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LA VOCE PAVESE – EDILIZIA IN LOMBARDIA, TREND POSITIVO MA CON QUALCHE INCOGNITA

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LA VOCE PAVESE – EDILIZIA IN LOMBARDIA, TREND POSITIVO MA CON QUALCHE INCOGNITA
Continua a crescere il settore edilizio in Lombardia: nel 2022 l’incremento del volume d’affari è stato pari al +15,7%. Un settore quello delle costruzioni che ha continuato ad essere in campo positivo, dopo l’ottima performance del 2021 (+19,6% sul volume d’affari) e a trainare la crescita economica regionale. Svolta in collaborazione con ANCE Lombardia, ha evidenziato una crescita più intensa nella prima metà dell’anno con aumenti congiunturali compresi tra il 4% e il 5% mentre nella seconda parte del 2022 ha registrato un rallentamento scendendo al +2,8%. Anche il clima di fiducia degli imprenditori ha subito un calo nel corso dell’anno: nel quarto trimestre il saldo tra previsioni di crescita (16%) e diminuzione (15%) del volume d’affari rimane marginalmente solo positivo (+1%). Tra le cause, per il settore privato ci sono l’aumento dei tassi di interesse e le incertezze legate al bonus 110%. Restano positive invece le prospettive per il mercato pubblico, in particolare per quel che riguarda le infrastrutture, grazie agli effetti attesi del PNRR. Nel 2022 la quota di imprese edili che ha realizzato investimenti è stata infatti del 32,7%, un valore in calo rispetto al 2021 ma comunque elevato in prospettiva storica. Cresce anche l’occupazione come sottolineato dall’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi: “I dati confermano certamente un trend positivo del settore edilizio con una Lombardia in grado di essere ancora una volta grande protagonista rappresentando oltre il 22% dell’intero comparto nazionale”. Bisogna però fare scelte strategiche su rigenerazione urbana, nuovi PGT, housing sociale e per abbellire le nostre città portando colore, modernità e risposte moderne al tema dell’abitare.

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PRONTO METEO – PREVISIONI DAL 24 FEBBRAIO

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Le previsioni del tempo in Lombardia, sempre aggiornate con Arpa Lombardia sul nostro sito prontometeo.it.

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LA RIPARTENZA DELL’OLTREPÒ PAVESE È UMBERTO CALLEGARI

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LA RIPARTENZA DELL’OLTREPÒ PAVESE È UMBERTO CALLEGARI
Il nuovo software installato da Umberto Callegari, CEO di Terre d’Oltrepò, continua a dare frutti. Lui è stato l’artefice del cambio di paradigma e di modello strategico sia all’interno dell’azienda che su scala territoriale tra meritocrazia, competenza e riorganizzazione generale. L’obiettivo? Creare valore, sostenibilità economica e nuovi mercati. Il “reset” di Callegari è stato di respiro territoriale, sebbene pesino ancora le scelte sbagliate e i conti da pagare per gli scivoloni del passato. Il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese il 20 febbraio ha approvato due riforme decisive che segnano un punto di svolta dopo anni di divisioni interne. Dopo lunghe controversie tra cooperative e cantine private, nonché tra i vari attori della filiera, è stato adottato un nuovo statuto che ridefinisce il sistema di rappresentanza all’interno del Consorzio. In particolare, la nuova normativa prevede che ogni socio abbia diritto a un minimo di 10 voti, indipendentemente dalla propria capacità produttiva, al fine di dare maggior peso ai piccoli produttori, numericamente più numerosi ma tradizionalmente con minor influenza decisionale, senza però compromettere il criterio di proporzionalità basato sui dati produttivi. Parallelamente è stato introdotto un nuovo disciplinare per lo spumante Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG, che si chiamerà “Classese” per evidenziare la sua identità storica e la qualità distintiva. Le modifiche sono state accolte con grande consenso: lo statuto ha ottenuto il voto favorevole di oltre il 98% dei presenti, mentre il nuovo disciplinare ha visto l’approvazione di oltre il 93% dei partecipanti. Queste riforme non solo mirano a valorizzare il prodotto di punta della denominazione, ma rappresentano anche un passo fondamentale per rilanciare l’intera filiera produttiva dell’Oltrepò Pavese, un territorio rinomato per la coltivazione del Pinot nero e altre importanti varietà come Croatina, Riesling e Pinot grigio. In sostanza, grazie a queste innovazioni, il Consorzio si prepara a un futuro più armonizzato e competitivo, superando le tradizionali divisioni interne e promuovendo una filiera unificata e maggiormente rappresentativa.

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TURISMO, LA REGIA CHE MANCA

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LA VOCE PAVESE – TURISMO, LA REGIA CHE MANCA
L’Oltrepò Pavese potrebbe offrire un contesto unico, in cui il turismo diventerebbe un motore di sviluppo integrato. Se si puntasse su questo settore, le eccellenze locali – dal patrimonio enogastronomico ai paesaggi naturali e culturali – verrebbero valorizzate attraverso la creazione di una rete collaborativa e di una regia centralizzata. Tale approccio consentirebbe di coordinare risorse, competenze e iniziative, offrendo ai visitatori esperienze autentiche e sostenendo una crescita economica duratura nel territorio. Da dove partire? L’Amministrazione Provinciale di Pavia ci sta provando e questo è un buon segnale ma…

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