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Cronaca

Dress Your Story, in passerella passioni e valori dei dipendenti Amazon

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MILANO (ITALPRESS) – Dopo la presentazione ufficiale avvenuta lo scorso 10 maggio a Firenze, il progetto di fashion design Dress Your Story di Amazon, nato con la collaborazione dell’Istituto Europeo di Design di Roma e la PMI toscana del tessile Dalle Piane Cashmere, prende forma. L’azienda ha svelato i 25 bozzetti moda ispirati alle storie dei dipendenti coinvolti, raccontando in anteprima in che modo le storie e le passioni hanno influenzato il processo creativo.
In queste settimane gli studenti del corso di Fashion Design di IED Roma hanno avuto la possibilità di confrontarsi e conoscere i 25 protagonisti scelti per la speciale iniziativa “volta a rappresentare, in un modo del tutto originale e fuori dagli schemi, i valori di equità, inclusione e diversità che permeano l’azienda”, si legge in una nota. Un dialogo, quello intrapreso tra i futuri stilisti e i dipendenti Amazon, che ha permesso ai ragazzi dello IED di cimentarsi in una sfida del tutto nuova, immaginando un capo d’abbigliamento proprio a partire dagli interessi, dalle passioni e dal vissuto del singolo dipendente.
Il risultato sono 25 proposte che parlano ciascuna al cuore della persona che le ha ispirate, che interpretano con colori, forme e pattern di stampa frammenti di vita e passioni individuali.
“L’energia e la creatività dei giovani rappresentano una risorsa di cui Amazon è assolutamente consapevole. Come dimostrato dalle numerose collaborazioni dei principali atenei italiani, questo è un progetto che ha come fili rouge l’eccellenza. L’eccellenza del made in Italy, l’eccellenza dello stile italiano e l’eccellenza delle nostre persone”, commenta Elena Ceccolini, Diversity, Equity and Inclusion Operations Manager di Amazon.
“Il lavoro di riflessione che i ragazzi hanno avuto la possibilità di svolgere è stata una grandissima occasione di formazione professionale. Incanalare la propria creatività e la propria visione della moda a servizio di una persona e del suo racconto non è cosa che capita tutti i giorni”, spiega Italo Marseglia, docente dello IED – Istituto Europeo Design di Roma, “Tutti gli studenti hanno parlato di senso di responsabilità nei confronti delle storie dei dipendenti che sono stati assegnati loro. Hanno dovuto imparare a mettersi nei panni dell’altro, un lavoro sicuramente non facile ma che ti può permettere di conoscere meglio anche te stesso, elemento essenziale per sapersi distinguere nel mondo della moda”.
Il filo conduttore dell’interno progetto è “l’unicità del racconto dei singoli che, nel loro insieme, diventano un manifesto davvero innovativo con cui Amazon ha deciso di ribadire con forza l’importanza di poter esprimere appieno sè stessi e le proprie attitudini, anche sul luogo di lavoro. Diversità, equità ed inclusione, infatti, costituiscono valori fondamentali, che contribuiscono a creare un ambiente in cui è più piacevole e stimolante lavorare, confrontarsi e proporre idee”.
Il prossimo appuntamento con Dress Your Story è fissato in autunno quando i dipendenti sfileranno in passerella, durante una vera e propria sfilata di moda, indossando le creazioni ideate da IED Roma e realizzate da Dalle Piane Cashmere. L’evento si terrà presso il deposito di smistamento di Pioltello che sarà completamente trasformato per ospitare il momento conclusivo quando Amazon darà voce a tutte le storie.

– foto ufficio stampa Amazon –

(ITALPRESS).

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VIRIDEA MONTEBELLO: QUEI MINUTI SOTTRATTI AI CLIENTI, PERCHE’?

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Sapete che io da sempre sono un paladino dei consumatori: la mia esperienza di giornalista e conduttore in radio e tv mi ha portato a collaborare con diverse associazioni, da Altroconsumo a Federconsumatori, oltre a Striscia, etc. Quindi se vedo qualcosa che non funziona sono costretto a denunciare il tutto con un servizio, per evidenziare chi lavora bene e chi invece non lo fa. Da tempo mi era arrivata segnalazione che a Viridea a Montebello della Battaglia i clienti che entravano un quarto d’ora prima della chiusura trovavano metodi “molto spicci” da parte della direzione dello store, con chiusura anticipata delle porte esterne dove si trovano fiori e piante da giardino, e tutti venivano invitati anzitempo a recarsi alle casse (spesso barando sull’annuncio dell’orario, tipo “Viridea chiuderà tra 5 minuti” ma in realtà ne mancavano il doppio. Ora stasera è capitato anche a me, appena finito un notiziario di fare tappa veloce per prendere una pianta bruciata dal sole in giardino. E puntualmente le porte esterne erano chiuse e addirittura il direttore (lì presente) aveva chiuso l’ingresso ben 12 minuti prima, lasciando aperta la porta d’uscita per i clienti che pagavano e uscivano. Così sono stato impossibilitato a fare il mio acquisto veloce, nonostante fosse ancora orario di apertura. Credevo fosse una politica del gruppo, ma invece a San Martino Siccomario, dove c’è un centro molto più grande, più fornito e ben tenuto, la stessa cosa non accade. Ecco, faccio una segnalazione affinchè sappiate dove fare i vostri acquisti e dove non farli. Credo che debbano essere sostenuti i negozi, gli store, i centri che lavorano con serietà, professionalità e trasparenza. Qui ne ho vista poca. Seguiranno ulteriori approfondimenti…

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Italia oro nel Fioretto donne e argento nella Sciabola uomini

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GENOVA (ITALPRESS) – Un oro e un argento per l’Italia della scherma al termine della prima giornata delle prove a squadre agli Europei di Genova. La delegazione azzurra vola così a quota nove medaglie (seconda in classifica dietro alla Francia con un oro in più ma tre medaglie complessive in meno), quando mancano due giorni al termine della kermesse in Liguria.

