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LA VOCE PAVESE – ZAVATTARELLO, SIMONE TIGLIO CONDANNATO. MA LA CONDANNA È FARE IL SINDACO

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LA VOCE PAVESE – ZAVATTARELLO, SIMONE TIGLIO CONDANNATO. MA LA CONDANNA È FARE IL SINDACO
Condannato in primo grado a un anno, come richiesto dall’accusa. Simone Tiglio, sindaco di Zavattarello, era stato arrestato e posto ai domiciliari nel marzo 2022, con sospensione dall’incarico che aveva poi ripreso a ricoprire dal giugno dello scorso anno, quando aveva perso efficacia la misura cautelare. Rinviato a giudizio alla fine dello scorso settembre, si è concluso ieri, martedì 20 giugno, il processo di primo grado al Tribunale di Pavia per presunte irregolarità in due procedimenti pubblici, per fatti che risalivano al 2019, con due capi d’imputazione. Contestate sia la turbata libertà degli incanti, per l’affidamento in gestione di un asilo nido comunale, sia la rivelazione del segreto d’ufficio, per il concorso al ruolo di direttore della Rsa, con l’accusa di aver favorito una candidata fornendole le domande del concorso. Tiglio ha sempre contestato ogni addebito, sostenendo di aver agito con legittimità e nell’interesse dell’ente pubblico. A suo carico è però arrivata una sentenza che non sembra aver tenuto completamente in considerazione tutte le dichiarazioni rilasciate a favore dell’imputato. Marco Casali, difensore di Simone Tiglio, ha spiegato che si attenderà tra 90 giorni il deposito della sentenza per poi pensare al ricorso. Nel frattempo la Prefettura di Pavia dichiarerà già oggi la decadenza di Tiglio da sindaco ma non si scioglierà la giunta comunale che andrà avanti con al verice il vicesindaco, Mauro Colombini. Resta però un interrogativo a fare da sfondo alla vicenda: fare davvero attivamente il sindaco ha ancora un senso oppure diventa una condanna di per sé?

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S. MESSA DI DOMENICA 22 SETTEMBRE 2024 – XXV DEL TEMPO ORDINARIO

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Dalla chiesa di Porana di Pizzale (PV) la Santa Messa di Domenica 22 Settembre 2024, XXV del Tempo Ordinario. Celebra Don Marko Osuru Alisentus.

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1 MINUTO DIVINO – OLTREPÒ, TERRA DI PINOT NERO

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1 MINUTO DIVINO – OLTREPÒ, TERRA DI PINOT NERO
Oltrepò, Terra di Pinot nero. E’ iniziato il conto alla rovescia in vista della quarta edizione di un evento che celebra l’identità vitivinicola dell’Oltrepò Pavese. L’appuntamento è per il 30 settembre a Tenuta Pegazzera, splendida dimora del 1700. Un evento per celebrare la doppia anima del Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese: l’Oltrepò Pavese Docg Metodo Classico e il Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese Doc. Un percorso sensoriale di scoperta e approfondimento sotto la guida di comunicatori del vino preparati ed esperti, riconosciuti a livello internazionale. Un walk around tasting nell’arco dell’intera giornata per degustare le eccellenze proposte dalle aziende. Due Masterclass pensate dai produttori e dedicate ai giornalisti della stampa specializzata e agli operatori enologici, per accendere i riflettori su questi due vini e far conoscere un terroir unico dove questo vitigno riesce ad esprimersi con tanta versatilità e superiorità.

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LA VOCE PAVESE – IN PIAZZA PER RICORDARE DANIELE MARCHI: UNA PEDALATA PER DIRE “MAI PIÙ”

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LA VOCE PAVESE – IN PIAZZA PER RICORDARE DANIELE MARCHI: UNA PEDALATA PER DIRE "MAI PIÙ"
Tra pini e abeti, alcuni maestosi, altri ancora piccoli, simbolo della forza della vita che sboccia anche dalle pietre più dure. Così Maria Teresa Assorbi, compagna di Daniele Marchi, il docente travolto e ucciso mentre andava al lavoro in bicicletta poco più di un anno e mezzo fa, ha ricordato il suo compagno. Un seme che lei ha deciso di gettare con una pedalata commemorativa per le vie del centro di Pavia, alla quale sabato 21 settembre hanno partecipato circa 200 persone. Bambini, adulti, anziani, persino cagnolini: tutti uniti per lanciare un messaggio forte e chiaro, un grido che dice "mai più". "Vogliamo far vedere alla nuova amministrazione comunale – ha dichiarato Paolo Colucci della Fiab, organizzatore della manifestazione voluta dalla famiglia di Marchi – che desideriamo una città diversa, dove la bicicletta sia il mezzo principale per gli spostamenti. Occorre adottare scelte coraggiose, perché le decisioni di Palazzo Mezzabarba in tema di mobilità influenzano la vita di tutti noi". Il corteo è partito da piazza Leonardo da Vinci, ha attraversato viale Resistenza e fatto tappa all’asilo Negri, dove Daniele insegnava, per poi raggiungere il Comune. "Ho sentito bambini pronunciare il tuo nome ridendo – ha raccontato Maria Teresa Assorbi, ricordando la vita trascorsa insieme a Daniele – e ho capito che siamo noi adulti a ricordarti nel modo sbagliato, con le lacrime. Il modo giusto è come fanno i bambini, con gioia". Ma la memoria non deve sbiadire. "A Pavia ci sono stati troppi incidenti, anche mortali, che hanno coinvolto biciclette – ha aggiunto Assorbi –. È urgente rendere la città più sicura. Daniele ha sempre lasciato un segno in chiunque lo abbia conosciuto, vorremmo che il suo incidente fosse l’occasione per una seria riflessione sulla sicurezza stradale".

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