Cronaca
Aspirante Jihadista fermato a Cesena per terrorismo
Pubblicato
2 anni fa-
di
RedazioneCESENA (ITALPRESS) – La Polizia di Stato di Bologna ha fermato, a Cesena, un giovane italiano di origine tunisina, di 24 anni, accusato del reato di arruolamento con finalità di terrorismo internazionale. Il provvedimento, che compendia le evidenze indiziarie emergenti dall’attività delle Digos di Bologna e di Forlì/Cesena, è stato emesso dal Procuratore Distrettuale, Giuseppe Amato, e dal pm Antonio Gustapane.
L’indagine – iniziata lo scorso luglio e originata da acquisizioni informative dell’AISE immediatamente sviluppate dai predetti organi investigativi della Polizia di Stato – ha dimostrato, sottolineano gli inquirenti, “la ferma determinazione dell’uomo a raggiungere i teatri di jihad Siro-Iracheno dopo avere intrapreso un percorso di radicalizzazione che lo ha portato ad una profonda adesione delle ideologie dell’estremismo islamico”.
Significativo al riguardo quanto emerso dal monitoraggio dell’attività on line dell’indagato, che avrebbe mantenuto “sistematici contatti virtuali con esperti religiosi dell’ISIS che hanno rinforzato la sua determinazione operativa, alimentata anche dall’ossessiva visione di scene di jihad ed ascolto di sermoni e anasheed dedicati al martirio presenti nel web e su piattaforme social (Instagram e Telegram)”.
E’ stato quindi riscontrato come il giovane avesse preso contatti con un facilitatore che avrebbe agevolato il suo viaggio ed il reclutamento nelle fila del circuito jihadista; a tal fine ha intensificato l’addestramento fisico per raggiungere un livello di preparazione idoneo nonchè ripreso l’attività professionale di elettricista funzionale al reperimento della somma necessaria ad affrontare il viaggio.
Per quanto riguarda la condotta di “arruolamento passivo”, configurata dall’articolo 270 quater, comma 2, del Cp, gli inquirenti ricordano che la Corte di Cassazione in una sentenza del 2019 chiarisce quanto segue: “… non è necessaria la prova del ‘serio accordò con l’associazione, ma è invece sufficiente la prova della integrale disponibilità del neo-terrorista al compimento di tutte le azioni necessarie al raggiungimento degli scopi eversivi propagandati dall’associazione. Del resto, il segno distintivo della condotta di arruolamento è la sua connotazione ‘individualè, che segna la sua differenziazione netta rispetto alla condotta di partecipazione (articolo 270 bis, comma 2, del Cp), che, invece, presuppone l’innesto del partecipe nella struttura organizzata e, dunque, la prova dell’esistenza di un contatto operativo, anche flessibile, ma concreto tra il singolo e l’organizzazione che, in tal modo, abbia consapevolezza, anche indiretta, dell’adesione da parte del soggetto agente. Detto altrimenti, proprio per evitare di sovrapporre la condotta di arruolamento a quella di partecipazione all’associazione, non è necessario che l’accettazione della richiesta individuale di arruolamento avvenga attraverso la stipula di un ‘serio accordò tra l’arruolato e l’organizzazione, essendo sufficiente la messa a disposizione incondizionata del neo-arruolato alla commissione di atti terroristici (ciò che nella specie la Corte ha ritenuto essere stato adeguatamente motivato in sede di merito, attraverso la valorizzazione di plurimi indizi, quali, tra gli altri, l’effettuazione di un viaggio in Siria, il tenore di alcune conversazioni intercettate in cui l’imputato non negava che un secondo viaggio in Siria fosse funziona/e al congiungimento con le milizie dell’organizzazione terroristica, il rinvenimento di materiale telematico riconducibile alla propaganda jihadista).(Cassazione, Sezione Il penale, sentenza numero 23168, 14 marzo 2019)”.
– foto ufficio stampa Polizia di Stato –
(ITALPRESS).
