Cronaca
Salisburgo-Inter 0-1, nerazzurri agli ottavi di Champions
Pubblicato
2 anni fa-
di
RedazioneSALISBURGO (AUSTRIA) (ITALPRESS) – Vittoria importantissima per l’Inter di Simone Inzaghi, che batte per 1-0 il Salisburgo e conquista aritmeticamente la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League con due turni di anticipo. Decisiva la rete nel finale del subentrato Lautaro Martinez, letale nel trasformare il calcio di rigore conquistato da Barella. Avvio di gara piuttosto cauto dell’Inter, che lascia l’iniziativa e gestendo senza particolari difficoltà le offensive avversarie. I nerazzurri lanciano il primo segnale al 36′, con la bella punizione di Calhanoglu e il colpo di testa di Bastoni che da ottima posizione non riesce però ad inquadrare la porta. Passano appena cinque minuti e l’Inter va ancora vicina al vantaggio, con la palla in profondità a servire Thuram, che la gira dentro l’area per la sponda di Sanchez a favorire la conclusione di Frattesi, reo di aprire troppo il piatto e non centrare la porta. Risultato bloccato sullo 0-0, con un Inter che sembra non girare a dovere e prendere in mano le redini della partita. Salisburgo che, invece, nel giro di dieci minuti trova due potenziali occasioni da gol, prima con la fuga di Konatè e poi con l’incursione in dribbling di Dedic, ma entrambe le conclusioni trovano la respinta sicura di Sommer. I nerazzurri tornano a farsi vedere al minuto 77, con il subentrato Asllani che, dal limite dell’area, finta di calciare col sinistro e lascia partire un buon destro sul quale deve impegnarsi non poco Schlager. Portiere del Salisburgo ancora protagonista, pochi minuti più tardi, con un altro grande salvataggio sul colpo di testa di Lautaro che si infrange così sulla traversa. Sarà però lo stesso attaccante argentino a risolvere i problemi della squadra di Inzaghi, presentandosi dal dischetto in seguito al calcio di rigore assegnato per il fallo di mano di Bidstrup sulla conclusione di Barella: dagli undici metri Lautaro è glaciale nello spiazzare Schlager e portare avanti i suoi. Il gol dell’argentino è l’ipoteca sul match e sulla qualificazione agli ottavi, che si concretizza dopo i cinque minuti di recupero che mandano in archivio la gara della Red Bull Arena.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).
Potrebbero interessarti
-
Zidane “Tornerò ad allenare, Juve nel cuore ma sogno la Francia”
-
Spalletti “L’Italia è il mio rimpianto, Acerbi non dice la verità”
-
Riflettori sulle isole minori, protagoniste per tre giorni a Lipari
-
Un incendio devasta il monastero della Bernaga nel Lecchese / Video
-
Foti “Nel PNRR 978 progetti per le Isole Minori con un impegno di spesa di 508 milioni”
-
Isole Minori, Pichetto “Parte preziosa e fragile del Paese, valorizzare lo sviluppo sostenibile”
Cronaca
Zidane “Tornerò ad allenare, Juve nel cuore ma sogno la Francia”
Pubblicato
20 minuti fa-
12 Ottobre 2025di
Redazione
TRENTO (ITALPRESS) – Ha scritto la storia del calcio da giocatore e ha vinto tre Champions League da tecnico del Real Madrid, ma al momento Zinedine Zidane è fermo e in attesa d’impiego. Nel suo intervento al Festival dello Sport di Trento, però, Zizou non mostra la fretta di rimettersi in sella: “Sono fermo ma, avendo i miei figli, la mia vita è bella. So fare anche altre cose, come andare a vedere i miei figli giocare: giocano tutti e tre in Spagna. Un giorno tornerò a fare l’allenatore, ma adesso non mi manca. Tornerò sicuramente, prima o poi. Allenare la Juve? Non lo escludo, il club ha fatto altre scelte e anch’io, ma ho sempre la Juve nel cuore. In futuro, mi piacerebbe allenare la Nazionale francese. Vedremo”.
Non può ovviamente mancare un ricordo della Juventus, a cui l’ex fantasista deve tanto: “Gli anni a Torino sono stati bellissimi, sono arrivato dalla Francia dove il calcio non era importante come in Italia. Vincere era la cosa più importante, dovevamo farlo sempre, sia in casa che fuori casa”. “In Francia, invece, c’era una mentalità diversa – prosegue – Per me non era semplice, arrivando dopo Platini, anche perchè il modo di lavorare era diverso: c’era tantissimo lavoro fisico con Ventrone, che non è più con noi, e poi ho capito perchè fosse importante. L’avvocato Agnelli? Quando facevo una bella partita o un gol, alle tre-quattro del mattino tornavamo a casa e lui mi chiamava alle sei per farmi i complimenti e parlandomi in francese. Era un signore, si vedeva la sua passione per il calcio. Del Piero? Quello che faceva in campo era impressionante, ho avuto la fortuna di fare quattro-cinque anni con lui e con tanti giocatori di livello: Montero, Padovano, Vieri, Boksic… Avevamo una bella squadra, ma lui aveva qualcosa di particolare. Non so spiegarmi come mai quella Juve non sia riuscita a vincere la Champions, abbiamo perso due finali…”.
