Politica
Meeting di Rimini 2023, Mattarella sarà alla giornata conclusiva
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2 anni fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Il Meeting di Rimini, giunto quest’anno alla sua 44ma edizione, si terrà dal 20 al 25 agosto nella Fiera di Rimini. Con il titolo “L’esistenza umana è un’amicizia inesauribile”, la manifestazione sarà ricca di tavole rotonde, mostre, spettacoli e iniziative culturali, e verrà anche trasmessa in diretta su più canali digitali e in più lingue.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha confermato la sua presenza nella giornata conclusiva, venerdì 25 agosto.
“Il partenariato tra il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e il Meeting di Rimini si rafforza ogni anno di più”, ha dichiarato il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Il Meeting rappresenta un’occasione unica per raccontare l’impegno dell’Italia a sostegno dell’articolata strategia di diplomazia della crescita che ho voluto al centro dell’azione del Ministero degli Esteri. Una strategia che vede l’Italia sempre più protagonista nel mondo e attrice di pace, stabilità e sviluppo. Al Meeting illustreremo – attraverso un grande spazio espositivo – quanto realizza la Cooperazione italiana, con i suoi partner nazionali, europei ed internazionali, per affrontare le grandi sfide globali del nostro tempo, parlando in primo luogo alle nuove generazioni”.
“Vogliamo mettere al centro dell’attenzione l’amicizia, i rapporti buoni e creativi, le relazioni positive e costruttive”, ha spiegato il presidente della Fondazione Meeting Bernhard Scholz. “Siamo convinti che questa attenzione sia urgente in un mondo segnato da individualismo e solitudine esistenziale e con una situazione geopolitica caratterizzata da vecchi e nuovi conflitti, da guerre atroci anche al centro del nostro continente”. “Un tema principale del Meeting”, prosegue Scholz, “sarà il lavoro, in modo particolare il lavoro come fattore decisivo di integrazione degli immigrati”.
Ogni giornata del Meeting sarà arricchita dal contributo di personalità di primo piano dal mondo istituzionale, culturale, accademico e imprenditoriale, nonchè esponenti della Chiesa e di fedi e culture diverse. La relazione sul tema del Meeting sarà tenuta lunedì 21 agosto da monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo metropolita di Cagliari e segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana. Tra le presenze istituzionali anche la presidente della Corte costituzionale Silvana Sciarra e il presidente della Cei cardinale Matteo Maria Zuppi, che racconterà l’impegno di papa Francesco e della Santa Sede per l’amicizia sociale, la pace e la fratellanza fra i popoli.
Importanti come sempre le cifre della manifestazione. In Fiera a Rimini verrà allestita una superficie di circa 140mila metri quadrati, che ospiterà un centinaio di convegni con circa 400 relatori italiani e internazionali, 16 saranno le mostre così come gli spettacoli, molti dei quali si terranno nel cittadino Teatro Galli. Verranno ampliati rispetto al 2022 gli spazi per bambini e ragazzi e per lo sport. Il Villaggio Ragazzi, che si estenderà su una superficie di 3.700 mq, ha un programma fittissimo che comprende mostre, incontri, spettacoli e laboratori con oltre un centinaio di eventi. Quasi 5.000 invece i mq riservati allo sport, con la collaborazione storica del Centro Sportivo italiano e in più quella inedita del Derthona Basket, che sarà presente con i suoi campioni. In crescita anche il numero dei volontari che supererà quota 3.000, il 58 per cento dei quali di età inferiore ai 30 anni.
Sono 140 circa le aziende partner del Meeting 2023: ricordiamo i main partner Intesa Sanpaolo, Tim e Cattolica Assicurazioni (Gruppo Generali), gli official partner Eni, Ferrovie dello Stato Italiane, Invitalia, Engineering, Confagricoltura, isybank, Fondazione Ania, Automobile Club d’Italia, Autostrade per l’Italia, Enel, il mobility partner Toyota e il communication partner Comin&Partners.
