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L’AMBULANZA DEI DESIDERI, IN RICORDO DI TOMMY, E’ UNA REALTA’: L’EMOZIONE AL TAGLIO DEL NASTRO ALLA C.R.I. DI VOGHERA

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Non è un’ambulanza qualunque, è “L’Ambulanza dei Desideri”. All’inaugurazione, davanti alla sede del Comitato C.R.I. di Voghera, l’emozione era palpabile tra i presenti: un progetto durato mesi, fatto di serate ed eventi al vicino Haggy Bar, lotterie benefiche ed il contributo di tanti amici, che si sono uniti strada facendo. L’obiettivo era ambizioso: acquistare un’ambulanza in memoria di Tommaso Re Mariotti, completamente dedicata ad esaudire i desideri dei bambini dell’Oncoematologia Pediatrica, al 4° piano del Policlinico S. Matteo di Pavia. Oggi questo obiettivo è diventato realtà: prima la benedizione impartita da Don Pietro Sacchi (“Non esiste un tempo limitato che conceda un attimo di gioia, e questa gioia si chiama Amore”, ha ricordato Don Pietro), poi il taglio del nastro con la Presidente del Comitato Chiara Fantin, la mamma e il papà di Tommy Stefania Mariotti e Pier Enrico Re, il fondatore degli “Amici del 4° Piano” Alessandro Baldi.
Presenti all’inaugurazione anche Simona Virgilio, vicesindaco del Comune di Voghera, e l’assessore Maria Cristina Malvicini, oltre al consigliere Giuseppe Carbone: l’amministrazione comunale ha sempre seguito da vicino questo progetto e ha fornito il patrocinio, oltre al ricavato dell’inaugurazione del teatro Valentino Garavani, la prima serata andata in scena.
“Tommy ha insegnato a tutti l’amore per la vita e noi questa sera vogliamo continuare a trasmettere questo amore attraverso un progetto che ci sta molto a cuore, l’ambulanza dei desideri è nata in ricordo di Tommy, ma anche per sostenere chi ancora sta lottando al 4° piano dell’oncoematologia pediatrica del S. Matteo, vedere realizzati i loro desideri è davvero un sogno anche per noi” ha ricordato Stefania Mariotti, la mamma di Tommy. La storia di Tommy era balzata alle cronache nazionali nel 2009, quando il padre Pier Enrico, superando mille problemi burocratici, gli aveva donato un rene per salvarlo dalla malattia, si era trattato del primo trapianto effettuato in Italia da donatore vivente. Il ragazzo è scomparso lo scorso Maggio, lasciando un grande vuoto sia nella sua città, Alessandria, sia tra i familiari e gli “Amici del 4° piano” in oncoematologia pediatrica al S. Matteo di Pavia, dove era in cura. Il suo sorriso sulle labbra, nonostante l’evolversi della malattia, le frasi scritte di giorno in giorno da mamma Stefania su Facebook, che non lo abbandonava un istante, hanno lasciato un segno profondo, il ragazzo è entrato nel cuore di tutti. Ne è stata particolarmente toccata anche la Presidente di C.R.I. Voghera, Chiara Fantin, che ha deciso di dare vita al progetto “L’ambulanza dei desideri” sfidando mille criticità, ed oggi è emozionata e soddisfatta: “ Era il 28 Gennaio 2023 quando ho raccolto i pensieri dell’ennesima notte insonne ed ho scritto al Consiglio Direttivo C.R.I. proponendo questo progetto dell’Ambulanza dei Desideri, subito condiviso con Alessandro degli Amici del 4° piano, e che ha visto nei mesi successivi un susseguirsi di artisti, di autori, di cantine locali, unirsi in un abbraccio così intenso che ci ha permesso di essere qui questa sera. Chi ci ha seguito fin dall’inizio sa quanta generosità c’è stata intorno a noi, per questo voglio inviare un grazie enorme a tutti. Qui all’Hygge Bar abbiamo passato tanti momenti spensierati, come spensierato abbiamo sempre immaginato il momento del viaggio della nostra Ambulanza dei Desideri. E allora che i viaggi che andremo a realizzare possano essere anche un po’ hygge (divertenti) e che i nostri viaggiatori possano vivere il loro momento di serenità e spensieratezza”.
Ora che l’ambulanza è stata inaugurata occorre però continuare a prodigarsi per raccogliere fondi per esaudire i desideri dei bambini malati. Ecco dunque il codice Iban di Croce Rossa Comitato di Voghera, chiunque potrà contribuire in qualsiasi momento a portare un sorriso a questi bambini, per fare vivere loro qualche momento di spensieratezza: IT04V0538756400000003839135 – causale: progetto Ambulanza dei Desideri.

