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Cronaca

Anas, il 10% degli italiani gira un video con il cellulare mentre guida

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ROMA (ITALPRESS) – Il 10% degli italiani mentre è al volante gira un video con il cellulare. Tra questi, il 3,1% ha ammesso di averlo fatto in prima persona alla guida del proprio veicolo, mentre il 6,9% ha dichiarato di essere stato a bordo di un mezzo mentre il conducente filmava. E’ il dato che emerge dalla terza edizione della ricerca sugli stili di guida degli utenti, commissionata da Anas (Società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane) e condotta da CSA Research – Centro Statistica Aziendale – con interviste su un campione di 4mila persone e con oltre 5mila osservazioni dirette su strada, presentata oggi nell’ambito del convegno “Sicurezza stradale: obiettivo zero vittime”. Il convegno è stato organizzato da Anas, Piarc (Associazione mondiale della strada) e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in occasione della Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada.
Al convegno hanno partecipato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il presidente di Anas e di Piarc Italia Edoardo Valente, l’Ad di Anas Aldo Isi, Paolo Crepet Psicologo e Sociologo, il giornalista Luca Valdiserri.
Del 3,1% che ha affermato di aver utilizzato il cellulare mentre guidava per fare riprese video, fanno parte in egual misura sia uomini sia donne in una fascia d’età compresa tra i 24 e i 44 anni, con punte più elevate tra i 25 e i 34 anni. Lo stesso vale per il 6,9% di utenti che ha sostenuto di essere stato a bordo mentre il guidatore filmava: la percentuale più elevata riguarda le donne tra i 25 e i 34 anni.
“I dati preoccupanti evidenziati quest’anno dalla Ricerca Anas sugli stili di guida – ha dichiarato l’AD Isi – denotano come gran parte della responsabilità sia imputabile al fattore umano. Oltre al forte impegno nel continuare a sensibilizzare gli utenti sull’importanza di una guida prudente, sicura e senza distrazioni, Anas sta lavorando per potenziare ulteriormente gli standard di sicurezza della propria rete garantendo, come sempre, la manutenzione ordinaria delle infrastrutture e puntando anche sull’innovazione tecnologica”. “Un dato significativo della ricerca – ha concluso Isi – è la percezione di sè mentre si è alla guida, di gran lunga superiore a quella che si ha degli altri. Il giudizio sui propri comportamenti al volante, in una scala da 1 a 10, raggiunge un gradimento medio prossimo al 9. La percezione degli automobilisti italiani è quindi che gran parte degli altri guidatori vadano troppo veloce e utilizzino il cellulare mentre sono al volante”.
“Emerge con particolare forza- ha spiegato Paolo Crepet, Psicologo e Sociologo – la matrice adolescenziale alla base dei comportamenti della maggior parte dei guidatori italiani. Questa colpisce ancora di più quando a mettere in atto determinati atteggiamenti sono gli adulti, anch’essi incapaci di resistere all’irrefrenabile necessità di dover seguire sempre tutto nel momento in cui accade e desiderosi di partecipare in tempo reale agli eventi, anche mentre si è alla guida, anche se questo può determinare rischi altissimi per la propria sicurezza e quella degli altri. Dobbiamo chiederci cosa porta un adulto a voler per forza rispondere ad un messaggio frivolo mentre guida sapendo che potrebbe benissimo farlo in un altro momento. La risposta è che in ognuno di noi c’è un aspetto fanciullesco, incurante di conseguenze e pericoli, su cui è assolutamente necessario lavorare ed intervenire soprattutto quando in gioco c’è la vita”.
