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Cronaca

Import-export via mare italiano aumentato del 66% in 10 anni

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NAPOLI (ITALPRESS) – Il commercio marittimo globale aumenterà dell’1,8% nel 2023 portandosi a 12,2 miliardi di tonnellate per poi crescere ancora del 3,1% al 2024. Vale circa il 12% del PIL globale. In Italia circa il 40% degli scambi di import-export avviene via mare per 377 miliardi di euro a fine 2022 con un aumento del 66% nel decennio. Sono alcuni dei dati del decimo Rapporto Annuale “Italian Maritime Economy”, intitolato “Porti, shipping e logistica al centro dei nuovi scenari del Mediterraneo: 10 anni di analisi, dati e riflessioni sulla competitività del settore e sul ruolo dell’Italia”, presentato a Napoli da SRM, Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo.
Asia sempre più protagonista. Dei primi 20 porti container mondiali, che nel 2022 hanno movimentato 383 milioni di TEU (44% del totale mondiale) 8 sono cinesi e altri 6 asiatici.
I noli sono tornati quasi in linea con i valori pre-pandemia. Lo Shanghai Containerized Freight Index (SCFI), dopo aver sfondato il picco storico dei 5.000 punti a gennaio 2022, è sceso sotto quota 1.000 a giugno 2023.
In pieno rilancio il settore delle navi Car Carrier (proxy del mercato automotive).
Il commercio mondiale di autoveicoli via mare crescerà dell’8% nel 2023 (+3% sul 2019). Le Car carrier ordinate nel 2022 sono 90 contro le 38 del 2021.
Riguardo al segmento container i primi 10 top carrier del mondo hanno una quota di mercato dell’84% (nel 2012 tale quota era pari al 64%); i primi 4 controllano più della metà della capacità di trasporto globale di container: 58%.
La flotta di containership di dimensioni superiori ai 15mila TEU, si stima aumenterà del 26%, del 22% e del 12% rispettivamente nel 2023, 2024 e 2025.
Cresce la regionalizzazione delle rotte. La crescita nel primo semestre del 2023, delle rotte intraregionali del 5,6% in confronto allo stesso periodo del 2022, rispetto alla riduzione delle rotte deep-sea Est-West del 3%, conferma la tendenza della regionalizzazione dello shipping.
Mediterraneo sempre più centrale con la spinta di Suez. Oltre 23.400 navi sono transitate nel 2022, ed entrate per l’Egitto pari a 8 miliardi di dollari (+ 25% rispetto al 2021). Suez è anche un importante chokepoint (collo di bottiglia) nel commercio alimentare: vi transitano il 14,6% delle importazioni mondiali di cereali e il 14,5% delle importazioni mondiali di fertilizzanti.
Avanzano gli Alternative Fuels. il 47,7% di tutti gli ordini nei cantieri (in termini di stazza GT) a luglio 2023 è relativo a navi che utilizzano combustibili alternativi (nel 2017 questa quota era solo del 10,7%). Le navi GNL rappresentano il 39%; quelle a metanolo il 5,4%.
Il mercato globale della digitalizzazione marittima è stato stimato in 157,4 miliardi di dollari nel 2021 e si prevede che raggiungerà i 423,4 miliardi di dollari entro il 2031, con una crescita del 10,7% dal 2022 al 2031 I porti italiani guidano il Paese verso i mercati internazionali. In Italia circa il 40% degli scambi di import-export avviene via mare per 377 miliardi di euro a fine 2022 con un aumento del 66% nel decennio.
La spinta verso la transizione ecologica e l’utilizzo di fonti alternative, contribuirà in futuro a ridurre la domanda di prodotti petroliferi a vantaggio di forme green. Per il nostro paese molte delle iniziative devono tener conto dell’attività dei porti che possono diventare dei veri e propri “hub energetici” per lo stoccaggio e/o produzione di GNL, biocarburanti, idrogeno. Si stimano 5 anni per fare dell’Italia il ponte Mediterraneo del gas attraverso 7 rigassificatori in prossimità dei porti e 5 gasdotti da sud volti a far transitare circa 50 miliardi di metri cubi di GNL e fino a 90 miliardi di gas (a pieno regime) per un totale di 140 mld.
L’import-export via mare del Mezzogiorno sul totale del traffico dell’area è pari al 69% contro una quota quasi del 40% dell’Italia. Nel 2022 ha raggiunto 84,4 miliardi di euro con un balzo del 41% sull’anno precedente; si tratta di una performance anche superiore all’Italia (37,6%).
