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Cronaca

Nel nuovo libro di Cerasa le “catene” che legano la destra al passato

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ROMA (ITALPRESS) – “Le catene ti intrappolano, non ti permettono di liberare energie, di viaggiare alla velocità di crociera giusta. Le catene della destra la tengono legata a un passato tossico che spesso ritorna e che non le permette di fare quel volo che potrebbe”. Intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress, il direttore del Foglio, Claudio Cerasa, ha presentato il suo nuovo libro “Le catene della destra. Scienza, guerra, giustizia, giovani, complottismo: l’ascesa degli impostori. Inchiesta su un grande imbroglio”, edito da Rizzoli, scritto prima dell’insediamento del nuovo Governo guidato da Giorgia Meloni.
“Le catene sono tante, il filo conduttore è la libertà – ha aggiunto -: la destra si è presentata in modo truffaldino come garante della difesa di una libertà generica, ma spesso la libertà che difendeva era quella di essere estremista su ogni tema, dalla politica estera alla giustizia, la libertà di contraddire e di attaccare il sistema dominante. Oggi queste catene emergono con grandissima forza e Giorgia Meloni in maniera silenziosa ogni giorno cerca di allentare o spezzarle, perchè si è resa conto che quanto seminato in questi anni dalla destra oggi si ripropone come un qualcosa di tossico che non permette alla destra di fare i conti con la realtà”.
“Quando la sinistra era molto forte ho fatto un libro contro la sinistra, ora che la destra è molto forte ne ho fatto uno contro la destra, giusto per farmi volere male da tutti quanti – ha ironizzato il giornalista -. Quando parlo di ‘impostori della libertà’ mi riferisco alla destra nazionalista, populista e sovranista, che ha spacciato l’idea di essere a difesa della libertà: è proprio quella l’impostura – ha spiegato -. Quando decidi di offendere una libertà sei un impostore della libertà, non si può difenderne una offendendone un’altra”. Uno dei capitoli del saggio riguarda la guerra tra Russia e Ucraina: “Il conflitto è stato un momento determinante nel passaggio da destra populista a destra moderna, capace anche di fare i conti con le contraddizioni del passato. Il 24 febbraio 2022 è stato il giorno in cui la Meloni per la prima volta è stata incoerente con il suo passato filorusso e filo putinista, ha fatto una scelta di campo che le ha consentito di entrare in una spirale di responsabilità – ha ricordato Cerasa -. Nei periodi della campagna elettorale la Lega per molti mesi ha avuto grandissime contraddizioni, ricordiamo che attualmente ha un accordo di cooperazione rafforzata col partito di Putin, rinnovato dopo inizio della guerra. Negli ultimi mesi è emerso che la destra al Governo ha assunto nei fatti posizioni durissime contro la Russia e chiarissime a difesa dell’atlantismo. Il PD oggi è più debole nella difesa dell’Ucraina, il centrodestra ha riconosciuto la Russia come un paese terrorista, la sinistra ha votato nì”.
Infine, il direttore del Foglio ha riflettuto sui primi otto mesi del nuovo Governo e su come alcune delle considerazioni del proprio libro potrebbero essere riviste in positivo: “Dal mio punto di vista dall’uscita del libro a oggi il giudizio sulla Meloni è cambiato, perchè lei sta provando a cambiare la destra anche se non c’è ancora riuscita, ora conosce il senso del limite. C’è l’intenzione della creazione di una destra ambiziosa, anche se al momento prevale la frustrazione nel non riuscire a portare la destra dove forse lei vorrebbe – ha concluso -. Oggi dovrei forse aggiungere un capitolo su come la destra stia mostrando più affidabilità della sinistra sulla guerra Russia-Ucraina”.

– foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

La Torre della Ricerca a Monza intitolata all’amicizia di Ennio Doris e Silvio Berlusconi

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MONZA (ITALPRESS) – Un nuovo importante passo avanti per il Progetto Grande! promosso dalla Fondazione Verga, da oltre dieci anni impegnata nella cura e nella ricerca delle malattie oncoematologiche pediatriche: è confermata la conclusione dei lavori della Torre della Ricerca e la prosecuzione delle attività di ampliamento a partire da gennaio 2026. La Torre della Ricerca, che accoglierà i ricercatori del Centro di ricerca Tettamanti, rappresenta un avanzamento fondamentale, reso possibile grazie a tutti i donatori che hanno sostenuto l’iniziativa e all’importante contributo della Fondazione Luigi Berlusconi e della Fondazione Ennio Doris. La Torre sarà intitolata all’amicizia di Ennio Doris e Silvio Berlusconi e alla loro operosità e lungimiranza, che hanno trovato nella storia della Fondazione Verga affinità, condivisione di valori e impegno nel sostegno alla ricerca scientifica.

Il progetto Grande! è nato per rafforzare il modello di cura e assistenza dei bambini affetti da patologie oncologiche, rare e metaboliche, ampliando l’attività di ricerca della Fondazione Tettamanti, un riferimento nazionale nella ricerca in oncoematologia pediatrica nato grazie al Comitato Maria Letizia Verga.

Giovanni Verga, presidente della Fondazione Maria Letizia Verga, ha sottolineato: “La Torre della Ricerca rappresenta un traguardo importante in un cammino che dura da oltre 45 anni, fatto dell’impegno condiviso di medici, genitori, ricercatori, volontari e donatori. Tutti uniti da un obiettivo che non è mai cambiato: guarire un bambino in più e migliorare la qualità della vita delle famiglie che affrontano la malattia di un figlio. La Fondazione Luigi Berlusconi e la Fondazione Ennio Doris hanno creduto in questo nostro modo di sognare – con impegno e concretezza – e hanno deciso di sostenerlo con straordinaria generosità. Li ringraziamo per questo contributo “grande” come il nostro progetto, un gesto che avrà un impatto duraturo sulla nostra comunità, portando ricerca, cura e speranza a tantissimi bambini”.

