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Tra Spalletti e Figc “La questione di principio” di De Laurentiis

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ROMA (ITALPRESS) – Un Ferragosto caldissimo e l’impressione è che le temperature rimarranno alte anche nelle prossime ore. La speranza è che arrivi un pò di “fresco” a ridosso del weekend, quando la Federcalcio spera e conta di potere avere le condizioni giuste per mettere la parola fine al caos scatenato dalle dimissioni di Roberto Mancini di domenica 13 agosto. Il successore scelto da Gabriele Gravina è Luciano Spalletti, campione d’Italia con il Napoli e ancora legato al Napoli. C’è una clausola che può liberarlo, ma Aurelio De Laurentiis non intende passarci sopra, così come la Figc non ha alcuna intenzione di soddisfare le richieste del numero 1 dei partenopei. Tutto parte dalla decisione di Roberto Mancini e, dunque, bisogna fare un passo indietro e tornare sulle dichiarazioni rilasciate dall’ex ct a diversi quotidiani in edicola il giorno di Ferragosto. “Non ho fatto niente per essere massacrato così. Mi sono solo dimesso e mi sono assunto tutta la responsabilità della decisione. Dovevo farlo prima? Può darsi. Ma io ho lasciato la Nazionale a 25 giorni dalla prossima partita, non tre”, alcune delle parole di Mancini che spiega anche i motivi che lo hanno portato a farsi da parte.
“Si è mai visto un presidente federale che cambia lo staff di un ct? La verità – sostiene Mancini – è che da un pò di tempo Gravina pensava cose opposte alle mie”. L’ex ct replica anche a chi lo accusa di aver fatto questo passo attratto da presunte offerte milionarie, come quelle riportate dalla stampa saudita convinta che ci sia la Nazionale locale ad aspettarlo. “Quando sono arrivato in azzurro ho rinunciato a opportunità più redditizie, ho fatto una scelta ed è stato il lavoro più importante della mia vita. Se Gravina avesse voluto, mi avrebbe trattenuto. Non l’ha fatto. Arabia Saudita? Quello che sto dicendo è indipendente da quello che potrà succedere in futuro e da dove andrò. Ora non voglio pensare a niente”. Fin qui Mancini. Il passato, il futuro scelto dalla Federazione è legato a Luciano Spalletti, ma il problema è legato a una situazione contrattuale che, secondo Aurelio De Laurentiis, non rende libero l’allenatore campione d’Italia, a meno che…In un lungo e duro comunicato diramato nel giorno di Ferragosto, il presidente del Napoli “Dopo la valanga di considerazioni astratte comparse su molti media”, ha ritenuto necessario “fare chiarezza sulla vicenda Spalletti, legata al suo possibile impegno come Ct della Nazionale”.
De Laurentiis spiega che “nel concedere” a Spalletti “la possibilità di non adempiere al suo contratto, ho chiesto garanzie sul rispetto di questo periodo sabbatico, inserendo una penale nel caso in cui il suo impegno fosse venuto meno”. Poi l’attacco alla Figc. “Osservando la vicenda in discussione, ciò che mi appare più sorprendente è che si arrivi a poche settimane da due gare molto importanti della Nazionale, subendo le dimissioni di Mancini. A questo proposito sono due le principali considerazioni da fare: non si sanno tenere i rapporti con i propri collaboratori inducendoli alle dimissioni; mancano strumenti giuridici idonei a trattenere gli stessi determinando il rispetto dei contratti sottoscritti anche attraverso la previsione di specifiche penali”. Detto questo De Laurentiis condivide e approva la scelta Spalletti, ma se questa è la decisione “non ci si può fermare di fronte all’accollo (pagare per conto dell’allenatore) di un milione lordo per anno per liberarlo dal suo vincolo contrattuale (impegno non solo verso il Napoli ma nei confronti di tutti i suoi milioni di tifosi). Tutto ciò è incoerente”.
De Laurentiis continua: “Per il Napoli tre milioni non sono certo molti e per Aurelio De Laurentiis sono ancora meno. Ma la questione nel caso di specie non è di ‘vil denarò, bensì una questione di principio, che non riguarda solo il Napoli, ma l’intero sistema del calcio italiano, che deve spogliarsi del suo atteggiamento dilettantistico per affrontare le sfide guardando al rispetto delle regole delle imprese, delle società per azioni, del mercato. Fino a quando si consentirà che la ‘regolà sia la ‘derogà il sistema calcio non si potrà evolvere”. La Figc, almeno per il momento, non ha replicato, ma intende andare avanti per la sua strada. Gravina è convinto che Spalletti sia la scelta giusta, l’accordo con il tecnico ci sarebbe già, ma c’è da risolvere la “questione di principio” sollevata da De Laurentiis. I legali sono al lavoro, la cosiddetta clausola di “non concorrenza”, del resto, non sarebbe violata dal momento che di Nazionale si tratta e non di club rivali, ma la penale c’è e anche il presidente del Napoli va avanti per la sua strada. E’ necessario fare in fretta, Macedonia e Ucraina sono impegni vicini e decisivi (o quasi) per gli azzurri, la scelta è Spalletti, ma ci sono “vicende complesse” da risolvere. Ecco perchè non sono da scartare altre ipotesi, la prima riguarda Antonio Conte, ma al momento è la prima, validissima e sicurissima alternativa al prescelto: Luciano Spalletti.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Alcaraz batte Fritz e va in finale a Wimbledon, Sinner in campo con Djokovic

