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Economia

A FERPI l’organizzazione del World PR Forum 2025

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ROMA (ITALPRESS) – “Un onore poter annunciare oggi che la Global Alliance for Public Relations and Communication Management ha assegnato a FERPI l’organizzazione dell’edizione 2025 del World PR Forum. Torna così dopo 18 anni in Italia, a Bologna, curato dalla Federazione, l’evento più importante per la nostra comunità professionale. Un incarico di cui andiamo fin d’ora orgogliosi”. Così Filippo Nani, Presidente di FERPI – Federazione Relazioni Pubbliche Italiana, intervenendo all’Assemblea Generale Ordinaria dei Soci della Federazione, a Roma lo scorso venerdì 17 novembre.
Il momento centrale della vita associativa di Ferpi cadeva a quasi 10 mesi dall’insediamento dei nuovi vertici della casa dei relatori pubblici e dei comunicatori italiani, mesi che hanno visto un deciso cambio di passo dell’associazione sia per quanto riguarda la presenza nel dibattito pubblico in Italia e in Europa sui temi della lobby, della parità di genere – come ha sottolineato la Vicepresidente Ferpi Daniela Poggio, con attenzione ai valori spirituali ed etici di una comunità che non ti espelle, ma ti sostiene -, dello sport e nella convegnistica di settore, tra partenariati e patrocini, sia sui fronti della riflessione scientifica sulla professione e del coinvolgimento dei più giovani aspiranti ad esercitarla.
L’insediamento del FERPILab infatti, think thank nato da un’idea del suo direttore scientifico, Vincenzo Manfredi, e dal lavoro di coordinamento del consigliere Biagio Oppi, delegato internazionale, con i suoi due prestigiosi comitati scientifici, quello italiano e l’International Advisory Board presieduto da Toni Muzi Falconi, ha impresso un deciso imput all’accensione di un proficuo confronto sulle Relazioni Pubbliche e alla generazione di paper e approfondimenti. Lato giovani, destinatari ma anche molla del cambiamento di una professione in trasformazione, oltre allo strumento dell’Uniferpi, anche l’ingresso di Generazione Z nell’Oscar di Bilancio e la collaborazione con gli studenti dell’ITSSI grazie all’impegno di FERPI Lazio.
L’occasione tra l’altro della 59ma edizione dell’Oscar di Bilancio Ferpi, la cui Cerimonia si terrà a Milano a palazzo Mezzanotte di Borsa Italiana il prossimo 15 dicembre, è stata preceduta da un Roadshow in nove tappe, l’ultima proprio a Roma in Assoholding a monte dell’Assemblea, sul valore della rendicontazione non finanziaria e il suo futuro. Il tour ha ulteriormente cementato le relazioni tra i soci dei diversi territori della Federazione, insieme al nuovo strumento di reciproca ospitalità durante le trasferte di lavoro dei Ferpi Point, consentendo scambi e reciproca conoscenza e confermando la scelta di puntare al lavoro sul campo delle Delegazioni nelle diverse regioni per consentire la massima espressione e condivisione di valore ed esperienza sui temi di interesse da parte dei soci. Da ultimo, ad esempio, su luci e ombre della attuazione e comunicazione degli obiettivi ESG (Ambientale, Sociale e di Governance) delle aziende, anche alla luce della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) entrata in vigore il 5 gennaio scorso.
Tra i temi alti emersi in un altro momento immediatamente precedente l’Assemblea, oltre a quelli di sostenibilità, futuro, consapevolezza e identità/responsabilità del ruolo, quello del legame tra sviluppo integrale dell’uomo e Intelligenza Artificiale e sue prospettive. Un momento fortemente voluto dalla Segretaria Generale di Ferpi, Daniela Bianchi, che si è avvalso del contributo di qualificati e visionari apporti come quello di Don Andrea Ciucci, Coordinatore della Pontificia Accademia della vita e di Giula Nigri Agulini, Economista Economy of Francesco, in una conversazione condotta da Felicia Pelagalli, ceo di Culture, e Cristiana Rogate, presidente Refe Strategie Sviluppo Sostenibile.
Piena unanimità e accordo su tutti i temi all’ordine del giorno dell’assemblea romana sono stati espressi dai soci presenti, rendendo superflue le operazioni di voto, a testimonianza, accanto al significativo numero di nuovi ingressi di qualificate professionalità nella associazione, di un’intesa che continua nel tempo su quelli che erano stati gli asset del manifesto programmatico della nuova Ferpi diffusi dal Presidente Nani, ispirato allora alle lezioni americane di Italo Calvino. La messa a terra di tali direzioni di sviluppo dell’attività della Federazione affidata oltre che ai suoi vertici, a Commissioni e Gruppi di lavoro inter-delegazioni di cui i referenti hanno avuto modo di raccontare progressi e obiettivi nei loro rispettivi ambiti.
“Il lavoro continua – sottolinea FERPI -. Se la professione è in cammino, in cammino spedito è la Federazione dei Relatori Pubblici e dei Comunicatori, impegnata ad estrarre il meglio in termini di opportunità e crescita, per i propri soci e per le organizzazioni per cui prestano la propria opera, dalla complessità crescente di un mondo in trasformazione, che richiede conoscenza, aggiornamento continuo e dove possibile semplificazione, così come consapevolezza e responsabilità sul crescente impatto sociale delle azioni di singoli e imprese e della loro comunicazione.

