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Cronaca

Sanità, Catania “Serve confronto costruttivo tra ordine e sindacati”

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MILANO (ITALPRESS) – Ordine professionale e sindacato: due entità parallele e destinate a non incontrarsi? Sembra suggerire il contrario l’evento organizzato dall’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (TSRM e PSTRP) di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio nella giornata di martedì 24 ottobre, “Il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro, vincolo di esclusività e politiche sanitarie: incontriamoci in Ordine”, che ha visto l’intervento di rappresentanti di FP CGIL Milano, CISL FP Milano, CISL FP Lombardia, UIL FPL Milano e FIALS Milano Area Metropolitana, riuniti in una serata di confronto su alcuni temi “caldi” per le Professioni Sanitarie. “Ho voluto fortemente questo incontro perchè ritengo che l’Ordine e i sindacati debbano dare il via a un confronto costruttivo, teso a un obiettivo comune: la valorizzazione delle Professioni Sanitarie” commenta il Presidente dell’Ordine e promotore dell’evento, Diego Catania. “A fronte del panorama del nostro sistema salute, che svela ogni giorno di più le sue carenze e le conseguenti ricadute sui profili afferenti al nostro Ordine, è importante aprire un dialogo per mettere a fuoco una serie di richieste mirate da inoltrare ai decisori politici. Mi riferisco ai temi posti alla nostra attenzione dagli iscritti, per i quali abbiamo lavorato e lavoriamo incessantemente ai tavoli tecnici regionali e nelle sedi istituzionali di competenza, come il rinnovo del contratto collettivo, la normativa sul vincolo di esclusività per le Professioni Sanitarie e la necessità di vedere adeguatamente riconosciuto il nostro ruolo sul piano organizzativo e retributivo”.
L’incontro ha preso il via da un approfondimento sugli sviluppi e sulle prospettive future del CCNL, a cura del dottore Maurizio Amati, Funzionario di FP CGIL Milano. Un percorso in evoluzione, che ha visto l’introduzione di tante novità, come l’avvio del nuovo sistema degli incarichi, la rimodulazione delle indennità e la previsione del lavoro da remoto. Resta tuttavia da colmare una distanza affinchè le Professioni Sanitarie possano essere realmente equiparate alle altre, come emerso anche dall’intervento successivo. La relazione del Dott. Angelo Greco, Segretario Generale di UIL FPL Milano, si è focalizzata sulle azioni da intraprendere a livello di politica regionale per ottenere un riconoscimento sia a livello di retribuzione sia a livello di inquadramento, a fronte di un generale appiattimento dei percorsi di carriera dei Professionisti Sanitari.
Un’altra questione attuale e stringente per le Professioni degli Ordini TSRM e PSTRP è senza dubbio la libera professione, che si lega a doppio filo alla deroga del vincolo di esclusività. L’argomento, approfondito dalla dottoressa Laura Olivi, Segretario Generale di CISL FP Milano e Segretario Regionale di CISL FP Lombardia, e ulteriormente analizzato dal dottore Mauro Nobile, Segretario Generale di FIALS Milano Area Metropolitana, ha permesso di riflettere sull’incertezza che circonda le modalità di applicazione della nuova normativa e di individuare spunti e spazi di manovra affinchè si realizzi un vero e proprio superamento del vincolo. Nel corso della tavola rotonda, moderata dal Presidente Catania, il dialogo fra i relatori è proseguito in un clima stimolante di condivisione e scambio, che ha permesso di trovare alcuni punti d’incontro. “Partiamo da prospettive distinte, ma possiamo e dobbiamo puntare al medesimo orizzonte” ha concluso Catania, al termine dell’evento. “La sanità del futuro, a cui guardiamo con fiducia e spirito propositivo, deve porre al centro, oltre alla persona assistita, anche il Professionista Sanitario. Solo così, mettendo il lavoratore in condizione di svolgere la sua attività al meglio, sarà possibile innescare un circolo virtuoso che coinvolge entrambi i poli della relazione di cura, tutelando la cittadinanza attraverso la tutela dei Professionisti Sanitari”.

