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Economia

A Bragagni il King Husein Global Business & Intercultural Peace Award

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ROMA (ITALPRESS) – All’imprenditore toscano Maurizio Bragagni, presidente della fondazione Esharelife, è stato conferito il King Husein Global Business & Intercultural Peace Award, un riconoscimento che ogni anno viene assegnato a personaggi che nel mondo si distinguono per il loro impegno nella promozione dell’inclusione, della diversità e della pace nella comunità imprenditoriale globale.
Il premio è stato consegnato a Bragagni, il primo italiano ad esserselo aggiudicato, alla conferenza “Dare to Overcome”, in corso a New Delhi, in India su impulso della Religious Freedom & Business Foundation e dedicato alle aziende Fortune 500, per esaltare i successi legati alla libertà religiosa e agli affari.
Cittadino italiano e britannico, Bragagni amministratore delegato di Tratos UK, la multinazionale italo-britannica dei cavi ad alta tecnologia con stabilimenti in Italia e nel Regno Unito ed una presenza ramificata in tutto il mondo. Ha fondato e presiede la fondazione Esharelife, che ha raccolto consistenti fondi a sostegno del progetto in Kenya della Fondazione Avsi.
E’ considerato un imprenditore “olivettiano” per la sua attenzione al benessere e alla qualificazione del suo personale.
“Valori come inclusività e diversità sul posto di lavoro in un mondo in costante cambiamento e connesso sono necessari per il successo e la longevità di qualsiasi azienda. L’inclusività garantisce che le opinioni di tutti siano ascoltate, indipendentemente dal loro background o situazione. La diversità, in tutte le sue variazioni, fornisce nuove intuizioni e migliora la creatività. La pace agisce come il collante che tiene tutto insieme, creando un’atmosfera che favorisce la cooperazione e il progresso”, ha detto Bragagni alla cerimonia di consegna del premio.

– Foto ufficio stampa Fondazione Esharelife –

(ITALPRESS).

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Economia

Dombrovskis “Le previsioni dell’Ue mostrano che il deficit dell’Italia scenderà sotto il 3%”

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BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Secondo le ultime previsioni Ue, in Italia il deficit scenderà al 3% del Pil quest’anno e continuerà a diminuire negli anni successivi. Lo ha dichiarato il commissario europeo all’Economia, Valdis Dombrovskis, presentando in una conferenza stampa le previsioni economiche d’autunno 2025 per l’area Ue. Rispondendo ad una domanda in merito, il commissario ha precisato che per l’abrogazione della procedura per deficit eccessivo occorrerà attendere i dati finali di Eurostat, che saranno disponibili in primavera.

Secondo quanto precisa un comunicato della Commissione europea, le previsioni economiche d’autunno 2025 mostrano che la crescita in zona Ue nei primi tre trimestri del 2025 ha superato le aspettative. Sebbene i buoni risultati siano stati inizialmente determinati da un’impennata delle esportazioni in previsione degli aumenti tariffari, l’economia dell’Ue ha continuato a crescere anche nel terzo trimestre. In prospettiva, l’attività economica dovrebbe continuare a espandersi a un ritmo moderato nel periodo oggetto delle previsioni, nonostante il difficile contesto esterno. Secondo le previsioni d’autunno di quest’anno, il Pil reale nell’Ue crescerà dell’1,4% nel 2025 e nel 2026, raggiungendo l’1,5% nel 2027. Si prevede che la zona euro rifletterà tale tendenza e che il Pil reale crescerà dell’1,3% nel 2025, dell’1,2% nel 2026 e dell’1,4% nel 2027.

Si prevede che l’inflazione nella zona euro continuerà a diminuire, scendendo al 2,1% nel 2025 e oscillando intorno al 2% nel periodo oggetto delle previsioni. Nell’intera Ue l’inflazione dovrebbe rimanere leggermente più elevata, scendendo al 2,2% nel 2027. “Anche in un contesto sfavorevole, l’economia dell’Ue ha continuato a crescere – ha commentato Dombrovskis -. Ora, dato il difficile contesto esterno, l’Ue deve agire con risolutezza per sbloccare la crescita interna. Ciò significa accelerare i lavori sull’agenda per la competitività, anche semplificando la regolamentazione, completando il mercato unico e promuovendo l’innovazione”.

– foto IPA Agency –

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(ITALPRESS).

