Economia
Ad Alba la quinta edizione degli Stati Generali dell’export
Pubblicato
2 anni fa-
di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Una due giorni dedicata esclusivamente ai temi dell’export e del Made in Italy per discutere, con l’aiuto di oltre 70 autorevoli rappresentanti della politica, dell’economia, delle associazioni, su attualità, prospettive, sfide legate ad un settore che con oltre 600 miliardi di euro è vitale per l’economia italiana. E’ la quinta edizione degli Stati Generali dell’Export che si terranno il 29 e il 30 settembre ad Alba presso il Centro Ricerche Pietro Ferrero, organizzati dal Forum Italiano dell’Export, presieduto da Lorenzo Zurino, primo Think tank specificamente dedicato alla discussione e al confronto sull’export e il Made in Italy che raggruppa 2067 imprese, istituzioni ed associazioni per un totale di circa 200 miliardi di euro di fatturato. Il Forum ha come obiettivi migliorare la conoscenza delle opportunità nei mercati europei e internazionali, facilitare lo scambio di idee e punti di vista, contribuire alla crescita economica italiana, dimostrare le potenzialità del nostro Paese e aprire nuove opportunità di business. L’evento, presentato oggi a Roma alla Camera dei Deputati, ha visto la presenza, tra gli altri, di Lorenzo Zurino, presidente Forum Italiano dell’Export; Ettore Prandini, presidente Coldiretti; Andrea Benetton, presidente Maccarese Spa Società Agricola Benefit e Cirio Società Agricola Srl; Eduardo Umberto Teodorani Fabbri, Chairman ANIVAD Consulting Limited. “Export e Made in Italy sono due elementi fondamentali per l’economia italiana che necessitano innanzitutto di attenzione, diffusione delle competenze e di un approccio pratico alle sfide che i mercati internazionali ci pongono.
Alba sarà un momento fondamentale per gettare le basi di una cabina di regia che metta insieme tutti i talenti e le competenze che in Italia si occupano di Export e Commercio Estero e per mettere al centro dell’agenda politica un settore economico che vale oltre un terzo del PIL nazionale”, ha detto il presidente Zurino. Molti gli ospiti che si alterneranno nella due giorni, tra questi il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani; il ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto; il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso; il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio; il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti; il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani; il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. Gli Stati Generali dell’Export vedranno inoltre l’alternarsi di panel dedicati ai temi strategici legati all’export e al Made in Italy quali “Made in Italy, Agricoltura, Enogastronomia e Dieta Mediterranea”, “Il Sistema Paese”, “Il territorio si racconta: il Piemonte”, Banche e Territori nel processo di internazionalizzazione del Made in Italy”, “Infrastrutture e Trasporti”, “Geopolitica” e alcune interviste a protagonisti del mondo delle imprese che porteranno il proprio punto di vista sugli scenari politici, sociali ed economici sia italiani che internazionali, con un focus sui temi della presenza estera delle aziende italiane. “L’export e il Made in Italy hanno tenuto nonostante una congiuntura difficile e si confermano una grande eccellenza ed una dimensione che dobbiamo continuare a sostenere. In questo senso, si è lavorato con l’indagine conoscitiva al disegno di legge sul Made in Italy di prossima discussione e che significa fondi, attività, incentivi per le aziende che operano sui mercati internazionali ed un piano triennale per la promozione Made in Italy. Quella di Alba sarà una due giorni molto intensa che darà spunti per nuove riflessioni così come è avvenuto nelle edizioni precedenti degli Stati Generali dell’Export”, ha detto Ilaria Cavo, vicepresidente Commissione Attività Produttive in un videomessaggio. “Per sostenere il trend di crescita dell’enogastronomia nazionale serve ora agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo”, ha aggiunto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nell’evidenziare l’importanza di cogliere l’opportunità del Pnrr per modernizzare la logistica nazionale che ogni anno rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di minor opportunità di export. Ma è importante lavorare anche sull’internazionalizzazione per sostenere le imprese che vogliono conquistare nuovi mercati e rafforzare quelli consolidati valorizzando il ruolo strategico dell’Ice e con il sostegno delle ambasciate. L’obiettivo – ha concluso – è portare il valore annuale dell’export agroalimentare da 60,7 miliardi del 2022 a 100 miliardi nel 2030 togliendo spazio all’italian sounding.”Andrea Benetton, presidente Maccarese Spa Società Agricola Benefit e Cirio Società Agricola Srl, ha sottolineato che “Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile in forte contrasto con le nuove frontiere e proposte che vengono da ogni parte del globo come da ultimo il confronto aperto sul cibo sintetico. Il Made in Italy agroindustriale viene costantemente minacciato da un sistema, quello internazionale legato alle multinazionali, che ha grande difficoltà a fronteggiare la qualità del BelPaese. Un sistema che vorrebbe cancellare le identità territoriali con la disdicevole propaganda legata all’incompatibilità dell’agricoltura con l’ambiente.L’Italia ed il Made in Italy sono floridi ma affaticati. E’ anche in questi momenti, comunque, che il nostro Paese esprime nuovi modi di interpretare e produrre eccellenze”, ha concluso.