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LONDRA (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – Carlos Alcaraz è il primo finalista di Wimbledon, terzo Slam stagionale alle battute conclusive sull’erba londinese. Nella prima semifinale il 22enne tennista spagnolo, numero 2 del ranking mondiale e del tabellone, ha superato in quattro set lo statunitense Taylor Fritz, n.5 della classifica Atp e del torneo, con il punteggio di 6-4 5-7 6-3 7-6(6) dopo due ore e 51 minuti di gioco. Per il titolo Alcaraz, vincitore delle ultime due edizioni di Wimbledon, se la vedrà domenica con uno tra l’azzurro Jannik Sinner (1) ed il serbo Novak Djokovic (6).

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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In Germania Di Giannantonio primo nelle pre-qualifiche MotoGP

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SACHSENRING (GERMANIA) (ITALPRESS) – Fabio Di Giannantonio firma il miglior tempo nelle pre-qualifiche del Gran Premio di Germania, undicesimo appuntamento del Mondiale di MotoGP, in scena lungo il circuito del Sachsenring.

Il pilota romano, in sella alla sua Ducati del VR46 Racing Team, ferma il cronometro a 1’19″071, riuscendo a mettersi alle spalle i fratelli Alex Marquez (Ducati Gresini, +0″337), “rigenerato” dopo la frattura scomposta del secondo metacarpo della mano sinistra rimediata ad Assen, e Marc Marquez (Ducati Lenovo, +0″390).

Di Giannantonio ha “indovinato” la scelta di correre con la “morbida” davanti. Chiudono la top-5 odierna Fabio Quartararo (Yamaha, +0″453) e Pedro Acosta (Ktm, +0″489). Conquistano l’accesso diretto alla Q2 anche Franco Morbidelli (Ducati VR46 Racing Team), Marco Bezzecchi (Aprilia), Jack Miller (Yamaha), Francesco Bagnaia (nono con la sua Ducati Lenovo) e Brad Binder (Ktm).
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Settebello pronto per i Mondiali, Campagna “Si apre una nuova parentesi”

