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Economia

Pil, a luglio economia in stallo

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ROMA (ITALPRESS) – Le stime di Confcommercio indicano una variazione congiunturale del PIL nel secondo trimestre pari a +0,1%, sintesi numerica del forte rallentamento dell’economia italiana. L’inizio del terzo quarto dell’anno non sembra mostrare particolari segnali di risveglio.
Il rimbalzo registrato a maggio dalla produzione industriale (+1,6% su aprile) dopo quattro mesi in negativo, dovrebbe leggersi più come un fatto episodico che l’inizio di una fase particolarmente dinamica. Anche sul versante degli investimenti, indagini qualitative fanno emergere segnali di rallentamento da parte delle imprese, legati all’indebolimento della domanda e all’emergere di difficoltà sul versante del credito.
Questa situazione è ben rappresentata dal peggioramento, anche a giugno, del clima di fiducia delle imprese al cui interno permangono elementi di pessimismo tra gli operatori del manifatturiero e del commercio al dettaglio. Meno negativo appare il sentiment delle famiglie, che mostra un moderato miglioramento nello stesso mese. Atteggiamento che, nonostante il permanere di dinamiche occupazionali positive (a maggio l’incremento è stato di 21mila unità su aprile e di 383 mila nel confronto annuo) e di un consolidamento della tendenza al rientro dell’inflazione, stenta a tradursi in una ripresa della domanda.
A giugno, i consumi, misurati nella metrica dell’ICC, hanno registrato una riduzione dello 0,6% nel confronto annuo. Il dato è sintesi di una domanda di beni in contrazione (-1,5%) e di una crescita per la componente relativa ai servizi (+1,5%), aggregato che mostra, anch’esso, segnali d’indebolimento. Relativamente ai beni a giugno 2023 sembra essersi attenuata la fase di recupero della domanda per le autovetture (+4,0% tendenziale). Tra gli altri beni permane in territorio negativo, rispetto allo stesso mese del 2022, la domanda di energia elettrica (-9,4%), di mobili (-3,4%), di alimentari (-2,0% tendenziale) e di vestiario e calzature (-1,6%). Va comunque segnalato come per specifici segmenti il confronto sia influenzato dalle diverse condizioni meteo che si sono registrate nel 2022 e 2023.
Secondo le nostre stime il PIL a luglio avrebbe confermato la stagnazione già registrata nei mesi precedenti, con una variazione nulla su giugno ed una crescita dello 0,7% su base annua. Anche a luglio l’inflazione è attesa proseguire nel percorso di rientro. La nostra stima è di una variazione congiunturale nulla e di una crescita del 5,9% nel confronto annuo. In questo contesto si cominciano, peraltro, ad intravedere i primi modesti miglioramenti anche sul versante dei prezzi degli alimentari, a cui le famiglie si mostrano molto sensibili. A questo si aggiungono le minori tensioni nelle fasi a monte e il rallentamento nei tassi di crescita dell’inflazione di fondo, elementi che consolidano le attese di un’accelerazione del processo di rientro negli ultimi mesi dell’anno.
La compresenza di elementi positivi e negativi sottolinea, ancora una volta, come la situazione attuale preluda a diversi trimestri di crescita molto esigua. In ipotesi di svolgimento sfavorevole, l’evoluzione dell’economia italiana incontrerebbe episodi transitori di moderata recessione.
-foto ufficio stampa Confcommercio –
(ITALPRESS).

Economia

Unicredit, finanziati 4,5 milioni ad Appalti Stradali srl per investimenti nella ZES di Oricola

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MILANO (ITALPRESS) – UniCredit ha erogato un finanziamento ESG Futuro Sostenibile di 4,5 milioni alla società A.S. Appalti STRADALI srl. Il finanziamento, con garanzia di portafoglio del Fondo di Garanzia per PMI, gestito da Mediocredito Centrale per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, è finalizzato ad un investimento per la realizzazione di un nuovo sito produttivo nella zona ZES di Oricola (AQ) in Abruzzo, che integra soluzioni rispondenti a criteri ESG a ridotto impatto ambientale con tecnologie produttive all’avanguardia.

