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Cronaca

Pnrr, Meloni “Centrato un altro obiettivo estremamente importante”

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ROMA (ITALPRESS) – “Oggi il Governo ha centrato un altro obiettivo estremamente importante. La cabina di regia del Pnrr ha ratificato il raggiungimento dei 52 obiettivi necessari per consentire all’Italia di presentare, entro il 31 dicembre 2023, alla Commissione europea la richiesta per la quinta rata da 10,5 miliardi. Traguardo che si somma al primato già raggiunto dall’Italia, ovvero quello di essere la prima Nazione in Europa ad aver presentato la quarta richiesta di pagamento del Pnrr”.
Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Questo ci consentirà di ricevere nei prossimi giorni la somma di 16,5 miliardi relativi alla quarta rata e di far salire complessivamente la quota già incassata a circa 102 miliardi, più della metà dell’intero Piano di ripresa e resilienza. Ringrazio il ministro Fitto, tutti i ministri e le Amministrazioni centrali e locali che hanno contribuito a questo grande risultato, che testimonia ancora una volta lo straordinario lavoro portato avanti in questi mesi”, conclude Meloni.
(ITALPRESS).
– Foto: Palazzo Chigi –

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Von der Leyen lancia da Davos forum sulla transizione green

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ROMA (ITALPRESS) – “Nel settore energetico gli investimenti in energia pulita superano di dieci a uno quelli nei combustibili fossili. Questo è un cambiamento per cui lavoriamo da anni. Ed è stato confermato quando abbiamo tutti fissato obiettivi ambiziosi alla COP28: abbiamo detto che avremmo triplicato l’energia rinnovabile e raddoppiato l’efficienza energetica entro il 2030. E’ evidente: la transizione all’energia pulita sta avvenendo ed è destinata a durare. Questa non è solo una buona notizia per il pianeta, è anche una buona notizia per l’innovazione. E’ una buona notizia per l’indipendenza energetica, perchè questa è energia prodotta in casa, quindi crea buoni posti di lavoro in patria. E’ un bene per la competitività economica. E ultimo ma non meno importante, riduce le bollette energetiche, quindi è un bene per le famiglie e le aziende”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenendo al Forum mondiale economico di Davos. “Ci sono due grandi sfide che voglio affrontare. Primo, non tutti fanno parte di questa transizione globale verso l’energia pulita. Se si guarda al continente africano, ad esempio: è un continente con un potenziale enorme, che detiene il 60% delle migliori risorse solari del mondo. Tuttavia, attualmente riceve meno del 2% degli investimenti globali in energia pulita”, ha osservato von der Leyen. In secondo luogo “non ci stiamo muovendo abbastanza velocemente. Si tratta anche di aumentare la produzione. Ogni regione deve essere in grado di produrre le tecnologie di cui ha bisogno” ma “nessuna azienda, nessun Paese e nessuna regione può farlo da sola. Dobbiamo lavorare insieme e dobbiamo agire ora. Ecco perchè oggi lanciamo il Global Energy Transition Forum”, ha spiegato la presidente sottolineando poi che “ci siamo prefissati tre obiettivi: in primo luogo, dobbiamo sostenere lo slancio del nostro storico accordo energetico globale. Questi obiettivi energetici globali devono trovare la loro strada nella prossima ondata di contributi determinati a livello nazionale, i famosi NDC. Dobbiamo trasformare le promesse collettive in progressi misurabili. Il nostro secondo obiettivo: dobbiamo trasformare questi obiettivi in progetti molto concreti. E infine, il Global Energy Transition Forum dovrebbe aiutare a sbloccare più investimenti. Se vogliamo essere più veloci, abbiamo bisogno di più investimenti. Il Global Energy Transition Forum è tutto incentrato sul collegare i puntini; sul garantire che governi, aziende e investitori si trovino tra loro, come fanno oggi qui. In questi tempi di dura competizione geostrategica, la prevedibilità, la certezza e l’affidabilità sono importanti. Voglio essere molto chiaro con il mio messaggio: l’Europa resta sulla rotta e siamo pronti a lavorare con tutti gli attori globali per accelerare la transizione verso l’energia pulita”, ha concluso von der Leyen.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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Assolombarda, per il 2025 migliorano le previsioni. Pil regione a +1,1%