Infine, per il sindaco di Alba, Carlo Bo, “è un onore poter accogliere nella nostra città questo importante evento dedicato all’Export, una tema centrale nell’economia del nostro territorio, sede di una multinazionale come la Ferrero e di tantissime realtà che lavorano a stretto contatto con l’estero, a partire dalle nostre aziende vitivinicole. Il presidente Zurino, che ringrazio per la visita, mi ha illustrato il parterre di esperti e prestigiosi relatori che interverrà nella capitale delle Langhe e per questo invito il nostro tessuto socio-economico a partecipare. Sarà un’interessante opportunità di confronto”.
-foto xb1 –
(ITALPRESS).
Potrebbero interessarti
-
Tajani su riforma giustizia “Giornata storica”
-
A Mortara Maschio Gaspardo inaugura il suo primo Full Line Store in Italia
-
Poste e Cdp celebrano con Mattarella i 150 anni del risparmio postale
-
Torna il Festival dell’Energia a Lecce dal 28 al 30 maggio
-
Unidata festeggia 40 anni, completato il cavo sottomarino Unitirreno
-
Crèdit Agricole, in Italia utile netto sale a 1.188 mln nei primi 9 mesi 2025
Economia
Poste e Cdp celebrano con Mattarella i 150 anni del risparmio postale
Pubblicato
2 ore fa-
30 Ottobre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Il risparmio postale compie 150 anni, un secolo e mezzo in cui le risorse raccolte hanno permesso di realizzare opere infrastrutturali strategiche, finanziare gli Enti locali e contribuire a rendere l’Italia un Paese economicamente e socialmente avanzato. La ricorrenza è stata celebrata oggi a Roma da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e Poste Italiane che, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, hanno festeggiato i 150 anni dal lancio dei Libretti postali e i 100 anni dall’istituzione dei Buoni fruttiferi postali: strumenti finanziari garantiti dallo Stato che uniscono modernità, sicurezza e rendimento, emessi da CDP e distribuiti da Poste Italiane e che sono diventati autentici simboli della fiducia riposta dai cittadini nello Stato e motori di progresso sociale. Libretti e Buoni fruttiferi postali hanno contribuito a formare una vera e propria cultura del risparmio, che rappresenta uno dei punti di forza del sistema-Italia.
Oggi si celebra “una pacifica armata del risparmio che mobilita risorse per il bene comune, inoltre, alcuni risparmiatori detengono azioni di Poste italiane. Capillarità e innovazione hanno caratterizzato e contrassegnano ancora oggi il servizio reso ai cittadini. Siamo qui per parlare dell’Italia, di quel che
l’Italia unita ha saputo produrre e promuovere, unita non solo
territorialmente ma che con iniziative e strutture come quelle che celebriamo hanno unito le popolazioni”, ha spiegato Mattarella.
