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Cronaca

Engineering punta sulla sostenibilità, emissioni di CO2 ridotte del 26%

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ROMA (ITALPRESS) – Engineering, azienda che si occupa della digitalizzazione dei processi di aziende e PA, pubblica il Bilancio di Sostenibilità 2022, sottoposto per il secondo anno al processo di revisione da parte di un ente terzo, Deloitte, a ulteriore conferma della centralità delle politiche di sostenibilità nelle strategie del Gruppo. Il documento è stato redatto in conformità allo standard GRI (Global Reporting Initiative), il più diffuso a livello internazionale.
Il Bilancio, pubblicato dopo l’esame da parte del CdA dell’azienda, evidenzia l’impegno di Engineering nel perseguire gli obiettivi legati alla tutela dell’ambiente e all’equità sociale in una conduzione d’impresa etica e trasparente ed evidenzia come nel 2022 il Gruppo abbia rafforzato il percorso di integrazione delle tematiche ESG nei processi aziendali e di business.
Nella lettera agli stakeholder che apre il Bilancio, Maximo Ibarra, CEO di Engineering, rileva che “il Bilancio di sostenibilità 2022 vuole raccontare come il nostro impegno nelle tematiche ESG sia oggi radicato in ogni aspetto delle nostre politiche e procedure e guiderà sempre di più le nostre decisioni di business, in linea con la sensibilità dei nostri azionisti e dei rappresentanti degli organi societari del Gruppo. La transizione green è una sfida essenziale per la società, per i governi e per le aziende”. “Operatori come Engineering, impegnati nella trasformazione digitale, rappresentano un fattore di accelerazione dei processi di sostenibilità per le comunità e per il business, soprattutto con l’avvento delle tecnologie di frontiera come l’IA – aggiunge Ibarra -. La sostenibilità non è solo una responsabilità aziendale, ma una sfida condivisa nella nostra catena del valore, che richiede il confronto con tutti gli Stakeholder, con i quali collaboreremo in modo ancora più stretto nel raggiungimento di obiettivi comuni. Anche nel 2024 Engineering continuerà a essere in prima linea nelle politiche di innovazione, nello sviluppo dei più efficienti modelli di trasformazione, nella promozione di collaborazioni con i principali operatori del settore, perseguendo sempre di più l’ambizione di essere un partner strategico per lo sviluppo del Paese”.
Tra i principali risultati riportati per ciascuno dei 3 parametri ESG, si segnalano i seguenti.
In ambito Environmental, Engineering ha registrato nel 2022 la riduzione del 26% delle emissioni dirette e indirette di CO2, con l’89% di energia elettrica utilizzata da fonti rinnovabili. Il Gruppo ha anche avviato un percorso di procurement sostenibile e, dal 2023, nell’ambito della partnership con Open-es, in qualità di capo-filiera, Engineering monitora le performance ESG dei propri fornitori. Da aprile 2023 è stato inoltre attivato un progetto per sviluppare una strategia e un piano di decarbonizzazione per le aziende del Gruppo a livello globale, che prevede la fissazione di target di riduzione delle emissioni in linea con il framework SBTi, Science-Based Target initiative, entro il 2024.
Nella parte Social il 2022 ha segnato per Engineering il varo del Piano Strategico HR 2022-2025, che ha portato tra l’altro nel 2023 alla definizione della nuova job architecture con la conseguente semplificazione di ruoli e responsabilità e con percorsi di carriera definiti e condivisi. Il 2022 ha anche visto l’aumento dei dipendenti under 30 (+33% rispetto al 2021) e una focalizzazione sui temi DE&I, che nel corso del 2023 ha permesso di fissare al 35% il target di raggiungimento della presenza femminile entro il 2025 (attualmente la quota di donne è del 31%). Sempre in ambito social sono stati raggiunti risultati importanti anche dalla IT& Management Academy, che con oltre 33.000 giornate di formazione ha proseguito e ampliato l’attività di upskilling e reskilling delle proprie risorse, portando avanti anche percorsi di formazione progettati per i giovani e per la crescita professionale delle donne all’interno dell’azienda.
Per l’area Governance, infine, nel 2022 il Gruppo ha approvato una nuova versione del Codice Etico che rafforza il presidio sui temi dei diritti umani, pari opportunità e inclusione.
Inoltre, è stata rafforzata la presenza nei network della sostenibilità: è proseguito l’impegno nell’ambito del Global Compact con la partecipazione a iniziative come il Target Gender Equality Accelerator e la firma del “Manifesto Imprese per le persone e la Società” del Global Compact delle Nazioni Unite.

– foto ufficio stampa Engineering –
(ITALPRESS).

