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Cronaca

Nasce Fideuram Direct, primo servizio di consulenza finanziaria digitale

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MILANO (ITALPRESS) – Fideuram Direct, la piattaforma digitale per risparmiatori e trader che intendono investire da remoto sui mercati finanziari, si potenzia con Direct Advisory, il nuovo servizio di consulenza a distanza per gestire gli investimenti, che si avvale di un team di Direct Banker.
La presentazione dell’iniziativa si è svolta presso la “Scheggia di Vetro”: il grattacielo di Porta Nuova, quartiere dell’innovazione milanese, che ospita Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking e altre Divisioni del Gruppo Intesa Sanpaolo.
“Il riposizionamento strategico del nostro Gruppo, quasi dieci anni fa, verso le attività di private banking, asset management ed insurance, ha contribuito in modo decisivo a portarci ai vertici in Europa per solidità, efficienza e redditività – ha detto Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo, nell’aprire i lavori -. L’ultimo Piano di Impresa ha avviato numerosi cantieri per l’innovazione: in un mercato in cui la tecnologia sarà sempre un fattore dominante saremo ancora protagonisti. Digitale e Intelligenza Artificiale non sono minacce per il mondo bancario e finanziario, sicuramente non lo sono per chi è in grado di gestirle con lungimiranza e costituiscono elementi destinati a costruire il futuro del nostro settore – e non solo – a livello globale”.
Luca Bortolan, Responsabile Banca Diretta di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking, ha illustrato le peculiarità del nuovo modello di consulenza, “adatto ad una nuova generazione di risparmiatori che predilige un approccio alla pianificazione finanziaria innovativo”.
“Direct Advisory – si legge in una nota – si distingue per: equilibrio tra esperienza digitale e relazione umana; oltre 50 anni d’esperienza di Fideuram – ISPB nella gestione degli investimenti; catalogo di offerta di Fideuram Asset Management, la SGR della Divisione Private; offerta prodotti dei migliori asset manager internazionali, selezionata da Fideuram Asset Management, la SGR della Divisione Private; utilizzo della piattaforma Aladdin, tra le più sofisticate nella costruzione guidata di portafogli e nella gestione del rischio; soluzioni per dialogare con i clienti a distanza, compresa la nuova app “Welcome+”; team di Direct Banker, professionisti iscritti all’Albo Unico dei consulenti finanziari e coordinati da Andrea Favero, chiamati a costruire e gestire i portafogli d’investimento che meglio rispondono ai bisogni della clientela”.
Paola Papanicolaou, Group Head of Transformation Intesa Sanpaolo, ha raccontato la crescente rilevanza che il settore WealthTech sta assumendo nel mondo del risparmio gestito e della consulenza, evidenziando il percorso della trasformazione digitale del Gruppo Intesa Sanpaolo verso una Tech Company capace di attrarre talenti e competenze attraverso 2.000 assunzioni nella tecnologia e investimenti rilevanti per la creazione di una serie di abilitatori di sviluppo di innovativi modelli di business per le Divisioni Commerciali.
Nel suo intervento conclusivo, Tommaso Corcos, Amministratore Delegato di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking ha evidenziato: “Il futuro della consulenza è già qui. L’innovazione tecnologica, infatti, costituisce uno dei fattori qualificanti del nostro Piano d’Impresa, mentre la creazione della fiducia, attraverso una relazione personale, rappresenta l’elemento distintivo della consulenza finanziaria e patrimoniale. Con Fideuram Direct nasce la prima rete digitale di private banker, rivolta ai clienti che vogliono affidarsi ad un interlocutore specializzato, esperto e affidabile, scegliendo di operare attraverso tutti gli strumenti tecnologici. In questo modo ampliamo la nostra proposta di consulenza con un servizio complementare e sinergico alle Reti tradizionali, per essere leader anche nell’arena digitale. Vogliamo contribuire, inoltre, alla diffusione dell’educazione finanziaria verso una nuova generazione di clienti e alla nascita di nuove figure professionali, coltivando una nuova generazione di consulenti finanziari con forti attitudini all’innovazione”.

