Seguici sui social

Economia

Un libro sulla “Comunicazione professionale”, la presentazione a Torino

Pubblicato

-

TORINO (ITALPRESS) – SAA – School of Management ha ospitato a Torino, nella sua sede in via Ventimiglia 115, la presentazione del libro “La comunicazione professionale – in cammino verso identità ed autonomia” a cura di OCIPc, edito da Luiss University Press.
Ha portato il saluto per conto di Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica Amministrazione, il suo portavoce e capo ufficio stampa, Alessandro Galavotti, sottolineando che “in una società sempre più interconnessa, la comunicazione è un elemento chiave per il buon funzionamento di qualunque organizzazione, pubblica o privata che sia. Una attività che occupa un ruolo fondamentale e imprescindibile anche per l’efficacia e l’efficienza delle pubbliche amministrazioni e di tutte le istituzioni al servizio della collettività. Ritengo dunque estremamente importante l’iniziativa dell’Osservatorio per la comunicazione d’impresa: sono certo che il volume saprà offrire nuovi spunti sul tema e aprire nuove riflessioni sull’opportunità di rilanciare la comunicazione pubblica”.
Ha introdotto il dibattito sul volume Raoul Romoli Venturi, presidente di OCIP, che ha evidenziato quanto “il comunicatore professionale, nell’ambito delle organizzazioni complesse, sia pubbliche che private, abbia un profilo sempre più manageriale e più strategico e che se nei consigli di amministrazione o negli organi decisori di tali organizzazioni, qualunque ne sia la natura, fino ad oggi, accanto ai vertici gestionali, sedevano avvocati e dottori commercialisti, per curare rispettivamente gli aspetti civilistici e fiscali delle riunioni, in futuro non dovrebbe mancare un esperto di comunicazione che in quelle autorevoli sedi dovrebbe portare il suo contributo professionale alla protezione di un patrimonio fondamentale come la loro reputazione, cardine della loro credibilità”.
Filippo Nani, presidente Ferpi (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana) ha posto in evidenza quanto il testo sia “un’utilissima mappatura sulla comunicazione d’impresa e sui comunicatori stessi. Offre una panoramica precisa e aggiornata del cammino fatto dalla professione, degli strumenti da conoscere e maneggiare per chi oggi si trova a dover comunicare in un mondo iperconnesso e complesso come quello che stiamo vivendo. Stimola anche importanti riflessioni sul nostro ruolo e sulla responsabilità a cui ciascuno di noi è chiamato nell’esercitarlo con eticità e professionalità sempre maggiore, ma è anche e soprattutto un testo utile a chi si avvicina alla professione e ne vuole fare il proprio futuro. Confrontarsi su questi temi e sui cambiamenti in atto nella professione è sempre una grande opportunità”.
Cecilia Casalegno, Professore Associato del Dipartimento di Management di UNITO e responsabile del laboratorio di OCIP che ha coordinato la stesura del volume, ha sottolineato come “il testo su cui abbiamo lavorato alacremente per mesi va, dal mio punto di vista, a colmare un gap che i libri universitari, per loro natura, non riescono a riempire. Attraverso i contenuti del manuale, infatti, è analizzata la comunicazione professionale in tutte le sue forme, senza soffermarsi solo su una o poche di esse. Ad esempio, nell’ambito della comunicazione di impresa si dà qui al lettore una chiara visione di come, pur nelle loro diversità di obiettivi, le forme di comunicazione possano essere integrate tra di loro e come sia doverosa una collaborazione tra gli stessi operatori. A questo punto dobbiamo, come gruppo di ricerca, affrontare la parte più difficile: lavorare per dissipare il velo di confusione che ancora oggi è presente non solo nell’ambito della professione, ma anche in accademia, quando si ragiona di comunicazione professionale”.
Davide Caregnato, Direttore di SAA – School of Management conferma che “SAA ha raccolto la sfida di UNI con la sua definizione del profilo del comunicatore professionale e la relativa norma nel quadro delle attività professionali non regolamentate e punta ad essere il primo soggetto abilitato a certificarne la qualifica complessiva secondo i dettami delle Ente Italiano di Normazione. L’obiettivo dell’Università è di essere pronti a inizio 2024”.
Questo manuale nasce proprio con l’intento di supportare la preparazione alla certificazione secondo i criteri UNI, ma Sergio Scamuzzi, Vice Presidente della Conferenza Nazionale dei corsi di laurea in Scienze della comunicazione rileva, a latere della presentazione, soprattutto che “questo presentato oggi è il primo testo, dopo un’accurata ricerca bibliografica, che comprenda insieme tutto il mondo professionale privato e pubblico della comunicazione, i tratti comuni e le differenze di contenuto ed esercizio della professionalità specifica necessaria alla comunicazione organizzata”.
Questo libro si propone, quindi, come recita la quarta di copertina “di aiutare a comprendere una professione, quella relativa alla comunicazione professionale che continua ad accrescere la Sua rilevanza. I contenuti e le competenze necessarie per esercitarla, tuttavia, sono ancora poco definiti e conosciuti anche all’interno dello stesso mondo delle risorse umane delle organizzazioni complesse e dei loro consulenti, con il risultato di non far corrispondere spesso il giusto collocamento della funzione e dei suoi professionisti all’interno degli organigrammi delle strutture di riferimento”.

– foto: ufficio stampa SAA – School of Management –
(ITALPRESS).

