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Cronaca

Mobilità, Aci Milano “Serve sistema integrato senza ideologie”

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MILANO (ITALPRESS) – Non servono ideologie. Per affrontare il tema della mobilità in una grande città come Milano occorre una visione a 360 gradi che tenga conto di tutte le caratteristiche che deve avere un sistema di trasporti integrato, fermo restando l’attenzione prioritaria alle esigenze dei cittadini. Proprio di questa visione di insieme si è discusso oggi nel convegno pubblico organizzato nel capoluogo lombardo da Aci Milano per dar voce alle richieste dei cittadini di un’area metropolitana molto più vasta della semplice cerchia comunale. “La mobilità in città è in grande trasformazione: tutti vogliamo una città sempre più moderna, integrata ed efficiente. Per arrivare a questo bisogna usare molto buon senso, mettere da parte le visioni ideologiche e capire che una città può essere grande se fa muovere fluidamente persone e merci in un sistema integrato che veda bene un trasporto pubblico sempre maggiore, che trovi lo spazio per parcheggiare le auto ad esempio nei parcheggi interscambio, che veda le istituzioni collaborare”, ha affermato il presidente dell’Aci Milano Geronimo La Russa. Fare sistema diventa quindi fondamentale in una città dove sul fronte dei trasporti si assiste in questi giorni contemporaneamente a lunghe attese dei taxi per i viaggiatori in arrivo e in transito da Milano e all’imminente inaugurazione del collegamento metropolitano tra il centro cittadino e l’aeroporto di Linate in programma il prossimo 4 luglio. Per il presidente La Russa, un’integrazione tra sistemi di mobilità “è necessaria. Mi auguro che l’Automobil Club possa fare la sua parte per mettere insieme le varie proposte. Certamente è un vanto per Milano avere una metropolitana efficiente come quella che tra pochi giorni verrà inaugurata tra San Babila e Linate”. Nel corso della discussione con i membri della commissione mobilità di Aci Milano, sono emersi diversi temi attuali e futuri di Milano. Ad esempio la rete metropolitana che può essere una buona soluzione per decongestionare il traffico di superficie. A condizione però che segua un giusto tracciato, cosa che per Aci Milano al momento non si vede nei progetti della linea M6 nella zona sud della città e che rischia di svolgere semplicemente lo stesso ruolo di un tram interquartiere. In parallelo, secondo Aci Milano bisogna sfruttare appieno le linee di trasporto pubblico, incentivando l’uso del Passante ferroviario da parte dei residenti milanesi e procedendo alla realizzazione del secondo Passante ferroviario. Altro tema fondamentale sono le piste ciclabili: sono sempre più presenti a Milano, ma in molti casi presentano non pochi problemi per la sicurezza dei ciclisti costretti in maniera rischiosa ad entrare nelle carreggiate. “Nessuno è contro le piste ciclabili e siamo tutti d’accordo che la ciclabilità debba essere potenziata, però con una rete completa. Purtroppo oggi abbiamo solo pezzi di strade con due carreggiate ciclabili le quali poco dopo muoiono. E questo è un problema enorme perchè costringi gli assi stradali e non dai la sicurezza al ciclista”, ha spiegato Franco De Angelis della Commissione Mobilità Aci Milano, aggiungendo che “una rete di piste ciclabili intelligente sicuramente è una risposta che tutti devono volere per quanto riguarda il grande discorso della mobilità come sistema”. Altro fronte di intervento è senz’altro quello della sicurezza stradale. Questo può avvenire su tre direttrici: potenziare l’apparato sanzionatorio e dei controlli sugli atti di indisciplina sulle strade milanesi, sensibilizzare in maniera pervasiva i cittadini sui rischi sempre in agguato e migliorare la segnaletica. Il tema della mobilità non può non guardare sul lungo periodo all’appuntamento internazionale dei giochi olimpici invernali del 2026 per i quali occorre che i siti della competizioni siano perfettamente funzionanti per garantire un efficiente flusso di sportivi e appassionati. Anche De Angelis ha voluto ribadire la necessità di evitare le ideologie sul tema mobilità, soprattutto quando si parla delle autovetture. “900mila spostamenti quotidiani considerati essenziali sono legati all’auto, 400mila autoveicoli che entrano ogni giorno. Il problema è che non si può ideologizzare il discorso contro le automobili perchè fa parte di un grande discorso del sistema della mobilità – ha sottolineato – Oggi è emerso in modo chiaro che per diminuire la pressione delle auto che quotidianamente entrano a Milano è necessario non solo potenziare il sistema del trasporto pubblico e ferroviario, ma attrezzare i poli che hanno come riferimento Milano rendendoli interconnessi. Questo è un meccanismo che aiuta a ridurre il peso delle autovetture”.(ITALPRESS).

