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Juve vince 8-0 nel test in famiglia, tifosi contro Lukaku

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TORINO (ITALPRESS) – Saltata la tradizionale passerella precampionato a Villar Perosa, la Juventus ha voluto regalare lo stesso ai propri tifosi il “vernissage” di inizio stagione e lo ha fatto nel suo impianto, l’Allianz Stadium, davanti ad un nutrito pubblico di 20mila appassionati tifosi in un pomeriggio di caldo fortunatamente non asfissiante. La partita, Juventus Black contro Juventus White, ovvero la sfida tra la prima squadra e la formazione Next Gen, è terminata con il risultato di 8-0. Ad aprire le danze una doppietta di Dusan Vlahovic, con il primo gol al 16′ su calcio di rigore e il secondo su punizione al 32′ grazie anche a una deviazione decisiva della barriera. Una bella risposta, quella del serbo Vlahovic, alle voci che lo vorrebbero partente in caso di arrivo di Romelu Lukaku. E, a proposito del belga, sembra che la tifoseria bianconera proprio non abbia intenzione di srotolare il tappeto rosso all’attaccante ex Inter: dopo lo striscione esposto ieri sera all’esterno dello Stadium a firma Curva Sud contro il giocatore (Lukaku resta a Milano, il secondo portiere già lo abbiamo), oggi dentro allo stadio l’inequivocabile coro “Noi Lukaku non lo vogliamo”.
E all’uscita dal campo, sostituito poco prima del 40′, ancora applausi per Vlahovic e altra nota lieta per Allegri che al suo posto ha mandato in campo il brasiliano Kaio Jorge, tornato all’attività a quasi un anno e mezzo (23 febbraio 2022) dall’infortunio al tendine rotuleo del ginocchio destro. Kaio Jorge ha trovato il quarto gol al 5′ della ripresa con un destro al volo su assist morbido al bacio di Kean il quale, a sette minuti dal riposo, aveva invece messo a segno in scivolata il momentaneo 3-0. Al 24′ della ripresa seconda rete di Kaio Jorge con un destro basso a giro che si è infilato sul secondo palo. Tre minuti più tardi e anche Milik è andato a segno con uno stop di petto e un sinistro di rapina che non hanno lasciato scampo al portiere. Il polacco ha poi servito sui piedi di Kaio Jorge la tripletta che l’ex Santos ha messo a segno con un destro in diagonale. L’8-0, invece, è stato firmato di testa dal 2005 olandese Hujsen che da distanza ravvicinata ha insaccato una corta respinta di Daffara.
Alla gara non hanno preso parte in dodici: oltre ai vari Szczesny, Pogba, Fagioli, Rovella, Rabiot, Perin, Danilo, De Sciglio, Kostic, assenti tra recuperi da infortuni e carichi di lavoro da smaltire in vista della stagione, ci sono anche Bonucci, Pellegrini, Zakaria che non si stanno allenando con il gruppo e che sono in attesa di sistemazione altrove. Presenti allo Stadium il presidente Gianluca Ferrero, l’ad Andrea Scanavino e anche il numero uno di Exor, John Elkann, che prima della gara si è intrattenuto a lungo a chiacchierare con il tecnico Massimiliano Allegri e Paul Pogba.