– Foto: ufficio stampa Ordine TSRM e PSTRP di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio
(ITALPRESS).

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Emiliano alla Camera per candidare bimbi di Gaza a Nobel per la Pace

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ROMA (ITALPRESS) – “La Puglia rivendica un ruolo di protagonista nella ricerca della pace in Medio Oriente, per ragioni storiche, culturali e umane profonde. La nostra terra è stata tra le prime ad accogliere la diaspora ebraica, è stata un punto di partenza per gli ebrei che tornavano a casa, in particolare da Santa Maria al Bagno e da Nardò. Abbiamo lottato contro l’antisemitismo promuovendo la cultura della memoria, organizzando, tra le prime Regioni in Italia, il Treno della Memoria e i viaggi ad Auschwitz, per insegnare ai giovani e ricordare a ciascuno di noi, cos’è il genocidio. Proprio per questo, quando abbiamo riconosciuto i segni del genocidio in altri contesti, siamo stati rapidi nel nominarlo per quello che era. La Regione Puglia è stata l’unica ad usare esplicitamente il termine ‘genocidiò nei suoi appelli pubblici, anche durante gli inviti all’interruzione dei rapporti istituzionali e di cortesia col Governo di Netanyahu, ma mai col popolo israeliano, che continua ad essere accolto in Puglia con il rispetto che si deve a ogni cittadino”. Lo ha affermato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che nella sala stampa della Camera dei Deputati ha partecipato alla presentazione della proposta di candidatura per il premio Nobel per la Pace ai bambini di Gaza. L’iniziativa è promossa dall’associazione pugliese “L’isola che non c’è” (alla quale aderiscono oltre 320 personalità provenienti dal mondo accademico, ecclesiale, della ricerca, della sanità, della cultura, e della politica) ed ha già registrato l’adesione di rappresentanti della società civile, istituzionale, e dei senati Accademici di UniBa e UniSalento.
“Questa proposta – ha aggiunto Emiliano – è emersa spontaneamente e la Regione Puglia ha subito offerto il suo supporto istituzionale. I bambini, di fronte al genocidio, possono scegliere tra due vie: conservare il ricordo come rancore e vendetta, oppure trasformarlo in speranza, in impegno per la pace e la convivenza. La candidatura al Nobel vuole aiutare questi bambini a rompere la catena della vendetta, a generare speranza. Perchè nonostante il martirio, possono essere insigniti non solo per ciò che hanno subito, ma per ciò che possono rappresentare per il futuro dell’umanità e per la pace, che è un valore allargato a tutti noi. La Regione Puglia ha il merito di insistere nel lavorare su queste situazioni e, insieme al Comune di Bari, ha adottato provvedimenti importanti. Stiamo collaborando con le amministrazioni della Striscia di Gaza per progettare la ricostruzione e raccogliere fondi, e stiamo offrendo assistenza sanitaria concreta ospitando bambini palestinesi, candidati al Nobel, curandoli nei nostri ospedali. Ci auguriamo – ha concluso Emiliano – di poter organizzare in autunno a Bari una grande conferenza giuridica, con esperti e giuristi da tutto il mondo, sulla convenzione contro il genocidio, per la quale non è sufficiente non commettere il genocidio, ma occorre attivarsi perchè il genocidio non si verifichi”.
Alla presentazione, moderata dal giornalista Franco Giuliano, presidente onorario dell’associazione “L’Isola che non c’è”, hanno partecipato tra gli altri, anche il vicepresidente della Camera, Sergio Costa, il cantante Al Bano Carrisi, la rettrice eletta di Unisalento, Maria Antonietta Aiello, il responsabile del Dipartimento Cultura e Turismo della Regione Puglia, Aldo Patruno, il presidente di Puglia Culture, Paolo Ponzio, e il direttore generale del Policlinico di Bari, Antonio Sanguedolce.
– foto ufficio stampa Regione Puglia –
(ITALPRESS).