– foto xh7/Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Mattarella visita una scuola di Palermo “Il dialogo fa crescere”

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PALERMO (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato a sorpresa la scuola di Palermo “Edmondo De Amicis-Leonardo Da Vinci” nella sede di via Serradifalco, nel quartiere Noce-Malaspina. Il capo dello Stato si è intrattenuto in particolare con i bambini della 5^ C, una classe primaria multietnica, i cui alunni furono oggetto a ottobre di insulti e commenti a sfondo razzista mentre partecipavano all’iniziativa “Io leggo perchè”, al centro di Palermo.
Tutt’altro che imbarazzati dalla presenza dell’ospite illustre (la visita era stata tenuta segreta dalla dirigente scolastica Giovanna Genco), hanno rivolto al presidente alcune domande, consegnandogli alcuni doni. Sulla lavagna di classe spiccava un grande tricolore.
I bambini hanno poi scortato il presidente nell’aula magna, dove l’orchestra dei ragazzi delle classi della secondaria ha suonato due brani di Giuseppe Verdi, il coro delle Zingarelle dalla Traviata e il “Va, pensiero” dal Nabucco.
“Vivere insieme, dialogare, fa crescere, rivolgo un sentito grazie ai vostri insegnanti. Insegnare è un’impresa difficile ma esaltante”, ha detto il presidente ai circa 300 ragazzi al termine dell’incontro.
“Siete bravissimi, avete eseguito magistralmente questi due pezzi, e non è facile con tanti strumenti ad arco, a fiato, a percussione. Complimenti ai vostri insegnanti e complimenti a voi – ha affermato il capo dello Stato rivolgendosi all’orchestra che aveva eseguito i due brani. “La musica e la cultura sono il veicolo della vita, della convivenza, dell’apertura, della crescita personale e collettiva, tutti quanti insieme – ha aggiunto -. Per me è grande motivo di soddisfazione essere qui e farvi i complimenti”.
“Io ogni anno vado in una scuola per l’apertura dell’anno scolastico. Ma non è frequente che in altre occasioni vada a visitare delle scuole. Sono lietissimo di essere qui questa mattina e ringraziarvi di quello che fate, facendovi gli auguri per i vostri studi e il vostro futuro – ha spiegato il presidente -. Ringrazio ancora una volta i vostri insegnanti per quello che vi trasmettono, per come vi guidano nell’accrescimento culturale. Voi siete una scuola che con la lettura, la musica e altre iniziative di crescita culturale esprime i valori veri della convivenza nel nostro Paese e nel mondo, che è sempre più unito, connesso, sempre più senza confini. E’ una ricchezza quella di crescere insieme, scambiarsi opinioni, abitudini, idee. Ascoltare gli altri fa crescere e voi lo state facendo, per questo complimenti e auguri”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Cronaca

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Cronaca

Tajani “Per la pace in Palestina l’Europa potrà avere un ruolo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Siamo all’alba di una possibile pace che potrebbe coinvolgere l’intera regione”. Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’intervista al quotidiano La Stampa in merito alla tregua a Gaza.
“Ora inizia un lavoro diplomatico lungo e complesso per rafforzare la tregua – sottolinea Tajani -. Le prossime sei settimane saranno la chiave per porre le basi del passaggio dalla prima alla seconda fase del cessate il fuoco. La liberazione delle prime tre giovani donne israeliane è positiva, ma ora deve proseguire la liberazione degli ostaggi israeliani e, contestualmente, si devono far arrivare aiuti alla popolazione palestinese”.
Una volta stabilizzata la tregua “si potrà ridare slancio agli Accordi di Abramo, con cui si volevano normalizzare i rapporti dei Paesi arabi con Israele. Quel percorso era quasi concluso, ma si è interrotto con l’attacco del 7 ottobre. Adesso si devono riannodare i fili”.
Per il ministro “sarebbe una buona idea avere una missione di interposizione promossa da un ente internazionale come l’Onu. Purchè sia a guida araba. Può aiutare a consolidare la pace e a rafforzare l’Autorità palestinese. Siamo ancora in una fase embrionale, ma saremmo pronti a partecipare con un contingente. Serve, più in generale, una presenza europea in Medio Oriente. E in Palestina l’Europa potrà avere un ruolo, se c’è un accordo gradito a entrambe le parti”.
Alla domanda se l’Italia ha l’obiettivo di riconoscere la Palestina, il vicepremier risponde così: “Sì, la nostra strada porta lì, ma ci vuole tempo perchè la Palestina deve essere riconosciuta anche da Israele e a sua volta deve riconoscere Israele. Le iniziative unilaterali che ho visto finora da parte di alcuni Paesi non servono alla Palestina nè alla pace”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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