Ecco alcuni dei dati più interessanti emersi dalla Ricerca.
Il mancato rispetto delle regole.
Maglia nera per il distanziamento minimo non rispettato. Su un totale di oltre 102 mila veicoli al giorno osservati lungo tre direttrici stradali in gestione ad Anas, nel 38,5% dei casi la distanza di sicurezza non è stata rispettata. Si confermano tra i comportamenti errati più diffusi, sia pure con un lieve miglioramento rispetto allo scorso anno: il mancato utilizzo degli indicatori di segnalazione cambio corsia sia per la manovra di sorpasso (50,9%) sia per la manovra di rientro (50,7%) sia per l’entrata da rampa (32,9%). Da un’analisi più dettagliata sul tipo di veicolo con cui si commette l’infrazione è emerso che i più indisciplinati sono i conducenti delle berline: oltre il 64% non usa le frecce nè per manovra di sorpasso nè per quella di rientro.
Si tratta di una percentuale ben superiore alla media globale pari al 50%. Ancora, tra i comportamenti scorretti spicca il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza da parte del conducente (10,6%) e soprattutto dei passeggeri posteriori (72,6%); il mancato uso dei seggiolini per i bambini (46,8%). Mancato rispetto delle norme del codice della strada anche per quanto riguarda il superamento del limite di velocità nel 12,9% delle situazioni osservate su strada.
La percezione di sè e degli altri
Il trend emerso con la scorsa edizione della Ricerca, sulla percezione di sè e degli altri alla guida, risulta quest’anno in ulteriore crescita. Il voto che gli italiani danno a se stessi come guidatori è quasi 9, mentre il giudizio che hanno degli altri guidatori su strada è negativo e si attesta su una media di 5.4, quindi ben sotto la sufficienza.
I due comportamenti più scorretti percepiti riguardano i limiti di velocità, che secondo gli intervistati vengono rispettati solo dal 40,3% degli altri guidatori, e l’uso del cellulare alla guida, solo nel 39,6% dei casi.
Dispositivi di sicurezza.
Agli intervistati è stato chiesto quanto ritenessero utile l’obbligatorietà di dispositivi di sicurezza a bordo, in particolare i sistemi safe-drive in grado di oscurare lo schermo del cellulare mentre si guida e disattivare chat, foto e video; i limitatori di velocità; e l’alcol lock. In media più dell’80% li ritiene utili e più della metà molto utili. I più favorevoli sono decisamente i patentati adulti (over 55) che si sono espressi con un voto che oscilla tra i 7.4 e i 7.6 (su un scala da 1 a 10).
La metodologia di indagine.
La campagna di indagine sulle strade Anas ha visto la realizzazione di tre diversi tipi di attività: il rilevamento di alcuni parametri di guida attraverso sistemi di rilevazione automatica (velocità, distanza e occupazione delle corsie su tre tratte stradali); interviste a un campione di 4mila utenti;
osservazioni dirette dei comportamenti di guida lungo sei differenti tipologie di strade.
Le sei strade monitorate sono state: il RA10 Raccordo Autostradale “Torino Caselle” in Piemonte; la strada statale 51 “di Alemagna” in Veneto; la strada statale 3bis “Tiberina” tra Terni e Ravenna; la strada statale 1 “Aurelia” tra Roma e Livorno; la strada statale 16 “Adriatica” tra Bari e Otranto; la A2 “Autostrada del Mediterraneo” da Salerno a Villa San Giovanni.
Le attività di osservazione diretta sono state eseguite con l’impiego di due rilevatori all’interno di un’automobile che ha percorso l’infrastruttura di interesse, registrando un campione di veicoli in transito e i comportamenti dei passeggeri a bordo.

