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Ausilio “Obiettivo 2^ stella, Inzaghi geniale, Lukaku il passato”
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1 anno fa-
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RedazioneMILANO (ITALPRESS) – Per restare 25 anni in uno stesso club come l’Inter “bisogna saper lavorare e dimostrarsi all’altezza, competente, con un gruppo di lavoro capace”. Non sempre basta ma nel caso di Piero Ausilio sì. C’è tanto di suo nella squadra guidata da Simone Inzaghi che la scorsa stagione è arrivata fino alla finale di Champions e che oggi guarda tutti dall’alto in campionato. “E’ un percorso lungo, di fatica, di sacrifici, come è giusto che sia – racconta il ds dei nerazzurri ai microfoni di Radio Serie A con RDS, nel corso di ‘Storie di Serie A’ – Per arrivare in alto bisogna passare attraverso un percorso, che è stato bello, con allenatori importanti e una proprietà che ha dato grandi motivazioni e capace di diventare vincente in pochissimo tempo. Io ho sempre pensato solo a lavorare, a fare le cose bene, e dare il massimo. La cosa di cui sono più orgoglioso è di aver lavorato per tre proprietà diverse in 25 anni. Marotta? C’è grande rispetto, c’è una chimica che nasce in modo spontaneo. E’ uno che delega e dà fiducia, dal punto di vista tecnico è la persona migliore con cui si possa lavorare”. A cambiare aria non ci ha mai pensato (“ci sono stati dei contatti, delle situazioni, ma non ho mai avuto la volontà di andare via. L’Inter è la mia seconda famiglia”) e anche col presidente Steven Zhang il rapporto è ottimo. “Ha tantissima passione, si informa di tutto, vede tutte le partite ed è sempre in contatto con noi – racconta Ausilio – Questo ci dà serenità, quando son stati commessi errori non ha mai esasperato le situazioni. Il caso Skriniar con un altro presidente avrebbe probabilmente causato comportamenti diversi, lui invece è venuto a chiederci cosa pensavamo di fare, con grande tranquillità”. Ausilio spende anche belle parole per Simone Inzaghi: “Semplice, umile, geniale e… pigro. Una delle persone più simpatiche che abbia conosciuto nel calcio. E’ molto diverso da Mancini, Pioli, Spalletti e Conte. Ha talento, altrimenti non arrivi così giovane ad allenare una grandissima squadra come l’Inter. Ha gusto per il buon calcio, giocato con qualità. Fa star bene tutti e i risultati si vedono. Non è mai stato vicino all’esonero e sono stra-sincero, perchè non è nella cultura di Zhang e Marotta”. E con Inzaghi l’Inter punta in alto. “Il prossimo sogno sportivo non è distante, ma richiede ancora tanto lavoro, forza e continuità. C’è la seconda stella, mi piacerebbe arrivarci il prima possibile. Lottiamo fino alla fine, poi se sarà qualcun altro a vincere gli stringeremo la mano”. Senza dimenticare quella Champions persa solo in finale contro il Manchester City. “Il City è probabilmente la squadra più forte del mondo, una società più avanti come altre in Europa, ma noi siamo ambiziosi e vogliamo vendere cara la pelle anche in Champions League. Potremmo partecipare al prossimo mondiale per club, è un obiettivo alla portata e vogliamo assolutamente centrarlo”. Uomo di mercato, l’acquisto di cui va più orgoglioso Ausilio è “quello di Lautaro, perchè era ormai un giocatore dell’Atletico Madrid”, fra le trattative più complicate quella per Pavard “perchè non c’era la volontà di cederlo nè del Bayern nè del suo allenatore” mentre un capitolo a parte merita la vicenda Lukaku. “E’ stata una delusione per come è finita ma a me non piace guardare al passato e non voglio parlare di un giocatore che è di un’altra