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Bagnaia “Gestire il vantaggio? Sabato al 100% e poi vedremo”

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VALENCIA (SPAGNA) (ITALPRESS) – “Rispetto all’anno scorso la differenza maggiore è che ci sono due gare, per cui 37 punti in ballo anzichè 25, 21 punti è un vantaggio abbastanza buono ma non esagerato, proveremo ad affrontare tutto nel migliore dei modi, con serenità”. Questo l’approccio di Pecco Bagnaia al weekend di Valencia, dove si gioca il titolo con Jorge Martin. “Gestire? Fino a sabato proverò a fare il 100% e anche di più, poi vedremo a che punto arriviamo alla gara e quale vantaggio abbiamo – continua a Sky Sport – Secondo me siamo sullo stesso livello su questa pista, io qui ci ho vinto nel 2021 e l’anno scorso eravamo competitivi”. E sulle lamentele di Martin sulla gomma dopo l’ultimo Gp commenta: “E’ fortunato che gli è capitato una sola volta, a noi invece diverse volte e in una di queste, a Barcellona, abbiamo rischiato di perdere il Mondiale. Una gomma non performante, se gestita nel migliore dei modi, può comunque evitarti di finire così tanto indietro”. Tifoso bianconero, Bagnaia spera domenica in una doppia festa: “Dita incrociate, sia per me che per Juve-Inter”. (ITALPRESS).

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Consegnati i Collari d’Oro al Merito Sportivo 2025, Buonfiglio “Sinergia e armonia per continuare a vincere”

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ROMA (ITALPRESS) – La Casa delle Armi del Foto Italico, a Roma, ha ospitato la cerimonia di consegna dei Collari d’Oro al merito sportivo 2025, la massima onorificenza dello sport italiano. Sono stati premiati atleti di sport olimpici e paralimpici che quest’anno hanno conquistato uno o più titoli mondiali, i tecnici, le società sportive e le personalità che si sono distinte nel corso del 2025, con uno sguardo ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026. Presenti all’evento il Presidente del Coni Luciano Buonfiglio, il presidente del Cip Marco Giunio De Sanctis, il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi. Con loro numerosi presidenti di Federazioni, Discipline Sportive Associate ed Enti di Promozione Sportiva e i rappresentanti di tutto il mondo dello sport italiano e della Fondazione Milano Cortina 2026, guidata dall’ex Presidente del Coni e membro Cio Giovanni Malagò.

Ha aperto la cerimonia il presidente del Coni Buonfiglio: “Premiamo splendide atlete e magnifici atleti. Ma nessuno vince da solo: sono riconoscimenti per le famiglie, i club, i tecnici, la Preparazione Olimpica del Coni, l’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del Coni. Saremo sempre più a disposizione delle Federazioni. Siamo protagonisti a livello mondiale, anche quest’anno il Tricolore ha sventolato sui podi, l’Inno di Mameli è risuonato. Non si tratta solo di vincere medaglie, ma di sottolineare l’importanza di un Paese che è sempre più protagonista nel mondo attraverso un grande gioco di squadra, l’intervento del numero uno del Coni, che guarda al futuro e punta a mantenere costante la sintonia con governo e organismi sportivi: “È fondamentale la sintonia con il governo – sottolinea Buonfiglio – con Sport e Salute e tra tutti noi organismi sportivi, DSA, EPS, gruppi sportivi militari e il CIP qui presente. È un cammino impegnativo: nell’anno post olimpico siamo ancora in alto nel medagliere, tra i migliori al mondo. Dobbiamo investire in strutture, iniziative e ricerca. Stiamo lavorando per risultati che ci renderanno orgogliosi. In bocca al lupo ad atlete e atleti che parteciperanno ai Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina”.

Intervenuto anche il presidente del Cip Marco Giunio de Sanctis: “A febbraio ospiteremo i Giochi Olimpici e Paralimpici e sarà un momento storico straordinario. Torino 2006 fu un grande successo culturale. E non trascuriamo promozione e avviamento, che sono funzionali all’alto livello. Per gli atleti con disabilità è molto complicato iniziare, occorre impiantistica sportiva. Auguro il meglio allo sport italiano”. Presente alla cerimonia di premiazione e consegna dei Collari d’Oro anche il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi: “I Collari d’Oro sono un premio di grande solennità. I Ministri sono presenti perché l’impegno del governo nei confronti dello sport è evidente. Voglio ricordare Mattia Debertolis e Matteo Franzoso, due splendidi atleti che non ci sono più. Il tema della sicurezza deve convivere con lo sport. La vita è la cosa più preziosa che ci è stata affidata, la medaglia più importante, il Collare d’Oro per eccellenza”, le dichiarazioni di Abodi, che guarda con serietà e positività agli ultimi mesi di preparazione ai Giochi di Milano Cortina: “Per le Olimpiadi e le paralimpiadi sappiamo che sarà un percorso di poco più di 90 giorni dove ci sono cantieri e infrastrutture aperte. Fino all’ultimo dobbiamo un po’ penare ma bisogna continuare a lavorare. Voglio esprimere il mio riconoscimento e dare merito a uomini e donne che lavorano nei cantieri olimpici”.

Nel corso delle premiazioni ha preso la parola anche il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani: “Ogni vittoria significa far conoscere l’Italia, migliorare l’Immagine del Paese all’estero. Gli atleti sono uno strumento fondamentale. E dietro gli atleti c’è il mondo imprenditoriale. Lo sport è un grande strumento di crescita del Paese“. Orgoglioso dei risultati ottenuti nel 2025 anche il Ministro dell’interno Matteo Piantedosi: “Siamo orgogliosi del gruppo sportivo delle Fiamme Oro, attraverso di loro siamo riusciti ad entrare nei quartieri con le palestre della legalità. Grazie a loro riusciamo a rendere più facile un compito che sarebbe ancora più difficile senza di loro”.

