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Politica

A Roma i funerali di Stato di Arnaldo Forlani, presente Mattarella

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ROMA (ITALPRESS) – Sono stati officiati a Roma i Funerali di Stato di Arnaldo Forlani, già presidente del consiglio dal 1980 al 1981 e a lungo ministro, oltre che segretario della Democrazia Cristiana, scomparso il 6 luglio all’età di 97 anni. Alle ore 11 in punto il feretro dell’ex premier, con picchetto d’onore interforze, è giunto alla Basilica dei Santi Pietro e Paolo, dove si sono svolte le esequie, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, della ministra dell’istruzione e della ricerca Anna Maria Bernini in rappresentanza del Governo, di Pierferdinando Casini in rappresentanza del Senato, del presidente della Camera Lorenzo Fontana e di altre importanti figure politiche, oltre ai familiari.
La figura del leader DC è stata ricordata in tutti gli aspetti nell’omelia di Monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, che ha celebrato la cerimonia funebre: “Ricordiamo Arnaldo Forlani come un uomo di pace. Lo fu non solo da ministro degli esteri, primo governante europeo a visitare la Cina, ma in tutta la lunga attività politica, attentissimo alla cooperazione e all’europeismo – ha esordito, ricordando come Forlani abbia contribuito alla rinascita di un’Italia distrutta dopo la Seconda Guerra Mondiale – Aveva una radice profonda che affondava nella formazione giovanile, nell’azione cattolica e appariva tanto appassionato. In lui era sempre presente quel disegno biblico finalizzato alla pace, le spade convertite in vomeri. Visioni come queste spingevano Arnaldo a dare esempio di rigore, serietà, sobrietà”. “Il paese ha bisogno di visioni che uniscono – ha aggiunto Mons. Paglia – Nella sua solida formazione cristiana, Arnaldo ha trovato motivi ispiratori del suo impegno politico, lui lo riassumeva con dovere e passione. Non si è mai sottratto all’azione della magistratura rispettandone l’azione, interpretando tutto come un effetto amaro del clima di quegli anni. Tutto ciò non lo intaccò, anzi ne rafforzò lo spirito”. Intervenuto durante la diretta della Rai, anche l’amico Gianfranco Rotondi, deputato e storico esponente della DC, si è unito al ricordo della figura di Forlani: “Forlani è stato anzitutto la politica, oltre che la Democrazia Cristiana. Ha rappresentato l’autorevolezza e la mitezza della politica – ha spiegato – La sua era una linea atlantista, da testimone coerente e costante, senza scatti muscolari”. Il rito si è concluso poco dopo mezzogiorno con l’incensazione del feretro di Forlani, accompagnato fino al carro all’esterno della Basilica dal lungo corteo di commiato.
-foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

Politica

Tajani “Putin non ha intenzione di finire la guerra a breve”