Si passa poi a commentare la sua (breve) carriera da allenatore: “Quando ho smesso, ho cambiato la mia vita occupandomi dei figli e della famiglia, godendomi gli amici e viaggiando tanto. Dopo tre-quattro anni, avevo 37 anni e mi sono chiesto: ‘adesso, che faccio?’. Non potevo continuare a fare quella vita, avevo un amico che faceva l’allenatore e lì ho deciso di prepararmi e provare”. “Avevo fatto due anni il manager – ricorda – e non mi piaceva, poi ho deciso di cambiare percorso e iniziare ad allenare, mi sono reso conto che mi piaceva. Ho avuto tanti maestri in Francia, ma l’allenatore da cui ho imparato di più è Marcello Lippi. Quando sono arrivato qui, era tutto difficile per me, sia fisicamente che in campo. Lui però mi ha sempre difeso e ha sempre creduto in me, è stato fondamentale”.
Nelle vittorie, secondo Zidane, “per me l’80% è il merito dell’allenatore e 20% dei giocatori. Conta tutto, anche l’atteggiamento in allenamento. Trasmetti sempre la tua energia, devi sempre lasciare i problemi a casa e non trasporli sulla squadra. Nel Real Madrid avevo una grande squadra, ma ho trasmesso loro la fiducia totale. Li allenavo, avevo la fiducia assoluta di vincere con loro e gliela trasmettevo ogni giorno. E in campo si vedeva tutto questo, insieme alla mia idea di giocare a calcio. Ho allenato Modric, CR7, Benzema, Kroos… Che giocatori”, conclude Zidane.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Spalletti “L’Italia è il mio rimpianto, Acerbi non dice la verità”
Pubblicato
21 minuti fa-
12 Ottobre 2025di
Redazione
TRENTO (ITALPRESS) – Luciano Spalletti è il grande protagonista della domenica del Festival dello Sport di Trento. L’ex ct della Nazionale, nel suo lungo intervento, non può che partire proprio dall’esperienza sulla panchina azzurra, il suo grande rimpianto dopo l’esonero estivo. “Ho commesso l’errore di trasferire troppo ai ragazzi il mio amore per il calcio – assicura l’allenatore toscano – Li ho un pò intasati tra cose dette e richieste, mentre ai calciatori ora serve essere leggeri perchè le pressioni sono tante. Probabilmente gli sono entrato troppo negli ingranaggi e questo non ha fatto bene. A me nell’Italia non mancava niente, e secondo me ci sono venti-venticinque giocatori su cui si può costruire una grande Nazionale. Donnarumma, Bastoni, Barella e Tonali sono dei top. Barella ha determinate caratteristiche e può anche anche davanti alla difesa, poi ora c’è Pio Esposito che è veramente impressionante. Ti dà la convinzione che prima o poi avremo un padrone dell’area di rigore, ieri sera ha fatto un gol pazzesco per coordinazione e per come ha tirato la palla. Forse assomiglia a Bobo Vieri, l’anno scorso l’ho seguito più volte a La Spezia”. L’altro grande tema riguarda Francesco Acerbi e il no alla Nazionale prima di Norvegia-Italia, con la dura risposta dell’ex ct al difensore dell’Inter: “La possibilità di dirmi quelle cose che ha detto c’era stata e invece le ha dette troppo tardi. Aveva accettato la pre-convocazione, il giorno prima gli ho telefonato e gli ho detto ‘avevi ragione tù, perchè il campo aveva detto una cosa chiara ed è ancora uno dei più forti. C’era stata la semifinale col Barcellona dove aveva fatto il gol decisivo, io gli ho detto che era sempre uno dei più bravi, mentre prima avevo cercato di escluderlo per dare forza ai giovani. Volevo convocarlo per la partita-chiave contro la Norvegia, avevamo tre infortunati: Gabbia, Buongiorno e Gatti. Quando gli ho telefonato, più volte, lui mi ha risposto e sembrava disponibile a giocare. Poi sono passati tre-quattro giorni, ha giocato la finale (di Champions col Psg, ndr) e a pochi giorni dalla partita mi ha mandato un messaggio: ‘ci ho pensato bene e non vengo più’. Allora io gli ho telefonato e lui ha tirato di nuovo fuori la situazione di Juan Jesus. Mi sento di dire che le cose sono andate diversamente da quello che dice lui”. Non può ovviamente mancare il ricordo del Napoli e di quello storico scudetto, con Spalletti che racconta anche la rottura con De Laurentiis: “A Napoli ho ricevuto un amore sfrenato, che ti metteva anche timore e non sai dove può andare a finire. Era talmente grosso quello che ho ricevuto, che ti faceva quasi paura. Il primo anno vivevo in albergo accanto alla camera di De Laurentiis, un presidente forte con cui ho condiviso grandissimi momenti. Il secondo anno ho vissuto a Castelvolturno, in una stanzetta nel centro d’allenamento. Alzarsi e vedere l’area di rigore è come essere in Paradiso (ride, ndr). La fine del rapporto con Napoli? Per me era diventato difficile perchè il presidente aveva preso il sopravvento, non