Cronaca
Felisi (Carglass) “Sicurezza auto, obiettivo 2050 senza incidenti”
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2 anni fa-
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RedazioneMILANO (ITALPRESS) – “Dall’anno prossimo, la Comunità Europea ha messo in piedi una legislazione secondo cui tutte le macchine di nuova immatricolazione devono avere il sistema Adas (Advanced Driver Assistance Systems): l’obiettivo è 2050 senza incidenti”. Lo ha spiegato Fabio Felisi, General Manager di Carglass, l’azienda che ripara e sostituisce i parabrezza, intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy. Il sistema Adas lavora soprattutto sulla prevenzione degli incidenti, cercando di evitare che l’evento si manifesti. Per Felisi “aiuta nella sicurezza”: secondo “i dati a livello europeo e a livello mondiale”, permette di avere “il 40% in meno di incidenti”.
Come funziona? “Sul parabrezza c’è una telecamera che, se ricalibrata durante la sostituzione, permette di avere una percentuale minore di incidente del 38-40%. Se invece nella sostituzione non si ricalibra, un errore di 0,5 gradi equivale a 20-30 metri sulla strada: è un incidente”, spiega.
Il messaggio che deve passare all’automobilista è che “quando va a farsi sostituire il parabrezza, deve far ricalibrare la telecamera e gli altri device”, ricorda.
Per Carglass “il servizio ai clienti è fondamentale, vogliamo fare la differenza: ad esempio, a luglio ci sono state queste fortissime grandinate nel nord Italia” e “abbiamo avuto più di centomila chiamate per sostituzione di vetri”: in quel caso, “abbiamo chiuso filiali in zone dove non c’erano gradinate e c’era meno lavoro e abbiamo trasportato i nostri tecnici dove c’era più lavoro”, racconta.
Il climate change “sarà quello che dovremo affrontare nel prossimo futuro e che abbiamo già affrontato negli ultimi anni. Il CNR prevede il 30% di eventi atmosferici dei prossimi anni, tra cui grandinate e alluvioni, come è successo quest’estate. Le grandinate spaccano i vetri, quindi la sostituzione diventa fondamentale. Il vetro, poi, è molto importante perchè tiene la scocca dell’automobile: in caso di ribaltamento, col vetro a posto, l’automobile non si sfascia”.
Anche la sostenibilità ambientale Carglass “ce l’ha nel DNA: tutti i parabrezza che sostituiamo vengono trasformati in bottiglie d’acqua minerale. L’anno scorso abbiamo trasformato 1900 tonnellate di parabrezza in bottiglie d’acqua con un partner che si chiama Eurovetro e con un partner di acqua minerale che è una fonte delle Dolomiti: è veramente un caso reale di economia circolare, il parabrezza sostituito diventa bottiglia e in questo modo aiutiamo l’ambiente”.
C’è anche un aiuto alla società. “In Italia lavoriamo tantissimo con Special Olympics, una Ong per adolescenti con problemi: l’inclusione è fondamentale”.
Infine il rapporto con le assicurazioni. “Fanno bene il loro lavoro e noi lavoriamo con le più importanti: probabilmente c’è una differenza probabilmente culturale in Italia, dal momento che la RCA è obbligatoria” ma “abbiamo solamente 21% di chi ha l’assicurazione per il parabrezza. In Spagna ce l’ha il 95%, nel Nord Europa è il 100%: c’è un problema di educazione, con i nostri partner di prossimità” cerchiamo di far passare l’importanza di questo tema.
Per il futuro, evidenzia, “la parola chiave è proprio ‘prossimità’ all’automobilista: dalle nostre ricerche, emerge che l’automobilista guida non più di 20 km per andare a farsi cambiare il vetro. Quindi l’obiettivo è aprire sempre più punti vendita, anche nel Centro e Sud Italia. In passato avevamo messo in Italia solamente i nostri partner affiliati, adesso abbiamo anche i nostri centri diretti: saremo sempre vicini”.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).
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Cronaca
E’ in libreria “Un’altra storia”, la biografia di Maurizio Landini
Pubblicato
58 minuti fa-
13 Maggio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “C’è un filo rosso che lega tutta la mia esperienza. Questo filo rosso è la centralità del rapporto con le persone. La volontà e la capacità di ascoltarle. Siamo di fronte a un passaggio d’epoca. La democrazia è a rischio nel nostro Paese se non si combattono la disoccupazione e la precarietà se non si riconosce pieno valore alle persone che lavorano. Quando si è poveri anche lavorando vuol dire che è il momento della giustizia sociale”.
