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Cronaca

Manovra stipendi e rapporti con agenti e club, deferita la Juve

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ROMA (ITALPRESS) – Mentre lunedì è attesa la nuova sentenza della Corte d’Appello sul caso plusvalenze dopo la decisione del Collegio di Garanzia dello Sport che ha provvisoriamente restituito alla Juventus i 15 punti di penalizzazione, per la società bianconera si apre un altro fronte. Com’era nell’aria, il procuratore federale Giuseppe Chinè ha infatti deferito la società bianconera al Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare la Juventus e svariati ex dirigenti per gli altri filoni legati all’inchiesta Prisma della Procura di Torino: “la manovra stipendi stagione 2019-20; quella per la stagione 2020-21; il filone agenti; i rapporti di partnership con altri club”. Se il club viene chiamato a rispondere a “titolo di responsabilità diretta e oggettiva, ai sensi dell’art. art. 6, comma 1 e 2, del Codice di Giustizia Sportiva, per gli atti e comportamenti posti in essere dai propri dirigenti”, Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Fabio Paratici, Federico Cherubini, Giovanni Manna, Paolo Morganti e Stefano Braghin si vedono contestati “la violazione dell’art. 4, comma 1, del CGS (‘principi di lealtà, correttezza e probità’)”. E in particolare, per quanto riguarda la manovra stipendi 2019-20, Agnelli e Paratici sono chiamati a rispondere di “avere depositato presso la Lega Serie A gli accordi di riduzione di 4 mensilità (marzo, aprile, maggio e giugno 2020) di 21 calciatori e dell’allenatore Sarri, omettendo di depositare gli accordi economici di integrazione ovvero di recupero di 3 delle 4 mensilità rinunciate (aprile, maggio, giugno 2020) già conclusi con i medesimi calciatori e con l’allenatore, nella consapevolezza che gli accordi economici contenenti le integrazioni stipendiali per il recupero delle mensilità rinunciate sarebbero stati depositati dopo il 30.6.2020, ovvero dopo la chiusura dell’esercizio contabile al 30.06.2020, come poi effettivamente accaduto”. La stessa violazione, e in questo caso tra i dirigenti indagati c’è anche Nedved, “è contestata per la stagione 2020-21, in relazione agli accordi di riduzione stipendiale di importi sostanzialmente pari a 4 mensilità (marzo, aprile, maggio e giugno 2020) di 17 calciatori nella consapevolezza che non vi sarebbe stata alcuna riduzione stipendiale effettiva, in quanto i medesimi importi sarebbero stati riconosciuti agli stessi calciatori (circostanza poi non verificatasi soltanto per Dybala e Cristiano Ronaldo) nelle stagioni sportive successive, così come già concordato fra le parti attraverso scritture private non riportate su moduli federali (le c.d. side letter)”. Il tutto, secondo la procura federale, “al fine di postergare negli esercizi successivi (2022 e, per alcuni, anche 2023) i costi correlati agli importi rinunciati dai calciatori prima del 30.06.2021, con ciò peraltro violando il principio contabile di competenza economica e, dunque, in tal modo violando il principio di par condicio con le altre società consorelle della Lega di A, in punto di equilibrio economico finanziario”. Per quanto riguarda il terzo filone di indagine, quello relativo ai rapporti con gli agenti, in diverse situazioni comprese tra il 2015 e il 2022, il club “avrebbe remunerato agenti sportivi per operazioni di trasferimento di calciatori in assenza di una reale attività di intermediazione dell’agente; si sarebbe avvalso, in relazione al trasferimento di alcuni calciatori, di un agente sportivo senza alcun conferimento di mandato; o in altri casi avrebbe conferito un mandato ‘fittizio/non veritierò ad altro agente; o ancora avrebbe remunerato un agente con un corrispettivo in assenza di una reale attività di intermediazione al fine di compensare e sanare le debenze nei confronti dell’agente per la trattativa di un altro calciatore all’epoca dei fatti minorenne o ‘giovane di seriè (per il quale quindi non poteva essere pattuito alcun corrispettivo)”. Elencate le 16 operazioni per le quali vengono contestati gli addebiti ai dirigenti della Juventus e agli agenti, fra cui il trasferimento di Spinazzola alla Roma (del 30 giugno 2019) o il rinnovo di Giorgio Chiellini. Infine, in relazione ai rapporti di partnership con altri club, l’accusa riguarda l’aver “trattato, sottoscritto o comunque pattuito con le società Sampdoria, Atalanta, Sassuolo, Udinese, Bologna e Cagliari accordi confidenziali aventi ad oggetto operazioni di mercato relative all’acquisto e/o alla cessione e/o al riscatto di calciatori, senza provvedere al deposito della relativa modulistica federale presso la Lega di Serie A e/o provvedendo a depositare modulistica federale recante pattuizioni in tutto o in parte diverse da quelle effettivamente concluse, così tenendo una condotta di palese elusione della normativa federale che, per ragioni di trasparenza, impone di dare adeguata evidenza agli accordi aventi ad oggetto il trasferimento dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori”. Le posizioni dei club e dei rispettivi dirigenti che “hanno realizzato tali rapporti con la Juventus saranno valutate all’esito delle ulteriori indagini in corso, ad oggi coperte da segreto istruttorio, a seguito della trasmissione degli atti dell’indagine penale da parte della Procura della Repubblica di Torino alle Procure competenti lo scorso 24 febbraio 2023”.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Mattarella ricoverato a Roma per un intervento programmato