mi ha mai parlato di un rinnovo o di un qualsiasi regalo per far vedere che mi voleva bene. Ha agito in modo prepotente con la prelazione sul rinnovo e ho deciso di non rimanere, anche a costo di non poter allenare come da contratto. L’anno dopo ha creduto di poter gestire la situazione da solo, è andata com’è andata e ha dovuto scegliere un altro allenatore forte, che avesse la personalità che Napoli richiede”. La chiusura è con una previsione sulla Nazionale: “L’Italia andrà ai Mondiali. I calciatori sono forti e Gattuso ha qualità di spessore, è stato molto bravo a far giocare insieme le due punte e trovare la grinta. La sua ricerca del carattere e del fisico è stata decisiva contro Israele, quella partita l’ha vinta lui senza dover per forza lavorare dal basso. Credo nel movimento Italia, abbiamo venti giocatori di livello e possiamo centrare la qualificazione al Mondiale”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Riflettori sulle isole minori, protagoniste per tre giorni a Lipari
Pubblicato
21 minuti fa-
12 Ottobre 2025di
Redazione
LIPARI (MESSINA) (ITALPRESS) – Dal 10 al 12 ottobre l’isola di Lipari è stata protagonista degli “Stati Generali delle isole minori marine” organizzati dal ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci. Una tre giorni che ha visto il coinvolgimento di numerosi esponenti delle diverse realtà insulari, dai sindaci alle associazioni di categorie operanti in diversi settori, dal turismo ai trasporti alla tutela ambientale. L’obiettivo era accendere i riflettori sulle problematiche che accomunano le diverse isole minori italiane e riflettere sulle strategie da adottare per mitigare le ricadute negative e permettere alle comunità locali di esprimere tutte le loro potenzialità.
I problemi principali evidenziati sono stati principalmente le difficoltà nei collegamenti con le isole maggiori e la terraferma, spopolamento, criticità nei servizi essenziali, minor possibilità di sviluppo per le imprese locali. Sul tema dei collegamenti si è soffermato in particolare il viceministro alle infrastrutture e trasporti Edoardo Rixi, sottolineando che “dobbiamo trovare il modo di individuare approdi che abbiano dei coefficienti standard: capacità di rifornimento, altezza della banchina, protezione a mare. Non possiamo avere isole dove puoi andare solo con qualche tipologia di imbarcazione perchè altre non ci possono andare”. Ma, ha detto, “dobbiamo anche rivedere la flotta traghetti che è la più numerosa e una delle più complesse al mondo. Oggi il 55% degli approdi delle isole minori non è in grado di far attraccare una nave con mare a forza 5”.
Sul tema del rinnovo del naviglio si sono fatti sentire anche gli armatori. Tra questi il direttore generale di Confitarma Luca Sisto: “la ascoltiamo l’associazione quando faremo il draft del nuovo decreto flotte o lo vedremo già scritto? Non conosco armatori che rinunciano a un contributo pubblico per rinnovare la propria flotta: evidentemente quel decreto flotte è stato scritto male, ma allora scriviamolo meglio”.
Per meglio aiutare le realtà locali, il presidente della commissione vigilanza anagrafe tributaria della Camera Maurizio Casasco ha suggerito “una politica fiscale intelligente: solo così possiamo pensare non solo a un’assistenza in termini di una fiscalità generalizzata che pure deve esserci specifica, ma anche quella dell’attrattività degli investimenti e quindi dell’opportunità per i giovani di rimanere o di ritornare” e anche “una ZES per le isole minori con una fiscalità e una normativa specifica”.
Il ministro per gli affari europei, politiche di coesione e Pnrr Tommaso Foti ha invece sottolineato come le isole minori non siano state trascurate in termini di risorse con “978 progetti e un impegno di spesa di 508 milioni di euro di cui 446,5 finanziati dal PNRR”.
Da parte sua il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli si è augurato che “entro una quindicina di giorni il disegno di legge sulle isole minori diventi realtà. Abbiamo un pò meno di due anni alla fine della legislatura. I tempi per potercela fare ci sono e se non ce la facciamo la colpa sarà solo nostra”.
Al termine dei lavori il ministro Musumeci ha apprezzato la riuscita degli stati generali, dando appuntamento per la primavera del 2027. Numerosi gli interventi alla tre giorni, fra cui anche quelli dei ministri Fitto, Giuli, Nordio, Piantedosi, Schillaci, Ciriani, Santanchè e Pichetto Fratin, e del premier Giorgia Meloni (con un videomessaggio). “Speriamo che le proposte domani possano diventare azione anche con il coinvolgimento delle opposizioni che in una democrazia compiuta sono un lievito essenziale”, ha concluso Musumeci.
Fonte foto: IPA
(ITALPRESS).


