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Badminton per tutti, Polisportiva Azzurra a Santa Marinella

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ROMA (ITALPRESS) – “Vola con noi 2.0”, la pratica sportiva, il badminton per tutti, ma anche lo sport come strumento per raccontare tante cose. Come l’amicizia, quella per esempio che lega Maria Grazia Italiano a Valentina Avvento. Del 1977 la prima, del 1978 l’altra: scoprirono questa disciplina quando, ancora negli anni Ottanta, vivevano a Belmonte Mezzagno (Palermo). Insieme vinsero poi il loro primo torneo a Santa Marinella (Roma) e allora erano solo Under 14. L’ultimo torneo – ma giusto in ordine di tempo, intendiamoci – l’hanno invece conquistato lo scorso mese di aprile a Misterbianco (Catania). Si trattava del doppio femminile Over 40 ai campionati italiani Master. Valentina è arrivata da Novi Ligure, dove vive ora; Maria Grazia da Santa Marinella. Perchè poi, alla fine, Maria Grazia, nel luogo in cui vinse quel primo trofeo con Valentina, ci si è trasferita, lì si è sposata, ha messo su famiglia e ha contribuito alla crescita della giovanissima A.S.D. Polisportiva Azzurra Santa Marinella. Per chiudere (o spalancare) un cerchio e raccontare, anche grazie a “Vola con noi 2.0”, storie di sport e amicizia come la sua. E non solo. «A scuola si insegnano tante parole nuove, ma la parola su cui punterei di più è ‘perseveranzà. Perchè se credi in un obiettivo e ci metti impegno e passione, le cose le ottieni. Probabilmente, se stai troppo con uno smartphone in mano, è difficile prendere qualcosa e portarla avanti per farla crescere. E allora ecco che lo sport ti aiuta». Tanto che può persino riportare indietro di 25 anni: “In campo, per me e Valentina è stato come non esserci mai separate. Abbiamo ritrovato persino dei vecchi automatismi». Grazie a “Vola con noi 2.0” – i progetti ideati dalla FIBa e finanziati da Sport e Salute – a provare il badminton con l’Azzurra sono venuti una ventina di bambini dai 7 ai 16 anni. «Due volte a settimana e qualche confronto qui e là con altre società del Lazio». “L’offerta sportiva a Santa Marinella è ricchissima – continua Maria Grazia – mentre noi abbiamo cominciato da appena due anni. E allora sotto a far conoscere il nostro badminton. Stiamo cercando di creare anche un settore master, e nel frattempo apprezziamo la bellezza di lavorare coi ragazzi per la loro spontaneità”. Perchè scegliere il badminton? L’allenatrice non ha dubbi e nella sua attività s’impegna per insegnare «una disciplina completa, che esalta il valore del sacrificio. A differenza di altri sport, inoltre, non c’è separazione tra maschi e femmine e questo contribuisce alla socialità. Il badminton resta infine un concentrato di riflessi, esplosività, reattività, tecnica. Da noi arrivano diversi ragazzi provenienti da altre discipline, mettendo a disposizione ciascuno la propria specificità, ma con la volontà di sviluppare anche altre capacità”.
– Foto Ufficio Stampa Fiba –
(ITALPRESS).

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Nazionale, Gattuso verso Estonia e Israele “Tante pressioni e grande responsabilità, ma mi sta piacendo”

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FIRENZE (ITALPRESS) – “Le scelte sono state fatte immaginando che la prima gara la faremo in un modo, la seconda in un altro. Dispiace per chi non c’è, ma siamo contenti, chi è arrivato può darci una mano”. Lo ha dichiarato il ct azzurro Rino Gattuso nel corso della conferenza stampa di inizio ritiro in vista delle gare di qualificazione ai Mondiali 2026 contro Estonia e Israele. “Anor e Tresoldi? Li ho visti bene, parliamo da tempo di questi giocatori che possono vestire la maglia azzurra. Ne abbiamo parlato con il presidente Gravina e Buffon. Sono giocatori importanti, vediamo se si può fare qualcosa. Chiesa? Ho una linea con tutti i giocatori, ci parlo tanto, li stresso tanto. Li ringrazio perché passo da rompiscatole. Con Fede ho parlato, sa cosa penso di lui, rispetto però cosa dice un giocatore. Non si sente al 100% ed ha delle piccole problematiche da migliorare“. 

“Le pressioni ci sono, sono tante, ma non mi annoio – ha proseguito Gattuso – Anzi mi piace, mi piace girare, sento una grande responsabilità, ma mi sta piacendo e spero di avere sempre questo entusiasmo”. “Moduli? In questo raduno tanti giocatori stanno molto meglio a livello di minutaggio” rispetto al ritiro di settembre, “e di questo io ed il mio staff siamo molto contenti” ha aggiunto Gattuso. “Non devo pensare al mio ego, devo pensare al bene dei ragazzi, sceglieremo il modulo migliore per mettere i giocatori nelle migliori posizioni possibili”.

