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Economia

Generali e Cattolica al fianco di 1 mln di imprese agricole in Italia

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MILANO (ITALPRESS) – Oggi in Italia le aziende agricole sono più di 1 milione e coinvolgono, nel complesso, oltre 2,7 milioni di lavoratori per una produzione pari a 72,2 miliardi di euro. L’agricoltura è quindi un settore strategico, che alimenta una filiera di grande rilevanza – che nel suo complesso vale più del 15% del Pil – e che coinvolge molti altri settori economici quali la trasformazione, la distribuzione, il commercio, la ristorazione e l’agriturismo, solo per citarne alcuni. E’ in questo contesto che Generali e la sua Business Unit Cattolica hanno progettato, con un unico approccio che integra le best practice di entrambe, la nuova offerta, uguale nell’innovazione e personalizzata nel nome: Attiva Agricoltura e Active Impresa Agricola.
Attiva Agricoltura e Active Impresa Agricola sono le due soluzioni di Generali e Cattolica che tutelano l’attività, il patrimonio e la sicurezza digitale delle imprese agricole, inclusi gli agriturismi, evolvendo in base alle esigenze del momento. Tre moduli, eventualmente combinabili tra loro, con garanzie dedicate in base alle specificità delle singole filiere, per assicurare protezione anche dagli eventi atmosferici. Inoltre, il modulo dedicato alla prevenzione per supportare con più servizi tutti i Clienti in diversi ambiti: dalla consulenza telefonica legale – con gli esperti di DAS, la Compagnia di tutela legale del Gruppo – alla gestione dei rischi cyber, fino all’assistenza medica per titolari e dipendenti.
“Come primo assicuratore in Italia, il nostro compito è quello di proteggere famiglie e imprese progettando soluzioni innovative che intercettino i loro bisogni emergenti e rispondano al contesto nel quale operiamo – afferma Giancarlo Fancel, CEO & Country Manager di Generali Italia -. Attiva Agricoltura e Active Impresa Agricola sono state rinnovate per proteggere un settore cruciale e strategico per il nostro Paese e la sua economia, tutelando attività, persone e patrimoni delle imprese agricole ed evolvendo in base ai bisogni del momento. Grazie alla consulenza di valore della Rete Generali Italia e della Rete Cattolica, punto di riferimento nei comparti dell’agroalimentare, vogliamo proteggere le nostre eccellenze e tutelare le radici della nostra storia”.
Rinnovate e ampliate nelle coperture, e integrate con maggiori servizi di assistenza, Attiva Agricoltura e Active Impresa Agricola prevedono garanzie a tutela delle imprese agricole e degli agriturismi, proteggendole anche dagli eventi atmosferici.
Protezione dell’attività: per tutelare i fabbricati, le attrezzature e i macchinari agricoli, il bestiame e le merci dai danni causati da incendi, condizioni atmosferiche avverse e furti. Inoltre, è possibile scegliere coperture dedicate per settori specifici, come il vitivinicolo e il lattiero-caseario.
Protezione del patrimonio: la tutela dalle richieste di risarcimento per danni involontari causati a terzi, anche verso clienti e collaboratori. Inoltre, la possibilità di estendere la propria sicurezza alla protezione della vita privata con le garanzie di responsabilità civile e protezione legale.
Protezione digitale: la tutela dei dispositivi elettronici in caso di guasti accidentali, compresi quelli derivanti da fenomeno elettrico e furto. Inoltre, può proteggere il patrimonio digitale da eventuali rischi cyber.
Più servizi per i propri Clienti come l’assistenza medica telefonica per i dipendenti, il titolare dell’impresa e la sua famiglia, e la consulenza legale telefonica. Inoltre, l’invio in caso di emergenza, di artigiani per ripristinare i locali e/o macchinari assicurati danneggiati da eventi avversi, e preservare la continuità operativa.

– foto ufficio stampa Generali –
(ITALPRESS).

Economia

Unicredit, Orcel “In Generali guardiamo al valore”

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MILANO (ITALPRESS) – “La quota in Generali? E’ un investimento finanziario, siamo un azionista che guarda al valore”. Così Andrea Orcel, Ceo di Unicredit in una intervista concessa al direttore di Milano Finanza, Roberto Sommella, sul nutrito pacchetto azionario della compagnia assicurativa. Quindi sulla scalata a Commerzbank, aggiunge: “Bisogna capire se vogliamo un’Europa del cambiamento o un’Europa che vuole a tutti i costi mantenere e proteggere lo status quo”. Infine sull’ops di Unicredit su Banco Bpm, si limita a dire: “Su questo ci siamo già espressi, la nostra posizione è molto chiara al riguardo”.

foto: IPA Agency

(ITALPRESS).

