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Cronaca

Ghisleri “Centrodestra al 43-45%, Pd-M5s insieme oltre il 30%”

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ROMA (ITALPRESS) – Fratelli d’Italia è al di sopra del 26% che prese alle scorse elezioni, la Lega supera la soglia psicologica del 10% mentre Forza Italia si assesta tra il 6,5 e il 7,5%. All’opposizione, Pd e M5S sono molto vicini – e insieme raccolgono più del 30% – mentre Azione e Italia Viva rischiano di non arrivare al 4%. Sono gli ultimi sondaggi sui partiti italiani illustrati dalla sondaggista Alessandra Ghisleri, direttrice di Euromedia Research, intervistata da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” dell’agenzia Italpress.
Attualmente Fratelli d’Italia “è al di sopra di quel 26% che prese l’anno scorso”, spiega Ghisleri. “Appena eletta, Giorgia Meloni ha goduto di un grande successo che è durato fino a marzo-aprile, quando sono iniziate le prime importanti migrazioni dall’Africa e quando si è cominciato a sentire fortemente il peso dell’inflazione”, ma comunque l’indice di fiducia nei suoi confronti “è intorno al 37-38%, leggermente al di sotto rispetto ai valori registrati fino a marzo, perchè da giugno in poi è iniziata una piccola contrazione”, sottolinea.
“Da qui al voto delle elezioni europee di giugno ci sono ancora 9 mesi in cui il governo dovrà varare una manovra e fare una campagna elettorale che vedrà i partiti di maggioranza ‘combatterè tra di loro. Quindi ci sarà anche una certa tensione, che in questi primi giorni di settembre sta favorendo la Lega, che nei nostri sondaggi si attesta intorno al 10,5-10,6%”. Forza Italia “mantiene un discreto 6,5-7,5%”, ma comunque la coalizione di centrodestra nel suo complesso “viaggia sempre tra il 43 e 45%, con punte del 46%”.
All’opposizione, “Elly Schlein ha avuto un’estate complicata: in molti si sono spostati in Italia Viva o in Azione” perchè la leader dem “ha preso delle posizioni molto nette e differenti da quelle che il Partito Democratico ha portato avanti fino ad oggi. Il PD attualmente sta al di sotto di quella soglia psicologica del 20%, tra il 18 e il 20%: vuol dire che sta di nuovo aiutando il Movimento 5 Stelle a rimpinguare il suo bacino di utenza”. I due partiti “sono molto vicini, il Movimento 5 Stelle viaggia tra il 16 e il 18%”. Inoltre ne approfittano “anche i più piccoli, come +Europa, che si muove tra il 2 e il 3%, e la sinistra, con i Verdi che si muovono quasi a sfiorare il 3%”. In quello che fu il Terzo Polo, “Calenda e Renzi insieme potrebbero avvicinarsi all’8%. Separati, a malapena riescono ad arrivare alla soglia vitale per le elezioni europee, che è il 4%”, sottolinea Ghisleri.
In questo momento, Meloni “è al governo in Italia e all’opposizione in Europa: deve sposare questo dualismo in una situazione unica per poter dare delle risposte” su alcuni problemi come “il caro prezzi e l’aumento della benzina, situazioni che toccano tutti i cittadini” e su cui “ci sono i primi scontenti. La destra sta cercando di trovare delle soluzioni molto più restrittive, mentre Meloni si sta spostando più verso il centro, forse aiutata anche dalle posizioni di Forza Italia e del suo leader Tajani”, chiarisce Ghisleri. Quanto conta in questo momento l’emergenza immigrazione? “Il centrodestra ha sempre fatto della politica migratoria un canto fondamentale per le campagne elettorali: in questo c’è una contrapposizione tra la politica desiderata dagli elettori della Lega e la politica di Fratelli d’Italia. Questo potrebbe mettere in fibrillazione questo centrodestra, che comunque sembra stabile sui suoi numeri”, ma non bisogna trascurare il fatto che “il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle insieme raccolgono più del 30%”.
-foto Italpress-
(ITALPRESS).

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Ddl femminicidio, il Senato approva il testo all’unanimità

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ROMA (ITALPRESS) – Il Senato ha approvato all’unanimità il ddl che introduce il nuovo reato di femminicidio: 161 i voti a favore. Il testo passa ora alla Camera.

-foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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Giustizia, Nordio “Dall’opposizione processo alle intenzioni”

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ROMA (ITALPRESS) – “La magistratura mantiene intatte le sue prerogative di autonomia e d’indipendenza, è scritto a chiarissime lettere, che, lo stesso pubblico ministero, seppure adesso diviso dagli organismi giudicanti anche nei due consigli superiori, sarà completamente indipendente ed autonomo”. Lo ha detto Carlo Nordio, ministro della Giustizia a 24 Mattino su Radio 24. “Questo processo alle intenzioni di attribuire al Governo la volontà di sottoporre un domani – non si sa quando e come – il PM all’esecutivo minando nell’indipendenza – aggiunge – è davvero incredibile e non può nemmeno essere contestato! Come si fa a contestare una prospettiva futura ed incerta che è esattamente contraria a quella che è scritta nella legge? Capisco che l’opposizione si agiti a prescindere, capisco anche la magistratura perchè la realtà della riforma più importante è quella del sorteggio del CSM in parte, e la creazione dell’Alta Corte di Giustizia che depotenzia il potere delle correnti. Ed effettivamente per i magistrati attivisti che hanno costruito o costruiscono la carriera degli altri sull’appartenenza correntizia questo significa realmente distruggere il giocattolo. Però allo stesso modo libererà tutti gli altri magistrati che non sono associati o non sono appunto vincolati da questa appartenenza. I due Consigli della Magistratura saranno formati in maggioranza da magistrati però questa volta sorteggiati tra magistrati che hanno già una certa esperienza. Quindi l’indipendenza della magistratura viene enfatizzata perchè la magistratura fino adesso è stata molto spesso dipendente da sè stessa e dalle sue degenerazioni correntizie come hanno detto decine di magistrati, soprattutto nello scandalo Palamara”.

-foto Ipa Agency-

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Sanità, Aurigemma “Per prevenzione avvicinare istituzioni a cittadini”

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ROMA (ITALPRESS) – “I problemi cardine della sanità sono le liste di attesa e il caos nei reparti di pronto soccorso, ma affrontare un tema così delicato partendo da questi due presupposti è come pensare di costruire una casa partendo dal tetto: bisogna avere una visione della sanità un pò più ampia. Oggi il vero problema è la presa in carico del paziente e la medicina del territorio”. Lo afferma il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Antonello Aurigemma, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress.
“Il pronto soccorso ha un ruolo fondamentale per stabilizzare il paziente che si reca lì per un incidente, per un imprevisto, per qualcosa che esce fuori dallo schema normale”, invece “oltre il 60% delle persone che si reca al pronto soccorso ha patologie croniche o acute. I pronto soccorso sono stati utilizzati come unico punto di riferimento presente h24, questo crea un ingolfamento che non consente una corretta presa in carico del paziente” e la situazione “degenera perchè l’appuntamento o la prestazione si ritarda nel tempo”, spiega Aurigemma.
“I fondi della misura 6 del PNRR, oltre 16 miliardi di euro, sicuramente hanno dato un contributo notevole a tutte le Regioni per attuare il decreto ministeriale 77 sulla medicina del territorio e quindi la realizzazione delle case della comunità”, sottolinea.
Per Aurigemma “la prevenzione e gli screening sono i pilastri fondamentali del sistema salute. Serve un approccio culturale diverso”. Per questo, spiega, “abbiamo portato avanti questo progetto “Un Consiglio in Salute”, grazie ai tanti ordini professionali – medici, farmacisti, infermieri, fisioterapisti – che ci supportano. “Purtroppo il nostro Paese rientra in una media molto bassa di prevenzione rispetto agli altri Paesi europei – prosegue -: siamo convinti che le istituzioni debbano avvicinarsi ai cittadini”, ricorda.
Ridurre lo spazio tra cittadini e istituzioni è importante anche in ottica europea. “E’ con questo obiettivo – ricorda Aurigemma – che è nato il Comitato delle Regioni, un organo consultivo costituito dagli amministratori degli enti locali, gli ultimi eletti “diretti” dai cittadini, che dà dei pareri sulle leggi che i Commissari europei vogliono portare avanti”. Recentemente “il Comitato e la sua presidente, Kata Tutto, hanno portato avanti una battaglia fondamentale per cercare di ascoltare i territori nella distribuzione dei fondi di coesione, che dovrebbero andare alle zone un pò più svantaggiate e dovrebbero essere indirizzati sulle reali esigenze. La strada da percorrere è ancora lunga, ma siamo nella direzione giusta”, sottolinea.
Infine, altro tema chiave è il turismo. “Siamo in una regione stupenda, Roma è un hub del turismo con circa 50 milioni di turisti all’anno” ma “purtroppo, rispetto alla media europea, il turista si ferma meno giorni rispetto alle altre capitali europee e spende di meno rispetto a chi soggiorna a Parigi o a Londra. Il progetto “Tutto il Lazio intorno” è nato per pubblicizzare i nostri splendidi borghi, per far conoscere i nostri percorsi e creare gli strumenti e i mezzi per poterci arrivare con facilità: questo servirebbe a “trattenere” i turisti qualche giorno in più. Il progetto sta cominciando a dare i primi segnali, perchè i numeri sono in crescita e stanno arrivando i primi risultati sui territori”, sottolinea Aurigemma.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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