Photo credits: ufficio stampa Automobile club Milano

Cronaca

Il Napoli piega il Milan 2-1 e resta a -3 dall’Inter

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NAPOLI (ITALPRESS) – Il Napoli supera 2-1 il Milan nel posticipo della domenica e rimane ampiamente in corsa per lo scudetto. Sono Politano e Lukaku a mettere la firma su una vittoria maturata nel primo tempo, con Jovic a siglare l’unica rete rossonera nelle battute finali della ripresa, dopo che Meret aveva fermato un tiro di Gimenez dal dischetto.
Ai partenopei basta poco più di un minuto per trovare l’1-0. Dalla destra, Di Lorenzo serve in profondità Politano che sfrutta un’incomprensione difensiva tra Hernandez e Pavlovic per infilarsi tra i due e battere Maignan con il sinistro. Al quarto d’ora, una deviazione al volo di tacco di Anguissa su un tiro-cross di Politano esce non di molto alla sinistra del portiere. Il raddoppio arriva al 19′. Gli ospiti perdono palla in uscita, Gilmour la recupera e serve in area Lukaku, che viene perso dai centrali avversari e trafigge Maignan con il mancino per il 2-0. Tre minuti dopo, Anguissa ci prova con un destro da fuori ma l’estremo difensore francese alza in corner. La reazione rossonera è piuttosto timida e i padroni di casa non faticano a gestire il doppio vantaggio fino all’intervallo. Conceicao mette subito dentro Leao, lasciato inizialmente in panchina. Il primo guizzo dei 7 volte campioni d’Europa arriva al 14′, quando il portoghese sfonda sulla sinistra e serve al centro Pulisic che allarga a sua volta per l’altro neo entrato Gimenez, il quale però spara alto con il sinistro dal limite dell’area. Al 24′, Maignan e compagni si procurano una grande occasione quando Hernandez viene atterrato in area da Billing, guadagnando così un calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Gimenez, che calcia però male e si fa ipnotizzare da Meret. Pavlovic è uno degli ultimi a mollare e al 34′ va al tiro dalla distanza, ma Meret alza sopra la traversa. I rossoneri spingono e al 39′ accorciano le distanze. Hernandez chiede e ottiene il triangolo da Leao, entra in area e serve al centro il neo entrato Jovic, il quale ci mette la punta del piede destro e infila la sfera alle spalle di Meret. L’attaccante serbo è in palla e, in pieno recupero, va alla conclusione dal limite con il destro ma la palla esce di circa un metro alla sinistra del palo. Sarà l’ultima occasione del match, con il risultato che non cambierà più. Grazie a questa vittoria, il Napoli sale a quota 64, tornando a tre punti di ritardo dalla capolista Inter. Per il Milan, fermo al nono posto a quota 47, la strada verso l’Europa si fa sempre più in salita.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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L’Inter soffre nel finale ma batte l’Udinese 2-1