– Foto ufficio stampa FERPI –

(ITALPRESS).

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Economia

Urso “Obiettivo sostenibilità ambientale condiviso, ma non può farlo solo l’Europa”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’obiettivo della sostenibilità ambientale è pienamente condiviso e dovrebbe esserlo da tutti nel mondo, non possiamo farlo solo noi in Europa quando gli altri vanno in direzione avversa, dato che l’ambiente è comune. L’Europa si è posta degli obiettivi che sono non sostenibili sul piano economico e sociale e il rischio è che diventi un grande parco divertimenti o uno straordinario museo all’aria aperta in cui ricchi turisti asiatici trovano il posto migliore dove passare le loro vacanze. Noi questo non lo vogliamo”. Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ad Atreju. “Vogliamo certamente essere un patrimonio dell’umanità con le nostre bellezze storiche, culturali e artistiche, ma anche avere un’industria competitiva, capace di reggere la sfida sociale e occupazionale”, sottolinea.

“Tre anni fa il governo di Giorgia Meloni era l’unico in Europa ad aver capito che occorreva rivedere le regole del Green Deal per coniugare la sostenibilità ambientale con la sostenibilità economica e sociale, ci siamo mossi e finalmente oggi abbiamo una maggioranza di Paesi europei che chiedono alla Commissione di agire subito. Vedremo il 16, quando la Commissione ci ha comunicato che avrebbe presentato due documenti importanti e fondamentali, la revisione del CBAM e la revisione del regolamento sulle Co2 e i veicoli leggeri”, ha concluso.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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Economia

Orsini “Fare presto sul mercato dell’energia. Mercosur? Non perdere l’occasione”

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ROMA (ITALPRESS) – Il Dl Energia “più che mia è una preoccupazione delle imprese italiane, oggi la competitività si basa soprattutto sull’energia. Quando non siamo competitivi sull’energia rischiamo di perdere pezzi di industria importante”. Così Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, a margine di Atreju. “Attenzione, serve fare presto. Capisco gli errori del passato per le scelte non fatte – aggiunge –, ma oggi servono le condizioni per essere competitivi. Noi non abbiamo la capacità di fare debito pubblico come fa la Germania che investe 26 miliardi per abbassare il prezzo dell’energia nel 2026 e saremo ancora meno competitivi”.

“Noi abbiamo sempre chiesto un piano industriale che avesse una visione di almeno 3 anni, abbiamo lavorato insieme per fare in modo che l’iperammortamento avesse 2026-27-28. Speriamo rimanga così, io credo che questa sia la via per avere una visione a lungo termine a chi fa investimenti”. Tutto questo “insieme alla Zes che sta facendo sì che il Sud diventi più forte. E’ ovvio che serve volare alto perché le nostre imprese hanno bisogno di competitività e per essere produttivi e incrementare la competitività servono investimenti”.

“Il Mercosur ci preoccupa. Ci aspettiamo che gli Usa nel prossimo anno possano avere un calo e per noi è un partner importante. Noi oggi non possiamo perdere l’opportunità di un negoziato che dura da 25 anni. Quello dell’Italia è un voto determinante e non possiamo perdere questa occasione, abbiamo saputo dell’astensione del Belgio e la posizione del Brasile. Serve far presto e trovare le condizioni che mettano in tranquillità gli agricoltori, che sono un pezzo importante dell’Europa perché serve trovare le giuste compensazioni e tutele, ma non possiamo perdere un pezzo di Pil così importante che è quello dell’industria europea”, ha concluso.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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Orsini “Fare presto sul mercato dell’energia. Mercosur? Ci preoccupa”

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ROMA (ITALPRESS) – Il Dl Energia “più che mia è una preoccupazione delle imprese italiane, oggi la competitività si basa soprattutto sull’energia. Quando non siamo competitivi sull’energia rischiamo di perdere pezzi di industria importante”. Così Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, a margine di Atreju. “Attenzione, serve fare presto. Capisco gli errori del passato per le scelte non fatte – aggiunge –, ma oggi servono le condizioni per essere competitivi. Noi non abbiamo la capacità di fare debito pubblico come fa la Germania che investe 26 miliardi per abbassare il prezzo dell’energia nel 2026 e saremo ancora meno competitivi”.

“Noi abbiamo sempre chiesto un piano industriale che avesse una visione di almeno 3 anni, abbiamo lavorato insieme per fare in modo che l’iperammortamento avesse 2026-27-28. Speriamo rimanga così, io credo che questa sia la via per avere una visione a lungo termine a chi fa investimenti”. Tutto questo “insieme alla Zes che sta facendo sì che il Sud diventi più forte. E’ ovvio che serve volare alto perché le nostre imprese hanno bisogno di competitività e per essere produttivi e incrementare la competitività servono investimenti”.

“Il Mercosur ci preoccupa. Ci aspettiamo che gli Usa nel prossimo anno possano avere un calo e per noi è un partner importante. Noi oggi non possiamo perdere l’opportunità di un negoziato che dura da 25 anni. Quello dell’Italia è un voto determinante e non possiamo perdere questa occasione, abbiamo saputo dell’astensione del Belgio e la posizione del Brasile. Serve far presto e trovare le condizioni che mettano in tranquillità gli agricoltori, che sono un pezzo importante dell’Europa perché serve trovare le giuste compensazioni e tutele, ma non possiamo perdere un pezzo di Pil così importante che è quello dell’industria europea”, ha concluso.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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