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Vincono Minnesota, OKC e Boston, Denver sbatte contro Houston

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – I Wolves fanno sul serio. Sulle ali di Towns (24 punti) e Gobert (16 punti, 20 rimbalzi e 6 stoppate), Minnesota scappa nel terzo quarto, batte Memphis 127-103 e centra la sesta vittoria di fila che le permette di consolidare il primato a Ovest. Nemmeno l’infortunio durante la gara di Edwards disorienta i Wolves, tanto che il sostituto Brown jr chiude con 20 punti con 8/10 dal campo. Ma Minnesota è solo una delle sorprese di questa stagione. L’altra è Oklahoma City, che la spunta all’overtime su Golden State (138-136) con 38 punti di Gilgeous-Alexander, 28 di Williams e 21 di Holmgren mentre Curry (34 punti di cui 10 nel supplementare) e Thompson (22 punti) non bastano a tenere a galla i Warriors. Irving si fa male al piede destro durante il secondo quarto e allora ci pensa il solito Luka Doncic (32 punti e 10 assist) a prendere per mano Dallas (125-112 su Portland) che scavalca al terzo posto nella Western Conference Denver, battuta 114-106 da Houston, al primo successo esterno stagionale. Jokic chiude con 23 punti e 16 rimbalzi ma continua a faticare al tiro: 9/26 dal campo, 18/58 nelle ultime due uscite. Senza Durant e Beal, Phoenix cade sotto i colpi di Fox (34 punti di cui 23 nell’ultimo periodo) e Sabonis (15 punti e 17 rimbalzi), cedendo 114-106 contro Sacramento. In serie positiva da tre gare i Clippers, che sfatano il tabù Salt Lake City (11 ko di fila nei confronti esterni con Utah) grazie a un Leonard alla miglior prestazione stagionale (41 punti), oltre a 20 punti di George e 18 di Zubac. Ancora in quintetto Simone Fontecchio ma il giocatore dei Jazz non va oltre gli 8 punti (1/3 da due, 2/5 da tre, 0/2 ai liberi) e 2 rimbalzi oltre a due palle perse in 31′.
A Est comanda Boston: 133-123 su New York con 30 punti di White, 25 di Tatum e 21 del rientrante Porzingis. La principale alternativa ai Celtics si conferma Orlando, che passa contro Detroit per 123-91 trascinata da Wagner (27 punti) e Banchero (24). Non fa ormai più notizia la sconfitta dei Pistons: con questa sono 19 consecutive, a -2 dal primato negativo della franchigia (21) registrato a cavallo delle due stagioni del 1980. Il record assoluto (28) appartiene ai 76ers edizione 2015, ben lontani da quelli di oggi, quarti nella Conference grazie al 125-114 su Atlanta timbrato da Embiid (38 punti e 14 rimbalzi) e Maxey (30 punti), ma confermano il loro buon momento anche i Cavs: 111-99 su Miami (27 punti e 13 rimbalzi di Mitchell) e terza vittoria nelle ultime tre gare. Stagione fin qui da dimenticare per Washington, penultima a Est e battuta da Brooklyn 124-97. Solo 4 punti (2/9 dal campo con 0/5 dall’arco) per Danilo Gallinari in 19 minuti, oltre a due rimbalzi e un assist. A completare il quadro delle gare della notte italiana, il successo di Charlotte su Toronto (119-116, 24 punti per Hayward e 22 per Bridges, fra i Raptors tripla doppia Barnes con 31+10+10) e la 18esima sconfitta in 21 gare per San Antonio, la 16esima di fila (121-112 a favore di Chicago) nonostante Victor Wembanyama metta a referto 21 punti e 20 rimbalzi.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Tregua olimpica un miraggio, anche Zelensky dice no

