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Cronaca

Dalla crisi energetica un’opportunità per l’innovazione

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ROMA (ITALPRESS) – “La produzione di componenti nell’ambito del Green New Deal è indispensabile. Le grandi crisi portano anche grandi innovazioni: con il caro gas per la guerra in Ucraina e prima ancora con il Covid si è capita l’importanza di avere manifatture locali ma aperte alla globalità. Tutti devono investire nelle energie rinnovabili, è una scelta obbligata andare verso le rinnovabili perchè sono la forma più pulita ma anche più economica per fare energia. Per evitare di dipendere dal mercato asiatico è necessario investire sulla manifattura europea ma anche trans-atlantica: abbiamo le competenze, gli ingegneri, i fondi con il Green New Deal, serve il coraggio di creare strutture e fabbriche”. Intervistata da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy, Letizia Magaldi, vicepresidente esecutivo di Magaldi Green Energy, ha fotografato lo stato dell’arte in Italia sul fronte delle rinnovabili e del green. “Il 2022 è stato un anno importante per il mondo delle rinnovabili e per l’energia, ha dato la dimostrazione della fragilità del nostro sistema. Oltre all’aumento del prezzo del gas e alla dipendenza da altri paesi, abbiamo scoperto di non essere autonomi e si è accelerata la consapevolezza di dover sostituire l’antica infrastruttura dei combustibili fossili – ha ricordato Magaldi -. Noi in tal senso abbiamo trovato un interesse molto forte da parte dei player industriali ed energetici per questa accelerazione e la crisi energetica è stata per noi un’occasione di sviluppo. La Magaldi ha sempre fondato il suo vantaggio competitivo sull’innovazione, sul creare prodotti unici di altissima qualità e affidabilità – ha spiegato -. Si può competere sul mercato in diversi modi, noi abbiamo sempre lavorato sull’altissimo valore aggiunto. Collaboriamo con tantissime università sia italiane che all’estero: l’innovazione, se è forte, deve essere tale in tutto il mondo. Operiamo da 90 anni in 50 paesi e ci siamo sempre confrontati con i grandi player dell’energia. L’innovazione spesso è la soluzione ai problemi del cliente, nel caso specifico noi con la Magaldi Power lavoriamo sull’industria pesante, per quanto riguarda la nuova tecnologia dell’accumulo dell’energia eravamo già presenti per tanti anni nel mondo della generazione di energia elettrica da carbone, poi circa dieci anni fa sapendo che i combustibili fossili sarebbero andati a scomparire si è iniziato a studiare l’accumulo di energia”. E su quest’ultimo tema Magaldi scende nei dettagli, illustrando il funzionamento dell’innovativa tecnologia di accumulo per energie rinnovabili: “Stiamo portando sul mercato le nuove tecnologie di generazione di energia termica e di accumulo. Gli obiettivi internazionali di penetrazione delle rinnovabili in sostituzione dei combustibili fossili necessitano di uno storage, di un accumulo. La generazione di energia rinnovabile non è intermittente, ma non esiste ancora l’infrastruttura che la rende continua, e noi stiamo lavorando su questo – ha spiegato -. Abbiamo brevettato e realizzato una tecnologia di accumulo, una batteria che funziona con acciaio e sabbia. E’ un silos di acciaio che all’interno ha tonnellate di sabbia, quindi parliamo di batterie industriali di grande dimensioni e capacità di stoccaggio di energia termica. La sabbia si comporta come un liquido con la fluidizzazione e permette lo scambio termico e la conservazione del calore. La sabbia è portata a 600 gradi e resta calda per giorni, restituisce così energia quando vuole – ha aggiunto -. Questo permette la generazione di energia rinnovabile di continuo”.
La situazione in Italia, dunque, pur scontando le consuete lentezze burocratiche e della politica, vede il Bel Paese all’avanguardia sul fronte della tecnologia legata alle rinnovabili: “C’è una lentezza delle politiche rispetto alla potenzialità degli investimenti da poter realizzare, questo purtroppo è un elemento. Ma è anche vero che l’Italia, tra le prime in Europa, già sta mettendo in piedi la normativa sulla comunità energetica – ha ricordato Magaldi -. L’Italia ha iniziato sulla produzione di energia rinnovabile molto prima di altri paesi. Siamo un pò lenti, ma di grande avanguardia: all’estero ci vedono più su turismo e food, meno sulla nostra capacità tecnologica che invece c’è. Molti paesi all’estero vivono con la nostra capacità tecnologica – ha concluso -. L’Italia ha tutte le carte in regola per giocare da leader nella manifattura globale”.

– foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Milano commemora il 56°anniversario della strage di Piazza Fontana

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MILANO (ITALPRESS) – Milano ha commemorato il 56° anniversario della strage di Piazza Fontana, l’attentato neofascista del 1969 che provocò 17 morti e 88 feriti. Il corteo si è formato nel primo pomeriggio in piazza della Scala e ha raggiunto piazza Fontana, dove alle 16.37 sono state deposte le corone e osservato un minuto di silenzio.

Nel corso della cerimonia sono intervenuti il sindaco Giuseppe Sala, il presidente dell’Anpi di Milano Primo Minelli, il vigile del fuoco Romeo Turrin, Enrico Vizza di UIL Milano e Federico Sinicato per l’Associazione Familiari. Tra le autorità presenti anche la sindaca di Brescia, Laura Castelletti, e l’assessore alla Cultura di Bologna, Daniele Del Pozzo. Durante la commemorazione è stata inaugurata l’installazione permanente “Non Dimenticarmi” dell’artista Ferruccio Ascari, dedicata alle vittime della strategia della tensione e delle principali stragi neofasciste tra il 1969 e il 1980.

“Oggi ricordiamo quelle vite spezzate, ma oggi ricordiamo anche le tante vittime che caddero in quegli anni, vittime del terrorismo fascista”, ha detto il sindaco Sala aggiungendo che l’opera di Ascari “non celebra eroi lontani, ma persone comuni strappate alla vita da un terrorismo vigliacco e assassino”.

Il presidente dell’Anpi di Milano Primo Minelli ha voluto ricordare che “il nuovo fascismo oggi sono i nazionalismi, i nazionalismi anti-europei, l’odio per i diversi, l’odio per gli immigrati. Questo è il fascismo moderno, che non ha le caratteristiche del passato, ma nei valori e nei principi è lo stesso di allora”, ha concluso Minelli.

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Ha preso la parola anche Romeo Turrin, vigile del fuoco intervenuto nei soccorsi dopo l’esplosione nella banca di piazza Fontana. Per lui, si è trattato della prima volta dopo 56 anni in quella piazza. “È la prima volta che torno qui, non lo dimenticherò mai”, ha detto Turrin, visibilmente emozionato. “Ricordo ancora i vetri, i calcinacci e le persone che chiedevano aiuto”, ha concluso.

A margine della celebrazione c’è stato anche un piccolo gruppo di contestatori con bandiere della Palestina che hanno esibito uno striscione con scritto ‘Stop gemellaggio Milano-Tel Aviv’. Tra di loro anche il consigliere comunale dei Verdi Carlo Monguzzi. 

-Foto xp9/Italpress-
(ITALPRESS).

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Cronaca

A Roma conclusi interventi sul Ponte dell’Industria, ora dedicato a San Francesco