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Roma, sgombero e abbattimento di immobili abusivi in zona Casilino

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Milano-Cortina, da Open Fiber 900 km di fibra ottica

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Fibra ultraveloce per Milano-Cortina, da Open Fiber rete da 900 km

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MILANO (ITALPRESS) – Un ambizioso progetto, già avviato, per garantire una connessione di rete ad alta velocità nei principali presidi di pronto intervento in vista dei giochi olimpici invernali Milano-Cortina 2026.
E’ questa la base dell’accordo operativo presentato oggi tra la Città metropolitana di Milano e Open Fiber.
Come illustrato da Stefano Mazzitelli, direttore commerciale di Open Fiber, “in totale sono circa 900 km di rete nuova per i tre anelli previsti. Dal punto di vista economico parliamo di un ordine di grandezza di circa 3 milioni di euro. Le tempistiche del progetto sono molto strette: le Olimpiadi sono alle porte e quindi dobbiamo completarlo fra novembre e gennaio. Mi piace annunciare il fatto che c’è stata una richiesta specifica di accelerare un progetto per l’ospedale Niguarda e la linea Milano-Livigno è già operativa. La nostra rete FTTH, grazie a caratteristiche di resilienza, affidabilità e altissima velocità, si conferma il mezzo ideale per sostenere servizi di pubblica utilità e sicurezza, garantendo comunicazioni real-time e mission critical fondamentali per la protezione del territorio e la gestione di informazioni delicate”.
I tre anelli in fibra ottica ad altissima velocità saranno in grado di garantire una connessione sicura e protetta fino a 10 Gigabit al secondo. Nello specifico, il primo anello riguarderà la Polizia di Stato e raggiungerà la Centrale Operativa Interforze Semogo a Valdidentro (SO), l’Ufficio Polizia di Frontiera a Tirano, la Questura di Sondrio e il Commissariato di Sesto S. Giovanni (MI).
Il secondo anello interesserà diversi enti del territorio di Sondrio: la Questura, la Polizia stradale, il Comune, la Prefettura e il Comando Provinciale dei Carabinieri.
Il terzo anello invece collegherà i presidi di Livigno, Bormio e Sondalo con l’ospedale Niguarda di Milano.
“La sinergia sviluppata con Città Metropolitana di Milano ci consentirà di completare rapidamente un progetto fondamentale, collegando enti pubblici strategici che devono scambiarsi informazioni sensibili in tempo reale con la massima sicurezza, un’esigenza cruciale soprattutto in occasione di un evento globale come i giochi olimpici invernali Milano-Cortina 2026”, ha aggiunto Mazzitelli.
Francesco Vassallo, Vicesindaco della Città metropolitana di Milano, ha definito il progetto “il risultato di oltre vent’anni di lavoro silenzioso ma determinato, frutto di una visione chiara e condivisa: dotare il territorio metropolitano di un’infrastruttura digitale robusta e pubblica”. Il riferimento è ai circa 8000 km di fibra ottica posti dal 2005 che circondano la città metropolitana di Milano. Un’infrastruttura che collega circa 100 comuni metropolitani, 156 istituti scolastici, ospedali, la questura di Milano e la Polizia Postale e delle Comunicazioni della Lombardia.
“Oggi mettiamo a disposizione la nostra esperienza consolidata in 25 anni: fornire connettività di qualità agli organi istituzionali che ne fanno richiesta – ha aggiunto Vassallo – vogliamo offrire una connettività che al termine delle olimpiadi rimarrà a disposizione delle comunità stesse. La nostra rete non è solo un insieme di cavi, ma il cuore pulsante di una nuova amministrazione intelligente, capace di integrare scuola, sanità, sicurezza e immobilità sostenibile in un sistema digitale realmente connesso e al servizio dei cittadini”.
Sull’importanza che questo progetto avrà non soltanto per la durata delle Olimpiadi, ma anche per il futuro del territorio si è soffermato anche Alberto Zoli, Direttore generale dell’ospedale Niguarda di Milano e Medical Care manager per la Lombardia per i giochi olimpici Milano-Cortina 2026.
“Sarà un sostanziale miglioramento perchè riusciremo a garantire in una sorta di ospedale diffuso le trasmissioni di immagini, dati e quant’altro occorre per il trattamento dei pazienti. I nostri pazienti avranno come punti di riferimento non solo le Medical Station e i policlinici nelle venue, ma soprattutto nei villaggi olimpici peraltro diffusi in Alto Valtellina – ha affermato – Saranno erogate delle prestazioni sanitarie anche di tipo diagnostico, dove immagini e dati saranno sostanzialmente quelle che faranno la differenza tra esserci o non esserci. E la telemedicina sarà quella che farà da padrone da questo punto di vista”.
Alla fine “rimarrà – aggiunge – un ospedale diffuso che terrà in collegamento diretto e concreto l’ospedale di Sondalo con l’ospedale Niguarda di Milano. Molti operatori dell’ospedale di Milano sono già impegnati in Alta Valtellina e quindi stanno lavorando”.
Per il Questore di Milano Bruno Megale “questo progetto ha consentito di portare la fibra ottica in tutti gli uffici della Questura di Milano e nei commissariati distaccati. Un collegamento che ha accelerato la trasmissione dei dati e le attività di sicurezza, soprattutto per quanto riguarda la trasmissione dei video, delle immagini, ma anche i servizi per il cittadino”.
“Con questi collegamenti siamo riusciti anche a implementare servizi tipo i passaporti, l’ufficio immigrazione… servizi che interessano direttamente tutta la cittadinanza di Milano. Quindi un collegamento attivo all’avanguardia tra la questura centrale e tutti gli uffici distaccati sul territorio”, ha aggiunto Megale ricordando la centrale operativa comune in via Drago “che permetterà di seguire tutti gli eventi in tempo reale”.
-foto f14/Italpress –
(ITALPRESS).

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