La sfida contro Israele si giocherà in un clima certamente particolare: “Da fuori non si respira una buonissima aria, quindi i giocatori devono stare concentrati e devono dare il massimo in questi giorni. Dobbiamo allenarci bene e farci trovare pronti. E’ un dato di fatto che martedì andremo ad Udine, ci sarà pochissima gente, lo capisco, c’è preoccupazione. Sappiamo che dobbiamo giocare la partita altrimenti la perdiamo 3-0, dispiace vedere gente, innocenti e bambini” uccisi, “però non possiamo dire che ci sia un ambiente sereno”. “Nella gara contro l’Estonia ci sarà da battagliare, e da fare fatica. I giocatori devono annusare il pericolo e non dare niente per scontato” ha concluso Gattuso.

Sull’ex compagno di Nazionale Fabio Cannavaro, neo ct dell’Uzbekistan: “L’ho chiamato ieri, gli ho fatto l’in bocca. Gli ho detto ‘Che culo che hai…’ (sorride, ndr). Ho un grandissimo rapporto con lui. Gli ho detto che lui si mette il gel, si sistema i capelli ed è già pronto ed io invece sono in trincea”. 

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Al ct è stata anche chiesta la sua opinione sulla partita Milan-Como destinata ad essere giocata in Australia: “E’ il calcio moderno, ci sono cifre importanti, le società ci pensano bene quando ti offrono cifre importanti ed è giusto così. Per il nostro calcio è anche qualcosa di positivo, ci pensano i club ma non la vedo una cosa negativa”.

– Foto IPA Agency –

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Il consiglio di Panatta a Sinner “Eviti tour de force”

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ROMA (ITALPRESS) – “Alcuni tornei sono prove di sopravvivenza. Sinner eviti tour de force”. Così Adriano Panatta, in un’intervista concessa al “Corriere della Sera”, dopo il ritiro di Jannik Sinner, per crampi, nel Masters 1000 di Shanghai. “Sinner ha giocato a Pechino, poi è andato a Shanghai. Ora è atteso dai milioni di Ryad, poi Vienna, l’indoor a Parigi, le Finals e la Davis. Tutto in un mese e mezzo. Mi chiedo, ma è proprio necessario questo tour de force? C’era proprio bisogno di andare a Pechino? Conosco la replica: i punti, la classifica, il numero uno… ma chissenefrega di tutto questo”. “Alcuni tornei sono prove di sopravvivenza, i giocatori si ribellino. Sinner eviti tour de force”, ha aggiunto l’ex tennista azzurro. “I giocatori più forti, oggi, hanno la fortuna di poter programmare la stagione solo sui tornei del Grand Slam e sui Masters 1000. Vero è che Sinner ha avuto una stagione corta per via della stupida squalifica per doping, ma il discorso di fondo non cambia”, ha detto ancora Panatta.

“Tanto più che i Masters 1000 sono diventati tutti o quasi di due settimane e obbligano a periodi di lavoro sempre più lunghi. Poi, il numero uno. E vabbè… Se non vi sono contratti particolari con gli sponsor, non vedo perché corrergli dietro”, ha concluso l’ex tennista ed ex capitano del team azzurro di Coppa Davis.

– foto IPA agency –

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Hamilton “Orgoglioso della Ferrari, possiamo fare tanto insieme”

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ROMA (ITALPRESS) – “Dopo una settimana dura, è bello essere a casa. Ho avuto un po’ di tempo per riflettere di ritorno da Singapore e l’emozione principale che provo è la gratitudine. Il sostegno e l’amore che ho avvertito da quando ho perso Roscoe sono stati un potente promemoria per ricordarmi che, anche quando le cose sembrano oscure, c’è tanto di buono nel mondo. Devi solo cercarlo”. Comincia così un lungo post di Lewis Hamilton, pubblicato su Instagram. Il pilota britannico ha ringraziato i fan per il sostegno ricevuto dopo la morte del suo cane ed è tornato a parlare della situazione delicata della Ferrari. “I media raccontano solo una storia: quella in cui non facciamo le cose per bene o le cose non vanno come vogliamo. Ma quello su cui sono stato concentrato negli ultimi mesi è un’altra storia. Quella su come questa squadra risponde quando le cose vanno male. Come ci rialziamo e ricominciamo”, ha precisato Hamilton.

“A Singapore è stato l’esempio perfetto. Abbiamo azzeccato la strategia, ma il problema dei freni ci ha fatto tornare indietro proprio quando stavamo crescendo. Ora torniamo in fabbrica, impariamo da quest’ultima gara e pianificiamo per la prossima”, ha scritto ancora il britannico. “Sono davvero orgoglioso di questa squadra. Voglio aiutare a ottenere i risultati che meritano il team e i tifosi. Vedo i progressi che stiamo facendo e il duro lavoro che c’è dietro ogni gara, ma questa è la Ferrari. Il progresso da solo non è abbastanza. Per raggiungere la grandezza bisogna andare oltre, essere migliori. Possiamo fare tanto insieme, se riusciamo a cambiare le cose credo che ci arriveremo”, ha concluso Hamilton.

– foto IPA Agency –

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