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Economia

Ponte sullo Stretto, arriva un nuovo stop dalla Corte dei Conti

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ROMA (ITALPRESS) – La Sezione centrale di controllo di legittimità della Corte dei conti, all’esito della Camera di consiglio seguita all’adunanza di oggi, non ha ammesso al visto e alla conseguente registrazione il decreto del 1° agosto 2025, n. 190, del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti di concerto con il ministero dell’Economia e delle finanze, adottato ai sensi dell’articolo 2, comma 8, del decreto-legge 31 marzo 2023, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 maggio 2023, n. 58, recante “Disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria”, approvazione III atto aggiuntivo alla convenzione del 30 dicembre 2003, n. 3077, fra il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e la società Stretto di Messina. Le motivazioni, in corso di stesura, saranno rese note entro trenta giorni, con apposita deliberazione.

SALVINI “NESSUNA SORPRESA, RESTIAMO FIDUCIOSI”

“Nessuna sorpresa: è l’inevitabile conseguenza del primo stop della Corte dei conti. I nostri esperti sono già al lavoro per chiarire tutti i punti. Resto assolutamente determinato e fiducioso”. Così il vicepremier e ministro Matteo Salvini, a proposito dell’intervento della Corte dei conti sul ponte sullo Stretto.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Economia

Bankitalia, Panetta “Dal 2011 evasione ridotta di un terzo. L’economia irregolare ostacola la crescita”

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ROMA (ITALPRESS) – “Dal 2011 l’incidenza dell’economia non osservata sul Pil è diminuita di 2 punti percentuali. La quota dei lavoratori irregolari è scesa di oltre un punto, al 10 per cento, e l’evasione fiscale, in rapporto al prodotto, si è ridotta di quasi un terzo, al 4 per cento. Questi progressi riflettono la trasformazione del sistema economico e il rafforzamento della capacità operativa della Pubblica amministrazione”. Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta intervenendo alla cerimonia di inaugurazione dell’anno di studi 2025-2026 della Guardia di Finanza, con la prolusione dal titolo “Costruire la legalità economica: istituzioni, riforme, tecnologia”.

“L’economia irregolare resta un fenomeno esteso e radicato, che ostacola la crescita e intacca i principi di equità su cui si fonda la convivenza civile. Contrastarla significa, certamente, recuperare risorse per il bilancio pubblico; ma, prima ancora, vuol dire rafforzare la credibilità delle istituzioni, difendere la dignità del lavoro e tutelare la
libertà d’impresa”, ha però precisato.

“La dichiarazione precompilata, la registrazione telematica dei contratti, i servizi di assistenza online e la digitalizzazione delle procedure di accertamento hanno reso più semplice e trasparente il rispetto degli obblighi fiscali e il processo di riscossione delle imposte”, ha sottolineato. “La dichiarazione precompilata, la registrazione telematica dei contratti, i servizi di assistenza online e la digitalizzazione delle procedure di accertamento hanno reso più semplice e trasparente il rispetto degli obblighi fiscali e il processo di riscossione delle imposte” ha aggiunto Panetta “un passo decisivo è stata l’introduzione della fatturazione elettronica e della trasmissione telematica dei corrispettivi delle transazioni commerciali, che consentono di acquisire i dati in tempo reale, rafforzando la percezione dei controlli: circa due terzi dell’aumento del gettito IVA nel 2019 – primo anno di applicazione – è attribuibile alla fatturazione elettronica”. Il governatore della Banca d’Italia ha ricordato che “la digitalizzazione delle procedure di accesso ad alcuni incentivi fiscali – in particolare quelli per l’innovazione e per l’edilizia – ha migliorato l’assistenza ai contribuenti e la prevenzione di abusi e frodi, contrastando l’utilizzo indebito di crediti inesistenti. Sono in corso progetti che integrano i sistemi informatici delle agenzie fiscali con quelli di altre amministrazioni e favoriscono l’interazione delle agenzie con gli strumenti digitali di cittadini e imprese. Altre iniziative utilizzano l’intelligenza artificiale per potenziare l’analisi e la prevenzione di possibili comportamenti non conformi alle norme fiscali. La manovra di bilancio in discussione prosegue nella direzione di un uso automatizzato delle basi dati pubbliche”, ha precisato.