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ROMA (ITALPRESS) – Si è concluso uno dei capitoli più significativi del programma di interventi per il Giubileo 2025 eseguiti da Anas (Gruppo FS Italiane) in qualità di soggetto attuatore per conto del Commissario Straordinario del Governo per il Giubileo, Roberto Gualtieri: il Ponte dell’Industria, storico collegamento sul fiume Tevere, è stato completamente riqualificato e, con l’approvazione della Giunta Capitolina, ufficialmente intitolato a San Francesco d’Assisi su proposta del comitato nazionale per le celebrazioni dell’ottavo centenario della morte del santo. E’ stata inoltre installata una statua bronzea a lui dedicata ispirata a un modello dello scultore Marcello Tommasi, donata dal Comitato nazionale. Il progetto, realizzato da Anas, è stato richiesto dalla Presidenza del Consiglio in coordinamento con Roma Capitale e l’Ufficio del Commissario Straordinario per il Giubileo insieme al Ministero della Cultura e alla Prefettura di Roma. “Il completamento delle operazioni di restauro e riposizionamento degli arconi rappresenta un passaggio fondamentale nel recupero del Ponte dell’Industria – ha dichiarato l’Amministratore delegato di Anas, Claudio Andrea Gemme -. Anas ha lavorato con la massima attenzione tecnico- scientifica per restituire alla città un’opera storica valorizzata e pienamente integrata con gli standard di sicurezza e funzionalità richiesti oggi. L’intitolazione a San Francesco d’Assisi aggiunge un significativo valore simbolico a un’infrastruttura che torna a essere pienamente fruibile per cittadini e pellegrini. Proseguiremo il nostro impegno, in collaborazione con le Istituzioni, per completare nei tempi previsti gli interventi del Giubileo, contribuendo a migliorare la mobilità e la qualità dello spazio urbano di Roma”.
Contestualmente alla collocazione della statua si è concluso anche il restauro degli arconi storici del ponte, risalenti ai primi del ‘900. Gli elementi, completamente recuperati e riportati al loro aspetto originario attraverso un meticoloso intervento di conservazione, sono stati nuovamente posizionati sulla struttura. Le unioni chiodate originali sono state preservate, mentre ogni componente danneggiata è stata ricomposta secondo criteri di tutela e autenticità. Il colore attuale degli arconi è stato definito grazie a saggi stratigrafici eseguiti durante le attività di restauro.
L’opera – unitamente a un nuovo impianto di illuminazione, a un riassetto delle aree verdi e a una rotatoria adiacente – contribuirà a valorizzare il ponte non solo come infrastruttura, ma come luogo simbolico di memoria e spiritualità.
Alla cerimonia di intitolazione hanno partecipato tra gli altri: Matteo Salvini, Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Alfredo Mantovano, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega alla Sicurezza della Repubblica, Roberto Gualtieri, Commissario Straordinario di Governo per il Giubileo 2025 e Sindaco di Roma Capitale, il Cardinale Baldassarre Reina, Vicario Generale di Roma e Arciprete della Basilica Papale di San Giovanni in Laterano, Davide Rondoni, presidente del comitato nazionale per la celebrazione dell’ottavo centenario della morte di san Francesco d’Assisi, Claudio Andrea Gemme, Amministratore Delegato Anas, Giuseppe Pecoraro, Presidente di Anas.
-foto ufficio stampa Anas –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Mattarella “Paradossale il principio di muovere guerra per fare la pace”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il principio non può essere muovere guerra per fare la pace: è paradossale. Appare insensata la pace evocata da parte di chi, muovendo guerra, pretende in realtà di imporre le proprie condizioni”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia dello scambio degli auguri di fine anno con il Corpo Diplomatico al Quirinale. “Nel contesto attuale, si rende necessario ribadire con forza che l’uso o anche la sola concreta minaccia di introdurre nei conflitti armamenti nucleari appare un crimine contro l’umanità”, ha aggiunto. Per il capo dello Stato “cos’è accaduto, cosa sta accadendo se i protagonisti di primo piano del vecchio ordine internazionale si propongono, con i loro comportamenti, di dar vita a un nuovo ordine basato sulla sopraffazione con ogni mezzo, violenza, guerra, conquista, competizione tra gli Stati per l’accaparramento di risorse, tentando così di perpetuare diseguaglianze tra i popoli? Va respinta l’ipotesi che possano essere questi i valori intorno a cui costruire un nuovo ordine”. Secondo Mattarella “sono la prevalenza del diritto, il rispetto delle regole che la comunità si è data, a scongiurare il conflitto, a favorire il superamento delle diseguaglianze. Questa prospettiva è stata bruscamente dissolta poco meno di 4 anni fa: un protagonista della comunità internazionale, la Federazione Russa, ha sciaguratamente scelto di stravolgere questo percorso, ripristinando con la forza l’antistorica ricerca di zone di influenza, di conquista territoriale, di crudele prepotenza delle armi”.
(ITALPRESS).
-Foto: Quirinale-

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