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Cronaca

Finanziamento di 6 milioni per impianti sci di Colere nel bergamasco

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MILANO (ITALPRESS) – Istituto per il Credito Sportivo, nel ruolo di lead arranger, Finlombarda, società finanziaria di Regione Lombardia, e Banca Sella hanno siglato un contratto di finanziamento con RSI Srl per un importo del valore complessivo pari a 6 milioni di euro e con una durata di 17 anni, assistito dalla garanzia concessa del Fondo di garanzia per l’impiantistica sportiva gestito da Istituto per il Credito Sportivo.
L’azienda, risultata aggiudicataria della concessione per la progettazione, costruzione, manutenzione e gestione di “Colere Ski Area 2200” in provincia di Bergamo nell’ambito della procedura di gara indetta dal Comune di Colere, investirà le risorse finanziarie per rilanciare la competitività e attrattività del comprensorio sciistico: nella stagione invernale gli sciatori potranno godere di minori tempi di percorrenza delle salite e delle piste, nella stagione estiva aumenteranno le attività alpinistiche ed escursionistiche dei turisti che visitano la Val di Scalve.
Attraverso il finanziamento concesso anche grazie al contributo di Regione Lombardia pari a 4,5 milioni di euro, RSI Srl, tra l’altro, installerà una cabinovia a dieci posti, una seggiovia a sei posti provvedendo altresì al riposizionamento della seggiovia biposto Capanno e alla completa revisione della triposto Corna Gemelle. Il piano della società prevede che tutti gli interventi si concludano entro l’inizio della stagione invernale 2023-2024.
“Colere Ski Area 2200” si sviluppa dai 1.100 ai 2.200 metri, con circa 20 km di piste e tre impianti di risalita: la seggiovia di arroccamento Carbonera-Polzone, la seggiovia Polzone-Cima Bianca (principale del comprensorio), la seggiovia Corne Gemelle – Ferrantino e la seggiovia Capanno, oltre a un tapis roulant per il campo scuola.
“Con l’obiettivo di rilanciare e rendere più attrattive le strutture e gli impianti del territorio montano della Val di Scalve – spiega l’assessore regionale Massimo Sertori – Regione Lombardia attraverso la sottoscrizione del Patto Territoriale per la Val di Scalve ha messo in campo 4,5 milioni di euro per realizzare opere di riqualificazione e destagionalizzazione che possano rendere il Comprensorio sempre più moderno”. “Grazie all’impegno sinergico di enti, istituzioni ed operatori del territorio il Patto – conclude Sertori – si è rivelato uno strumento fondamentale per il rilancio del territorio atto a generare l’attivazione di importanti investimenti del settore privato legati principalmente al settore turistico, immobiliare ed impiantistico sportivo”.
“Moderni e veloci impianti di risalita sono leva fondamentale per il rilancio di turistico di una stazione sciistica e così avverrà per ‘Colere Ski Area 2200’, nella Valle di Scalve – commenta Barbara Mazzali, assessore al Turismo, Moda e Marketing di Regione Lombardia -. Ne gioverà tutta l’immagine delle Alpi Orobie, già oggi meta di sport invernali, che attraggono turisti anche dall’estero. Non solo per sci e snowboarding la Bergamasca ‘montanà ha tante potenzialità ancora da sfruttare che contribuiranno alla crescente competitività turistica della Lombardia rispetto ad altre Regioni dell’Arco alpino”.
“Il supporto finanziario al rilancio del comprensorio Colere Ski Area 2200 – sottolinea il Ceo di RSI, Silvio Rossi – risponde ad una logica di sostegno non solo alla nostra realtà, ma a tutto il territorio. Un’area montana vocata ad un turismo e ad un’economia che punta ad intercettare un mercato sempre più ampio ed esigente sia in chiave invernale che estiva. Apprezziamo profondamente l’attenzione con cui Finlombarda, l’Istituto per il Credito Sportivo e Banca Sella ci sono venuti incontro supportando fattivamente il nostro progetto con un finanziamento attagliato ai piani operativi e ad una visione di lungo termine”.
“Investire nell’impiantistica sportiva per valorizzare e favorire lo sviluppo turistico dei territori è la missione dell’Istituto per il Credito Sportivo, unica banca pubblica al servizio dello Sport e della Cultura. L’operazione che ha portato al rinnovo degli impianti di Colere, e che ha visto ICS come lead arranger, contribuirà a migliorare sensibilmente l’offerta turistica e a valorizzare tutta l’area montana delle Alpi Scalve. Il sostegno finanziario a progetti di tale importanza rafforza l’impegno del Credito Sportivo che è da oltre 60 anni in prima linea per il miglioramento delle infrastrutture sportive del Paese in modo da consegnare alle comunità impianti sempre più all’avanguardia, sicuri, energeticamente sostenibili e accessibili a tutti” ha dichiarato Beniamino Quintieri, Presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo
“Il turismo alpino rappresenta uno degli asset principali per lo sviluppo economico della nostra regione sia d’estate, sia d’inverno. Siamo lieti di aver partecipato al finanziamento in pool del comprensorio sciistico di Colere: la competitività dei nostri territori passa anche dalla valorizzazione di quei fattori indispensabili per un turismo montano di successo”, ha dichiarato Andrea Mascetti, Presidente di Finlombarda Spa.
“La partecipazione a questa iniziativa conferma il forte impegno e l’importante ruolo di Banca Sella a supporto del territorio, anche attraverso la recente istituzione della nuova sede a Bergamo, e rientra nell’ambito degli obiettivi di finanza sostenibile portati avanti dal Gruppo. Sostenere un progetto di ammodernamento di strutture e impianti per rilanciare la competitività e l’attrattività del comprensorio sciistico è un segno tangibile di vicinanza e attenzione verso l’intera provincia orobica, rappresentando al tempo stesso un fattore abilitante per la sua crescita e sviluppo economico”, ha commentato Giorgio De Donno, Condirettore Generale e Vice CEO di Banca Sella.

– foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Riciclaggio e reati tributari, perquisita la sede del Brescia Calcio

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BRESCIA (ITALPRESS) – Eseguite perquisizioni nei confronti del Brescia Calcio e di altri 24 soggetti indagati per riciclaggio e reati tributari connessi all’indebito utilizzo di crediti fiscali per oltre 4 milioni di euro. Le Fiamme gialle di Brescia, in collaborazione con i reparti territorialmente competenti, hanno eseguito nelle province di Brescia, Milano, Arezzo, Massa Carrara, Roma, Napoli, Benevento, Avellino, Caserta, Potenza e Taranto, provvedimenti di perquisizione personale e locale, emessi dalla Procura distrettuale, nei confronti di 25 soggetti (11 persone fisiche e 14 persone giuridiche), a diverso titolo coinvolti nella commercializzazione di crediti inesistenti e alle conseguenti condotte riciclatorie.

L’indagine delle Fiamme Gialle avrebbe permesso di disvelare l’esistenza di un articolato schema fraudolento atto a consentire a diverse figure imprenditoriali di beneficiare indebitamente di crediti IVA inesistenti. In particolare, gli indagati, avvalendosi di società fiscalmente inadempienti, prive di sedi operative e rappresentate da soggetti gravati da numerosi precedenti di polizia in materia di reati fiscali, avrebbero generato crediti fiscali fittizi per un importo quantificato, allo stato, in oltre quattro milioni di euro.

Tali crediti sarebbero stati successivamente ceduti, tramite una ulteriore società “veicolo” a diverse persone giuridiche, tra le quali il Brescia Calcio, al fine di consentire un abbattimento del carico fiscale e contributivo. All’esito dei riscontri investigativi, la società “veicolo”, con sede dichiarata a Milano, sarebbe risultata priva delle necessarie autorizzazioni per l’esercizio della specifica attività finanziaria nonché sprovvista di un’effettiva e idonea struttura imprenditoriale. In tale contesto, sarebbe altresì emerso il coinvolgimento di uno studio di professionisti operanti prevalentemente nel territorio bresciano. Nel corso delle attività di perquisizione, infine, è stata sottoposta a sequestro anche la documentazione necessaria per verificare la responsabilità amministrativa delle società coinvolte, in ordine all’esistenza e attuazione dei modelli organizzativi.

– foto IPA Agency –

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Cronaca

Riciclaggio per 20 milioni in Lombardia, in due finiscono ai domiciliari

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CREMONA (ITALPRESS) – La Guardia di Finanza di Cremona ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di un italiano residente in Austria, indagato per il riciclaggio di oltre 20 milioni di euro derivanti dalla commissione di reati tributari, e di un imprenditore edile della provincia di Brescia quale responsabile dell’auto-riciclaggio e dei reati tributari commessi quale amministratore di fatto di 7 imprese edili intestate a prestanome.

Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Bolzano, che ha disposto anche il sequestro preventivo, a carico di 8 società di capitali e 4 persone fisiche, di 15 immobili, 7 rapporti finanziari, quote societarie e denaro contante, per un valore complessivo pari ad oltre 5 milioni di euro. L’attività investigativa ha riguardato il sistema di riciclaggio posto in essere da due italiani, residenti in Austria ed originari delle province di Padova e Treviso, che facevano transitare, dal 2020 al 2024, oltre 20 milioni di euro su di un conto corrente aperto presso una filiale bancaria di Bolzano ed intestato ad una società austriaca agli stessi riconducibile per poi trasferire le risorse finanziarie in altri paesi esteri (Austria, Lituania e Repubblica Popolare Cinese) trattenendo quale profitto dell’operazione di money laundering il 5%, oltre ad un ulteriore 1% per commissioni e costi bancari.

Le somme riciclate venivano poi restituite periodicamente in contanti – nella misura del 94% del totale – all’imprenditore della provincia di Brescia, amministratore di fatto di 7 imprese edili intestate a prestanome che, nel tempo, avevano evaso imposte dirette ed IVA per oltre 28 milioni di euro e dai cui conti correnti erano stati trasferiti gli importi da riciclare. Le indagini bancarie eseguite ed i prospetti extracontabili rinvenuti nel corso delle perquisizioni eseguite presso l’abitazione dell’imprenditore edile indagato per auto-riciclaggio nonché presso il domicilio italiano di uno dei due “riciclatori”, in provincia di Padova, consentivano una puntuale ricostruzione dei flussi di riciclaggio, della quota di profitto trattenuta dai riciclatori e degli importi restituiti in contanti.