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ROMA (ITALPRESS) – Si allontana sempre di più l’ipotesi di una tregua olimpica durante i Giochi di Parigi2024 (26 luglio-11 agosto). La possibilità di far tacere le armi in Ucraina, teatro bellico dopo l’invasione russa del Donbass, era stata avanzata innanzitutto dal presidente francese Emmanuel Macron e in qualche modo discussa nell’incontro tra i leader di Cina e Russia, Xi Jinping e Vladimir Putin. A chiudere ogni spiraglio per un’intesa è stato proprio il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, certo che un’eventuale tregua nel periodo delle Olimpiadi potrebbe ritorcersi contro la sua stessa popolazione e rivelarsi decisiva per le sorti del conflitto. “Nessuno ci garantirebbe che la Russia non ne approfitterebbe per portare truppe sul nostro territorio, una tregua giocherebbe a favore del nostro nemico – ha sostenuto Zelensky, rispondendo a distanza a Macron – Non siamo contro una tregua, nè contro la fine della guerra, ma vogliamo una giusta fine per questa guerra”. In realtà anche Putin aveva fatto intendere di non essere favorevole ad una tregua olimpica, ma a causa del divieto agli atleti russi di partecipare ai Giochi Estivi parigini proprio a causa della guerra scatenata sul territorio ucraino. “I funzionari sportivi internazionali oggi violano i principi della Carta Olimpica nei confronti della Russia, impedendo ai nostri atleti di partecipare alle Olimpiadi sotto la loro bandiera, con il loro inno nazionale, ma vogliono che noi obbediamo alle regole che vogliono loro imporci – le parole del capo del Cremlino – Per pretendere qualcosa dagli altri, devi rispettare tu stesso le regole”. Difficile, se non impossibile, a questo punto trovare un’intesa tra le parti per interrompere, almeno per il periodo delle Olimpiadi, un conflitto sempre più sanguinoso.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Indiana super in casa, 3-3 la serie play-off con New York

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Servirà gara-7 per definire la seconda finalista, dopo Boston Celtics, dei play-off della Eastern Conference di Nba. Indiana Pacers si conferma insuperabile sul parquet amico e si aggiudica la sesta gara interna di questa post-season superando i New York Knicks per 116-103. Un successo, quello in gara-6, che porta la serie in perfetta parità (3-3) in attesa della ‘bellà in programma domani, domenica. Per il quintetto della ‘Grande Melà, 31 punti di Brunson, top-scorer della serata nonostante 11 tiri liberi di fila sbagliati, e qualche apprensione per Hart, uscito con problemi addominali; tra i padroni di casa ne timbra 25 Siakam. Nelle semifinali di Western Conference, Denver Nuggets e Minnesota Timberwolves sono sul 3-3, mentre Dallas Mavericks conduce 3-2 su Oklahoma City Thunder.
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Gol ed emozioni, Fiorentina e Napoli si dividono la posta

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FIRENZE (ITALPRESS) – Fiorentina e Napoli si dividono la posta in palio al termine di una gara che è stato un lungo inseguimento reciproco ricco di gol, emozioni e colpi di scena. Alla fine il 2-2 al Franchi consente a Biraghi e compagni di confermarsi all’ottavo posto ma non ancora poter festeggiare il ritorno certo nelle prossime coppe europee perchè servirà almeno un punto nell’ultimo turno contro il Cagliari, e lenisce parzialmente l’emorragia di punti per gli ormai ex campioni d’Italia. Gli ospiti iniziano la gara come meglio non si potrebbe passando già all’8′ con Rrahmani, capitano di serata stante l’assenza per problemi di gastroenterite di Di Lorenzo, che anticipa Martinez Quarta su calcio d’angolo di Politano. Gli uomini di Calzona giocano in maniera eccellente la prima mezz’ora tanto che vanno più volte vicini al raddoppio in particolare con Kvaratskhelia. Proprio su una palla riconquistata da Dodo sull’esterno sinistro offensivo georgiano, su cui il Napoli si lamenta per una mancata sanzione del fallo da parte del direttore di gara, prende avvio l’azione che porta alla punizione poi segnata da Biraghi al 39′ per l’1-1. I gigliati ribaltano il risultato tre minuti più tardi con Nzola bravo a superare Politano e di destro a sorprendere Meret. Lo svantaggio del Napoli è una punizione eccessiva per i partenopei che però rischiano di subire per due volte la terza rete entrambe le volte con Nico Gonzalez, con nella seconda circostanza un ottimo intervento di Meret. Il 2-2 lo segna Kvaratskhelia anche lui con una bellissima punizione (57′), con Politano che centra un palo 5′ più tardi. Nella parte centrale la sfida diventa equilbrata e l’ultimo vero sussulto giunge all’80’ quando Marchetti assegna calcio di rigore per un presunto fallo di Lobotka su Belotti, quest’ultimo subentrato a Nzola, ma la revisione al Var sollecitata da Valeri fa poi cambiare idea al direttore di gara. Il punteggio non cambia più e si chiude dunque con un pareggio l’ultima partita casalinga di Vincenzo Italiano, con lo stadio Franchi che la prossima estate vedrà anche l’inizio di lavori che porteranno poi alla costruzione di una nuova curva Fiesole.
– Foto Image –
(ITALPRESS).

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