviso “la necessità, sottolineata anche in ambito europeo e dell’Alleanza Atlantica, di mantenere alta la vigilanza sulla tutela delle infrastrutture critiche nazionali, nella difesa contro gli attacchi cyber e nella dimensione cognitiva. Alle dimensioni tradizionalmente note si aggiungono oggi anche il dominio spazio e la dimensione subacquea, due ambiti la cui importanza va crescendo in modo esponenziale. L’insieme di queste minacce rappresenta una sfida alla quale occorre reagire con necessaria tempestività e capacità, anche attraverso la definizione di nuovi strumenti”.

Il Consiglio supremo di difesa ha preso in esame la situazione nel Sud del Libano “dove il quadro di sicurezza continua ad essere fragile, con perduranti violazioni della risoluzione n. 1701 del 2006 e il ripetersi di inaccettabili attacchi da parte israeliana al contingente di Unifil, attualmente a guida italiana”. Anche in relazione alle decisioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu di concludere la missione Unifil, “resta ineludibile garantire la sicurezza della Linea Blu, favorendo l’incremento delle capacità delle forze armate libanesi”. È stata affrontata inoltre la situazione critica in Libia e nel Sahel. “Si tratta di un’area cruciale per la sicurezza del continente europeo”. Il Consiglio esprime forte allarme “per il perdurare della guerra civile in Sudan, causa di una gravissima crisi umanitaria. L’Italia rimane impegnata per la stabilizzazione dei Balcani, in cui emergono alcune forti tensioni bilaterali”. Il Consiglio valuta che “le potenziali minacce derivanti da presenze ostili nel Mediterraneo meritino attenta considerazione anche da parte della Nato”.

Il Consiglio supremo di difesa, al termine dei lavori, ha espresso “sentimenti di intensa vicinanza e gratitudine per tutti i militari impegnati nelle varie operazioni in Italia e all’estero e, in particolare, per i militari italiani impegnati nella missione Unifil nel sud del Libano e in quelle nel fianco Est dell’Alleanza Atlantica, aree particolarmente critiche, per l’esemplare professionalità manifestata nell’assolvimento del loro compito”.

– Foto Ministero della Difesa –

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Politica

Meloni lancia ‘Corri libera’, 5 km contro la violenza sulle donne: “La sfida passa dalla sensibilizzazione”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il 25 novembre ricorre la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, un fenomeno odioso e intollerabile che questo Governo sta combattendo con ogni mezzo, potenziando strumenti, stanziando più risorse, prevedendo pene più severe e nuovi reati, come l’introduzione del nostro ordinamento del reato autonomo di femminicidio. Ma è una sfida che passa anche e soprattutto attraverso l’attività di sensibilizzazione, il coinvolgimento dell’opinione pubblica, l’educazione. Ecco perchè abbiamo deciso quest’anno di organizzare un’iniziativa innovativa rispetto al passato, si chiama ‘Corri Libera’ ed è un percorso di 5 km contro la violenza che parte dal Colosseo e si conclude ai Fori imperiali, dopo aver attraversato il cuore di Roma”. Lo annuncia in un video la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

“L’appuntamento è per domenica 23 novembre alle ore 10 al Colosseo per dire tutti insieme ‘no alla violenza, sì alla libertà’. Non serve essere sportivi, non serve avere chissà quale preparazione fisica per partecipare, basta un paio di scarpe comode e la voglia di stare insieme per una buona causa. Dovete però fare solo una cosa, andare sul sito www.corrilibera.com e iscrivervi. Bastano 2 minuti, mi raccomando vi aspettiamo in tantissimi”, conclude la premier.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Politica

La Russa “Fare di tutto per l’Ucraina, così si aiuta l’Europa”

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ROMA (ITALPRESS) – “Io non vedo rischi per la maggioranza, perchè tutte le volte che c’è stato da fornire aiuti all’Ucraina in Parlamento, nei diversi voti, su questo tema, dall’inizio della guerra, non solo tutta la maggioranza è stata unita nelle diverse votazioni, ma anche larga parte dell’opposizione ha votato a favore degli aiuti, quindi io francamente non vedo nessun tipo di cambiamento in vista e non vedo come questa situazione possa essere modificata. Per questo ritengo che l’indirizzo politico del governo rimarrà assolutamente invariato”. Così, in un colloquio con il Corriere della Sera, il presidente del Senato Ignazio La Russa, che aggiunge: “Sui singoli programmi militari io non mi posso esprimere. Posso soltanto dire che tutto quello che può aiutare l’Ucraina dovrebbe essere fatto, perchè aiutare Kiev significa aiutare l’Europa ad aumentare la propria sicurezza strategica, le due cose sono interconnesse, aiutando l’Ucraina si aiuta l’Europa, e più di tanto non posso dire”. “Quello che io vedo – prosegue il presidente del Senato – e che voglio sottolineare è una consapevolezza che non è soltanto mia, ma di diversi attori internazionali. Sono sicuramente utili ma non bastano gli aiuti militari, si può dire che sono necessari ma non sufficienti, nel senso che l’Europa deve accompagnare i singoli programmi di aiuti con un’iniziativa politica molto più ampia di quella che ha preso sino ad ora. Proprio perchè gli Stati Uniti hanno in qualche modo diminuito il loro focus sul dossier ucraino, l’Unione europea dovrebbe fare un passo in avanti, con un’iniziativa politica più forte di quelle che finora sono state dispiegate. E questo ovviamente è un discorso che non può riguardare i singoli Paesi, ma l’intero sistema dell’Unione”.
– foto Ipa agency –
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