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MILANO (ITALPRESS) – Vittoria fondamentale per l’Inter che batte 2-1 l’Udinese. Decisive le reti di Frattesi e Arnautovic nella prima frazione, Solet ha provato a riaprire la gara, ma non è bastato ai bianconeri per trovare il pareggio. Sommer è stato decisivo nel finale. Successo numero 20 in stagione per la squadra di Simone Inzaghi: espulso alla fine per proteste: ora i nerazzurri sono a +6 sul Napoli, in attesa della sfida tra i partenopei e il Milan di questa sera.
Senza Taremi, fermatosi a causa di un affaticamento muscolare, Simone Inzaghi ha schierato Arnautovic e Thuram nel classico 3-5-2, marchio di fabbrica del tecnico piacentino. L’Udinese ha risposto con un modulo speculare: Lucca unico riferimento in attacco, con Ekkelenkamp a supporto. Dopo 44 secondi Calhanoglu ha tentato il colpo da biliardo, ma il tiro del turco di prima intenzione è terminato sul fondo. I padroni di casa hanno iniziato col piede premuto sull’acceleratore, all’8′ Frattesi – praticamente da dentro l’area piccola – ha colpito il palo esterno. Sono bastati 12 minuti all’Inter per sbloccare la sfida, merito di una giocata collettiva finalizzata dal piattone dello stesso Arnautovic. La rete del raddoppio di Frattesi, arrivata al 29′ della prima frazione, ha di fatto anestetizzato la gara, con i friulani incapaci di trovare una reazione. Nella ripresa Runjaic ha mandato in campo Iker Bravo al posto di Lovric, i bianconeri hanno iniziato a trovare maggiore coraggio: al 26′ Solet ha anticipato tutti su un cross alto sulla propria trequarti, il difensore francese con un’azione personale fino al limite dell’area interista ha trovato il 2-1 con un gran tiro dalla distanza. Qualche minuto più tardi Lucca, di testa, è stato murato dall’ottimo intervento di Sommer, col portiere svizzero che si è superato anche nel recupero sul tiro ravvicinato di Solet. Terza vittoria consecutiva per l’Inter, che nel prossimo turno affronterà il Parma. L’Udinese, invece, sfiderà il Genoa.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Ci pensa Kean, la Fiorentina batte l’Atalanta 1-0

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FIRENZE (ITALPRESS) – La Fiorentina batte l’Atalanta e rimane agganciata al carro dell’Europa che conta conquistando un successo che va oltre i tre punti finali. Decide ancora una volta Moise Kean, che chiude la sua personale settimana con una rete pesantissima dopo la doppietta di Dortmund con la Nazionale. Gli orobici, invece, dopo questo ko abbandonano ogni sogno di scudetto e ridimensionano inevitabilmente le proprie ambizioni, con l’attacco nerazzurro che vive una giornata no sotto ogni punto di vista. I padroni di casa devono rinunciare a poche ore dal fischio di inizio a Gosens, che rimedia una distorsione nella seduta di rifinitura, con Palladino che lancia dal 1′ Parisi, mentre gli ospiti recuperano un pò a sorpresa Retegui, titolare insieme a Lookaman in attacco. E’ la Fiorentina a fare la partita, con un iniziale predominio a centrocampo, ma con il passare dei minuti sono gli esterni atalantini, Bellanova e Zappacosta, ad accentrare il gioco fra i propri piedi. Kean soffre la marcatura di Hien che quasi lo annulla. Ma nel finale di tempo, nel momento in cui l’Atalanta dà l’impressione di poter passare (sinistro velenoso di Retegui), ecco la rete del centravanti viola, al 21esimo gol totale stagionale, sfruttando un errore clamoroso di Hien in disimpegno. Seppur in difficoltà in linea mediana, e con Parisi in particolare sempre sorpassato da Bellanova, la squadra gigliata beneficia del buon momento di Fagioli che spesso duetta con Gudmundsson, quest’ultimo vero raccordo fra centrocampo ed attacco. Dopo che proprio l’attaccante islandese in apertura di ripresa fallisce il pallonetto del possibile 2-0, Gasperini cambia la sua Atalanta: fuori Lookman e Retegui, dentro Samardzic e Maldini, con De Ketelaere che avanza. Il belga, però, non incide e così al 70′ viene sostituito da Brescianini, stessa sorte per Gudmundsson che lascia il posto a Beltran. La Fiorentina ha la clamorosa doppia chance di chiudere la partita poco dopo con Ranieri ottimamente servito da Mandragora, ma il capitano viola si fa ipnotizzare da Carnesecchi. Ma la Dea è in giornata no, e così gli uomini di Palladino arrivano soffrendo meno del dovuto al triplice fischio finale in cui possono far festa. Per l’Atalanta una brutta battuta d’arresto che fa male: calendario alla mano, più che allo scudetto i nerazzurri dovranno guardarsi alle spalle.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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