“Ai fini di antiriciclaggio la Banca d’Italia vigila su circa 1.100 intermediari, svolgendo attività di controllo a distanza e ispezioni in loco. In questo ambito, nel 2024 sono state condotte 600 azioni di vigilanza conoscitiva e correttiva e 43 accertamenti ispettivi”. “L’azione della Banca d’Italia si integra con quella dell’Unità di informazione finanziaria per l’Italia, che opera all’interno dell’Istituto con un regime di autonomia e indipendenza” ha aggiunto Panetta. “La UIF rappresenta un importante elemento del sistema nazionale di prevenzione del riciclaggio: nel 2024 ha ricevuto 370 richieste di collaborazione da parte dell’Autorità giudiziaria e degli organi investigativi e ha trasmesso 3.000 segnalazioni di operazioni sospette alle Procure30″. Il governatore della Banca d’Italia ha ricordato che ” la Banca d’Italia e la Guardia di Finanza collaborano assiduamente in tema di vigilanza sugli intermediari, trattamento delle banconote, antiriciclaggio e contrasto al finanziamento del terrorismo”, ha concluso.

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LE SUE PAROLE ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO DI STUDI DELLA SCUOLA DI POLIZIA ECONOMICO-FINANZIARIA

“In Italia l’economia irregolare ha dimensioni significative. Secondo le stime dell’Istat, quella non osservata nel 2023 generava un valore aggiunto pari a 218 miliardi di euro e al 10% del Pil”. Così invece il governatore di Banca d’Italia in occasione dell’inaugurazione dell’Anno di Studi 2025-26 della Scuola di Polizia Economico-Finanziaria di Roma.Questi fenomeni comportano costi sociali ingenti e incidono sull’intera economia nazionale, nel Mezzogiorno come nel Centro Nord, sebbene con intensità diverse. Quasi la metà dell’economia non osservata è localizzata nel Nord Italia, circa un terzo nel Mezzogiorno. Se rapportata al valore aggiunto di ciascuna area, l’incidenza è inferiore al 10 per cento al Nord e superiore al 16 nel Mezzogiorno. Il lavoro sommerso alimenta lo sfruttamento e penalizza le fasce più vulnerabili della popolazione, spesso costrette ad accettare condizioni di vita e di lavoro degradanti e prive di tutela. L’azione delle mafie, fondata su violenza e intimidazione, compromette la libertà di impresa, ostacola la partecipazione civica e indebolisce la fiducia nelle istituzioni”, ha aggiunto Panetta.

“L’economia irregolare resta un fenomeno esteso e radicato, che ostacola la crescita e intacca i principi di equità su cui si fonda la convivenza civile. Contrastarla significa, certamente, recuperare risorse per il bilancio pubblico; ma, prima ancora, vuol dire rafforzare la credibilità delle istituzioni, difendere la dignità del lavoro e tutelare la libertà d’impresa. È un investimento nella capacità dell’Italia di crescere in modo duraturo ed equo. I progressi dell’ultimo decennio dimostrano che il cambiamento è possibile. Per contrastare i fattori che alimentano l’economia irregolare, dobbiamo proseguire con determinazione sulla via delle riforme, rendere più efficiente l’Amministrazione pubblica, sostenere il tessuto produttivo. Non vi sono scorciatoie: è un cammino che richiede perseveranza, coerenza e collaborazione tra le istituzioni” ha aggiunto.

“I territori dove la criminalità organizzata è più radicata registrano ritardi nello sviluppo, un più basso livello di occupazione e un minore dinamismo imprenditoriale. Nel medio e nel lungo periodo, essi subiscono una perdita di prodotto pro capite stimata nel 16%”, ha spiegato.

“Sono stati rilevanti i progressi dell’Amministrazione finanziaria, grazie all’utilizzo della tecnologia. La dichiarazione precompilata, la registrazione telematica dei contratti, i servizi di assistenza online e la digitalizzazione delle procedure di accertamento hanno reso più semplice e trasparente il rispetto degli obblighi fiscali e il processo di riscossione delle imposte. Un passo decisivo è stata l’introduzione della fatturazione elettronica e della trasmissione telematica dei corrispettivi delle transazioni commerciali, che consentono di acquisire i dati in tempo reale, rafforzando la percezione dei controlli: circa due terzi dell’aumento del gettito IVA nel 2019 – primo anno di applicazione – è attribuibile alla fatturazione elettronica”, ha detto.

– foto IPA Agency –

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