Zidane “Tornerò ad allenare, Juve nel cuore ma sogno la Francia”

Spalletti “L’Italia è il mio rimpianto, Acerbi non dice la verità”

Riflettori sulle isole minori, protagoniste per tre giorni a Lipari

Un incendio devasta il monastero della Bernaga nel Lecchese / Video

Foti “Nel PNRR 978 progetti per le Isole Minori con un impegno di spesa di 508 milioni”

Isole Minori, Pichetto “Parte preziosa e fragile del Paese, valorizzare lo sviluppo sostenibile”

Mattarella “La sicurezza sul lavoro è un diritto inalienabile, rafforzare la cultura della prevenzione”

Spalletti “In Nazionale ho sbagliato. Questa Italia ai Mondiali ci va”
S. MESSA DI DOMENICA 12 OTTOBRE 2025 – XXVIII DEL TEMPO ORDINARIO
CRESCERE INSIEME – 12 OTTOBRE

Usb “Voli con armi da Malpensa a Israele”, Leonardo “Segnalazione senza fondamento”

Mediobanca, via libera dalla BCE ad acquisire il controllo di Banca Generali

Sinner “Un po’ di riposo prima di tornare al lavoro”
BREAKING NEWS LOMBARDIA – 25/8/2025

La Commissione europea autorizza l’acquisizione di Versace da parte di Prada
ZONA LOMBARDIA – 27 AGOSTO 2025
VIGEVANO, IMPRENDITORE DERUBATO ONLINE DI 43MILA EURO

MALTEMPO IN LOMBARDIA, ALLERTA ROSSA E DISAGI: A VERRETTO TROMBA D’ARIA, TETTI SCOPERCHIATI E ALBERI CADUTI

IL NUOVO RETTORE DELL’UNIVERSITÀ DI PAVIA, ALESSANDRO REALI, PRESENTA LA SQUADRA DI PRORETTORI E DELEGATI PER I PROSSIMI SEI ANNI

Camst riduce di 163mila KWh i consumi di energia, ecco il bilancio di sostenibilità 2024
S. MESSA DI DOMENICA 12 OTTOBRE 2025 – XXVIII DEL TEMPO ORDINARIO
CRESCERE INSIEME – 12 OTTOBRE
RIFLETTORI SU VIGEVANO, TORNA LA RASSEGNA LETTERARIA
ZONA LOMBARDIA – 12 OTTOBRE 2025
INFORMAZIONE 3B METEO LOMBARDIA – PREVISIONI 12 OTTOBRE 2025
OGGI IN EDICOLA – 12 OTTOBRE 2025
IN ALTO I CALICI – IL VINO ITALIANO IN AMERICA E LA CULTURA
APPUNTI E DINTORNI – WEEK 11-12 OTTOBRE
NUOVO CENTRO PER L’IMPIEGO, VOGHERA GUARDA AL FUTURO DEL LAVORO
PRONTO METEO LOMBARDIA – PREVISIONI PER IL 12 OTTOBRE
Primo piano
-
Cronaca23 ore fa
LE GIORNATE FAI D’AUTUNNO: COSA VEDERE IN PROVINCIA DI PAVIA
-
Cronaca23 ore fa
TG NEWS CONFPROFESSIONI – 11 OTTOBRE 2025
-
Cronaca23 ore fa
Pogacar come Coppi, quinta vittoria al Lombardia
-
Altre notizie23 ore fa
TG NEWS CONFPROFESSIONI – 11 OTTOBRE
-
Altre notizie23 ore fa
PRONTO METEO LOMBARDIA – PREVISIONI PER IL 12 OTTOBRE
-
Sport20 ore fa
Norvegia show, batte 5-0 Israele e vede il Mondiale sempre più vicino
-
Sport22 ore fa
Pogacar trionfa ancora al Giro di Lombardia, quinto successo come Fausto Coppi
-
Cronaca20 ore fa
PRONTO METEO – PREVISIONI PER 12 OTTOBRE 2025