All’evento hanno partecipato il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè; il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti; il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso; i presidenti di Cassa Depositi e Prestiti e Poste Italiane, Giovanni Gorno Tempini e Silvia Maria Rovere; l’Amministratore Delegato di CDP, Dario Scannapieco; l’Amministratore Delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante; il Direttore Generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco; rappresentanti delle istituzioni politiche, finanziarie italiane, ecclesiastiche e oltre 200 sindaci. La storia inizia nel 1875: il Libretto postale diventa lo strumento con cui milioni di italiani iniziano a depositare i risparmi in prodotti sicuri, accessibili e garantiti dallo Stato. Le Poste diventano l’alternativa alle banche, soprattutto per i piccoli risparmiatori, grazie a una rete capillare di uffici collocati anche in Comuni in cui l’accesso ai servizi finanziari era più limitato. Cinquant’anni dopo il debutto dei Libretti nascono i Buoni fruttiferi postali, accolti con grande favore perchè un investimento conveniente e che poteva essere rimborsato in ogni momento. La tutela del risparmio postale diventa il legame più significativo tra Cassa Depositi e Prestiti e Poste Italiane. Un successo certificato dai numeri: oggi si contano circa 27 milioni di sottoscrittori di Buoni e Libretti postali per un ammontare complessivo che, al 30 giugno 2025, ha raggiunto i 320 miliardi di euro. “Oggi celebriamo una partnership storica, tra Cassa Depositi e Prestiti e Poste Italiane, tra le istituzioni e i cittadini italiani che negli anni hanno affidato a CDP il proprio risparmio perchè fosse salvaguardato, ma anche perchè si trasformasse in crescita tangibile per le persone, le comunità, i territori. Queste risorse – ha evidenziato il presidente di CDP, Giovanni Gorno Tempini – hanno contribuito a costruire, sviluppare e ammodernare le grandi reti infrastrutturali creando basi per il progresso del Paese. E’ una storia che dimostra che non serve clamore per lasciare un segno profondo. Che il valore del pubblico si costruisce ogni giorno, nella concretezza delle scelte e nel rispetto della fiducia ricevuta”. La presidente di Poste Italiane, Silvia Maria Rovere, si dice orgogliosa di celebrare i 150 anni dei Libretti postali e il centenario dei Buoni fruttiferi “che, nel corso di questi anni, hanno accompagnato la storia del nostro Paese e degli italiani che, in ogni epoca, hanno dato e continuano a darci fiducia, investendo i loro piccoli e grandi risparmi in prodotti affidabili, sicuri, redditizi e garantiti. Il risparmio postale rappresenta da sempre una voce molto importante dell’economia nazionale, un volano fondamentale per lo sviluppo del Paese che ha creato e continuerà a creare benessere per la collettività”, aggiunge. L’Amministratore Delegato di CDP, Dario Scannapieco, evidenzia che da “quasi due secoli il risparmio postale rappresenta una leva fondamentale per lo sviluppo del Paese, grazie alla fiducia di 27 milioni di cittadini che scelgono Buoni e Libretti postali. Cassa Depositi e Prestiti impiega queste risorse con responsabilità, sostenendo investimenti ad alto impatto economico, sociale e ambientale con un approccio che ha come obiettivo primario i benefici generati per la collettività. Questo è il significato più profondo della missione di tutte le donne e gli uomini che lavorano in CDP: trasformare il risparmio in futuro, con la consapevolezza che lavorando con impegno possiamo rendere più forte l’economia e la società italiana”, conclude. L’Amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, ricorda che “il risparmio postale è stato il potente motore che in 150 anni ha dato all’Italia la forza e la velocità per trasformarsi da Paese essenzialmente agricolo a potenza industriale. Sin da allora si è creato l’indissolubile legame tra Cassa depositi e prestiti e Poste Italiane, un binomio che si è rivelato sinonimo di sviluppo. Il sentimento profondo che unisce l’attitudine al risparmio dei cittadini, le risorse custodite nei prodotti di risparmio postale e gli investimenti che Cassa Depositi e Prestiti compie a beneficio dei territori, rappresentano un vero e proprio ‘patto socialè che rimane saldissimo anche dopo un secolo e mezzo di storia”, conclude. Grazie al risparmio postale milioni di italiani hanno potuto portare a termine i propri progetti di vita e quelli dei loro familiari. Il denaro raccolto è stato utilizzato da Cassa Depositi e Prestiti per finanziare la crescita del Paese contribuendo a realizzare infrastrutture di trasporto come strade, ferrovie, porti, e le reti energetiche e di telecomunicazione, così come i principali luoghi del vivere e dell’abitare sociale, come scuole, ospedali e altre opere orientate a migliorare la qualità della vita dei cittadini. Nel corso degli anni a queste attività si è aggiunta anche quella di sostegno alle imprese di piccole, medie e grandi dimensioni e l’impegno per promuovere lo sviluppo sostenibile all’estero, in particolare nelle economie emergenti. Con la raccolta del risparmio postale Cassa Depositi e Prestiti ha potuto finanziare – solo per fare alcuni esempi – la bonifica delle campagne alla fine del diciannovesimo secolo; la ricostruzione di Messina e Reggio Calabria dopo il terremoto del 1908; la costruzione della Ferrovia Maremmana; l’ampliamento della rete telefonica, ferroviaria e la costruzione di autostrade; la ricostruzione del Palazzo delle Esposizioni a Roma; contribuire alla ricostruzione dopo le grandi emergenze, come ad esempio il disastro del Vajont, l’alluvione di Firenze del 1966 e il terremoto del Belice nel 1968.