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Economia

Il Btp Più fa il pieno di sottoscrizioni, raccolti 15 miliardi

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Il Btp Più, il nuovo titolo di Stato retail pensato per il pubblico diffuso dei risparmiatori, ha chiuso il collocamento con risultati straordinari, sfiorando il traguardo dei 15 miliardi. Lanciato lunedì scorso, il nuovo Btp ha suscitato un interesse eccezionale, attirando l’attenzione di migliaia di investitori che hanno risposto con entusiasmo alla proposta di un investimento minimo di soli 1.000 euro. Già il primo giorno del collocamento, avvenuto lunedì 17 febbraio, il Btp Più ha registrato una raccolta di 5,6 miliardi, cifra che ha superato le aspettative. Nei giorni successivi, il trend è rimasto positivo, con 3,7 miliardi raccolti il secondo giorno, 2,8 miliardi il terzo e, infine, 1,7 miliardi il quarto. A chiusura del collocamento, avvenuto questa mattina, l’importo totale raccolto ha raggiunto i 14,9 miliardi, con oltre 39.700 contratti sottoscritti e un ticket medio di circa 27.500 euro, segno dell’alta partecipazione di risparmiatori di diverse categorie.
Una delle principali ragioni del successo del Btp Più è stata la competitività dei suoi tassi di interesse, che sono stati poi adeguati alle condizioni di mercato. Il Mef ha annunciato, infatti, l’aumento delle cedole: dal 2,8% al 2,85% per i primi quattro anni, e dal 3,6% al 3,7% per gli anni successivi. Questa decisione, presa in risposta all’andamento del mercato, ha contribuito a rafforzare ulteriormente l’appetibilità del titolo, offrendo un rendimento crescente e vantaggioso per chi ha deciso di investirvi. Non è stato solo il rendimento a convincere i risparmiatori. Il Btp Più ha colpito per la sua durata di otto anni, la sicurezza del capitale e la protezione offerta agli investitori. Una delle principali innovazioni del titolo è l’opzione di rimborso anticipato alla pari, disponibile a partire dal quarto anno, che garantisce maggiore flessibilità e sicurezza a chi sceglie di aderire all’emissione. Il Btp Più ha risposto alle esigenze di sicurezza e rendimento degli investitori italiani, con un particolare focus su un pubblico retail che cerca soluzioni stabili per il proprio risparmio. A differenza dei titoli precedenti, il Btp Più non prevede un premio fedeltà, ma introduce l’innovativa opzione di rimborso anticipato alla pari, che rappresenta un valore aggiunto per chi sceglie di investire nel medio-lungo periodo. Inoltre, a favorire l’adesione al Btp Più è stata anche la tassazione agevolata peraltro comune a tutti i titoli del debito pubblico: con un’imposta sui redditi da capitale fissata al 12,5%, l’esenzione dalle imposte di successione e, come previsto dalla Legge di Bilancio 2024, l’esclusione dal calcolo dell’Isee fino a 50mila euro. Una combinazione di vantaggi fiscali e di un rendimento in crescita ha reso il prodotto ancor più interessante. Il successo di questa emissione si inserisce nel contesto di un più ampio rialzo dei rendimenti dei Btp benchmark. In particolare, il tasso per il titolo a otto anni è salito dal 3,26% al 3,33%, mentre per il titolo quadriennale si è registrato un aumento dal 2,64% al 2,69%. Questi incrementi testimoniano l’evoluzione positiva del mercato obbligazionario italiano e l’apprezzamento crescente per i titoli di Stato.
L’operazione Btp Più si inserisce in una strategia di comunicazione efficace, che ha saputo coinvolgere il pubblico in modo mirato. Già nel 2024, le campagne di comunicazione per altre emissioni di Btp avevano ottenuto risultati notevoli, e quest’anno non è stato da meno. L’efficacia delle azioni di comunicazione istituzionale è stata sottolineata dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio, che ha riconosciuto la rilevanza del messaggio veicolato. In sintesi, il collocamento del Btp Più rappresenta un vero e proprio trionfo per il risparmio degli italiani, con una risposta massiccia da parte degli investitori, una solida performance in termini di raccolta e una politica di tassi di interesse che si è adattata perfettamente al contesto economico. Con questi numeri, il Btp Più si afferma come una delle soluzioni più promettenti per il risparmio e l’investimento del futuro prossimo.
(ITALPRESS).
-Foto: ministero delle Finanze-

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Economia

Btp Più, con la prima emissione raccolti 15 miliardi

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ROMA (ITALPRESS) – Il Ministero dell’economia e delle finanze rende noto che si è concluso il collocamento del BTP Più avviato il 17 febbraio, con 14.905,67 milioni di euro raccolti e 451.831 contratti registrati.
I tassi cedolari definitivi del BTP Più, in considerazione delle condizioni di mercato, sono rivisti al rialzo rispetto ai livelli annunciati lo scorso 14 febbraio: 2,85% per il 1°, 2°, 3° e 4° anno (invece di 2,80%); 3,70% per il 5°, 6°, 7° e 8° anno (invece di 3,60%)

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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