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Discesa di St.Moritz alla Shiffrin, Goggia e Brignone sul podio

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ST.MORITZ (SVIZZERA) (ITALPRESS) – Her Majesty tira fuori gli artigli ma due terzi del podio sono color azzurro. A St.Moritz Mikaela Shiffrin fa sua la discesa ma alle sue spalle ecco Sofia Goggia e Federica Brignone a un soffio. Sulla Corviglia arriva il successo numero 91 in Coppa del Mondo per la fuoriclasse statunitense, appena però il quarto in carriera in una specialità non sempre nelle sue corde (l’ultimo era arrivato nel marzo 2022 a Courchevel/Meribel). Ma oggi la Shiffrin è stata perfetta e l’urlo di gioia partito quando ha visto Sofia Goggia restare dietro la dice lunga su quanto ci tenesse. La campionessa bergamasca, il giorno dopo il trionfo in supergigante, parte bene, poi perde qualcosina nella parte centrale ma rimonta nel finale anche se non è sufficiente: 15 i centesimi di ritardo sulla Shiffrin. “Ho disputato una gran prova nel complesso, con qualche sbavatura, ma sono lì – commenta la sua prova Sofia, al podio numero 50 nel circuito – Non è stata una discesa pulitissima, con un grosso errore nel finale che mi ha negato la vittoria. Ma un secondo posto nella prima discesa della stagione va bene. Anche Federica ha fatto un gran giro, sono supercontenta di questo risultato e di essere in due sul podio”. Già perchè al terzo posto si piazza la Brignone che, smaltita la delusione per la quinta posizione in super G, scende col pettorale numero 1 e con un’ultima parte di run di alto livello conferma i progressi in discesa: podio numero 60 per lei, il quarto in sei gare stagionali. “Tanta roba, specie se penso all’anno scorso, alla non fiducia che avevo – sorride – Ho avuto una grande estate e questo fa tutta la differenza del mondo. Siamo una squadra forte, se ieri non ero contenta della performance ma il risultato era decente, oggi sono molto contenta, ho messo in pista tutto quello che volevo fare, sono riuscita ad attaccare le curve”. La Brignone puntella anche il secondo posto nella generale (425 punti) dietro la Shiffrin (620) ma la seconda giornata di St.Moritz regala in casa azzurra anche il decimo posto di Marta Bassino, a soli 69 centesimi dalla statunitense (“mi sono divertita un sacco, sono contenta di essere così vicina alle prime”), a punti anche Nicol Delago (20^), Laura Pirovano (24^) e Nadia Delago (26^). Domani terzo e ultimo appuntamento a St.Moritz, in programma un altro supergigante.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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Al Castellani decide una magia di Adams, Empoli-Torino 0-1

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EMPOLI (ITALPRESS) – Una magia di Che Adams da metà campo regala tre punti fondamentali al Torino. Nell’anticipo che ha aperto la sedicesima giornata del massimo campionato italiano, i ragazzi di Paolo Vanoli sbancano il Castellani di Empoli e tornano alla vittoria dopo aver raccolto due punti nelle ultime sei partite. Con questo successo i granata raggiungono in classifica proprio i toscani a quota 19 punti e prendono una boccata d’ossigeno. I primi quindici minuti sono di studio con le due squadre che non si fanno male, poi l’Empoli prende in mano la partita e crea occasioni: al 15′ Gyasi ci prova in girata, ma arriva una grande chiusura di Coco. Sugli sviluppi di calcio d’angolo Ismajli segna la rete dell’1-0, ma l’arbitro Bonacina, all’esordio in Serie A, annulla per una carica nei confronti di Milinkovic-Savic. Al 17′ il primo lampo Toro con un tiro di Sanabria che esce di poco. A metà primo tempo l’Empoli domina: al 26′ Colombo si gira e lascia partire un sinistro pericoloso ma Milinkovic-Savic si salva in calcio d’angolo. Intorno alla mezzora di gioco è il Torino ad avere le migliori occasioni: al 32′ Ricci colpisce a botta sicura di testa, ma Vasquez dice di no.
L’estremo difensore empolese, quattro minuti più tardi, si rende protagonista di una parata straordinaria su un colpo di testa di Sanabria. Sugli sviluppi di calcio d’angolo Coco, tutto solo, non indirizza bene la sfera e si divora lo 0-1.
Nella ripresa subito due occasioni: al 47′ Colombo prova la conclusione ma Milinkovic-Savic è attento e un minuto più tardi Linetty spara alto una buona occasione dal limite. Al 54′ la più grande palla gol della partita: cross dalla sinistra, Gyasi viene rimpallato e la palla arriva a Cacace che, da cinque metri, spedisce la palla in curva divorandosi il gol del vantaggio. Vanoli a metà ripresa stravolge l’attacco: dentro Adams e Njie, fuori Sanabria e Karamoh e la partita cambia. Al 70′ Adams si inventa il gol della domenica: poco dopo la metà campo fa partire un destro perfetto che beffa Vasquez, fuori dai pali, e fa impazzire di gioia il popolo granata. Lo stesso bomber del Torino, tre minuti più tardi, sfiora anche il gol dello 0-2 con il suo tiro che lambisce il palo. Nel finale l’Empoli ci prova con poca convinzione e non riesce a trovare il guizzo che vale il pareggio. Il Torino nella prossima giornata affronterà il Bologna (21 dicembre ore 15) mentre l’Empoli farà visita alla capolista Atalanta (22 dicembre ore 18).
– Foto Image –
(ITALPRESS).