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– foto mec/Italpress –

(ITALPRESS).

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Wta Finals, Errani/Paolini ko contro Hsieh/Ostapenko in doppio

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RIAD (ARABIA SAUDITA) (ITALPRESS) – Dopo il debutto vincente di sabato, Sara Errani e Jasmine Paolini hanno perso il loro secondo match, sul cemento indoor di Riad, nelle Wta Finals di doppio. La emiliana-romagnola e la toscana si sono arrese contro il duo composto dalla taiwanese Su-Wei Hsieh e dalla lettone Jelena Ostapenko col punteggio di 6-3 6-4.

In linea di massima, a questo punto, per le azzurre sarà decisivo per l’accesso alle semifinali il prossimo match contro la coppia Kudermetova-Mertens, ancora a quota zero, al pari del duo Muhammad-Schuurs (queste quattro si sfideranno stasera nella loro seconda uscita alle Finals). Vola a due vittorie invece la coppia Hsieh-Ostapenko; ferme a un successo infine Errani e Paolini.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Spalletti “La Juve deve ambire a lottare per tutto”

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TORINO (ITALPRESS) – “Premesso che ho detto di lottare per lo scudetto, non di vincerlo, e c’è differenza, ci fa bene confrontarci con questo nome, con questa storia e finchè la matematica non ce lo vieta dobbiamo avere l’ambizione di lottare per qualsiasi cosa, si va dritti a lottare per qualsiasi cosa”. Luciano Spalletti, dopo l’esordio vincente a Cremona, punta a ripetersi. Domani si gioca in Champions e la Juve è attesa dallo Sporting Lisbona all’Allianz Stadium. “Fra i giocatori c’è voglia e disponibilità di far bene. Sono un buon gruppo, dal punto di vista calcistico e umano – sottolinea il tecnico bianconero – La Champions è la suite, la lounge del calcio, per giocarla dobbiamo avere un’idea di quello che è essere squadra, e la dobbiamo proteggere con una grandissima personalità. Bisogna avere il coraggio di scegliere quello che vogliamo fare. Di solito ci sono tre possibilità: la scelta corretta, la scelta sbagliata e l’incertezza di quello che si vuole fare. Quest’ultima è la peggiore. Non è un alibi giocare ogni tre giorni”.

Tornando alla gara di Cremona, “sono stato contento di aver fatto determinate scelte, mi hanno restituito delle informazioni per progredire col lavoro. Domani è una partita difficilissima, è una squadra che sa giocare a calcio, che sa stare in campo, che ha un’idea di gioco ben precisa, hanno questa qualità sulla trequarti che è un’insidia per tutti”, dice ancora Spalletti, che poi si sofferma su Yildiz: “Gli piace interpretare quella posizione di centrosinistra, lui è bravo se gioca da seconda punta o da esterno, quello che può disturbarlo è se gli chiedi di fare rientri da 100 metri ma oggi anche i più bravi si adattano anche a questo. Domani comunque è a disposizione. Chi mi ricorda? Sono stato abbastanza fortunato nella mia carriera, ho avuto qualche grande calciatore, Kvaraskhelia è uno che aveva caratteristiche simili. E poi, anche se forse ha avuto meno visibilità ma è stato fenomenale, Totò Di Natale: tirava fuori delle robe in allenamento, ma anche in partita…”.

Fra i più positivi a Cremona anche Vlahovic: Dusan sa bene cos’è la Juve e cosa ci si aspetta, è abituato alle pressioni e alle insidie di vestire una maglia del genere. E’ uno di quelli con cui ho parlato, lui sarebbe felicissimo di rimanere qui. Il fatto che sia in scadenza non lo disturba, vuole giocare a calcio, vuole giocare partite come queste e l’altra sera ha dato risposte importanti”.

In conferenza stampa al fianco del tecnico anche Michele Di Gregorio: “Lo spogliatoio dopo due vittorie sta meglio, ma sappiamo che non si può abbassare la guardia, l’attenzione, altrimenti si rischia di tornare al punto di partenza. La concentrazione è sulla partita di domani, dobbiamo continuare su questa strada. Quando avviene un esonero i primi a sentirsi responsabili sono i giocatori, questo ci ha unito maggiormente, ci siamo chiesti cosa non andava, cosa c’era da migliorare e contro Udinese e Cremonese abbiamo cercato di responsabilizzarci ancora di più. Si può migliorare sempre, il miglioramento deve essere quotidiano. La mia stagione? Spero sempre di fare meglio e dare una mano alla squadra”.

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Per quanto riguarda l’impatto di Spalletti, “il mister è ambizioso come lo siamo tutti, qui bisogna vincere, quello è l’obiettivo e dobbiamo fare di tutto per raggiungerlo. Quando ha parlato di scudetto, tutti abbiamo dato valore a quello che ha detto, è la direzione in cui vogliamo andare tutti. Di Spalletti ci ha colpito la fermezza, l’ambizione, la voglia di darci una mano e noi abbiamo voglia di metterci in gioco. Questa è una società che ha sempre vinto, l’obiettivo è provare a vincere qualcosa, mettere le basi per vincere qualcosa. Poi si passa dalle partite, dal fare dei punti che messi insieme ti portano a un obiettivo più grande. Dopo la Lazio la parola chiave è stata responsabilità, intesa sia come responsabilità del singolo che quella nei confronti del gruppo e della società”.

Intanto bisogna sbloccarsi in Champions. “Al di fuori dei risultati precedenti, le partite alla Juve vanno vinte. Non parlerei di ansia ma di maggiore volontà per vincere la prima partita in Champions”, chiosa il portiere.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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