– foto ufficio stampa Anas –
(ITALPRESS).

Cronaca

Sala “Milano e Palermo sono vicine da sempre”

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PALERMO (ITALPRESS) – “Il divario Nord-Sud è uno dei freni allo sviluppo del Paese. A mio parere (e spero non solo mio…) superare questo dualismo si può, ma solo puntando molto sulle città. I Comuni italiani possiedono energie straordinarie, come dimostrano tantissime realtà grandi e piccole, che sperimentano nuovi modelli di amministrazione e introducono buone pratiche replicabili in Italia e all’estero. Il convegno di oggi vuole essere una dimostrazione della capacità dei Comuni di collaborare per innovare e innescare dinamiche di sviluppo comuni”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, aprendo il suo intervento al convegno “Forum Milano-Palermo Genio Mediterraneo”, in corso di svolgimento al Teatro Massimo di Palermo.
“Milano – senza assolutamente la presunzione di rappresentare un ‘modellò – mette a disposizione per un confronto costruttivo la sua esperienza in diversi ambiti: le politiche di promozione culturale, la mobilità sostenibile e condivisa, la transizione ambientale, la gestione dei rifiuti, la pianificazione urbana, la digitalizzazione, la realizzazione di un welfare moderno e capillare” ha aggiunto il primo cittadino meneghino. “Voglio dirvi subito che elemento chiave per la riuscita delle politiche dell’amministrazione milanese è il gioco di squadra tra pubblico e privato, tra diverse Istituzioni, tra realtà del mondo dell’impresa e del privato sociale. (ricordo di Expo, ndr). “Milano e Palermo sono vicine da sempre. I palermitani hanno sempre dato un grandissimo contributo a Milano, in tanti ambiti. Il Forum è un’occasione per rafforzare rapporti già saldi” sortolinea Sala. “La collaborazione tra Milano e Palermo deve concentrarsi, a mio giudizio, sui temi strategici di ambiente e innovazione digitale. “L’asse Palermo Milano deve sostenere la nascita di un Mezzogiorno ad alta tecnologia, impegnato anche nell’industria innovativa, servizi high tech e cultura, formazione e green e digital economy”. “Forte e consolidato deve essere il nostro impegno comune per la legalità. Sconfiggere le mafie – un male che colpisce sia il nord che il sud – è indispensabile per poter approfittare fino in fondo del Pnrr, per liberare le energie di tanti onesti imprenditori, per avviare le grandi opere e i grandi eventi che rimetteranno in moto il Paese” afferma il Sindaco milanese. “Le nostre Università sono un elemento centrale dell’asse tra le nostre città. Dalle Università ci aspettiamo un’apertura ancora più decisa verso il mondo esterno e una collaborazione ancora più stretta tra di loro per rendere permeabili e interconnessi i percorsi di ricerca e formativi agli studenti del nord e del sud, soprattutto nei settori più innovativi e legati alla trasformazione digitale” dice Sala. “Le nostre città, pur così diverse, condividono tratti identitari comuni: Milano e Palermo sono città di frontiera (verso la Mitteleuropa e il Mediterraneo) aperte al dialogo e inclusive. Sono valori che ci rendono più capaci di altri di reagire in modo innovativo ai nuovi scenari geopolitici: pensiamo alla capacità di affrontare il tema dell’immigrazione non solo come problema di ordine pubblico, ma come opportunità grazie alla nostra capacità di accogliere e integrare”.
“L’attenzione verso il Mediterraneo non è strategica solo per l’Italia, ma per l’intera EU: quest’area – soprattutto in seguito alle crisi geopolitiche globali – torna ad essere centrale non solo come area problematica (conflitti, migrazioni) ma come area “strategicamente e economicamente rilevante, che genera quasi l’8% del Pil mondiale e popolata da 550 milioni di persone” aggiunge Sala. “L’Unione Europea è un sogno bello, ma fragile (i recenti eventi geopolitici lo dimostrano). E’ un sogno che dobbiamo difendere: non possiamo rassegnarci a diventare un ‘elegante ma irrilevante Grand Hotel in cui i ricchi e potenti del mondo andranno a fare le loro vacanzè come scriveva recentemente il Financial Times”. Il Sindaco di Milano poi parlando dell’Europa; sottolibea che “certamente ha bisogno di istituzioni più efficienti e capaci di decidere, ma deve soprattutto trovare uno spazio da protagonista nel nuovo ordine mondiale e decidere dove proiettare la propria influenza strategica: guardare al Mediterraneo è una scelta obbligata e Milano e Palermo possono svolgere un insostituibile ruolo di ponte tra nord e sud in chiave di rilancio del progetto Europeo”.
“Oggi dimostriamo che si possono superare gli steccati politici per concentrarsi su un’ipotesi di sviluppo comune che aspira a mettere l’Italia al centro di un riposizionamento strategico dell’Europa verso il Mediterraneo. Per farlo serve il “Genio Mediterraneò incarnato delle nostre città”. Quindi Sala conclude: “I panel, le discussioni, i confronti di questo convegno sono un’occasione unica per affrontare con competenza e visione i temi centrali su cui si gioca il futuro delle nostre comunità cittadine, del Paese e dell’Unione Europea”.

foto: gb/Italpress

(ITALPRESS).

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Cronaca

Maxi operazione contro Cosa nostra catanese, 19 indagati

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CATANIA (ITALPRESS) – Operazione antimafia dei Carabinieri del Ros. I militari stanno eseguendo, nelle province di Catania e Siracusa, una misura cautelare nei confronti di 19 persone. Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale etneo, su richiesta della locale Procura distrettuale. Gli indagati sono accusati di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata alle estorsioni, al traffico e allo spaccio di droga, al trasferimento fraudolento di valori e scambio politico elettorale con il fine di realizzare profitti e vantaggi ingiusti per il clan mafioso, intervenendo direttamente sulle istituzioni e la pubblica amministrazione. Il provvedimento colpisce vertici di Cosa nostra catanese e figure istituzionali risultate ad essi legati. Contestualmente è in fase di notifica anche un sequestro di beni per un valore di 1 milione di euro.
– foto ufficio stampa Carabinieri –
(ITALPRESS).

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PRONTO METEO – PREVISIONI PER IL 24 FEBBRAIO 2025

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Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.

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