“Un’altra storia” (Piemme), l’autobiografia di Maurizio Landini, esce oggi – 13 maggio – nelle librerie a poche settimane dai referendum abrogativi dell’8-9 giugno su lavoro e cittadinanza. Una sorta di richiamo all’impegno, alla partecipazione e alla condivisione collettiva. Il libro è un racconto intimo tra ricordi e aneddoti. La vita con la famiglia e gli amici a San Polo d’Enza, l’amore per la moglie, la passione per il calcio, gli studi abbandonati a malincuore, il lavoro come metalmeccanico, le prime esperienze sindacali a Reggio Emilia e Bologna, la scoperta di un impegno che lo porterà prima a dirigere la Fiom e poi a diventare segretario generale della Cgil. Svolte professionali ed esistenziali che si intrecciano alla storia degli ultimi quarant’anni del nostro Paese.
Attenzione particolare viene riservata alle ferite sociali che ancora sanguinano e che devono essere rimarginate: la dignità del lavoro, affermata nel dopoguerra e nella seconda metà del Novecento e “negata nell’ultimo ventennio a colpi di leggi sbagliate, che le iniziative referendarie propongono di correggere e riformare profondamente”.
“Uno dei motivi che mi hanno spinto a raccontare la mia esperienza di vita e di lotta, è che vedo tra le giovani generazioni una straordinaria domanda di libertà”, spiega Maurizio Landini. “Una domanda di libertà e di realizzazione che non può essere delegata ad altri o rinviata a un futuro lontano, ma che si costruisce giorno per giorno, a partire dalla lotta per cambiare le condizioni di lavoro e superare la precarietà”.
-foto copertina libro –
(ITALPRESS).
Cronaca
Sisma, passa dal Made in Italy il rilancio dell’Appennino Centrale
Pubblicato
58 minuti fa-
13 Maggio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Storie di lavoro, passione e forte radicamento con il proprio territorio. Imprenditori e famiglie dell’Appennino centrale che hanno saputo rialzarsi dopo il sisma del 2016-2017 rilanciando le loro aziende, che esprimono l’eccellenza del Made in Italy in diversi settori. Sono otto le realtà in rappresentanza di tutto il tessuto imprenditoriale del cratere sisma (la vasta area compresa tra Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria) che nella giornata di ieri sono state presentate al Mimit nel corso dell’evento “Made in Italy. Made in Appennino centrale”. L’appuntamento, al quale erano presenti molte aziende del territorio, ha visto la partecipazione del Ministro Adolfo Urso, del Commissario Straordinario al sisma 2016, Guido Castelli “Da un evento catastrofico importante, nel luogo più sfidante e difficile che è il cratere, sono nate storie di successo realizzate dalle imprese italiane – ha sottolineato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso -. Questo ci incoraggia a proseguire sulla strada del Sistema Paese: pubblico e privato insieme per far risorgere la speranza nei giovani, perchè restino in Italia a costruire il loro futuro. Come Governo, abbiamo introdotto l’obbligo di assicurazione per tutte le imprese contro gli eventi catastrofali, contribuendo così a ridurre il costo delle polizze, e previsto una liquidazione anticipata, da parte delle compagnie assicurative, fino al 30% dei danni entro 15 giorni, garantendo agli imprenditori risorse immediate per ripartire. In questo modo mettiamo in sicurezza il sistema economico e produttivo italiano”.
“L’Appennino centrale non solo è un territorio di grande bellezza, che racchiude un patrimonio unico fatto di storia, arte e cultura – dichiara il Commissario Straordinario al sisma 2016, Guido Castelli -. E’ anche un luogo caratterizzato da un tessuto imprenditoriale sano, vivace e tenace, che può contare su aziende di assoluto livello, che coniugano tradizione e innovazione. Presentarle e valorizzarle, come in occasione di questo incontro, è un’occasione per sottolineare che il cratere sisma è vivo e che un nuovo futuro, fatto di sviluppo e lavoro, è possibile anche grazie alla presenza di imprenditori che non si arrendono ma, anzi, sono pronti a rilanciarsi mantenendo sempre alto il vessillo del Made in Italy. A questa volontà di rimettersi in piedi e correre il Programma NextAppennino offre un supporto tanto strategico quanto importante, attraverso risorse che hanno l’obiettivo di promuovere la riparazione economica e sociale di comunità che hanno attraversato anni molto difficili. Desidero ringraziare il Ministro Urso per aver ospitato questo
appuntamento che conferma l’attenzione, sua e di tutto il Governo Meloni, nei confronti dei nostri territori, recentemente confermata anche dall’importantissimo esito della vertenza Beko”.