La società A.S. Appalti Stradali srl opera da oltre 50 anni, nel settore della produzione di inerti, bitumi e conglomerati; realizza inoltre fondazioni, pavimentazioni, opere stradali e opere di urbanizzazione in generale. Il progetto denominato “RiciclOricola: l’Abruzzo sostenibile si fa strada” prevede la creazione di un polo industriale atto alla produzione di materiali per l’industria infrastrutturale, riutilizzando materiali già provenienti dal medesimo settore: verranno prodotti nuovi asfalti partendo da asfalti scarificati, nuovi sottofondi stradali partendo da materiali di demolizione, nuovo gesso da costruzione recuperando cartongesso da smantellamenti, il tutto utilizzando macchinari e tecnologie d’avanguardia ed altresì riducendo enormemente l’impatto ambientale complessivo anche attraverso l’installazione di un impianto fotovoltaico di grande superficie.

L’investimento prevede un unico polo produttivo dove è previsto l’insediamento di un nuovo impianto per conglomerati bituminosi di ultima generazione ed un impianto di recupero e trattamento di asfalti fresati; è altresì prevista la riqualificazione, in una particella catastale adiacente, di un imponente capannone industriale dove verranno insediati una serie di macchinari atti a diversi ed innovativi trattamenti di rifiuti non pericolosi sempre di provenienza dal settore edile.

Il progetto riveste particolare rilevanza in termini di sostenibilità ambientale poiché tutte le tecnologie che verranno utilizzate sono atte al recupero di materiali che oggi solo in minima parte vengono riciclati, essendo in larga maggioranza destinati a discarica o utilizzati negli inceneritori, e impiegando diverse tipologie di additivi migliorativi in grado di garantire maggiori standard di durabilità e qualità finale dei manufatti, diminuire le temperature di produzione del conglomerato bituminoso, con conseguente riduzione dell’energia utilizzata e della CO2 immessa nell’ambiente.

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Siamo orgogliosi di avviare un progetto industriale che unisce innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale, contribuendo concretamente alla transizione ecologica del nostro settore. Con ‘RiciclOricola’ vogliamo dimostrare che è possibile creare valore economico e occupazionale attraverso un modello circolare, riducendo sprechi e impatto ambientale. Ringraziamo UniCredit per il supporto e la fiducia dimostrata: un partner strategico per accompagnarci in un percorso di crescita responsabile e duratura” ha commentato Marco Solfaroli, responsabile finanziario di Appalti Stradali.

“Siamo in prima linea per sostenere i piani di investimento e i progetti di crescita delle imprese italiane – ha dichiarato Roberto Fiorini, Regional Manager Centro Italia di UniCredit – L’operazione conferma il nostro ruolo di partner di riferimento per le aziende: un interlocutore attento e competente con cui fare squadra per favorire la crescita dell’economia nazionale. Siamo infatti determinati a supportare le realtà produttive che vogliono implementare il proprio business accelerando il percorso di transizione ESG”.

Il Finanziamento Futuro Sostenibile di UniCredit è un finanziamento chirografario destinato alle imprese che prevede una riduzione dello spread, rispetto alle condizioni offerte per questa tipologia di operazioni, riconosciuta alle aziende che si impegnano a migliorare l’ambiente, la società e la buona amministrazione della propria azienda, ossia che ispirano la propria azione ai fattori ESG: Environmental, Social e Governance. I target di sostenibilità scelti da A.S. Appalti Stradali srl per il finanziamento sono le azioni messe in atto per ridurre o compensare le emissioni dirette/indirette di CO2 e l’avviamento lavorativo di giovani, andando ad occupare a regime non meno di 60 unità.

– foto ufficio stampa Unicredit –

(ITALPRESS).

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Economia

A maggio sale prezzo del gas per i clienti vulnerabili, crescita allo 0,1%

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MILANO (ITALPRESS) – Arera ha reso noto il valore della materia prima del Servizio di tutela della vulnerabilità gas per il mese di maggio 2025.