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MILANO (ITALPRESS) – Se il 2024 si è rivelato un anno difficile per l’economia, quello che è appena iniziato potrebbe essere quello della, seppur cauta, ripartenza. A dirlo sono i dati del Centro Studi di Assolombarda. In particolare, le stime indicano che lo scorso anno la Lombardia è cresciuta del +0,5%, meno rispetto al +0,6% nazionale; una circostanza determinata, soprattutto, dal mancato traino dei mercati esteri, che ha penalizzato una struttura economica particolarmente votata alla manifattura e ai servizi alle imprese. Le previsioni per il 2025, in base alle più recenti evidenze, invece, migliorano attestandosi al +1,1%, e superando il +0,7% previsto a livello italiano. Il rallentamento della Lombardia nel 2024 ha rispecchiato un contesto di debolezza della domanda domestica e globale. Nonostante il deciso calo dell’inflazione (scesa al +0,8% nel 2024 a livello regionale), le famiglie hanno mostrato, infatti, una forte propensione al risparmio. Ha pesato anche il contributo negativo della domanda estera, confermato dai dati sulle esportazioni lombarde, che nei primi nove mesi del 2024 sono calate dello 0,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La ripartenza nel 2025 è, ora, affidata prevalentemente ai consumi, in espansione dell’1,7%, più che nella media nazionale (+1,3%). Uno dei pesi che gravano maggiormente sull’export regionale, anche in prospettiva, è rappresentato dalla recessione tedesca. La stima preliminare per il Pil della Germania ha fatto registrare un 2024 ancora negativo (-0,2%, dopo il -0,3% nel 2023) e le previsioni della Bundesbank vedono un magro rimbalzo, appena dello 0,2%, nel 2025. Di riflesso, allargando lo sguardo al pre-Covid, per le regioni tedesche Bayern e Baden-Wùrttemberg tra 2019 e 2024, si prospetta una espansione cumulata molto modesta e pari a +1,9% e +0,4%, rispettivamente. Nello stesso periodo, le stime sulla Lombardia proiettano una crescita del 5,9%. Tra le altre regioni benchmark europee, spicca la Cataluña, che si prevede in sviluppo del 2,7% nel 2024 e del 2,2% nel 2025.
“Alla luce dei dati curati dal nostro Centro Studi, è necessario invertire la rotta dell’attuale ciclo economico per incoraggiare la competitività del Paese e delle nostre imprese”, ha dichiarato il presidente di Assolombarda, Alessandro Spada. “Per rilanciare la crescita – ha spiegato -, sono due gli asset su cui intervenire immediatamente: energia e investimenti. Le nostre imprese, infatti, pagano una delle bollette più care al mondo: negli ultimi due anni, in particolare, il prezzo medio mensile dell’energia elettrica in Italia è stato sistematicamente più alto, anche di oltre il +50%, rispetto ai nostri partner europei. Ma sono anche gli investimenti a destare preoccupazione e, in tal senso, lanciamo l’appello affinchè siano il primo punto all’ordine del giorno della nuova agenda europea. Per quanto riguarda l’Italia, Industria 4.0, il primo e più grande piano di politica industriale del Paese, con la nuova Legge di Bilancio ha subito una pesante tagliola, del tutto ingiustificata e controintuitiva: il credito d’imposta 4.0, infatti, ha una copertura di 2,2 miliardi di euro per il 2025 contro i più di 6 miliardi che vengono utilizzati normalmente. Ma non solo: viene eliminato dal beneficio il software proprio oggi che siamo chiamati a puntare su intelligenza artificiale, dati, cybersecurity. La nostra competitività si gioca su queste partite, non possiamo perdere ulteriore terreno”, ha concluso Spada. Scomponendo la dinamica dell’economia lombarda tra settori, emerge un calo nel valore aggiunto dell’industria nel 2024, -2,2%, che proseguirà anche nel 2025. Il dato è in linea con l’andamento negativo dell’export, che riflette principalmente le vendite della manifattura. Peraltro, la debolezza dei settori manifatturieri non caratterizza solo la Lombardia, ma in generale l’Italia e la gran parte dei Paesi europei (con la notevole eccezione della Spagna), come testimoniano i dati sul clima di fiducia di questo comparto, tendenzialmente negativi lungo tutto l’anno scorso. Il Pil lombardo è stato trainato dai servizi, in crescita nel 2024 dell’1,1% e previsti rafforzarsi ulteriormente nel 2025. Questa fase positiva accomunerà sia i servizi alle imprese, spinti dall’ICT, sia i servizi ai privati, con un una ripresa del commercio. In questo quadro economico modesto, continuano ad arrivare invece segnali decisamente positivi dal mercato del lavoro. Stimiamo infatti che gli occupati in Lombardia siano cresciuti dell’1,2% nel 2024 (un tasso superiore allo 0,7% italiano) e prevediamo cresceranno dello 0,8% anche nel 2025, nuovamente grazie all’impulso del settore dei servizi. Sulle decisioni delle imprese incide anche la difficoltà a reperire nuove risorse, che spinge a mantenere la propria forza lavoro in vista di una ripartenza del ciclo economico, nonostante l’attuale debolezza della congiuntura.
(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Assolombarda