I porti del Mezzogiorno giocano un ruolo chiave sul comparto “Energy” (petrolio greggio e raffinato). Rappresentano il 48% dei rifornimenti e delle esportazioni petrolifere via mare del Paese ed essendo il terminale di importanti pipeline dal Nord Africa e dall’Asia.
Il Sud ha una presenza importante del settore Ro-Ro e delle Autostrade del mare (incide nel 2022 per il 51% sul totale Italia), comparto che ha svolto e sta svolgendo un ruolo chiave per lo sviluppo del territorio in quanto mezzo di trasmissione di un trade di prossimità e trasporto di veicoli pesanti sottratti alla strada.
Questa edizione del rapporto racconta dieci anni di fatti, trend e dinamiche che hanno caratterizzato il settore. Le analisi, infatti, sono tutte realizzate con questa chiave di lettura poichè il centro studi ha inteso razionalizzare tutti i principali accadimenti che hanno impattato su questo grande asset del Paese.
Il sopraggiungere di crisi energetiche, aumento dei prezzi delle materie prime, pandemie e guerre che ne hanno stravolto gli equilibri e le rotte navali ma anche le nuove sfide e opportunità a cui rivolgere attenzione come la digitalizzazione, la sostenibilità, gli investimenti del PNRR e le nuove dinamiche del canale di Suez.
SRM ha dedicato la prima parte del volume alle dinamiche congiunturali che confermano il grande rilievo del settore che fornisce un contributo notevole alla nostra internazionalizzazione: 380 miliardi del nostro import-export viaggia via mare ed i nostri porti movimentano mezzo miliardo di tonnellate ed oltre 61 milioni di passeggeri.
Nella seconda parte i partner internazionali di SRM hanno realizzato analisi di profondità sui principali fenomeni che hanno caratterizzato e stanno caratterizzando il trasporto marittimo: la transizione energetica, casi studio su Paesi specifici e impatto della pandemia di breve e lungo termine.
La terza parte contiene monografie su temi di grande interesse come la sostenibilità, le supply chain, l’integrazione verticale dello shipping e il settore della pesca per la prima volta entrato a far parte delle analisi per il rilievo che riveste per la nostra economia.
“Il Rapporto sull’Economia Marittima di SRM è un punto di riferimento per gli operatori, poichè l’economia marittima è un importante settore di analisi e un ottimo angolo visuale per comprendere le dinamiche globali: la Via della Seta cinese, il Raddoppio del Canale di Suez, l’allargamento di Panama – spiega Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo -. Così come le sfide della rotta Artica, la forte crescita del Mediterraneo, il mutato ruolo dei porti, sempre più hub energetici oltre che logistici. Le tematiche presentate oggi rivestono un ruolo fondamentale per il futuro del nostro Paese e dell’Europa, così come per i nuovi assetti di una manifattura alle prese con forme di riorganizzazione logistica delle catene del valore, bisognose di una capacità di analisi ad altissimo livello di specializzazione, come quella garantita da un Gruppo come il nostro”.
“Il Rapporto di quest’anno riporta analisi e numeri di lungo periodo sui porti, lo shipping e la logistica, comparti che stanno guidando l’economia mondiale, europea e del Paese, lo testimoniano due numeri su tutti – sottolinea Massimo Deandreis, direttore generale SRM -: le imprese italiane esportano ed importano con le navi il 40% delle loro produzioni, il valore aggiunto dell’economia marittima nel nostro Paese supera i 50 miliardi di euro. Un settore che nel Sud trova un’espressione di eccellenza nei settori portuale e armatoriale. Le nuove sfide della sostenibilità della digitalizzazione e dei carburanti alternativi avanzano in modo impetuoso e dobbiamo farci trovare pronti per mantenere ed accrescere la nostra competitività.
Necessario altresì dare alle ZES piena operatività attirando investimenti anche dall’estero che potranno dare ulteriore linfa al nostro sistema marittimo”.