Anche da parte delle istituzioni c’è grande attenzione: il Ministero per gli Affari esteri e la Cooperazione internazionale gestirà come ormai tradizione un padiglione intero, dedicato al tema “Le Strade dell’Amicizia”, mentre il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica allestirà una piazza alberata nel padiglione A1. Molto rilevante la presenza anche delle Regioni italiane, circa una dozzina quelle che quest’anno hanno scelto il Meeting per promuovere le loro attività istituzionali, soprattutto nei settori del turismo, dell’enogastronomia, dell’ambiente e dell’energia.
Oggi, durante la presentazione ufficiale del programma, all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, dopo i saluti introduttivi dell’ambasciatore Francesco Di Nitto e gli interventi di Bernhard Scholz e Maria Tripodi, sono intervenuti Sabino Cassese, giudice emerito della Corte costituzionale e professore di Global Governance alla School of Government della Luiss, e Micol Forti, curatrice della Collezione di Arte moderna e contemporanea dei Musei Vaticani.
Nel suo intervento Sabino Cassese ha caratterizzato il servizio sanitario nazionale e il sistema scolastico nazionale come “irradiazione di un rapporto amicale in una cerchia più ampia, quella nazionale” e ha parlato dei circa duemila sistemi regolatori globali come “forma di solidarietà amicale più vasta di dimensione universale”, sottolineando che “per il futuro lascia ben sperare la circostanza che la partecipazione sociale attiva degli italiani sia tre volte più ampia della partecipazione politica attiva”.
“La centralità del ruolo dell’arte e della cultura nella nostra società è lo stimolo alla ricerca del bello e del vero”, ha ricordato nel suo intervento Micol Forti, “l’invito a mettere in discussione le nostre certezze, a non sedersi, a non accontentarsi. Nulla è scontato, tutto è rischioso, ma è solo così che la cultura mantiene vivi umanità e mistero, bellezza e senso del sacro”.
– foto ufficio stampa Meeting di Rimini –
(ITALPRESS).
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Meloni chiude Atreju: “L’alleanza di centrodestra mette al servizio dell’Italia una visione condivisa”
Pubblicato
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14 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Siete uno spettacolo meraviglioso e voglio veramente ringraziarvi per questo entusiasmo, per la vostra energia contagiosa, per questo impegno senza sosta in queste giornate che profumano di buona politica e appartenenza. Vedervi qui così numerosi mi ripaga di ogni giorno impossibile, di ogni notte passata senza dormire abbastanza, di ogni fine settimana passato a lavorare per cercare di fare tutto quello che possiamo per il bene di questa nazione”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ad Atreju. “Siete la risposta più bella, più limpida, più potente a chi ancora ha il coraggio di raccontarci che gli ideali non contano più, che la passione non serve, che la politica è solo un gioco di palazzo fatto di tatticismi e convenienze, che il sacrificio è inutile, che gli italiani sono stupidi, che tanto i politici sono tutti uguali e che siccome non può cambiare niente, tanto vale fare come hanno fatto tutti gli altri. Luoghi comuni che questo evento smonta uno a uno”.
“L’Italia ha può contare su un’alleanza che non nasce per ravanare qualche poltrona, ma per mettere al servizio della nazione una visione condivisa, fondata sulla libertà sulla responsabilità. Non siamo un incidente della storia, non siamo un accordo di convenienza, non siamo una somma di disperazioni come accade ad altri: noi siamo una comunità di destino, costruita mattone su mattone in trent’anni di battaglie comuni”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ad Atreju. “Lo so che molti sperano che il dibattito tra i partiti della maggioranza finisca per degenerare per mandare il governo a casa però qualcosa mi dice che non accadrà”, sottolinea. “Il problema della sinistra è che giudica noi partendo da quello che vivono e sono loro, sperano nell’implosione della maggioranza perché a loro banalmente è sempre andata così. Dalle nostre parti è diverso: si discute per ragionare insieme e per trovare una sintesi, che abbiamo sempre trovato perché c’è una differenza di fondo che fingono di non vedere. Noi siamo alleati e siamo amici, ci capiamo l’un l’altro”.
“Le ammucchiate sono quelle che la sinistra ha fatto per anni in Parlamento e tenta ancora oggi di replicare pur di gestire il potere ed è un comportamento anni luce distante da quello che noi facciamo qui, cioè ascoltare con riguardo persone il cui pensiero non condividiamo, ma ci interessa, anche per confermare a noi stessi e al mondo che non ci ammucchieremo mai con loro”.