Economia

Urso “Obiettivo sostenibilità ambientale condiviso, ma non può farlo solo l’Europa”

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – “L’obiettivo della sostenibilità ambientale è pienamente condiviso e dovrebbe esserlo da tutti nel mondo, non possiamo farlo solo noi in Europa quando gli altri vanno in direzione avversa, dato che l’ambiente è comune. L’Europa si è posta degli obiettivi che sono non sostenibili sul piano economico e sociale e il rischio è che diventi un grande parco divertimenti o uno straordinario museo all’aria aperta in cui ricchi turisti asiatici trovano il posto migliore dove passare le loro vacanze. Noi questo non lo vogliamo”. Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ad Atreju. “Vogliamo certamente essere un patrimonio dell’umanità con le nostre bellezze storiche, culturali e artistiche, ma anche avere un’industria competitiva, capace di reggere la sfida sociale e occupazionale”, sottolinea.

“Tre anni fa il governo di Giorgia Meloni era l’unico in Europa ad aver capito che occorreva rivedere le regole del Green Deal per coniugare la sostenibilità ambientale con la sostenibilità economica e sociale, ci siamo mossi e finalmente oggi abbiamo una maggioranza di Paesi europei che chiedono alla Commissione di agire subito. Vedremo il 16, quando la Commissione ci ha comunicato che avrebbe presentato due documenti importanti e fondamentali, la revisione del CBAM e la revisione del regolamento sulle Co2 e i veicoli leggeri”, ha concluso.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

Advertisement

Leggi tutto

Economia

Orsini “Fare presto sul mercato dell’energia. Mercosur? Non perdere l’occasione”

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – Il Dl Energia “più che mia è una preoccupazione delle imprese italiane, oggi la competitività si basa soprattutto sull’energia. Quando non siamo competitivi sull’energia rischiamo di perdere pezzi di industria importante”. Così Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, a margine di Atreju. “Attenzione, serve fare presto. Capisco gli errori del passato per le scelte non fatte – aggiunge –, ma oggi servono le condizioni per essere competitivi. Noi non abbiamo la capacità di fare debito pubblico come fa la Germania che investe 26 miliardi per abbassare il prezzo dell’energia nel 2026 e saremo ancora meno competitivi”.

“Noi abbiamo sempre chiesto un piano industriale che avesse una visione di almeno 3 anni, abbiamo lavorato insieme per fare in modo che l’iperammortamento avesse 2026-27-28. Speriamo rimanga così, io credo che questa sia la via per avere una visione a lungo termine a chi fa investimenti”. Tutto questo “insieme alla Zes che sta facendo sì che il Sud diventi più forte. E’ ovvio che serve volare alto perché le nostre imprese hanno bisogno di competitività e per essere produttivi e incrementare la competitività servono investimenti”.

“Il Mercosur ci preoccupa. Ci aspettiamo che gli Usa nel prossimo anno possano avere un calo e per noi è un partner importante. Noi oggi non possiamo perdere l’opportunità di un negoziato che dura da 25 anni. Quello dell’Italia è un voto determinante e non possiamo perdere questa occasione, abbiamo saputo dell’astensione del Belgio e la posizione del Brasile. Serve far presto e trovare le condizioni che mettano in tranquillità gli agricoltori, che sono un pezzo importante dell’Europa perché serve trovare le giuste compensazioni e tutele, ma non possiamo perdere un pezzo di Pil così importante che è quello dell’industria europea”, ha concluso.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto

Economia

Orsini “Fare presto sul mercato dell’energia. Mercosur? Ci preoccupa”

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – Il Dl Energia “più che mia è una preoccupazione delle imprese italiane, oggi la competitività si basa soprattutto sull’energia. Quando non siamo competitivi sull’energia rischiamo di perdere pezzi di industria importante”. Così Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, a margine di Atreju. “Attenzione, serve fare presto. Capisco gli errori del passato per le scelte non fatte – aggiunge –, ma oggi servono le condizioni per essere competitivi. Noi non abbiamo la capacità di fare debito pubblico come fa la Germania che investe 26 miliardi per abbassare il prezzo dell’energia nel 2026 e saremo ancora meno competitivi”.

“Noi abbiamo sempre chiesto un piano industriale che avesse una visione di almeno 3 anni, abbiamo lavorato insieme per fare in modo che l’iperammortamento avesse 2026-27-28. Speriamo rimanga così, io credo che questa sia la via per avere una visione a lungo termine a chi fa investimenti”. Tutto questo “insieme alla Zes che sta facendo sì che il Sud diventi più forte. E’ ovvio che serve volare alto perché le nostre imprese hanno bisogno di competitività e per essere produttivi e incrementare la competitività servono investimenti”.

“Il Mercosur ci preoccupa. Ci aspettiamo che gli Usa nel prossimo anno possano avere un calo e per noi è un partner importante. Noi oggi non possiamo perdere l’opportunità di un negoziato che dura da 25 anni. Quello dell’Italia è un voto determinante e non possiamo perdere questa occasione, abbiamo saputo dell’astensione del Belgio e la posizione del Brasile. Serve far presto e trovare le condizioni che mettano in tranquillità gli agricoltori, che sono un pezzo importante dell’Europa perché serve trovare le giuste compensazioni e tutele, ma non possiamo perdere un pezzo di Pil così importante che è quello dell’industria europea”, ha concluso.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto
Advertisement

Italpress TV


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano

LombardiaLive24 by Agenzia Creativamente P. IVA 02607700180 COPYRIGHT © 2021-2025 ALL RIGHTS RESERVED: LOMBARDIALIVE24 BY AGENZIA CREATIVAMENTE.
Sito creato da Emanuele Bottiroli. © Tutti i diritti riservati. I nomi e i loghi delle testate giornalistiche edite da Agenzia CreativaMente Editore sono registrati presso il Tribunale di Pavia e la Camera di Commercio di Pavia. È vietato qualsiasi utilizzo, anche parziale, dei contenuti pubblicati, inclusi la memorizzazione, la riproduzione, la rielaborazione, la diffusione e la distribuzione degli stessi, su qualsiasi piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza preventiva autorizzazione scritta.