– foto xc9/Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Buona la prima per Juric, la Roma batte l’Udinese 3-0

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ROMA (ITALPRESS) – La nuova Roma di Ivan Juric travolge per 3-0 l’Udinese nel match dell’Olimpico valevole per la quinta giornata della Serie A e conquista la prima vittoria in campionato: a segno Dovbyk, Dybala e Baldanzi. I tifosi giallorossi danno vita all’annunciata contestazione in seguito all’esonero di Daniele De Rossi, disertando la prima mezzora di gara. Successivamente dagli spalti arrivano cori e striscioni per l’ex allenatore, esonerato mercoledì. Nessun riferimento invece alle dimissioni odierne dell’ex ad Lina Souloukou.
La sfida comincia con i padroni di casa che si rendono protagonisti di un buon avvio, costruendo la loro prima occasione da rete dopo 8′ con Dovbyk che, su suggerimento di Angelino, lascia partire un mancino su cui Okoye compie un bell’intervento. La Roma pressa molto alta e mette in difficoltà la formazione bianconera, che fa fatica ad uscire dalla propria metà campo. A lungo andare il forcing dei ragazzi di Ivan Juric porta i frutti sperati, poichè al 19′ arriva il gol del vantaggio firmato da Artem Dovbyk che, su assist di El Shaarawy, batte Okoye con un preciso sinistro incrociato.
La rete galvanizza i capitolini, che continuano a spingere alla ricerca del raddoppio. Si va a riposo sul parziale di 1-0. In apertura di ripresa la Roma si procura subito un calcio di rigore: sul dischetto si presenta Paulo Dybala, che spiazza Okoye e firma la rete del raddoppio. L’Udinese prova a reagire affidandosi anche alle forze fresche mandate in campo da Runjaic e al 66′ sfiora il gol con una potente conclusione di Thauvin, sulla quale Svilar si fa trovare pronto. Al 70′ i giallorossi archiviano la pratica calando il tris con il neoentrato Tommaso Baldanzi che si presenta davanti ad Okoye e firma il suo primo gol con questa maglia. Nel finale Dovbyk va ancora a segno ma la marcatura viene annullata per fuorigioco. Esordio con vittoria per Ivan Juric con i giallorossi, che stendono i friulani con un netto 3-0. In virtù di questo risultato la Roma sale a sei punti in classifica, mentre l’Udinese resta a quota dieci. Prossimo appuntamento all’Olimpico giovedì sera: c’è la prima di Europa League dei giallorossi, contro l’Athletic Bilbao.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Urbanski e magia di Castro, il Bologna vince 2-1 a Monza

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MONZA (ITALPRESS) – Il Bologna porta a casa la prima vittoria in campionato superando per 2-1 il Monza al Brianteo. Sono Urbanski nel primo tempo e una perla assoluta di Castro nella ripresa a mettere il sigillo sui tre punti dei felsinei.
La prima fiammata è degli emiliani. Al 4′, Ndoye entra in area, si sposta la palla sul sinistro e va al tiro, trovando Turati pronto alla parata in due tempi. La replica dei brianzoli arriva al 10′, quando Ravaglia deve alzare sopra la traversa un’incornata di Pedro Pereira, lasciato colpevolmente libero in una situazione da corner. La partita si sblocca al 24′ e sono gli uomini di Italiano ad andare a segno. Lykogiannis crossa dalla sinistra, Carboni salta a vuoto e Urbanski ne approfitta per battere Turati e firmare il suo primo gol in stagione. Il polacco sfiora il raddoppio alla mezz’ora, quando calcia fuori di un soffio con il sinistro dopo essersi coordinato alla grande in area. Al 39′ è Ndoye a impensierire nuovamente Turati, con un destro dal limite che sibila vicino al palo alla sinistra del portiere. I rossoblù giocano meglio, ma la squadra di Palladino reagisce e sigla il pareggio al 43′. Maldini va al tiro da fuori, Ravaglia respinge corto e Djuric si avventa sulla palla firmando l’1-1 che manda le due formazioni negli spogliatoi.
In avvio di ripresa è Castro a provarci con un destro ravvicinato, ma Turati salva in corner con un ottimo intervento. Sul fronte opposto, è Bianco a concludere di forza con il destro dalla lunga di distanza al 6′, ma la palla termina fuori da poco. Il ritmo rallenta, ma al 35′ sono gli ospiti a pescare il jolly. Lucumì recupera palla e la passa Freuler, il quale avanza indisturbato e serve Castro che calcia dalla lunga distanza con un destro al fulmicotone che si insacca sotto l’incrocio dei pali lontano. Il forcing finale dei lombardi non sortisce gli effetti sperati e il risultato non cambierà più. Il Bologna centra così il primo successo stagionale, salendo a metà classifica a quota 6. Per il Monza arriva invece un ko pesante, che lascia la squadra in terzultima posizione con 3 soli punti all’attivo.
– Foto Ipa Agency –
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Crono iridata a Evenepoel, Ganna argento e Affini bronzo

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ZURIGO (SVIZZERA) (ITALPRESS) – Remco Evenepoel è ancora una volta campione del mondo a cronometro di ciclismo. Il belga, dopo aver vinto l’Olimpiade di Parigi2024, si è riconfermato nella rassegna iridata in corso a Zurigo. Secondo il piemontese Filippo Ganna, campione del mondo in questa specialità nel 2020 e nel 2021, a 6″43; terzo il lombardo Edoardo Affini, a 54″44. Altra beffa per Ganna, dunque, dopo i Mondiali dello scorso anno a Glasgow e l’argento olimpico: lo specialista della Ineos è riuscito a recuperare 13 secondi nel tratto finale al belga senza però riuscire a battere il due volte campione del mondo di specialità. Giornata comunque storica per le due ruote azzurre con due atleti sul podio.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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