TAJANI “ABBIAMO CAMBIATO QUESTO PAESE”
“La mia presenza non vuole essere soltanto una presenza formale, ma per riconfermare un impegno che tutti noi abbiamo preso nel 1994 quando insieme abbiamo cambiato questo Paese, quando abbiamo impedito al Partito comunista di governare l’Italia. L’accordo che volle Berlusconi oggi è ancora vivo”. Così Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, intervenendo ad Atreju
“La coalizione si candida a vincere anche le elezioni del 2027. Questa è una coalizione che dà speranza, che guarda in avanti – prosegue -, ci conosciamo da tanti anni e siamo tutti militanti, i gradi contano poco, questo è il motivo per il quale siamo impegnati in politica e non abbiamo mai cambiato bandiera. Abbiamo sempre difeso la nostra bandiera e non abbiamo mai rinunciato ai nostri valori e continueremo a batterci per questi. Sono qui più da militante che da dirigente. Questo governo ha una visione, sappiamo cosa vogliamo, dove andare, come impegnarci, quale deve essere l’Italia dei prossimi 10-15 o 20 anni. Questa è la grande differenza tra chi guarda solo a domani mattina e chi guarda avanti. Una coalizione fatta da donne e uomini che hanno il senso della patria, tutte le nostre scelte sono frutto di una visione”.
“Siamo l’unico Paese in Europa che può garantire” un governo stabile “sui tavoli europei c’è sempre lo stesso premier e lo stesso ministro, cambiano gli altri e noi rimaniamo. Tutto ciò ci ha permesso di raggiungere risultati importanti anche fuori dai confini nazionali. Se siamo un interlocutore importante con gli Usa, questo permette a noi di essere protagonisti. L’Europa deve cambiare. Io sono un convinto europeista ma questo non significa essere un sostenitore della macchina burocratica europea. Dobbiamo avere il coraggio di difendere l’Europa politica”, aggiunge.
SALVINI “PROVANO A FARCI LITIGARE, NON CI RIUSCIRETE MAI”
“Provano sempre a metterci contro, a farci litigare. Dico agli amici giornalisti: mettetevi l’anima in pace, non ci riuscirete mai. Se prima c’era stima, da tre anni e mezzo c’è amicizia umana e personale che è un collante che va al di là del collante elettorale”. Così Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, intervenendo ad Atreju.
Sul referendum: “Votare sì al referendum sulla giustizia è un dovere morale e chi non vota poi non si lamenti. Il sì alla separazione delle carriere non è il punto di arrivo, ma una fase di passaggio perché questi 32mila italiani aspettano anche la responsabilità civile dei magistrati che, se sbagliano devono pagare come tutti i lavoratori e le lavoratrici”.
Sul Ponte sullo Stretto: “Il Paese non può essere unito se tutta l’Italia non è unita. Io do la mia parola e farò di tutto per avviare i benedetti cantieri per il Ponte sullo Stretto. Non ci fermeranno le alghe, i pipistrelli e i piccioni, sarà un’opera pubblica che il mondo studierà e invidierà”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Politica
Mattarella “L’Onu perno irrinunciabile dell’ordine internazionale”
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14 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Settanta anni fa, il 14 dicembre 1955, la Repubblica Italiana veniva accolta alle Nazioni Unite, la più importante tra le moderne organizzazioni internazionali, sorta sulle macerie del secondo conflitto mondiale con il fine dichiarato di ‘salvare le future generazioni dal flagello della guerra”. Così, nella ricorrenza dell’anniversario, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che aggiunge: “Fu necessario attendere dieci anni dalla fine della guerra per conseguire questo risultato, reso possibile dalla saggezza dei padri Costituenti che, nel redigere l’articolo 11 della nostra Carta fondamentale, conferirono dignità di valore costituzionale alla cooperazione multilaterale, consentendo, ‘in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazionì. Da allora, l’Italia ha svolto responsabilmente il proprio ruolo di membro attivo della comunità internazionale, facendo della partecipazione alle Nazioni Unite un caposaldo della sua politica estera, al pari dell’integrazione europea e dell’Alleanza Atlantica. L’Italia ospita importanti uffici e strutture delle agenzie ONU sul suo territorio, partecipa alle operazioni dei ‘caschi blù per il mantenimento della pace e si rende interprete di fondamentali campagne universali di civiltà, a cominciare dalla moratoria sulla pena di morte. Nel settantesimo anniversario dall’adesione, l’Italia saluta nelle Nazioni Unite il perno irrinunciabile di un ordine internazionale fondato sul rispetto del diritto e su istituzioni multilaterali autorevoli. Oggi come allora, spetta agli Stati che ne sono membri la responsabilità di renderle efficaci e capaci di raggiungere i loro alti scopi, a beneficio di ogni essere umano. L’impegno di tutti consentirà che si affermino come patrimonio condiviso di tutta l’umanità”, conclude il Capo dello Stato.
