Economia
Stellantis, nel primo trimestre ricavi a 74 miliardi (-13%). Filosa “Risolveremo i problemi”
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3 mesi fa-
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Redazione
TORINO (ITALPRESS) – “Il 2025 si sta rivelando un anno difficile, ma anche di graduale miglioramento. I segnali di progresso sono evidenti confrontando il primo semestre del 2025 con il secondo semestre del 2024, sotto forma di volumi, ricavi netti e AOI in crescita, nonostante l’intensificarsi delle difficoltà esterne. Il nostro nuovo team dirigenziale, pur essendo realista rispetto alle sfide, continuerà a prendere le difficili decisioni necessarie per ripristinare una crescita redditizia e risultati significativamente migliori”. Così il Ceo di Stellantis, Antonio Filosa, commenta il report sul primo semestre 2025 annunciato questa mattina dal Gruppo.
“Le mie prime settimane da Ceo hanno riconfermato la mia ferma convinzione che risolveremo i problemi di Stellantis capitalizzando su tutto ciò che c’è di buono nell’azienda, a partire dalla forza, dall’energia e dalle idee delle nostre persone, insieme ai nuovi fantastici prodotti che stiamo lanciando sul mercato” ha aggiunto Filosa.
Sulla base dei risultati del primo semestre del 2025, Stellantis NV registra ricavi netti pari a 74,3 miliardi di euro, in calo del 13% rispetto al primo semestre del 2024. Un calo determinato principalmente dalle regioni del Nord America e dell’Europa allargata, in parte compensato dalla crescita in Sud America. Ad avere avuto un impatto negativo sui risultati sono stati anche i tassi di cambio, i dazi doganali e il calo dei volumi dei veicoli commerciali leggeri in Europa.
La perdita netta di 2,3 miliardi sconta 3,3 miliardi di oneri netti esclusi dall’utile operativo rettificato, in calo rispetto al primo semestre del 2024, che aveva registrato un utile di 5,6 miliardi. I flussi di cassa industriali netti sono pari a 3 miliardi, il livello sotto standard di generazione di cassa da Aoi è stato più che compensato dalle spese in conto capitale e in ricerca e sviluppo nel primo semestre del 2025.
La liquidità industriale totale disponibile al 30 giugno scorso era pari a 47,2 miliardi di euro, superiore al rapporto target prefissato rispetto ai ricavi netti. Lo stock complessivo è di 1,2 milioni di unità (stock aziendale di 298 mila unità) al 30 giugno 2025, facendo segnare +1% rispetto alla fine del 2024, con i nuovi prodotti lanciati e le consegne consolidate cresciute del +5% in sequenza.
Le azioni di ripresa commerciale hanno incluso il lancio di quattro nuovi modelli nel primo semestre del 2025: Citroën C3 Aircross, Fiat Grande Panda, Opel/Vauxhall Frontera, Ram ProMaster Cargo BEV, oltre ad aggiornamenti significativi di prodotti popolari come Ram 2500 e 3500 Heavy Duty, Citroën C4/C4X e Opel Mokka. Nuovi prodotti che hanno contribuito a un aumento di 127 punti base della quota di mercato UE30 rispetto al secondo semestre del 2024 e a un miglioramento significativo dei portafogli ordini in Nord America. Sono 10 i nuovi modelli che Stellantis prevede di lanciare nel 2025, inclusi tre su piattaforma STLA Medium nel secondo semestre dell’anno: Jeep® Compass, Citroën C5 Aircross e DS N°8, che si aggiungono ai recenti lanci dei modelli Peugeot 3008, 5008 e Opel/Vauxhall Grandland basati su STLA Medium.
In risposta al feedback dei clienti, Ram ha annunciato il ritorno del motore HEMI V-8 da 5,7 litri nel Ram 1500 del 2026. I primi pickup arriveranno nei concessionari nella seconda parte del 2025. La seconda metà del 2025 vedrà anche il ritorno in produzione di molti altri prodotti iconici: la Jeep® Cherokee ibrida e la Dodge Charger SIXPACK con motore a combustione interna, entrambe in pausa produttiva dal 2023. Si unisce alla famiglia anche la Charger Daytona a quattro porte. Peugeot ha annunciato il ritorno della sua gamma GTi con la nuova 208 GTi, presentata alla 24 Ore di Le Mans lo scorso giugno.
Oltre a questo, il pick-up Fiat Titano è stato lanciato nel mercato argentino, con un nuovo motore e una nuova trasmissione, e adesso è prodotto nello stabilimento di Córdoba, in Argentina. Per ciò che riguarda le tariffe doganali, Stellantis aggiorna le sue stime dell’impatto tariffario netto del 2025 a circa 1,5 miliardi di euro, di cui 0,3 miliardi registrati nel primo semestre.