società. Preferisco guardare al presente e al futuro, a come migliorare l’Inter, Lukaku fa parte del passato dell’Inter, mi ricorda uno scudetto meraviglioso, una bellissima plusvalenza e anche due finali perse. Per il resto ci deve essere, in tutte le cose, educazione e rispetto e secondo me a un certo punto sono venute a mancare. Quando ci si nega al telefono, ci si nasconde, si mandano a rispondere altre persone, allora capisci che devi voltare pagina. Per me è una cosa chiusa dall’8 luglio e sono stracontento di quello che è arrivato dopo”. Che si chiama Marcus Thuram. “La prima volta che ne ho parlato in società fu dopo la cessione di Lukaku al Chelsea, giocava esterno alta, non sapeva nemmeno lui di essere una prima punta. Prendemmo Dzeko, ma ci mancava un altro attaccante e lui era il prescelto. La negoziazione stava procedendo spedita, avevamo quasi definito tutto ma si fece male al ginocchio e di fatto si dovette cambiare obiettivo. Ma quegli incontri furono la base per quando poi ci siamo ripresentati, lui e il suo papà non avevano dimenticato che eravamo stati i primi e che il nostro era un progetto mirato su di lui”. Ausilio si tiene stretto anche Sommer, individuato per il dopo-Onana (“è un portiere pronto, abbiamo trovato un gran professionista”), consapevole che “i club italiani devono mettersi in mente che si possono fare investimenti, ma senza fare follie. Nel mondo esistono realtà che possiedono molte più possibilità e questo gap lo sentiamo tanto. Inghilterra e Arabia hanno grande forza, ma ci sono anche club tedeschi che investono tantissimo. Noi, d’altra parte, siamo bravi a giocare d’anticipo e magari arrivare prima sul giovane talento, a recuperare giocatori che in altri contesti han faticato ad affermarsi o fatto stagioni un pò negative”.
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(ITALPRESS).
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Sfida scudetto al Napoli, Atalanta sconfitta 3-2
Pubblicato
7 ore fa-
19 Gennaio 2025di
RedazioneBERGAMO (ITALPRESS) – Il Napoli vince 3-2 contro l’Atalanta, un successo fondamentale per la corsa scudetto. Quella di Bergamo è stata una partita avvincente, decisiva la rete di Lukaku nel finale, un colpo di testa da tre punti che lancia la fuga della squadra di Conte. Quinta partita senza vittorie per i bergamaschi, ancora a secco nel nuovo anno.
Gian Piero Gasperini ha dovuto affrontare l’emergenza difesa, con Kolasinac squalificato (e Kossounou infortunato, stagione finita per l’ivoriano) il tecnico sul centro-sinistra ha mandato in campo Scalvini. La mossa a sorpresa è stato Samardzic alle spalle dei due attaccanti, con Lobotka spesso ingabbiato dai centrocampisti nerazzurri. La squadra di Conte ha fatto fatica soprattutto nella prima parte quando la Dea non lasciava nessuno spazio ai palleggiatori azzurri: al 16′ è arrivato il gol del vantaggio con Retegui, abile a sfruttare un pasticcio difensivo del duo Di Lorenzo-Rrahmani. Il gol è servito per dare una svolta, al 27′ Politano – dopo una lettura difensiva sbagliata da parte di Djimsiti -, ha trovato la rete del pari con un sinistro sotto la traversa. Il pari ha dato maggior coraggio a Lukaku e compagni, al 40′ Anguissa ha strappato un pallone decisivo che ha innescato il gol di McTominay dopo una giocata di tacco di Neres nello stretto. L’Atalanta nella ripresa ha cercato di impostare di nuovo un ritmo elevato, il primo squillo è arrivato all’8′ quando Retegui ci ha provato con un diagonale terminato però alto. Il pareggio nerazzurro, al 10′, è stato frutto di una giocata personale di Lookman: prima il dribbling su Politano, poi il gol in mezzo a quattro giocatori. I padroni di casa hanno cercato di spingere per trovare la terza rete, ma la squadra di Conte ha atteso fino al 33′ quando Lukaku, sul pallone di Anguissa, ha trovato il definitivo sorpasso. Sesta vittoria consecutiva per il Napoli – che nel prossimo turno affronterà la Juventus -, ora a quota 50 e a +7 sulla Dea terza.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