Cronaca

Mattarella visita una scuola di Palermo “Il dialogo fa crescere”

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PALERMO (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato a sorpresa la scuola di Palermo “Edmondo De Amicis-Leonardo Da Vinci” nella sede di via Serradifalco, nel quartiere Noce-Malaspina. Il capo dello Stato si è intrattenuto in particolare con i bambini della 5^ C, una classe primaria multietnica, i cui alunni furono oggetto a ottobre di insulti e commenti a sfondo razzista mentre partecipavano all’iniziativa “Io leggo perchè”, al centro di Palermo.
Tutt’altro che imbarazzati dalla presenza dell’ospite illustre (la visita era stata tenuta segreta dalla dirigente scolastica Giovanna Genco), hanno rivolto al presidente alcune domande, consegnandogli alcuni doni. Sulla lavagna di classe spiccava un grande tricolore.
I bambini hanno poi scortato il presidente nell’aula magna, dove l’orchestra dei ragazzi delle classi della secondaria ha suonato due brani di Giuseppe Verdi, il coro delle Zingarelle dalla Traviata e il “Va, pensiero” dal Nabucco.
“Vivere insieme, dialogare, fa crescere, rivolgo un sentito grazie ai vostri insegnanti. Insegnare è un’impresa difficile ma esaltante”, ha detto il presidente ai circa 300 ragazzi al termine dell’incontro.
“Siete bravissimi, avete eseguito magistralmente questi due pezzi, e non è facile con tanti strumenti ad arco, a fiato, a percussione. Complimenti ai vostri insegnanti e complimenti a voi – ha affermato il capo dello Stato rivolgendosi all’orchestra che aveva eseguito i due brani. “La musica e la cultura sono il veicolo della vita, della convivenza, dell’apertura, della crescita personale e collettiva, tutti quanti insieme – ha aggiunto -. Per me è grande motivo di soddisfazione essere qui e farvi i complimenti”.
“Io ogni anno vado in una scuola per l’apertura dell’anno scolastico. Ma non è frequente che in altre occasioni vada a visitare delle scuole. Sono lietissimo di essere qui questa mattina e ringraziarvi di quello che fate, facendovi gli auguri per i vostri studi e il vostro futuro – ha spiegato il presidente -. Ringrazio ancora una volta i vostri insegnanti per quello che vi trasmettono, per come vi guidano nell’accrescimento culturale. Voi siete una scuola che con la lettura, la musica e altre iniziative di crescita culturale esprime i valori veri della convivenza nel nostro Paese e nel mondo, che è sempre più unito, connesso, sempre più senza confini. E’ una ricchezza quella di crescere insieme, scambiarsi opinioni, abitudini, idee. Ascoltare gli altri fa crescere e voi lo state facendo, per questo complimenti e auguri”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Cronaca

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Cronaca

Tajani “Per la pace in Palestina l’Europa potrà avere un ruolo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Siamo all’alba di una possibile pace che potrebbe coinvolgere l’intera regione”. Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’intervista al quotidiano La Stampa in merito alla tregua a Gaza.
“Ora inizia un lavoro diplomatico lungo e complesso per rafforzare la tregua – sottolinea Tajani -. Le prossime sei settimane saranno la chiave per porre le basi del passaggio dalla prima alla seconda fase del cessate il fuoco. La liberazione delle prime tre giovani donne israeliane è positiva, ma ora deve proseguire la liberazione degli ostaggi israeliani e, contestualmente, si devono far arrivare aiuti alla popolazione palestinese”.
Una volta stabilizzata la tregua “si potrà ridare slancio agli Accordi di Abramo, con cui si volevano normalizzare i rapporti dei Paesi arabi con Israele. Quel percorso era quasi concluso, ma si è interrotto con l’attacco del 7 ottobre. Adesso si devono riannodare i fili”.
Per il ministro “sarebbe una buona idea avere una missione di interposizione promossa da un ente internazionale come l’Onu. Purchè sia a guida araba. Può aiutare a consolidare la pace e a rafforzare l’Autorità palestinese. Siamo ancora in una fase embrionale, ma saremmo pronti a partecipare con un contingente. Serve, più in generale, una presenza europea in Medio Oriente. E in Palestina l’Europa potrà avere un ruolo, se c’è un accordo gradito a entrambe le parti”.
Alla domanda se l’Italia ha l’obiettivo di riconoscere la Palestina, il vicepremier risponde così: “Sì, la nostra strada porta lì, ma ci vuole tempo perchè la Palestina deve essere riconosciuta anche da Israele e a sua volta deve riconoscere Israele. Le iniziative unilaterali che ho visto finora da parte di alcuni Paesi non servono alla Palestina nè alla pace”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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