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ROMA (ITALPRESS) – Dopo sei giorni di acclimatamento, il Settebello è pronto all’esordio ai Mondiali di pallanuoto maschile. I vicecampioni iridati in carica saranno protagonisti nel girone A, a Singapore, ed esordiranno domani, alle 14.45 italiane (le 20.45 locali), all’Ocbc Aquatic Center contro la Romania, allenata dall’ex mancino azzurro Bogdan Rath. Per la supremazia del girone il crocevia è in calendario lunedì 14 luglio con la sfida contro i triolimpionici della Serbia, sempre alle 14.45. Nel giorno della presa della Bastiglia si scoprirà il percorso il Settebello: accesso diretto ai quarti o passaggio attraverso gli ottavi. L’ultima partita del girone si giocherà il 16 luglio alle 7.45 contro il Sudafrica. Il rinnovato roster proposto dal ct Sandro Campagna ha assaggiato le varie vasche di allenamento degli impianti di Singapore, terminando la rifinitura con una doppia seduta in common training con il Montenegro. Gare in diretta su Raisport HD e Sky Mix.

“Si apre una nuova parentesi. Siamo alla vigilia di un Mondiale dopo aver raggiunto la finale nelle ultime tre della quattro edizioni (oro a Gwangju 2019, argento a Budapest 2022 e Doha 2024 perdendo entrambe le volte ai rigori, ndr.). Quindi anche questo gruppo ringiovanito, seppur alla ricerca di un nuovo gioco, una nuova amalgama e nuovi automatismi, ha l’obbligo di puntare in alto. Chi fa parte del Settebello deve sentirne la responsabilità”, ha detto Campagna. “Potremmo essere la sorpresa del Mondiale. Rispetto a Parigi siamo una delle squadre, assieme agli Stati Uniti, che ha cambiato di più, mentre le altre sono rimaste le stesse, soprattutto Serbia, Croazia e Spagna. Quindi vediamo se i nuovi porteranno entusiasmo, ritmo e fame, ma sono convinto che anche i veterani avranno una forte motivazione. Quello che ci deve contraddistinguere in questo mondiale sono la determinazione, la voglia e il coraggio“, ha detto ancora il ct azzurro.

“Alla luce delle nuove regole e dei roster presenti a Singapore, chiaramente la Serbia sarà la squadra che giudicherà il nostro girone e il nostro percorso. Noi non abbiamo partecipato alla World Cup, quindi ci mancano un po’ di informazioni. L’abbiamo vista però. Si giocava con 25 secondi di possesso e 15 di secondo possesso. Adesso si è passati a 28-18, quindi presumo che ci sia maggiore contatto fisico. Questo contatto sulla carta dovrebbe premiare quelli un po’ più forti fisicamente, però noi siamo preparati ad affrontare qualsiasi tipo di partita a seconda di come anche gli arbitri la interpreteranno. Sarà anche per loro una novità. Non voglio parlare degli arbitri e delle regole. Noi allenatori prepariamo le squadre per vincere, non giudichiamo le nuove regole né se renderanno la pallanuoto più piacevole per il pubblico”, ha precisato Campagna.

“L’esordio sarà con la Romania. È un confronto che dobbiamo affrontare subito bene, perché ci permetterà di entrare nel clima partita in funzione della seconda, che è quella più importante. Soprattutto per gli esordienti aiuterà a sbloccarsi, a stemperare le emozioni. Ho grande rispetto per l’allenatore Bogdan Rath (mancino del Settebello che ha giocato quasi 20 anni in Italia ed ha conquistato l’argento europeo a Budapest 2001 proprio con Campagna in panchina; poi anche argento mondiale a Barcellona 2003 guidato da Paolo De Crescenzo, ndr.), della squadra e della sua tradizione. La Romania ha sempre sfornato dei giocatori importanti, anche adesso con Angelescu e Colodrovschi. Dovremmo giocare una partita intelligente, ordinata e disciplinata. Dobbiamo porci obiettivi importanti; mai accontentarsi nella vita come nello sport, bisogna puntare al massimo. Poi una volta che non ci arrivi, tiri le somme e analizzi perché non sei arrivato dove avresti voluto. Anche questo è un percorso di crescita”, ha concluso il ct azzurro.

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– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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