– foto ufficio stampa Quirinale –
(ITALPRESS).
Politica
Bernini “Con la riforma dell’accesso a Medicina abbiamo scardinato la lobby dei test”
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1 giorno fa-
13 Dicembre 2025di
Redazione
PALERMO (ITALPRESS) – “Le parole rivolte agli studenti? Erano studenti dell’Unione degli Universitari, CGIL, PD. Studenti che stanno facendo politica. Il che rappresenta una scelta legittimissima, ma nel momento in cui, durante una riunione in cui ci stiamo confrontando con dei colleghi, anche un collega del PD, io prendo in mano il microfono e come da tre anni a questa parte vengo interrotta, prima ancora che io possa parlare, quello che ho detto è ‘parlate, ma fate prima parlare me’. Ed è esattamente quello che è accaduto nel momento in cui io sono scesa tra il pubblico ho raccolto le domande degli studenti solamente una parte e ho raccontato la mia storia. Perché non si può sempre e solo essere contestati attraverso delle urla scomposte, questo è il problema. Io accetto qualunque tipo di confronto e da tre anni a questa parte mi sono confrontata con tutte le rappresentanze studentesche, con l’Unione, degli Universitari, che sono, lo ripeto, attivisti del Partito Democratico e della CGIL. Vorrei che fosse chiaro”. Così il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, a margine della cerimonia di riconsegna del Crocifisso restaurato dall’Accademia delle Belle Arti alla Chiesa di San Paolo Apostolo, a Borgo Nuovo, a Palermo, torna sulle polemiche dei giorni scorsi ad Atreju con chi la contestava per la riforma dell’accesso a Medicina.
“Credo sia la riforma che scardina più lobby che mi sia capitato di vedere negli ultimi 25 anni. Abbiamo scardinato la lobby della formazione costosissima per test universitari, mnemonici, selettivi e non formanti. Abbiamo scardinato la lobby dei test. Abbiamo scardinato la lobby dei professori che si mettevano a disposizione per fare ripetizioni e lezioni private su test mnemonici – ha proseguito -. Abbiamo scardinato la lobby di chi non vuole far entrare nessuno perché ritiene che i medici siano già sufficienti. Stiamo facendo, per la prima volta dopo 25 anni, entrare 55.000 studenti in università per formarsi. Non li selezioniamo fuori dalla porta, per formarsi”. Sulla possibilità che i posti restino vacanti, il ministro ha affermato: “No, abbiamo previsto un modello che si realizzerà entro il 28 di febbraio di riempimento delle graduatorie. Entreranno tutti sulla base delle loro capacità, delle loro performance, dei voti di esame, avranno un certo posto in graduatoria. Ma quello che cambia rispetto a un test che selezionava fuori dai cancelli dell’università, e a parte quelli che entravano, 14.000 quando sono arrivata io, ora ne entrano circa 25.000. Quello che cambia è che noi li formiamo dentro. Noi li portiamo tutti dentro l’università. Dal primo di settembre noi abbiamo aperto il fascicolo universitario formativo di 55.000 studenti che stanno accumulando i loro crediti formativi, che potranno portarsi dappertutto. Quello che mi dispiace è che ci sia una contestazione politica che prevale sui contenuti. Io non posso accettarlo. Basta contestazioni. Lasciamola finire questa riforma, almeno per quest’anno. Diamo una chance agli studenti. Non a me. Io ho già vissuto, ho già avuto le mie esperienze. Sono solo al servizio degli studenti. Le mie soddisfazioni sono il benessere degli studenti”.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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