Il gip del Tribunale di Bolzano ha disposto il sequestro preventivo dei profitti dei reati di riciclaggio e auto-riciclaggio, pari, rispettivamente, a 1 milione di euro e 18 milioni di euro, e dei profitti dei reati tributari perpetrati attraverso le 7 imprese edili intestate a prestanome. Con il medesimo provvedimento è stata, inoltre, data applicazione alla normativa in materia di responsabilità amministrativa da reato delle società, essendo stato accertato che le imprese edili non avevano adottato modelli organizzativi idonei a prevenire la commissione dei reati tributari di dichiarazione fraudolenta ed indebita compensazione di crediti fittizi. Conseguentemente il gip ha disposto anche il sequestro preventivo a carico delle imprese edili. Nel corso dell’esecuzione del provvedimento cautelare, è emerso che l’imprenditore bresciano avrebbe fraudolentemente alienato in favore del figlio quote societarie aventi una consistenza patrimoniale – in ragione dei numerosi beni immobili intestati a tali persone giuridiche – per un valore di oltre 600 mila euro, con ciò integrando il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte. A tal riguardo il gip del Tribunale di Bolzano ha emesso un ulteriore provvedimento di sequestro a valere su tali quote societarie e sui beni immobili intestati alle società.

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L’esecuzione dei provvedimenti di sequestro, curata dal Gruppo della Guardia di finanza di Cremona, ha consentito di sottoporre a vincolo ablativo 15 immobili, 7 rapporti finanziari, quote societarie e denaro contante, per un valore complessivo pari ad oltre 5 milioni di euro, a carico di 4 persone giuridiche ed 8 persone fisiche. Il gip del Tribunale di Bolzano ha disposto l’applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari a carico dell’indagato per riciclaggio residente in Austria e domiciliato in provincia di Padova, nonché dell’imprenditore bresciano in relazione alle condotte di auto-riciclaggio e di frode fiscale.

La guardia di finanza di Cremona oltre a procedere alla constatazione delle connesse violazioni amministrativo- tributarie a carico delle diverse imprese coinvolte, ha proceduto anche al recupero a tassazione dei proventi illeciti personalmente conseguiti dall’imprenditore della provincia di Brescia. Complessivamente sono state formulate oltre 60 ipotesi di reato a carico di 14 indagati, di cui 2 sottoposti a misura cautelare personale, oltre a 4 persone giuridiche.

– foto ufficio stampa Guardia di Finanza –

(ITALPRESS).

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Los Angeles, proteste e arresti di massa. Trump “Manifestanti animali”

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WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Nel corso di un suo intervento alla base militare di Fort Bragg, il presidente americano Donald Trump ha definito i manifestanti di Los Angeles “animali” e “nemici stranieri”, giustificando l’impiego dell’esercito contro i dimostranti che si opponevano ai suoi raid sull’immigrazione.

Il tycoon ha poi giurato di “liberare” la città della costa occidentale. Trump ha utilizzato la platea del 250° anniversario dell’esercito americano per denunciare i manifestanti. Il presidente repubblicano, che considera l’esercito uno strumento fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi nazionali, ha sfruttato le recenti proteste di Los Angeles come un’opportunità per schierare la Guardia Nazionale e i Marines statunitensi, nonostante le obiezioni del governatore democratico della California. A Los Angeles, i manifestanti hanno bloccato un’importante autostrada e incendiato auto durante il fine settimana, ma le manifestazioni si sono concentrate principalmente in diversi isolati del centro. Il Dipartimento di Polizia di LA ha annunciato che sono stati effettuati “decine di arresti” all’interno di gruppi di manifestanti radunati nella zona designata per il coprifuoco imposto dalla sindaca Karen Bass.

“Non permetteremo che una città americana venga invasa e conquistata da un nemico straniero. Ecco cosa sono”, ha affermato Trump, che ha definito poi Los Angeles “un cumulo di spazzatura” con “interi quartieri sotto il controllo” dei criminali e ha affermato che il governo federale “utilizzerà ogni risorsa a disposizione per sedare la violenza e ripristinare la legge e l’ordine”.

“Libereremo Los Angeles e la renderemo di nuovo libera, pulita e sicura”, ha affermato Trump. Il tycoon ha autorizzato fino ad adesso l’invio di 4000 soldati della Guardia Nazionale in città, contro la volontà del governatore della California Gavin Newsom. Circa 700 Marines sono stati inviati nell’area.

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Martedì il governatore della California Gavin Newsom ha chiesto a un tribunale federale di impedire a Trump di utilizzare l’esercito nella sua città. I leader della California hanno accusato Trump di fomentare la rabbia e i disordini dei manifestanti.

– foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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