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Staffette azzurre d’oro e bronzo, Quadarella argento nei 1500

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BUDAPEST (UNGHERIA) (ITALPRESS) – Risuonano per la prima volta le note dell’inno di Mameli alla Duna Arena di Budapest: nella quarta giornata di gare ai Mondiali di nuoto in vasca corta arriva l’oro per l’Italia con i ragazzi della staffetta mista 4×50 stile libero: un successo strameritato ma decisamente inatteso alla vigilia che diventa possibile stamattina quando una prestazione sciagurata in batteria estromette il super team Usa dalla finale del pomeriggio. Gli americani si consoleranno con un’altra pioggia di medaglie e record del mondo, ma anche per gli azzurri le cose non vanno affatto male con l’argento di Simona Quadarella nei 1500, il bronzo di un’altra staffetta, la 4×200 stile libero maschile, e la finale conquistata da Michele Busa e Simone Stefanì nei 100 farfalla. Pronti, via, e il programma subito parte con la gara che fa saltare dalla sedia gli italiani. La 4×50 mista stile comincia fortissimo con Leonardo Deplano nella prima frazione. Nonostante un cambio non brillantissimo con Alessandro Miressi, l’Italia resta in zona podio quando il testimone passa alle ragazze. Bene Silvia Di Pietro, reattiva nell’ingresso in vasca, strepitosa Sara Curtis nello sprint finale grazie al quale arriva il titolo iridato. Per l’Italia è di 1’28″50 il crono che vale l’oro davanti a Canada (1’28″60) e Polonia (1’28″80).
“Sapevamo che ci giocavamo qualcosa di grosso e abbiamo tenuto i nervi saldi per sfruttare questa occasione” esulta Silvia Di Pietro, prima di annunciare che questa potrebbe essere stata la sua ultima gara internazionale. In zona mista gioiscono pure Alessandro Miressi e Leonardo Deplano: “Siamo stati bravi, bisognava cogliere la chance con la staffetta degli Stati Uniti che era fuori, l’abbiamo colta ed è stato molto divertente” dice il piemontese. “Gli Usa stamattina hanno fatto un erroraccio, noi ne abbiamo approfittato e abbiamo messo la mano davanti a tutti” aggiunge Deplano. Infine Sara Curtis, che poi completa il suo pomeriggio con il sesto posto (26″26) nella finale dei 50 dorso vinta, con nuovo record del mondo (25″23), dall’americana Regan Smith (25″23): “Terrò sempre nel cuore l’oro di oggi, è stato assurdo, sono contentissima” le parole della 18enne di Savigliano.
Torna sul podio iridato invece Simona Quadarella, autrice nei 1500 di una grande prova (15’30″14) non troppo lontana dal suo record italiano. La 25enne romana si inchina soltanto alla tedesca Isabel Gose, oro in 15’24″69.
Bello il testa a testa tra le due che scappano nei primi 400 metri e poi danno vita a un serrato duello a distanza andato avanti più di metà gara. Solo nel finale Gose mette il turbo staccando Simona. La medaglia di bronzo va alla statunitense Jillian Cox (15’41″29) che aveva messo a referto il crono nelle serie “lente” della mattina. “Questa medaglia la volevo e me la sono andata a prendere. Non nuotavo da un pò questo tempo, sono molto contenta” la felicità di Quadarella che così “archivia in parte la delusione di Parigi”. Ciliegina sulla torta il bronzo della 4×200: buona partenza di Filippo Megli, Manuel Frigo e Carlos D’Ambrosio tengono gli azzurri a contatto con la zona medaglie, Alberto Razzetti mette la freccia e sorpassa la Germania di Florian Wellbrock: Italia terza in 6’47″51, tedeschi solo quarti in 6’50″43. Veri protagonisti in vasca sono però gli Stati Uniti che si prendono l’oro con il record del mondo (6’40″51) e anche con il primato all time sui 200 (1’38″91) fatto registrare dal primo frazionista, Luke Hobson. Argento per l’Australia con record oceanico in 6’45″54. Nelle altre gare di giornata titolo per lo spagnolo Carles Coll Marti nei 200 rana (2’01″55), mentre nella prova al femminile vince, battendo il suo stesso primato all time, l’americana Kate Douglass (2’12″50).
Festa pure per il russo (che gareggia sotto bandiera neutrale) Miron Lifintsev nei 50 dorso (22″47) e per lo svizzero Noè Ponti (50″33, record dei campionati) nei 100 misti. Infine la sublime Gretchen Walsh che prima migliora di quasi mezzo secondo (52″87) il suo record del mondo (53″24) nelle semifinali dei 100 farfalla e poi conquista il terzo titolo iridato individuale a Budapest, sempre con record (55″11), nei 100 misti al femminile.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Elezioni Figc, Abete “Con Gravina rapporto virtuoso”