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Sinner e Sonego agli ottavi di finale all’Australian Open
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19 ore fa-
18 Gennaio 2025di
RedazioneMELBOURNE (AUSTRALIA) (ITALPRESS) – Jannik Sinner e Lorenzo Sonego approdano agli ottavi di finale dell’Australian Open, primo Slam stagionale in corso sul cemento di Melbourne Park. Sinner, 23 anni, numero 1 del ranking Atp e del tabellone,
campione in carica, si è imposto al terzo turno in tre set sullo
statunitense Marcos Giron, 46esimo della classifica mondiale,
liquidato con il punteggio di 6-3 6-4 6-2, dopo due ore e un
minuto di gioco. Per un posto nei quarti il fuoriclasse
altoatesino se la vedrà con il vincente della sfida tra il danese
Holger Rune, n.13 Atp e del seeding, e del serbo Miomir Kecmanovic (51 Atp). Sonego, 29 anni, numero 55 del ranking Atp, ha superato in rimonta l’ungherese Fabian Marozsan, 59esimo della classifica mondiale, in quattro set per di 6-7(3) 7-6(6) 6-1 6-2, dopo tre ore e 16 minuti di gioco. Tra Sonego e i quarti, mai raggiunti in carriera in uno Slam, c’è il 19enne qualificato statunitense Learner Tien, 121esimo della classifica mondiale, che ha eliminato il francese Corentin Moutet per 7-6(10) 6-3 6-3. Niente da fare, invece, per Lorenzo Musetti. Il 22enne tennista carrarino, numero 15 del ranking Atp e 16 del tabellone, si è arreso per 6-3 3-6 6-4 7-6(5) allo statunitense Ben Shelton, 20esimo della classifica mondiale e n.21 del seeding, al termine di un match durato due ore e 52 minuti. Nel tabellone femminile, terzo turno fatale anche per Jasmine Paolini. La 29enne toscana, numero 4 del ranking Wta e del tabellone, è stata battuta dall’ucraina Elina Svitolina, 27esima della classifica mondiale e 28esima forza del seeding, per 2-6 6-4 6-0 dopo un’ora e 47 minuti di partita.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
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Sonego approda agli ottavi di finale all’Australian Open
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18 Gennaio 2025di
RedazioneMELBOURNE (AUSTRALIA) (ITALPRESS) – Per la prima volta in carriera, Lorenzo Sonego approda alla seconda settimana nello Slam ‘aussie’. Il 29enne tennista torinese, numero 55 del ranking Atp, si è infatti qualificato per gli ottavi di finale dell’Australian Open, primo Slam stagionale in corso sui campi in cemento di Melbourne Park. L’azzurro ha superato in rimonta al terzo turno l’ungherese Fabian Marozsan, 59esimo della classifica mondiale, in quattro set con il punteggio di 6-7(3) 7-6(6) 6-1 6-2, dopo tre ore e 16 minuti di gioco. Per un posto nei quarti Sonego se la vedrà con il 19enne qualificato statunitense Learner Tien, 121esimo della classifica mondiale, che ha eliminato il francese Corentin Moutet per 7-6(10) 6-3 6-3. Niene da fare, invece, per Lorenzo Musetti. Il 22enne tennista carrarino, numero 15 del ranking Atp e 16 del tabellone, si è arreso per 6-3 3-6 6-4 7-6(5) allo statunitense Ben Shelton, 20esimo della classifica mondiale e n.21 del seeding, al termine di un match durato due ore e 52 minuti.
– Foto Ipa Agency –
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