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Alla Camera i funerali di Stato per Napolitano

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Giustizia, Greco “Due concorsi separati per garantire giusto processo”

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ROMA (ITALPRESS) – “E’ necessario considerare l’opportunità di avere due concorsi separati per la magistratura requirente e per i giudicanti”. Lo ha detto il presidente del Consiglio nazionale forense, Francesco Greco, audito dalla commissione Affari costituzionali della Camera sui quattro progetti di legge e sul ddl costituzionale del governo relativi alla separazione delle carriere, come riporta il quotidiano Il Dubbio.
Secondo Greco si tratta di “un punto saliente per realizzare davvero due carriere distinte, garantendo un giusto processo con tre soggetti che siano realmente estranei tra loro: il giudice, il pubblico ministero e l’avvocato. La semplice separazione post- concorsuale non è sufficiente a raggiungere tale obiettivo”.
In merito all’ipotesi del sorteggio per il Consiglio superiore della magistratura, “pur riconoscendo che potrebbe non essere la soluzione migliore in assoluto, ritengo sia l’unica strada praticabile per contrastare efficacemente il fenomeno del ‘correntismò nella magistratura – sottolinea Greco -. Tutti noi addetti ai lavori siamo consapevoli di come le correnti spesso assegnino i ruoli apicali. Il Csm non deve essere l’organo di autogoverno delle correnti, ma deve rappresentare l’intera magistratura”.
Greco condivide “l’idea dell’istituzione di un’Alta Corte disciplinare, considerando i molti casi, in questi anni, di procedimenti disciplinari a carico di magistrati che, per la maggior parte, si sono definiti con sanzioni enormemente irrisorie rispetto alle contestazioni che il magistrato aveva subìto”. E sottolinea “l’importanza, per la nostra democrazia, di mantenere l’obbligatorietà dell’azione penale”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Manovra, Schlein “Scuola sia tra priorità, docenti vanno pagati meglio”

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ROMA (ITALPRESS) – “Per noi l’istruzione pubblica è la prima grande leva di emancipazione sociale, le diseguaglianze si contrastano dai primi anni di vita. Un bimbo di Reggio Calabria ha cinque anni di aspettativa di vita in meno rispetto a un coetaneo di Bologna. L’Italia è già troppo divisa, altro che autonomia differenziata. Quest’ultimo provvedimento darà alla scuola del Paese un colpo letale”. Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein in un’intervista al quotidiano La Repubblica.
“I docenti vanno pagati meglio, visto che oggi sono tra i peggio retribuiti del mondo sviluppato – prosegue -. Se è precaria la scuola, se è precaria la ricerca, è precario il futuro del Paese. Questo governo non crede nel futuro del Paese. Bisogna ridare ai docenti dignità sociale. Non è solo una questione di qualità didattica, è democrazia”.
“Chiedo uno sforzo economico maggiore, già nella prossima manovra, ma la verità è che il Governo Meloni ha fatto due manovre dimenticando scuola e diritto allo studio”, sottolinea la leader dem.
“Bisogna fare delle scelte, indicare le priorità. La scuola è tra le priorità, insieme a sanità, attività produttive, salari e ambiente. Su alcune questioni dobbiamo proseguire nel solco del Next generation europeo, ma gli stipendi degli insegnanti sono una responsabilità dello Stato. I fondi europei, comunque, vanno utilizzati con maggiore intelligenza”, dice ancora Schlein, che spiega: “Dobbiamo abbattere le rette di accesso ai nidi. In alcune regioni italiane si sta sperimentando un buon modo di fare inclusione aprendo il servizio a tutti. La politica è esattamente questo, scegliere che cosa fare”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Renzi “Campo largo? Se non ci vogliono andiamo da soli”

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Il terzo polo “lo ha distrutto Calenda senza una ragione. Ora il centro deve optare tra la destra con Vannacci e Salvini o la sinistra con Conte e Bonelli. Scelta non facile. Ma da soli non si vince, puoi solo far perdere qualcuno. Ho scelto di stare con il centrosinistra ma rispetto chi andrà a destra”. Così il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, in un’intervista a Il Giornale. Sulle prospettive di un campo largo, secondo Renzi “c’è uno scontro tra Schlein e Conte. Schlein dice: facciamo l’accordo sui contenuti. Conte invece non ci vuole perché non ha ancora digerito la sostituzione con Draghi. Vive di rancore per il passato e mi insulta: ma cosa vuole aspettarsi da uno che si dichiara di sinistra e non sceglie tra Trump e Harris?”. L’ex premier assicura che comunque “noi alle Politiche del 2027 ci saremo comunque, con una lista alternativa alla destra. Se vince la linea Schlein saremo alleati. Se vince la linea de Il Fatto Quotidiano andiamo senza di loro. Vigliamo rappresentare il centro dentro il centrosinistra. Se non ci vogliono, faranno un’alleanza di sinistra-sinistra e vediamo come finisce”.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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