L’inno di Mameli risuona per celebrare per la 16a volta (da Bolzano ’99 a Genova 2025) e per la quarta consecutiva (dopo Antalya 2022, Cracovia 2023 e Basilea 2024) l’Italia del fioretto femminile, mentre la sciabola maschile cede solo all’Ungheria. Nella finale contro la Francia, il Dream Team composto da Martina Batini, Anna Cristino, Arianna Errigo e Alice Volpi si è imposto per 38-37 all’ultimo respiro e all’ultima stoccata. In precedenza, le fiorettiste del ct Simone Vanni avevano regolato Germania nei quarti (45-42) e Spagna in semifinale (45-29).

“Sono felicissima per noi perchè ce lo meritavamo. Il segreto? Abbiamo dei maestri bravissimi e una mentalità vincente” le parole della veterana Arianna Errigo, protagonista dell’ultimo assalto contro la Ranvier. L’Italia era avanti di 11 punti a due assalti dalla fine del match (30-19), ma ha sofferto il ritorno delle francesi prima di chiudere proprio con la Errigo al minuto supplementare.

“E’ stato più divertente” ha detto Alice Volpi, mentre per l’esordiente Anna Cristino è stata “un’emozione bellissima, sono quasi svenuta”. La più felice della squadra è Martina Batini che aveva vinto una medaglia anche nell’individuale. “Non potevo chiedere di meglio da questa esperienze, due medaglie non me le sarei immaginate”.

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Luccica d’argento la sciabola maschile. Esaltante il cammino di Luca Curatoli, Michele Gallo, Matteo Neri e Pietro Torre che nei quarti di finale hanno avuto la forza di rimontare la Germania, battendola con il punteggio di 45-38. Con lo stesso entusiasmo, la formazione del commissario tecnico Andrea Terenzio ha superato la Francia in semifinale per 45-42, ottenendo così l’accesso alla finalissima.

Nell’assalto per l’oro, opposti all’Ungheria, gli azzurri hanno tenuto testa nella prima parte del match ai forti magiari campioni del mondo in carica, cedendo solo nelle battute conclusive con il risultato di 45-35. Una prova di forza, questo secondo posto, per l’Italia degli sciabolatori che torna sul podio di una grande kermesse internazionale a due anni esatti di distanza dall’argento dei Giochi Europei di Cracovia 2023, uscendo tra gli applausi del pubblico di Genova.

“Una faccia della medaglia è positiva perchè siamo tornati sul podio dopo un pò. L’altra faccia è la sconfitta severa con l’Ungheria che in questo momento ha dimostrato di essere superiore a noi” l’analisi di Luca Curatoli.

“Ci tenevamo contro l’Ungheria. E’ stata una giornata di difficoltà dalla quale siamo usciti bene e questo è positivo. In finale non ci siamo espressi al meglio e dobbiamo lavorare su quello che non è andato” le parole del campione uscente nell’individuale Michele Gallo. “Sono più deluso che contento, oggi volevamo l’oro. Siamo tornati a fare ottimi assalti ed essere in forma, d’altro canto c’è ancora del lavoro da fare” il commento di Matteo Neri. Infine Pietro Torre: “Salire sul podio in casa fa piacere. Abbiamo vinto un argento, ma il rammarico è tanto. E’ una medaglia che ci fa bene, ma puntiamo sempre in alto”.

Domani seconda giornata per le squadre: in pedana la spada maschile del ct Dario Chiadò con Davide Di Veroli, Matteo Galassi, Andrea Santarelli e Gianpaolo Buzzacchino e la sciabola femminile del ct Andrea Aquili con Michela Battiston, Chiara Mormile, Manuela Spica e Mariella Viale.

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– Foto ufficio stampa Federscherma –

(ITALPRESS)

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Webuild, Ferrari “Primo semestre atteso in linea con le stime”

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MILANO (ITALPRESS) – “Il primo semestre è in linea sul trend che immaginavamo, soprattutto per la parte economica. Questo è un anno anche di importanti investimenti perchè l’anno scorso abbiamo acquisito parecchi ordini: da qui investimenti e assunzioni, ma questo si traduce anche in produzione e in marginalità”. Lo ha detto Massimo Ferrari, direttore generale di Webuild, a margine della Ceo conference di Mediobanca. Parlando
dei lavori per il Ponte sullo Stretto di Messina, Ferrari ha aggiunto che “le decisioni competono al governo”, sottolineando che la società si aspetta “tempi rapidi, in attesa di qualche annuncio. L’inizio dei lavori dovrebbe essere nel 2026 perchè nel 2025 si parla ancora di progettazione esecutiva e di altre attività propedeutiche”.
Sul nuovo San Siro “ancora non sappiamo nulla, vedremo quando sarà privato se ci chiameranno – ha evidenziato Ferrari -. Aspettiamo e auspichiamo, noi facciamo quello che ci viene proposto e siamo al servizio dei governi. Adesso parteciperemo pure alle gare per lo stadio dei prossimi mondiali in Arabia Saudita, dove ci sono grossi investimenti. Abbiamo fatto quello del Qatar quindi siamo freschi di esperienze con ingegneri e fornitori per seguire anche questo segmento di business che è molto importante”.

– foto ufficio stampa Webuild –
(ITALPRESS).

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