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Renault Symbioz, modello versatile per la famiglia

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ROMA (ITALPRESS) – Symbioz, il SUV Renault di segmento C richiama alla mente il termine simbiosi, che nel dizionario è descritta come un’associazione biologica e duratura tra due organismi viventi, reciprocamente vantaggiosa e che riportata al rapporto tra auto e passeggeri, è in linea con il posizionamento del nuovo veicolo compatto per le famiglie secondo la tradizione delle “voitures à vivre” che hanno caratterizzato la storia di Renault. Un nome che fa riferimento anche alle radici del marchio rimandando immediatamente al termine francese “symbiose”. Renault Symbioz è un modello versatile per la famiglia, che riesce nell’impresa di ospitare cinque adulti in un abitacolo confortevole pur mantenendo dimensioni esterne contenute. Posizionandosi tra Captur ed Austral, misura 4,41 metri di lunghezza e 1,79 metri di larghezza, con un passo di 2,64 meri. L’allestimento iconic pone Symbioz ai massimi standard del segmento C. Nella gamma si distingue per l’ambiente molto moderno, contraddistinto dalla scelta di colori e materiali. I sedili sono rivestiti da un tessuto a maglie larghe con un frammento di losanga sullo schienale di quelli anteriori. Un effetto alluminio spazzolato impreziosisce la parte superiore della plancia, mentre la parte inferiore è in Tep con cuciture a vista. Symbioz si attesta al top della categoria in termini di volume di carico in virtù della panchetta posteriore che scorrendo fino a 16 cm, può far variare il volume di carico da 492 a 624 litri, raggiungendo 1.582 litri nella configurazione con la panchetta posteriore ripiegata. Il bagagliaio è ampio e spazioso grazie all’assenza del bordo ed il pianale piatto e l’accesso è ottimizzato dal portellone motorizzato con apertura e chiusura attivabili premendo il pulsante elettrico presente sul bagagliaio, usando la chiave Keyless Entry oppure semplicemente facendo passare il piede sotto il sensore del paraurti posteriore. Il peso, inferiore a 1.500 kg (da 1.423 a 1.476 kg), è contenuto e l’altezza limitata (1,57 m), caratteristiche che contribuiscono all’ottima efficienza della motorizzazione E-Tech Full Hybrid 145. Renault Symbioz offre un equipaggiamento tecnologico completo che comprende il tetto in vetro opacizzante Solarbay. Il sistema multimediale OpenR Link con Google integrato vanta un touchscreen verticale da 10,4″ di serie su tutte le versioni e un driver display da 10,3″. Symbioz è anche al top per quanto riguarda i livelli di sicurezza attiva e passiva, offrendo 29 dispositivi di assistenza alla guida, tra cui la frenata di emergenza in retromarcia. Il conducente può contare su Adas di ultima generazione come l’Active Driver Assist, che offre un’autonomia di guida di livello 2, e la Guida ibrida predittiva (con motorizzazione ibrida) per ottimizzare l’efficienza sfruttando al massimo l’energia elettrica lungo il percorso.
Il consumo di carburante è di 4,7 litri per 100 km e le emissioni di CO2 sono pari a 105 grammi/km. Tale efficienza consente un’autonomia fino a 1.000 chilometri. Prodotto nello stabilimento di Valladolid, Renault Symbioz è disponibile in quattro allestimenti: Evolution, Techno, Esprit Alpine e Iconic con prezzi che partono dai 32.100 euro della Evolution e fino ai 36.600 del top di gamma Iconic.

foto: ufficio stampa Renault Group Italia

(ITALPRESS).

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