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Cronaca

Credito, Uilca “Fermare la desertificazione bancaria”

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PALERMO (ITALPRESS) – E’ la Sicilia la penultima tappa della campagna, ideata e promossa da Uilca “contro la desertificazione bancaria”. Tra gli obiettivi, il coinvolgimento e la sensibilizzazione delle comunità e delle istituzioni locali e politiche sul fenomeno del taglio degli sportelli bancari. Ne parla in un’intervista all’Italpress Fulvio Furlan, segretario generale della Uil Credito Esattorie e Assicurazioni (Uilca).
“Abbiamo girato i paesi piccoli e i capoluoghi di regione per cercare di sensibilizzare le istituzioni, la politica, l’opinione pubblica su un tema che per noi è molto sentito e che produce una serie di problemi. Dal punto di vista economico, perchè se manca un intermediario del credito in certi territori, non si svolge quell’attività di sostegno all’economia che è propria delle banche – spiega Furlan -. Dal punto di vista sociale di sostegno alle persone, di servizio alle persone e diciamo anche un tema di legalità, perchè dove non c’è un soggetto legale e controllato come le banche, si rischia che certe attività le svolgano soggetti non legali e quindi fenomeni come usura e riciclaggio possono manifestarsi”.
Dal 2018 al 2022 in Italia, rende noto il sindacato, gli sportelli bancari sono diminuiti del 17,4%, passando da 25.409 a 20.986 (-4.423). I comuni serviti da banche sono scesi del 10,9%, da 5.368 a 4.785 (-583). Il trend negativo coinvolge anche l’aspetto occupazionale: 14.020 dipendenti in meno nel settore, passando da 278.152 a 264.132 (-5%).
“L’obiettivo della campagna è sensibilizzare tutti i soggetti interessati a questo problema per provare a trovare insieme una soluzione, perchè quello che abbiamo registrato è che ci sia ancora molta disattenzione su questo punto e quindi la prima cosa da fare è essere tutti consapevoli che c’è un problema, perchè è il primo passo per poterlo risolvere”, prosegue il segretario generale della Uilca.
Nell’ambito dell’iniziativa è stato anche svolto un sondaggio, dal quale “è emerso che i cittadini sono molto sensibili al problema, molto più di quello che possa apparire in una narrazione pubblica – sottolinea Furlan -. Il dato più evidente è che 9 persone su 10 dicono che per loro è necessario avere una banca in prossimità di dove vivono e sono insoddisfatte della situazione”.
In Italia, dal 2018 al 2022, il numero dei comuni serviti da banche è diminuito del 10,9%, passando da 5.368 comuni del 2018 ai 4.785 del 2022. Nel 2022, su 7.901 comuni italiani, più di 3 mila pari al 39% non offre l’accesso al servizio bancario. Sempre secondo i dati della Uilca, dal 2018 al 2022 in Sicilia chiusi quasi 180 sportelli bancari e persi oltre 1.500 posti di lavoro. Il 7% della popolazione non ha accesso allo sportello bancario.
“Le banche chiudono le filiali prevalentemente per un motivo di costi, e cercano di sopperire a questa mancanza di servizio con i mezzi online – aggiunge Furlan -. Noi crediamo che questo possa essere un percorso che però non deve sostituirsi alla presenza delle filiali nei territori. Noi come sindacato svolgiamo la nostra parte per gestire le uscite di personale, per gestire la mobilità territoriale del personale, abbiamo fatto tanti accordi, continueremo a farli e siamo riusciti sempre a trovare soluzioni che non hanno creato impatti sociali, tant’è che il personale bancario che accetta di uscire lo fa volontariamente. Comunque il tema occupazionale è un tema di cui ci occupiamo in modo costante da punto di vista sindacale. Sottolineare l’importanza della filiale sui territori è un modo per sostenere i territori anche sotto il profilo sociale, stare vicino alle persone, soprattutto quelle più fragili e più deboli. Quello che offrono le banche è un servizio essenziale”.
Per Furlan “può essere utile un dibattito, un dialogo tra istituzioni, banche e organizzazioni sindacali in maniera tale che insieme trovino delle soluzioni per convincere le banche a rimanere sui territori anche se non sono quelli che garantiscono più margini. Per farlo serve aprire dei luoghi di confronto, osservatori regionali, osservatori sui territori che intanto monitorino il problema e cosa si può fare – conclude il segretario generale della Uilca -. Noi con questa campagna crediamo che ci sia dato una spinta in questa direzione, insisteremo e poi cercheremo di facilitare lo sviluppo di questo dialogo”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Tra Milano e Xi’an un legame secolare tra cultura e scambi commerciali

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MILANO (ITALPRESS) – È un rapporto secolare quello che unisce due città lontane migliaia di chilometri, ma in verità legate da profondi scambi economici, scientifici e culturali. È questa la storia che unisce Milano, capitale italiana dell’economia, della moda e del design con Xi’an, capitale della provincia cinese dello Shaanxi. Un racconto che si è voluto ricordare questa mattina in occasione dell’evento “Meeting Xi’an: a silk road hub’s dialogue with Europe” organizzato dal Governo Municipale di Xi’an. La città nell’entroterra cinese è particolarmente nota a livello internazionale e in Italia: vanta infatti una storia di 3.100 anni di cui 1.100 come capitale di non meno di sette dinastie imperiali. Tra le bellezze storiche più note figurano il celebre esercito di terracotta (composto da più di 8mila statue di guerrieri, carri e cavalli) e la pagoda della Grande Oca Selvatica. Ma la città è anche un hub commerciale di notevole importanza: non bisogna dimenticare che Xi’an è l’estremità orientale della Via della Seta, così come Milano è tra quelle occidentali.