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BERGAMO (ITALPRESS) – “Sono un pragmatico”. Così, in una intervista a L’Eco di Bergamo, si definisce Antonio Tajani, che riassume il proprio punto di vista nella triangolazione fra l’essere vice premier, ministro degli Esteri e leader di Forza Italia.
In merito a Gaza, “stiamo facendo tutto il possibile sul lato diplomatico, e non è facile – spiega -. A livello umanitario abbiamo portato in Italia oltre 700 palestinesi della Striscia con difficoltà inimmaginabili. Come ha detto la ministra di Stato degli Esteri dell’Autorità nazionale palestinese, pochi hanno fatto come noi. Oggi (ieri per chi legge) ho visitato un bambino di Gaza ricoverato all’Ospedale di Bergamo che ha insistito per regalarmi un Tricolore disegnato da lui in segno di riconoscenza, con la scritta ‘Grazie Italià. Sono commosso e gli sono molto grato. Il nostro compito è continuare a lavorare per la pace”. “La diplomazia fa, e deve fare, tutto il possibile – aggiunge -. A Gaza proprio in queste ore si lavora con grande determinazione per arrivare finalmente ad un cessate il fuoco, per alleviare le sofferenze dei palestinesi, per la liberazione degli ostaggi israeliani e favoriamo il negoziato fra Stati Uniti e Iran per trovare una soluzione alla questione iraniana. Sull’Ucraina non credo Putin voglia concludere la guerra in tempi rapidi. I suoi soldati, un milione, guadagnano più del doppio di un operaio e quella russa è ormai un’economia di guerra. Per tornare indietro ci vuole tempo: ma bisognerà capire se Putin avrà il coraggio di farlo, di trasformarsi in un uomo di pace”.
“La Francia – sottolinea Tajani – è un Paese amico, fra noi è in vigore il Trattato del Quirinale e io sono un pragmatico. Dobbiamo dialogare con tutti in modo costruttivo. Ci possono essere divergenze, ma poi tutto si chiarisce. La forza d’interposizione dei ‘volenterosì per l’Ucraina? Parliamone quando ci sarà la fine del conflitto o il cessate-il-fuoco. Per ora è un esercizio retorico. Noi, semmai, pensiamo ad una zona “cuscinetto” presidiata dall’Onu. Comunque ne stiamo ancora discutendo”. Poi, sul ruolo del nuovo Pontefice, “Leone XIV, con il quale ho parlato per pochi minuti il giorno dell’insediamento, è un Papa di alto livello, molto colto, spirituale e semplice. Mi ha colpito il suo primo discorso appena eletto e spero che tutti l’abbiano ben compreso. Le sue parole sulla pace non si sono limitate alla cessazione delle ostilità, ma alla trascendenza della pace cristiana. Un messaggio chiaro, di grande spiritualità e sul quale sto ancora riflettendo nel mio incarico di ministro degli Esteri”, sottolinea.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).

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Politica

Meloni “Momento storico nelle relazioni tra Italia e Asia centrale”

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ROMA (ITALPRESS) – Tra Italia e Asia centrale c’è una “collaborazione strategiaca su molti temi” ed è “un momento storico nei nostri rapporti”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, all’Astana International Forum.

“L’Italia è stata la prima Nazione nell’Unione europea a decidere di investire nelle relazioni con l’Asia centrale ed i suoi Paesi”, sottolinea la premier, aggiungendo: “Il nostro esempio ha guidato il cammino per il primo summit Ue-Asia centrale”. “Creare ponti esplorando strade che altri non hanno avuto coraggio di esplorare è nel Dna degli italiani, l’eredità di Marco Polo”, puntualizza la premier Giorgia Meloni.

– foto screenshot video ufficio stampa Palazzo Chigi –

(ITALPRESS)

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Politica

Femminicidi, Schlein a Meloni “Lavoriamo a una legge anti-violenza”

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ROMA (ITALPRESS) – “Sul contrasto alla violenza di genere mi sono rivolta una volta ancora alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e le ho detto, almeno su questo, mettiamo da parte lo scontro politico e proviamo a far fare un passo avanti insieme al Paese. Abbiamo votato insieme sulla repressione, proviamo a presentare una legge da votare subito che introduca l’educazione al rispetto alle differenze obbligatorie in tutte le scuole d’Italia”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, a “Dritto e rovescio” su Rete4.

“Non possiamo continuare ad assistere questa mattanza quotidiana di donne e di ragazze. Il problema non è episodico, è culturale e strutturale: nel nostro Paese c’è purtroppo una cultura patriarcale che attecchisce anche tra i più giovani e che fa pensare di avere un diritto al possesso del corpo o della vita delle donne, un’idea violenta e criminale che bisogna sradicare subito”, ha spiegato. “Cominciamo ad agire prima che sia troppo tardi altrimenti rischieremo di arrivare quando non c’è più niente da fare: la parte culturale di questa sfida è fondamentale. Ho davvero la speranza che su questo si possa lavorare insieme e portare presto una legge in Parlamento”.

-foto Ipa Agency-

(ITALPRESS).

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