– foto Image –
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Galatasaray contro Mourinho “Frasi immorali, lo denunciamo”

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ISTANBUL (TURCHIA) (ITALPRESS) – Un derby sentito, ma soprattutto temuto in primis dalle forze dell’ordine. Migliaia gli agenti in servizio ieri sera per Galatasaray-Fenerbahce, gara valida per la 24esima giornata del massimo campionato turco, infuocato derby di Istanbul che metteva di fronte la prima contro la seconda. Dopo le tante e clamorose polemiche arbitrali, ha arbitrato il match lo sloveno Vincic con la soddisfazione di Josè Mourinho, tecnico della formazione ospite che in questi mesi ha più volte attaccato i “cugini” del Gala e la classe arbitrale turca. Proprio “lo special one”, che in casa giallorossa chiamano “Criyng one”, è stato il protagonista al termine dello 0-0 maturato sul campo. Il Galatasaray, infatti, ha emesso un comunicato per attaccare il portoghese. “Fin dall’inizio del suo lavoro in Turchia, il manager del Fenerbahçe, Josè Mourinho, ha rilasciato con insistenza dichiarazioni denigratorie nei confronti del popolo turco. Oggi, il suo discorso è passato da semplici commenti immorali a una retorica inequivocabilmente disumana”, scrive il club. “Con la presente – prosegue il Galatasaray che nel suo post sui social aggiunge la scritta ‘Say no to racism’ – dichiariamo formalmente la nostra intenzione di avviare un procedimento penale in merito alle dichiarazioni razziste rilasciate da Josè Mourinho e, di conseguenza, presenteremo denunce ufficiali alla Uefa e alla Fifa. Inoltre, osserveremo diligentemente quale sarà la posizione del Fenerbahçe, una società che professa di sostenere ‘valori morali esemplarì, in risposta alla condotta riprovevole esibita dal suo manager”. A cosa si riferisce il Gala? Secondo la stampa turca alle dichiarazioni che avrebbe rilasciato l’ex allenatore di Inter e Roma a fine partita: “Sull’altra panchina saltavano come le scimmie”, avrebbe detto Mourinho, aggiungendo un’altra stoccata agli arbitri turchi nel sostenere che se la partita fosse stata diretta da un direttore di gara locale “sarebbe stato un disastro”. La pensa all’opposto il tecnico del Galatasaray, critico nei confronti dell’arbitro Vinvic e polemico su Mourinho. “Passa il tempo a piangere, ormai è famoso per il pianto”. In attesa della replica del portoghese e del Fenerbahce…il derby di Istanbul continua.
– Foto Ipa Agency –
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Poker al Monza, la Roma torna in corsa per l’Europa

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ROMA (ITALPRESS) – La Roma batte il Monza 4-0, centra il decimo risultato utile consecutivo in Serie A e si iscrive ufficialmente alla corsa per un posto in Europa. All’Olimpico, infatti, i giallorossi giocano una partita da squadra matura, ottenendo una vittoria mai in discussione e portandosi a -2 dal sesto posto della Fiorentina, in attesa di conoscere quale sarà l’esito del recupero tra Bologna e Milan, attualmente lontane appena un punto. Rispetto alle previsioni della vigilia, Ranieri opta per un turnover più contenuto, riproponendo Hummels al centro della difesa con Mancini e N’Dicka ai lati. A centrocampo c’è Pisilli al fianco di Cristante, mentre Baldanzi e Soulè sono a sostegno di Shomurodov. Nesta, invece, conferma la formazione titolare vista contro il Lecce, a parte Lekovic e Brorsson al posto di D’Ambrosio (infortunato) e Izzo (squalificato). La Roma scende in campo con un buon piglio, muovendo bene palla e costruendo la prima palla gol al 5′ con il passaggio arretrato di Soulè per Pisilli, che con lo specchio completamente aperto la spara fuori. Il vantaggio arriva al 10′, ed è un’invenzione di Saelemaekers: il belga finta il cross e manda fuorigiri Kyriakopoulos, si accentra e di sinistro fa partire un tiro a giro imprendibile per Turati. I giallorossi sono in assoluto controllo delle operazioni e trovano il raddoppio al 32′: ancora Soulè cerca spazio e trova a centro area Shomurodov che insacca di testa. Sul tramonto del primo tempo, Bianco, sicuramente il migliore dei suoi, trova la verticale per Ganvoula, il cui tiro a incrociare è destinato all’angolino basso ma trova il grande riflesso di Svilar. Nella ripresa il canovaccio non cambia: la Roma gestisce senza patemi il pallone, mentre il Monza, decimato dalle numerose assenze (a cui si aggiunge Carboni nel corso della partita), non ha la forza di reagire. Ecco, quindi, che al 73′ arriva la ciliegina sulla torta: Hummels si spinge oltre la metà campo e serve Cristante, il quale vede libero Angelino che, dal vertice sinistro dell’area, fa partire la specialità della casa, ovvero un mancino di collo esterno che si infila sul palo più lontano. A chiudere definitivamente l’incontro è il poker firmato di testa da Cristante sul calcio d’angolo battuto da Dybala. Con questa ulteriore sconfitta, il Monza scivola a -9 dal quartultimo posto e vede complicarsi ancora di più l’obiettivo salvezza. Nella prossima giornata la Roma sfiderà il Como, ultima squadra capace di battere i giallorossi in campionato, mentre il Monza se la vedrà contro il Torino.