“L’azienda mantiene un forte e costante dialogo con i legislatori di riferimento, portando avanti nel contempo una pianificazione degli scenari a lungo termine” precisano da Stellantis. Il Gruppo ristabilisce la guidance per il secondo semestre del 2025: l’attesa è quella di un aumento dei ricavi netti, una redditività AOI a una sola cifra bassa e flussi di cassa industriali migliorati nel secondo semestre. Linee guida che si basano sulle norme tariffarie/commerciali in vigore al 29 luglio 2025.
Negli ultimi mesi, Stellantis ha gettato le basi per il futuro attraverso cambi strategici nel team di leadership. Il 28 maggio scorso, il Consiglio di Amministrazione ha scelto all’unanimità Antonio Filosa come nuovo Ceo, con effetto dal 23 giugno.
“Filosa nel ruolo di Ceo porta con sé una filosofia di gestione che mette le persone al primo posto, una lunga storia di successi in azienda e una visione chiara per affrontare con successo un contesto difficile come quello del settore automobilistico – spiega il Gruppo – Il 23 giugno Filosa ha annunciato il nuovo Leadership Team di Stellantis, formato da figure con una profonda competenza nel settore automobilistico. L’annuncio ha segnato l’ascesa di diversi dirigenti di alto livello per la prima volta a ruoli di vertice, la maggior parte dei quali ha assunto responsabilità significativamente ampliate”. Filosa è stato confermato membro del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Esecutivo di Stellantis durante l’Assemblea Generale Straordinaria del 18 luglio scorso.
-Foto IPA Agency-
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Economia
Banche, Patuelli: “L’obiettivo è favorire la ripresa”
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6 ore fa-
7 Novembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Obiettivo strategico delle banche è ora contribuire ad evitare una nuova recessione e favorire la solida ripresa dell’economia e dell’occupazione. Occorre innanzitutto favorire più cospicui e stabili investimenti produttivi del risparmio e degli utili delle imprese. Necessita incoraggiare la patrimonializzazione e gli investimenti, innanzitutto tecnologici. Finché non vi saranno gli indispensabili codici europei di diritto bancario, finanziario, tributario e penale dell’economia, occorre che le politiche nazionali garantiscano un equo quadro competitivo nell’Unione europea”. Così il presidente dell’Abi Antonio Patuelli, nella lectio magistralis all’università di Pisa che gli ha conferito la laurea magistrale honoris causa in Banca, Finanza Aziendale e Mercati Finanziari.
“Occorre far progredire l’Unione bancaria europea, bloccata per un decennio da discussioni sulla garanzia europea sui depositi e su limiti alla detenzione del debito pubblico da parte delle banche. L’Unione bancaria europea deve diventare rapidamente anche Unione delle regole societarie, del mercato, del risparmio e degli investimenti”, ha aggiunto.
Secondo Patuelli “l’accresciuta solidità delle banche è indispensabile per garantirne la stabilità prospettica, per sempre nuovi investimenti innanzitutto tecnologici per la maggior tutela dei dati e per la lotta alle tante tipologie di illeciti e di truffe, per l’applicazione dell’intelligenza artificiale, per le nuove criticità dei mercati, per finanziare imprese e famiglie e per affrontare stagnazioni, recessioni, deterioramenti dei crediti, crisi finanziarie e di debiti sovrani e ogni criticità, a cominciare dai rischiosi e nuovi possibili problemi di liquidità”.
Infine per il presidente dell’Abi “le banche, sempre in concorrenza fra loro, debbono essere sempre indipendenti e costruttive verso lo sviluppo sostenibile, impegnate innanzitutto per l’etica che emana dai principi della Costituzione della Repubblica, per concorrere, come prescrive l’articolo 4, al progresso materiale e spirituale della società. Oggi serve urgentemente anche un nuovo costituzionalismo digitale europeo per definire doveri e diritti di ciascuno di fronte alle nuove potenzialità e ai rischi per le libertà”.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).