Come ha illustrato Cui Qing, Vice Ministro Esecutivo del Dipartimento di Pubblicità del Comitato di Partito Municipale di Xi’an, in città transitano 18 rotte internazionali e 26 rotte di consolidamento che coprono l’intero continente Asia-Europa. A questi si aggiungono 27 paesi raggiunti dalle rotte della nuova “Via della Seta e della Via marittima”. Xi’an ospita inoltre 84 tra college e università, oltre 1.400 istituti di ricerca scientifica, 15mila imprese high-tech di livello statale e 19mila piccole e medie imprese. Completa il quadro ben 5 cluster industriali da 100 miliardi di dollari nei settori dell’informazione elettronica, automobile, aerospazio, nuovi materiali ed energia. “Xi’an è un biglietto di visita del nostro paese. Se Milano era la fine della via della seta, Xi’an era la partenza. Xi’an mostra lo spirito di una città che abbraccia passato e presente continuando a innovare. E in quanto luogo di incontro di diverse civiltà lungo la Via della Seta, Xi’an non appartiene solo alla Cina ma al mondo”, ha affermato Liu Kan, Console Generale della Repubblica Popolare Cinese a Milano.

“Cina e Italia entrambi sono paesi di grande civiltà. Abbiamo tantissimi anni di scambi culturali dall’antichità e soprattutto dopo che abbiamo costruito la relazione diplomatica tra i nostri paesi 55 anni fa – ha aggiunto – Scambi culturali sempre più ricchi possono migliorare la comprensione tra i due popoli e anche fondare una base importante per lo sviluppo di entrambi i paesi. Spero che queste due città possono avere scambi sempre più profondi per promuovere la comprensione e l’amicizia tra i due popoli”. Per raggiungere ancora di più questo obiettivo, il console ha indicato come via “avere più scambitra le persone perché soltanto con questi possiamo connetterci anche dal punto di vista economico. Inoltre il governo cinese adesso non chiede più il visto per gli amici italiani: sono sempre più gli italiani che vengono a visitare la Cina e penso che sia un ottimo aspetto”. Fino al 31 dicembre 2026, il governo di Pechino ha infatti esteso l’esenzione dei visti per gli italiani in arrivo nel paese per un periodo massimo di 30 giorni. “Noi amiamo la cultura italiana e spero che, anche grazie ad eventi come quello di oggi, l’Italia sia sempre più una delle destinazioni più importanti per i turisti cinesi”, ha concluso.

“La città di Xi’an è importantissima e una delle prime che ha avuto gli scambi con l’Italia. Oggi abbiamo un’importante delegazione che ci porta a pensare di più come si possa collaborare tra le nostre due nazioni non solo sotto il punto di vista culturale, ma anche sotto il punto di vista di imprese, aziende, educazione, scuola e sanità”, ha dichiarato Maria Rosa Azzolina, presidente dell’Istituto Italo Cinese. Su come creare ponti sempre più forti tra le due città, “il passo concreto degli ultimi due anni è stata l’apertura di un volo diretto da Milano a Xi’an. Era stato discusso per tanti anni, ma grazie proprio all’aiuto delle autorità aeroportuali di Milano e Xi’an è stato raggiunto questo obiettivo importante e in questo momento ci sono moltissimi turisti italiani che vanno a Xi’an per vacanza e per lavoro”. Per Azzolina il rinnovo dell’esenzione dei visti per i cittadini italiani in viaggio in Cina “è importantissimo perché facilita molto questi viaggi e invita la gente ad andare senza avere uno scoglio in più. Ci piacerebbe che fosse reciproco, anche per i cinesi che arrivano in Italia, ma al momento non è ancora così”.

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– foto xh7/Italpress –

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Cronaca

Chiusa la camera ardente di Ornella Vanoni a Milano, in tanti per l’ultimo saluto

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MILANO (ITALPRESS) – Ha chiuso alle 13 al Piccolo Teatro Grassi di Milano la camera ardente di Ornella Vanoni, dove anche oggi in tanti hanno reso omaggio all’artista scomparsa all’età di 91 anni.

Nel pomeriggio sono previsti i funerali, che si svolgeranno nella chiesa di San Marco, nel quartiere Brera, alle ore 15.

– foto xh7/Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Ucraina, Zelensky “Non abbiamo mai voluto la guerra e non saremo d’ostacolo per la pace”

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ROMA (ITALPRESS) – “Tutti offrono supporto, danno consigli, forniscono informazioni, e sono grato a ognuno di loro che sta offrendo questo aiuto a noi, all’Ucraina. E’ importante garantire che i passi per porre fine alla guerra siano efficaci e che tutto sia fattibile. L’Ucraina non ha mai voluto la guerra e non saremo mai un ostacolo alla pace. La diplomazia è stata rinvigorita, e questo è positivo. Ci aspettiamo che l’esito porti ai passi giusti. E la priorità assoluta è una pace affidabile, una sicurezza garantita, il rispetto per il nostro popolo e il rispetto per tutti coloro che hanno dato la vita per difendere l’Ucraina dall’aggressione russa. Milioni di ucraini sostengono chiaramente la posizione del nostro Stato. E’ palpabile. C’è un fermo sostegno alla nostra indipendenza e alla sovranità ucraina. I cittadini devono trarre beneficio da tutte le decisioni politiche”. Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

– foto: IPA Agency –

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