Sara Doris, presidente di Fondazione Ennio Doris, ha dichiarato: “Con questo progetto abbiamo scelto di sostenere non solo la ricerca scientifica, ma anche il talento e la passione di chi ogni giorno si prende cura dei bambini malati e delle loro famiglie. La Torre della Ricerca è molto più di un edificio: è il simbolo di un impegno condiviso, che unisce visione, concretezza e solidarietà. Sono gli stessi valori che hanno caratterizzato l’amicizia tra mio padre Ennio Doris e Silvio Berlusconi, due uomini animati dal desiderio di costruire un futuro migliore. Valori che oggi continuano a guidare ogni azione della nostra Fondazione, con uno sguardo attento ai più fragili e la convinzione che investire nella ricerca e nella cura sia il modo più efficace per generare un impatto duraturo”.

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I figli di Silvio Berlusconi, Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi, in rappresentanza della Fondazione Luigi Berlusconi, hanno dichiarato: “La Torre della Ricerca è un vero faro di speranza per molti bambini malati e per le loro famiglie. La decisione della Fondazione Verga di intitolarla all’amicizia tra nostro padre, Silvio Berlusconi, ed Ennio Doris è un gesto che ci scalda il cuore. Sono stati due uomini legati da una amicizia autentica, da una visione comune fatta di fiducia, intraprendenza, generosità e solidarietà per il prossimo. Oggi proprio quei valori continueranno a vivere anche in questo luogo di scienza e di speranza.” 

La Torre si svilupperà in 3.730 mq articolati su dieci piani, inclusa un’area interrata, e ospiterà laboratori altamente innovativi, una biobanca per la crioconservazione di campioni biologici, uffici, spazi per la formazione e aule seminari. Gli spazi attualmente a disposizione del Centro di ricerca Tettamanti raddoppieranno e daranno ulteriore impulso alla ricerca scientifica. Il Centro Tettamanti è specializzato nel campo della ricerca sulle leucemie ed emopatie infantili, malattie rare e metaboliche ed è esempio in Italia di una struttura di ricerca in questo ambito che opera in modo integrato con una struttura di cura. Coordina il lavoro di 38 persone tra ricercatori e studenti di dottorato e 19 tecnici e biologi. I ricercatori della Fondazione hanno contribuito alla pubblicazione di oltre 1.300 articoli su riviste scientifiche internazionali.

-Foto ufficio stampa Fondazione Verga-
(ITALPRESS).

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Cronaca

Tajani “Rafforzare il pilastro europeo della Nato”

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MILANO (ITALPRESS) –Noi siamo parte della Nato. Non è soltanto un’alleanza militare ma politica, tanto che c’è un’assemblea parlamentare. E’ il simbolo del rapporto privilegiato tra le due facce della stessa medaglia, Europa e Stati Uniti. Fino ad oggi si è retta su un accordo sbilanciato. Io credo che anche politicamente sia giusto attraverso una politica di difesa europea rinforzare il pilastro sgangherato che è il nostro”. Lo ha affermato il vicepremier e ministro degli esteri Antonio Tajani intervenendo all’incontro “Europa: domande aperte per un futuro comune” organizzato dall‘Università Cattolica di Milano.

“I tempi ovviamente saranno lunghi. L’Italia ha già raggiunto l’obiettivo del 2% del Pil per le spese della sicurezza, come ha chiesto la Nato. Ci chiederanno di fare anche di più – ha aggiunto -. Le politiche europee non sono in contrasto con la Nato, ma devono essere in perfetta sintonia con la Nato. Partiamo sempre dall’accordo politico, poi quello militare è una sua conseguenza. Se vogliamo confrontarci tra le democrazie non possiamo non farlo che attraverso le relazioni transatlantiche”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Gaza, La Russa “Aiuti e linea chiara, Governo non si è risparmiato”

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ROMA (ITALPRESS) – Il presidente del Senato Ignazio La Russa in un’intervista al Corriere della Sera fa proprie le parole di Antonio Tajani su Gaza, «l’indignazione per le morti innocenti» e le forme «assolutamente drammatiche e inaccettabili del conflitto in cui bambini, donne e anziani pagano colpe non loro». E ricorda che «le radici della guerra hanno origine nel massacro del 7 ottobre e nella condizione di cattività in cui versano gli ostaggi israeliani. E tutto questo senza che ci siano stati fino al momento passi indietro da parte dei terroristi di Hamas e dei loro protettori iraniani, uniti nel disegno di voler cancellare lo Stato di Israele».
Quanto alle critiche dell’opposizione, per La Russa «sono valutazioni legittime anche se piegate a logiche di politica interna, al rapporto con il loro elettorato. Perchè il governo italiano non si è risparmiato nel fornire aiuto alla gente di Gaza e nel chiedere il cessate il fuoco».
Secondo il presidente del Senato, il premier israeliano Benjamin Netanyahu «non si fermerà finchè non si sarà fermato il disegno di coloro che vogliono annientare il suo Paese. Ed è difficile trovare una soluzione che eviti l’allargamento del conflitto senza un percorso condiviso dalle parti. Per questo mi ritrovo nel discorso di Tajani e così si spiega la richiesta di Netanyahu di avere la garanzia che nessuno, ad accordo concluso, miri nuovamente a debellare Israele. C’è chi vuole due popoli e due Stati e chi vuole uno Stato solo».

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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