Economia
Bankitalia, le imprese italiane carenti sulla gestione dei rischi climatici
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8 ore fa-
7 Novembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – La Banca d’Italia pubblica oggi “Le imprese si preoccupano dei rischi connessi al cambiamento climatico? I risultati di un’indagine in Italia”, il nuovo numero della collana “Mercati, infrastrutture, sistemi di pagamento”. Il lavoro presenta i risultati di un’indagine condotta dalla Banca d’Italia nel 2024 sulla gestione dei rischi climatici da parte delle imprese non finanziarie italiane. I risultati a livello aziendale consentono una valutazione più accurata dei rischi climatici e del loro effetto sul merito di credito. L’analisi segnala carenze diffuse nella gestione delle emissioni e dei rischi fisici, nella pianificazione della transizione e nella governance. Molte imprese prive di copertura assicurativa tendono a sottovalutare il rischio fisico. Inoltre, gli approcci alla gestione del rischio climatico sono caratterizzati da una pronunciata eterogeneità, riflettendo differenze nei modelli di governance, tra settori, tra aree geografiche.
Infine, i risultati suggeriscono che gli impegni ad accrescere la sostenibilità climatica, se non accompagnati da progressi misurabili, non migliorano necessariamente il merito di credito di un’impresa. Le informazioni elaborate in questo lavoro saranno utilizzate per rafforzare l’integrazione dei rischi climatici nel sistema ICAS della Banca d’Italia.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Economia
Intesa Sanpaolo, al Salone dei Pagamenti di Milano presentato il bracciale Contactless e Skipass
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8 ore fa-
7 Novembre 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Il futuro dei pagamenti digitali arriva al Salone dei Pagamenti di Milano, dove Intesa Sanpaolo e Visa hanno presentato SkiTap26, un braccialetto pensato in particolare per chi frequenta la montagna, ideato in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano-Cortina 2026. Il dispositivo è realizzato in collaborazione con la svedese Tapster AB e con Snowit e integra in un unico supporto le funzionalità di pagamento contactless e di skipass. La tecnologia di pagamento di Tapster su chip NFC (Near Field Communication) consente infatti di associare il bracciale alla propria carta Intesa Sanpaolo su circuito Visa e di effettuare pagamenti con un semplice “tap”, avvicinando il polso al POS. Inoltre, grazie alla sinergia con Snowit, la piattaforma che sta innovando il settore del turismo invernale, SkiTap26 è dotato di un sistema (tecnologia RFID) che rende possibile ricaricare il proprio skipass o l’abbonamento SnowitPass direttamente sul bracciale, trasformando il wearable in una tessera per l’ingresso alle piste da sci convenzionate di oltre 50 località.
L’uso dei dispositivi wearable per i pagamenti è in forte crescita, segno di un’evoluzione ormai radicata nei comportamenti quotidiani. Intesa Sanpaolo propone oggi la gamma più completa di wearable e soluzioni di pagamento all’avanguardia, che integrano sicurezza e innovazione con la semplicità di utilizzo nei diversi momenti della vita quotidiana, dallo sport alla mobilità, rendendo la tecnologia accessibile e inclusiva. “Offriamo ai nostri clienti, sempre più attenti a coniugare praticità e qualità del tempo libero, la possibilità di poter pagare dove, quando e come vogliono” spiega all’Italpress Raffaella Mastrofilippo, responsabile Prodotti Transazionali e Piattaforme di Payment nell’ambito della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo. “SkiTap26 rappresenta l’evoluzione nel mondo dei dispositivi wearable: dall’anello, anch’esso realizzato da Tapster, ora disponibile in varie finiture e anche in oro, si approda al braccialetto sviluppato in collaborazione con Visa, che sostituisce la carta di pagamento e può diventare anche uno skipass al polso.” Oltre all’avanzamento tecnologico e alla centralità del cliente privato è importante, spiega Mastrofilippo, “lavorare anche lato merchant, sensibilizzando gli esercenti sui vantaggi dei nuovi sistemi di pagamento. “Anche l’esercente deve poter accettare i pagamenti dove, quando e come vuole”, continua Mastrofilippo, citando come esempio il SoftPOS, introdotto in anteprima da Intesa Sanpaolo nel 2023, che permette di gestire i pagamenti tramite un’app del cellulare, ed è diventato un ottimo alleato soprattutto per le piccole realtà commerciali, anche in mobilità, per i professionisti, e per gli operatori del Terzo Settore. Mastrofilippo prosegue parlando del valore della sinergia con isybank, la banca digitale di Intesa Sanpaolo, che ha un’offerta digitale semplice, veloce e sicura. L’opportunità di utilizzare le nuove modalità di pagamento contactless attraverso i dispositivi wearable è stata estesa ai clienti di isybank, che possono così associare la propria carta di pagamento agli orologi SwatchPAY!, ai dispositivi Garmin e anche all’anello e al braccialetto di pagamento sviluppati con Tapster.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).

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