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ROMA (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato ricoverato in un ospedale di Roma: secondo quanto si apprende si tratta di un intervento programmato che non desta alcuna preoccupazione, tanto che il il capo dello Stato – fa notare il Quirinale – oggi ha lavorato tutto il giorno ricevendo anche il presidente del Montenegro.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

OMICIDIO GARLASCO, ACCOLTA ISTANZA RICUSAZIONE DEL GENETISTA

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Sono due poliziotti della Scientifica i periti scelti dalla gip di Pavia Daniela Garlaschelli per l’incidente probatorio sul Dna trovato sotto le unghie di Chiara Poggi e sulle analisi dei reperti trovati nella villetta di Garlasco. La giudice ha indicato i nomi della genetista Denise Albani, dal 2016 in polizia, e del dattiloscopista, in servizio alla Scientifica di Milano, Domenico Marchigiani, esperto di impronte latenti. Albani è stata allieva proprio di Emiliano Giardina, primo perito indicato dalla gip la cui nomina però è stata ricusata dalla procura di Pavia a causa di una intervista rilasciata nel 2017 alle Iene nella quale l’esperto — genetista del caso Yara — già si esprimeva sull’utilizzabilità delle tracce di Dna.

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Cronaca

RETTIFICA A NOTIZIA SU PREMIO ARBASINO A VOGHERA E ARTICOLO “LA PROVINCIA PAVESE”

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In merito all’articolo comparso sulla Provincia Pavese in data odierna (15 Aprile), firmato da Serena Simula, relativo alle “eccessive” spese sostenute dall’Amministrazione Comunale di Voghera per il Premio Arbasino e le critiche giunte dall’opposizione, si precisa nel trafiletto a fianco che è stata tirata in causa erroneamente la nostra emittente Pavia Uno Tv, destinataria di 5978 euro per la copertura televisiva dell’evento. Agenzia CreativaMente, editrice di Pavia Uno Tv ed altre testate radiotelevisive, non ha sottoscritto alcun accordo con il Comune di Voghera e neppure percepito alcun compenso per tale premio, come dimostra anche la delibera della Giunta Comunale guidata da Paola Garlaschelli. Nonostante lo scambio palese di nomi di emittenti (Pavia Uno Tv è stata confusa con Milano Pavia Tv) oggi alcuni nostri telespettatori hanno scritto e ci hanno taggato sui social criticando tale cifra percepita a copertura dell’evento, quando in realtà bastava verificare da delibera, accessibile a tutti, che in realtà le cose stavano diversamente. Si chiede pertanto sia a La Provincia Pavese che agli altri organi di stampa che hanno riportato tale notizia errata di rettificare, onde evitare un ulteriore danno di immagine alla nostra emittente.

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