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Cronaca
ECCO L’IMPRONTA 33 CHE COLLOCHEREBBE ANDREA SEMPIO SUL LUOGO DEL DELITTO DI GARLASCO
Pubblicato
3 ore fa-
20 Maggio 2025di
Redazione
C’è un elemento, di cui si è venuti a conoscenza solo oggi, grazie ad una esclusiva sui social del Tg 1, che inchioderebbe Andrea Sempio sul luogo del delitto di Garlasco quella mattina dell’estate 2007 in cui venne uccisa Chiara Poggi. Un’impronta palmare che all’epoca delle prime indagini non venne attribuita a nessun nome, nella relazione scientifica dei Ris di Parma. Anzi, quell’elemento venne ritenuto dagli investigatori di allora «di nessuna utilità» (non c’è da stupirsi, visto come furono portate avanti le indagini). Si tratta della numero 33 per utilizzare la dicitura con cui venne refertata dai carabinieri del Ris nella villetta di via Pascoli a Garlasco.
Ad attribuire l’impronta al 37enne ora indagato, e che oggi non si è presentato in Procura a Pavia, è stata una consulenza disposta dai magistrati diretti da Fabio Napoleone nel corso delle indagini del nucleo investigativo dei carabinieri di Milano. Sono stati proprio gli investigatori dell’Arma i primi a prendere e a confrontare quel reperto con le impronte del nuovo indagato. Un elemento che secondo gli inquirenti colloca, oltre al Dna sul quale è ancora in corso un incidente probatorio, Sempio sulla scena del crimine.
L’impronta del palmo della mano, infatti, si trova proprio sul muro delle scale che portano alla cantina di casa Poggi. Il luogo dove l’assassino di Chiara ha gettato il suo corpo dopo averla uccisa. Lungo quel muro, gli inquirenti repertarono oltre venti impronte: quattro attribuibili al carabiniere Gennaro Cassese, una a Marco Poggi – fratello della vittima – e la numero 33, appunto. Secondo la Procura, quell’impronta è di Andrea Sempio. Dopo 18 anni si sta riscrivendo la storia del delitto di Garlasco. Per Alberto Stasi, nonostante cinque processi e anni di indagini, oggi è stata una prima volta, quella dell’interrogatorio presso la procura di Pavia. All’epoca del delitto ad indagare era quella di Vigevano, poi il caso nei tre giudizi d’appello passò a Milano. Andrea Sempio, invece, era già stato interrogato a Pavia il 10 febbraio di 8 anni fa. Ma allora fu chiaro fin da subito che l’orientamento dei magistrati, guidati dall’aggiunto Mario Venditti, era molto scettico, rispetto all’ipotesi di una rivisitazione del delitto di Garlasco. Oggi le cose sono molto diverse. E i magistrati sono convinti che molte cose, di qui a breve, potrebbero cambiare.
Cronaca
PRONTO METEO – PREVISIONI PER IL 21 MAGGIO 2025
Pubblicato
4 ore fa-
20 Maggio 2025di
Redazione
Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.

ROMA (ITALPRESS) – Delitto Garlasco: Sempio non si presenta dai Pm, Stasi sì – Putin: “Russia e Ucraina trovino compromessi” – Nuove sanzioni per la Russia da Ue e Gb – Papa Leone XIV: “Mai pensato di essere eletto” – Onu: altri aiuti a Gaza o 14mila bimbi rischiano morte – Oms annuncia primo storico accordo su pandemie – Addio a Nino Benvenuti, campione olimpico di Roma 1960 – Cuori Olimpici fa tappa a Cremona e celebra il fiume Po – Previsioni 3B Meteo 21 Maggio.
Anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24.it, itinerarinews.it, oltre alle pagine social, troverete le ultime notizie e le rubriche quotidiane di Agenzia Italpress con articoli veloci da leggere e in continuo aggiornamento.
Più informazione, più qualità, più contenuti su Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24, le tv per tutti: da vedere, da ascoltare e da leggere. Ampliamo gli orizzonti del nostro territorio con il sistema crossmediale di CreativaMente Editore: www.agenziacreativamente.it.


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