– Foto ufficio stampa Poste Italiane –
(ITALPRESS).
Economia
L’Eurosistema passa alla fase successiva del progetto sull’euro digitale
Pubblicato
6 ore fa-
30 Ottobre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha deciso di passare alla fase successiva del progetto sull’euro digitale. Questa decisione fa seguito al riuscito completamento della fase di preparazione, che è stata avviata dall’Eurosistema nel novembre 2023 e ha gettato le basi per l’emissione di un euro digitale. La decisione del Consiglio direttivo è in linea con la richiesta dei leader europei di accelerare i progressi sull’euro digitale, come dichiarato di recente al Vertice euro di ottobre 2025. Un euro digitale preserverà la libertà di scelta e la privacy dei cittadini europei e proteggerà la sovranità monetaria e la sicurezza economica dell’Europa. Promuoverà l’innovazione nei pagamenti e contribuirà a rendere i pagamenti competitivi, resilienti e inclusivi in Europa.
L’Eurosistema realizzerà i preparativi in maniera flessibile, in linea con l’invito a esso rivolto dai leader dell’area dell’euro a predisporre un’eventuale emissione dell’euro digitale prima possibile, ancorché l’iter legislativo non sia stato ancora completato. Nell’ipotesi che i colegislatori europei adottino il regolamento relativo all’istituzione dell’euro digitale nel corso del 2026, l’esercizio pilota e le operazioni iniziali potrebbero essere condotti a partire dalla metà del 2027. Tutto l’Eurosistema dovrebbe quindi essere pronto a un’eventuale prima emissione dell’euro digitale nel 2029.
“L’euro, la nostra moneta comune, è un segno di fiducia dell’unità europea”, ha dichiarato la presidente della Bce Christine Lagarde. “Lavoriamo per rendere la sua forma più tangibile – il contante in euro – pronta per il futuro, riprogettando e modernizzando le nostre banconote e preparandoci all’emissione del contante digitale”, ha aggiunto.
“Non si tratta soltanto di un progetto tecnico, ma di uno sforzo collettivo per adeguare il sistema monetario europeo alle esigenze future”, ha dichiarato Piero Cipollone, membro del Comitato esecutivo della Bce e presidente della task force ad alto livello per un euro digitale. “Un euro digitale assicurerà che i cittadini godano dei vantaggi del contante anche nell’era digitale. Rafforzerà così la resilienza del panorama europeo dei pagamenti, ridurrà i costi per i commercianti e creerà una piattaforma in cui le imprese private possano innovare, espandersi e competere”, ha aggiunto.
Il costo finale di un euro digitale, sia per il suo sviluppo che per il suo funzionamento, dipenderà dalla sua configurazione definitiva, compresi le componenti e i servizi connessi che devono essere sviluppati. A seguito del lavoro svolto nella fase preparatoria, i costi totali di sviluppo, per le componenti messe a punto esternamente e internamente, sono stimati a circa 1,3 miliardi fino alla prima emissione, attualmente attesa per il 2029. Successivamente i costi operativi si collocherebbero intorno a 320 milioni l’anno a partire dal 2029.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Economia
Dario Crisci nominato nuovo Amministratore Delegato di Logista Italia
Pubblicato
6 ore fa-
30 Ottobre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio di Amministrazione di Logista Italia S.p.A. riunitosi il 29 ottobre 2025 sotto la Presidenza di Íñigo Meirás Amusco, ha nominato Dario Crisci nuovo Amministratore Delegato della Società.