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ROMA (ITALPRESS) – “Le diversità sono un patrimonio della Lega Nazionale Dilettanti che opera attraverso sessantamila squadre, undicimila società, un milione e centoquindicimila tesserati. Dalla Serie D, che è il massimo livello, alla terza categoria teniamo unito un sistema e un mondo che rappresenta i 7896 comuni d’Italia”. Lo ha detto il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Giancarlo Abete, nel corso di un’intervista presso la sede romana dell’Italpress. “Non è una difficoltà, ognuno sa quale è il suo tipo di ruolo – ha proseguito il numero uno della LND – La Serie D ha una centralità, è il quarto campionato in termine di importanza e poi ovviamente abbiamo dei livelli inferiori. Però l’importante è che ci sia una partecipazione attiva e, nonostante il Covid, nonostante il calo demografico e nonostante la riforma dell’ordinamento sportivo, il sistema ha retto bene e i numeri in qualche modo sono stati confermati e consolidati”. Il prossimo 3 febbraio si terrà l’Assemblea elettiva della Figc con Gabriele Gravina, presidente in carica, che ha sciolto le riserve e si ricandiderà: “La Lega Nazionale Dilettanti ha sempre avuto un rapporto virtuoso con Gravina – ha ammesso Abete – Abbiamo sempre avuto amicizia e sintonia, ma non è che si decide in base a questo, si decide in base ai contenuti, i programmi e le prospettive. Suggestione Del Piero? Ovviamente è importante che grandi giocatori entrino anche nella dirigenza sportiva, però noi abbiamo regole di ingaggio collegate al fatto che bisogna avere l’espressione di una condivisione”.
Il 2024 è stato un anno di grandi trionfi sportivi, dalle Olimpiadi di Parigi a Jannik Sinner che è diventato numero uno del mondo di tennis: “Da molti anni c’è una competizione più significativa tra le varie discipline sportiva e ben venga – ha sottolineato Abete – Perchè vuol dire che l’offerta da parte del sistema paese è maggiore rispetto al passato quindi questa è un’opportunità per tutti, in primis per i ragazzi e per le famiglie che possono scegliere. Il calcio ha una dimensione diversa rispetto al tennis, noi ci affidiamo senza dubbio ai risultati sportivi ma il nostro movimento a livello di partecipazione è una realtà di squadra. Ci sono dei grandi personaggi, di cui siamo lieti che rappresentino l’Italia ai massimi livelli e Sinner ne è la testimonianza, che possono svolgere un traino per il mondo sportivo e per determinate discipline. Ma non parliamo di realtà competitive tra di loro”. Infine il presidente Abete sottolinea l’importanza di agire contro due fenomeni significativi, la violenza contro gli arbitri ed il razzismo: “Ci sono situazioni negative che vanno contrastate e prevenute, va fatta un’attività formativa, va fatta un’attività sanzionatoria che però come si è visto negli ultimi anni non basta per rimuovere queste situazioni. Visto che pur raddoppiando le sanzioni non è diminuito il fenomeno, bisogna parlare di altre realtà e di fare più formazione, più prevenzione e più giustizia riparativa soprattutto per i giovani”, ha concluso.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).

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