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Occhiuto “Non mi farò fermare, mi dimetto e mi ricandido”

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CATANZARO (ITALPRESS) – “Ho deciso di dimettermi, ma ho deciso anche di ricandidarmi, ho deciso di dire ai calabresi: siate voi a scrivere il futuro della Calabria, siate voi a dire se la Calabria si deve fermare o se questo lavoro deve proseguire. Tra qualche settimana, quindi, si andrà a votare, e saranno i calabresi a decidere il futuro della Calabria, non altri”. Lo ha annunciato, tramite un video social, il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto.
“Ma perchè quando qualcuno cerca di fare qualcosa di buono in questa Regione, tanti altri – che godono solo per il fallimento della Calabria – vorrebbero fermarlo? E’ quello che sta succedendo oggi in Calabria – prosegue Occhiuto – Ho deciso di portarvi qui, di farvi vedere questo cantiere, il cantiere della metropolitana di Catanzaro – aggiunge -. Ma avrei potuto portarvi in tanti altri luoghi della Calabria – a Sibari, nell’ospedale della Sibaritide; a Vibo, nell’ospedale di Vibo; a Palmi; nei cantieri degli aeroporti; in quelli della SS106 – per farvi vedere quante opere si stanno realizzando e quante opere oggi si vorrebbero fermare. Chi vorrebbe fermarle, la magistratura? No, io non ce l’ho con la magistratura. Non cambio idea: ho sempre detto che in una Regione complicata come la Calabria i magistrati devono fare il loro lavoro serenamente. D’altra parte, io ho chiarito ogni cosa, non ho nulla da temere dall’inchiesta giudiziaria. Sapete con chi ce l’ho? Ce l’ho con tutti questi politici di secondo piano, tutti questi che in politica non hanno mai realizzato nulla per la Calabria in tanti anni. Ce l’ho con questi odiatori, con queste persone arrabbiate con la vita, che tifano per il fallimento della Calabria, che quasi sono contenti quando si parla male della Calabria. Ce l’ho con questi che utilizzano l’inchiesta giudiziaria come una clava per indebolire o per uccidere politicamente il presidente della Regione: non sarà così. Però devo considerare anche quello che sta succedendo nella mia amministrazione. Guardate, io penso che in un Paese civile nessuno debba dimettersi perchè riceve un avviso di garanzia, nessuno. Però nella mia amministrazione oggi sta succedendo che è tutto bloccato: nessuno si assume la responsabilità di firmare niente, tutti pensano che questa esperienza sia come quelle precedenti”.
“Negli ultimi 30 anni in Calabria nell’ultimo anno o nell’ultimo anno e mezzo di legislatura – prosegue Occhiuto – i presidenti venivano coinvolti in un’inchiesta giudiziaria, poi magari venivano archiviati, finiva tutto quanto in niente, però venivano decapitati politicamente, e si fermava la legislatura. Anzi, per un anno si parlava soltanto di questo. La Calabria non se lo può consentire. La Calabria ha avviato un percorso che finalmente la sta facendo diventare una Regione che non è più in ginocchio rispetto alle altre Regioni d’Italia”, ha concluso.
– foto Ipa Agency –
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Cronaca

Il 3 agosto torna la domenica gratis al museo

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ROMA (ITALPRESS) – Il 3 agosto si rinnova l’appuntamento con la #domenicalmuseo, l’iniziativa del Ministero della Cultura che consente l’ingresso gratuito, ogni prima domenica del mese, nei musei e nei parchi archeologici statali.
Le visite si svolgeranno nei consueti orari di apertura. Accesso con prenotazione consigliata, obbligatoria dove richiesto.
La scorsa #domenicalmuseo, il 6 luglio, ha registrato 195.350 ingressi.
-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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