Dario Crisci lascia il precedente incarico di General Manager che ricopriva, a Madrid, in Logista Retail S.A.U. (Sociedad Anónima Unipersonal).
– Foto ufficio stampa Logista –
(ITALPRESS).

Tajani su riforma giustizia “Giornata storica”
A Mortara Maschio Gaspardo inaugura il suo primo Full Line Store in Italia
Poste e Cdp celebrano con Mattarella i 150 anni del risparmio postale
GARLASCO, INDAGATO PER CORRUZIONE IL PADRE DI ANDREA SEMPIO
Tg News 30/10/2025
BREAKING NEWS LOMBARDIA – 30 OTTOBRE 2025
Torna il Festival dell’Energia a Lecce dal 28 al 30 maggio
Unidata festeggia 40 anni, completato il cavo sottomarino Unitirreno
Crèdit Agricole, in Italia utile netto sale a 1.188 mln nei primi 9 mesi 2025
BREAKING NEWS LOMBARDIA 30/10/2025
La Commissione europea autorizza l’acquisizione di Versace da parte di Prada
Ue, Labriola (Tim) “Serve coraggio, l’inazione non è un’opzione”
Morto a 69 anni il tecnico del Boca Juniors Miguel Angel Russo
Camst riduce di 163mila KWh i consumi di energia, ecco il bilancio di sostenibilità 2024
IL NUOVO RETTORE DELL’UNIVERSITÀ DI PAVIA, ALESSANDRO REALI, PRESENTA LA SQUADRA DI PRORETTORI E DELEGATI PER I PROSSIMI SEI ANNI
L’Aula del Senato ha approvato il ddl per la riforma dell’esame di maturità, il provvedimento passa alla camera
Altro pareggio in Champions per la Juventus, 2-2 tra i rimpianti con il Villarreal
Mediobanca, Fitch rivede il rating allineandolo a quello di MPS
Sinner si avvicina ad Alcaraz in vetta: ecco il ranking Atp aggiornato dopo Pechino e Tokyo
CASO GARLASCO, TUTTE LE ANOMALIE DI UN SISTEMA
Tg News 30/10/2025
BREAKING NEWS LOMBARDIA 30/10/2025
ZONA LOMBARDIA – 30 OTTOBRE 2025
AGRISAPORI – 30 OTTOBRE 2025
DIFENDE LA VICINA, MUORE DOPO UN MESE
RADIO PAVIA BREAKFAST NEWS – 30 OTTOBRE 2025
OGGI IN EDICOLA – 30 OTTOBRE 2025
INFORMAZIONE 3B METEO LOMBARDIA – PREVISIONI 30 OTTOBRE 2025
FOCUS ESG – 29 OTTOBRE
FOCUS LAVORO&WELFARE – 29 OTTOBRE
Primo piano
-
Economia24 ore faAmplifon, nei primi nove mesi del 2025 ricavi in crescita
-
Economia10 ore faUniCredit sale fino al 29,9% in Alpha Bank dopo l’autorizzazione della BCE
-
Altre notizie23 ore fa
CINEMA&SPETTACOLI MAGAZINE – 29 OTTOBRE
-
Altre notizie23 ore fa
FOCUS LAVORO&WELFARE – 29 OTTOBRE
-
Altre notizie23 ore fa
FOCUS ESG – 29 OTTOBRE
-
Politica22 ore faPonte sullo Stretto, la Corte dei Conti: “No al visto di legittimità”. Salvini “Scelta politica, grave danno per il Paese”
-
Economia10 ore faCrédit Agricole, in Italia utile netto a 1.188 milioni al 30 settembre 2025
-
Cronaca23 ore faTG NEWS ITALPRESS – 29 OTTOBRE 2025