– foto Ipa Agency –
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Spalletti “Abbiamo una Nazionale forte, lavoriamo per crescere”

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FIRENZE (ITALPRESS) – “Siamo convintissimi di avere a che fare con una Nazionale forte, di aver scelto un gruppo che può avere uno spazio importante nei risultati futuri, per cui andiamo dritti per la strada che abbiamo intrapreso”. Non vede l’ora di tornare ad indossare la tuta della sua Nazionale il ct Luciano Spalletti, che sta trascorrendo con frenesia, ma allo stesso tempo con grande carica, le ultime settimane senza gare ufficiali. Il tecnico di Certaldo ha scelto la sua tenuta “La Rimessa”, a Montaione, sulle colline toscane sopra Empoli, per ritemprarsi, dedicandosi ai terreni dove produce il proprio vino, ma soprattutto dove sono nate le idee alla base delle sue vittorie. “Stiamo lavorando per tentare di far crescere una Nazionale che duri nel tempo, un gruppo che pensiamo abbia un futuro importante, e questo lo vogliamo fare in perfetta sintonia con il presidente Gravina e tutta la Federcalcio – ha aggiunto Spalletti – Andiamo ad affrontare le prossime partite con totale fiducia anche se per come sono fatto io passa troppo tempo fra una partita e l’altra. Pensavo che allenando la Nazionale fosse più facile, perchè mi rimanevano degli spazi e dei vuoti da poter gestire, ed invece no, perchè se perdi l’ultima partita disputata ti rimangono addosso quei risultati per tanto tempo e tutti i giorni ti picchiano come un martello nella fronte e fino a che non rigiochi non sei contento”. All’orizzonte per gli azzurri la doppia gara di Nations League contro la Germania fra meno di un mese. “Ha un fascino particolare, questa attesa mi carica di emozioni differenti e spesso mi vanno a finire in tensione perchè non vedo l’ora di giocarla”, ha spiegato Spalletti che al suo fianco aveva il capodelegazione azzurro Gigi Buffon. “Non lo conoscevo e frequentandolo ho potuto apprezzare la qualità della sua persona. Io e lui rimarremo per sempre amici al di là di quelli che saranno i risultati”, ammette il ct, che rivela: “In quello che è cambiato dopo l’Europeo c’è molto del suo del suo. E’ stato talmente vero e puro nel darmi delle notizie che io ne ho fatto tesoro e ho tentato di metterle in pratica, anche se la differenza poi la fanno i calciatori”. Tornando alla gara con la Germania, “vogliamo fare bene perchè sono talmente rare le gare che andiamo a giocare che hanno una forza enorme su quella che è la crescita del gruppo se fatte in maniera corretta”. Del resto dopo l’Europeo “siamo partiti da quella grande gara disputata in Francia e poi da lì è stato più facile far credere ai calciatori di avere quel livello, di potersela giocarsela con qualsiasi avversario”. Il ct non ha avuto molti contatti con gli “azzurrabili” nelle ultime settimane, “ma ora lo farò, ci voglio parlare più di una volta per sentire come stanno”. A Moise Kean fa il suo in bocca al lupo (“Non l’ho sentito ma siamo tutti ad aspettare che possa ricominciare ad allenarsi, sembra che possa avvenire il prima possibile”) ma ad ogni modo il momento degli attaccanti azzurri lo fa sorridere. “Siamo contentissimi che facciano bene così – dice a proposito di Kean e Retegui – perchè uno è una prima punta da area di rigore, l’altro è una prima punta di movimento, hanno caratteristiche differenti e potremmo utilizzarli anche insieme. Nel 3-5-2 o 3-5-1-1 è possibile farlo, soprattutto quando si ha a che fare con avversarie “che hanno un blocco squadra molto basso. Raspadori? E’ perfetto dove sta giocando ora nel Napoli, quello è il suo ruolo ed è la zona di campo dove si trova più a suo agio. Può dare molto, soprattutto se riesce a ritagliarsi un pò più minutaggio di quanto fatto finora” ha concluso Spalletti.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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