La componente del prezzo del gas a copertura dei costi di approvvigionamento (CMEM,m), applicata ai clienti nel servizio di tutela della vulnerabilità, viene aggiornata da ARERA come media mensile del prezzo sul mercato all’ingrosso italiano (il PSV day ahead) e pubblicata entro i primi 2 giorni lavorativi del mese successivo a quello di riferimento.

Per il mese di maggio, che ha visto le quotazioni all’ingrosso sostanzialmente invariate rispetto a quelle registrate ad aprile, il prezzo della sola materia prima gas (CMEM,m), per i clienti nel servizio di tutela della vulnerabilità, è pari a 37,66 euro/MWh.

Per il mese di maggio 2025, il prezzo di riferimento del gas per il nuovo cliente tipo è pari a 108,00 centesimi di euro per metro cubo (+0,1% su aprile), così suddiviso: spesa per la materia gas naturale 43,68 centesimi di euro (pari al 40,44% del totale della bolletta) per l’approvvigionamento del gas naturale e per le attività connesse; 6,02 centesimi di euro (5,57% del totale della bolletta) per la vendita al dettaglio.

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Spesa per il trasporto e la gestione del contatore 23,20 centesimi di euro (21,48% del totale della bolletta) per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della distribuzione, qualità. Spesa per oneri di sistema 3,31 centesimi di euro (3,07% del totale della bolletta) per gli oneri generali di sistema. Imposte 31,79 centesimi di euro (29,44% del totale della bolletta).

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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Economia

La Scogliera Sa conferma il proprio supporto all’opas di Banca Ifis su illimity Bank Spa

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MILANO (ITALPRESS) – La Scogliera SA, titolare del 50,64% del capitale sociale di Banca Ifis Spa, in relazione all’offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria totalitaria promossa dalla controllata su illimity Bank Spa esprime attraverso il suo Amministratore Delegato, Ernesto Furstenberg, e il padre Sebastien Furstenberg, Presidente del Consiglio di Amministrazione, in qualità di azionisti di controllo di La Scogliera SA, holding di controllo del Gruppo Banca Ifis “il proprio impegno all’Offerta, ribadendo la bontà del razionale strategico, rappresentato al mercato, nel documento d’offerta, pubblicato il 9 maggio, e guidato da una logica industriale in grado di esprimere significative economie di scala e generare, a regime, sinergie complessive annue per 75 milioni lordi”.

La società ricorda “il solido ed efficiente track-record del management della controllata, che, forte del successo dei precedenti processi di integrazione, e dell’avvenuto raggiungimento degli obiettivi economico-finanziari, ha permesso al Gruppo Banca Ifis di superare i target del Piano Industriale 2022-2024 con utili netti cumulati di 463 milioni di Euro (+11% vs target) e dividendi distribuiti ai soci di Banca Ifis per 295 milioni di Euro (+47% vs target); e – conferma il proprio supporto all’operazione, nonostante le importanti rettifiche di valore di illimity Bank”. 

Come espresso l’8 gennaio scorso, “l’operazione di sistema in questione si inserisce nella visione di lungo periodo di La Scogliera SA, volta ad assicurare al Gruppo Banca Ifis una prospettiva di crescita industriale sostenibile e duratura, mantenendo i livelli di redditività ed efficienza che da anni caratterizzano il gruppo, accettandosi, allo scopo, la possibile diluizione della propria partecipazione nella controllata Banca Ifis, ferma l’intenzione di continuare a esercitarvi il controllo”.

In questo contesto, La Scogliera SA auspica che “l’adesione all’Offerta da parte degli attuali soci di illimity sia sufficientemente ampia da consentire, nel più breve tempo possibile, l’avvio del processo di fusione tra le due entità che rappresenta, a giudizio della scrivente, una condizione essenziale affinché tutti gli stakeholders possano compiutamente beneficiare dell’integralità delle sinergie delineate nel documento d’offerta”.

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-Foto ufficio stampa Banca Ifis-
(ITALPRESS).

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