Nel corso dell’incontro, moderato dal giornalista della Rai Marco Carrara, i titolari delle aziende ospitate hanno descritto le caratteristiche della loro realtà, la loro storia e come hanno saputo affrontare le conseguenze di eventi catastrofali che, in quei territori, hanno causato gravi difficoltà a tutto il tessuto imprenditoriale. Una ripartenza difficile, in molti casi resa possibile anche grazie alle risorse finanziate da NextAppennino (il Programma del Piano complementare al Pnrr dedicato ai sismi del 2009 e del 2016) che, attraverso la Macromisura B, ha messo in campo incentivi per 565 milioni di euro, di cui hanno usufruito quasi 1400 imprese, destinati a sostenere gli investimenti, a stimolare l’innovazione, a rafforzare le attività produttive e la capacità competitiva nell’Appennino centrale. La responsabilità degli interventi di NextAppennino è affidata a una Cabina di Coordinamento, presieduta dal Commissario Straordinario Castelli.
Le otto imprese presentate al Mimit sono state la L:A:S – Laser Art Style di Corridonia (Mc), la Cucine Lube di Treia (Mc); la Tigamaro di Tolentino (Mc); la Marmo Idea 4.0 e la Centauroos di Ascoli Piceno (Ap); la AgriEuro di Spoleto (Pg), la SANO di Accumoli (Ri) e il Maglificio Gran Sasso di Sant’Egidio alla Vibrata (Te).
-foto spf/Italpress-
(ITALPRESS).
Cronaca
LA PROVINCIA DI PAVIA PROTAGONISTA ALLA AI WEEK 2025
Pubblicato
2 ore fa-
13 Maggio 2025di
Redazione
LA PROVINCIA DI PAVIA PROTAGONISTA ALLA AI WEEK 2025, LA PIÙ IMPORTANTE FIERA INTERNAZIONALE DEDICATA ALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE: INNOVAZIONE AL SERVIZIO DI UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PIÙ VICINA, EFFICIENTE E INCLUSIVA
La Provincia di Pavia ha partecipato, in qualità di relatore, al workshop nazionale “AI per la Pubblica Amministrazione: più efficienza per formazione e selezione”, nell’ambito della AI Week 2025, la più importante fiera internazionale dedicata all’Intelligenza Artificiale, che quest’anno ha posto al centro del dibattito il ruolo della PA nel promuovere innovazione, efficienza e inclusione.
Nel corso dell’evento, la Provincia di Pavia ha portato all’attenzione nazionale l’esperienza maturata nella trasformazione digitale dei propri Centri per l’Impiego, attraverso il nuovo Portale IDO – Incontro Domanda Offerta, sviluppato in collaborazione con Vodafone e Gulliver. Un progetto pionieristico che integra soluzioni avanzate di AI generativa e modelli predittivi di matching semantico, con l’obiettivo di rendere i servizi per il lavoro più personalizzati, tempestivi ed efficaci.
Grazie a questa piattaforma evoluta, i Centri per l’Impiego della Provincia di Pavia sono oggi presidi territoriali intelligenti e proattivi, capaci di analizzare in profondità i profili professionali, valutare competenze, soft skills e attitudini, e orientare con precisione cittadini e imprese verso percorsi di inserimento lavorativo sostenibili e di qualità.
Dichiarazione del Presidente della Provincia di Pavia, Giovanni Palli: «La nostra partecipazione alla AI Week 2025, che rappresenta la più importante vetrina internazionale sull’Intelligenza Artificiale, conferma l’impegno della Provincia di Pavia nel promuovere una PA moderna, capace di cogliere le sfide della transizione digitale e di restituire centralità alle persone, alle comunità, ai territori. Con il nostro Portale IDO abbiamo scelto di andare oltre la semplice digitalizzazione dei servizi: abbiamo costruito un ecosistema digitale intelligente, inclusivo, dove la tecnologia potenzia il ruolo umano e rende la PA un attore attivo e predittivo, capace di accompagnare i cittadini nelle transizioni lavorative, sociali ed economiche. Guardiamo all’Intelligenza Artificiale come a una leva trasversale per rafforzare la governance territoriale, rendere più intelligenti le politiche sociali, pianificare in modo predittivo e costruire una PA sempre più semplice, accessibile e proattiva. In Provincia di Pavia crediamo che innovazione tecnologica e innovazione sociale debbano camminare insieme per costruire una comunità più moderna, giusta, accogliente e resiliente. L’AI è per noi uno strumento di fiducia per accompagnare il cambiamento, promuovere lo sviluppo sostenibile e rafforzare la coesione sociale».

Tg News 13/05/2025
TG LOMBARDIA – 13/05/2025

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