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Economia

Editore Dire “Palazzo Chigi ha lasciato l’agenzia senza contratto”. Dipartimento editoria “Atto dovuto”

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ROMA (ITALPRESS) – “Nel pomeriggio del 29 dicembre, a poche ore dall`avvio della nuova procedura negoziata per l`acquisto dei servizi giornalistici dell`agenzia Dire da parte del Dipartimento Editoria di Palazzo Chigi, ci siamo ritrovati senza il nuovo contratto che doveva partire il primo gennaio 2024”. Così, in una nota, l’editore dell’agenzia Dire, Stefano Valore. “Abbiamo subito provato a contattare gli uffici il 29, 30 e 31 dicembre, purtroppo senza esito, inoltrando tutte le informazioni richieste e chiedendo una interlocuzione finalizzata a far rientrare la decisione. Questo è successo a pochi giorni dall`avvio della ristrutturazione necessaria a salvaguardare la sostenibilità dell`azienda e il livello occupazionale. Una decisione sofferta che ha costretto ad interrompere il rapporto di lavoro con 14 giornalisti. Ora ci troviamo di nuovo costretti a sospendere altri 17 giornalisti proprio per la perdita inaspettata e immotivata del nuovo contratto. Appena appresa, il 29 dicembre alle ore 13.02, la notizia della sospensione del contratto, anticipata irritualmente a mezzo stampa, tutta l`azienda si è attivata in ogni sede per una soluzione. Purtroppo nessun interlocutore istituzionale ha risposto, forse a causa delle festività. Non avendo quindi ottenuto né supporto né risposte siamo stati costretti, per preservare il futuro dell`azienda, a sospendere temporaneamente 17 giornalisti, con la speranza che questa incredibile vicenda trovi soluzione già nelle prossime ore. Fino ad ora abbiamo registrato un assoluto silenzio. Confidiamo e speriamo che lo stallo possa essere superato al più presto. Diversamente ci appelleremo anche al Presidente del Consiglio, onorevole Giorgia Meloni, chiedendo il suo intervento per garantire il futuro dell`agenzia Dire e dei 120 dipendenti (e loro famiglie) che ogni giorno lavorano per garantire l`informazione primaria e a tutela del pluralismo” conclude l`editore dell`agenzia Dire.
Una nota del Dipartimento della Presidenza del Consiglio precisa che “in presenza di un provvedimento di fermo amministrativo adottato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio è tenuto per legge a sospendere il pagamento dei compensi 2023 all’Agenzia di stampa Dire, nonché l’accesso alla nuova procedura negoziata relativa all’elenco di rilevanza nazionale, come confermato anche dal parere reso dall’Avvocatura Generale dello Stato che il Dipartimento ha interpellato. Si tratta, quindi, di un atto dovuto”.
“Occorre, pertanto, respingere ogni tentativo di motivare diversamente la necessaria azione amministrativa del Dipartimento, che ha mantenuto con l’editore continue interlocuzioni anche negli ultimi giorni dell’anno”, si evidenzia ancora.
Il Dipartimento per l’Informazione e l’editoria esprime, infine, “forte preoccupazione per le conseguenze occupazionali e industriali della vicenda e auspica che al più presto la situazione possa risolversi”.
-foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

Economia

Banca CF+, De Francisco “Cresciamo su tutte le linee di prodotto”

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MILANO (ITALPRESS) – “Anno su anno cresciamo del 30%, con un grande riscontro da parte della clientela: tutte e tre linee di prodotto (i finanziamenti garantiti, il factoring e l’acquisto di crediti fiscali Iva e Ires) funzionano. Vogliamo che il nostro elemento distintivo sia la velocità di risposta che possiamo dare alla Pmi che richiede credito”. Lo afferma Iacopo De Francisco, Ceo di Banca CF+, intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy.
Il Credito Fondiario, una banca che ha 126 anni di storia, dal 2022 “ha cambiato pelle e scelto questa nuova missione”, crescendo “operazione dopo operazione: in tre anni abbiamo finanziato più di 3 miliardi di euro sui 3 prodotti, l’attivo arriverà a 2 miliardi. La banca ha 200 persone, una sede a Milano e una a Roma, e molta presenza digitale. Vogliamo che il nostro elemento distintivo sia la velocità di risposta che possiamo dare alla PMI che richiede credito”, spiega De Francisco.
“Una banca specializzata nel dare credito ha bisogno di capitale per farlo, oltre che di liquidità, perchè lo richiedono i requisiti regolamentari. Abbiamo come azionista il fondo Elliot, che ci sostiene in questo percorso di crescita. In particolare, l’aumento di capitale di circa 27 milioni con Elliot che ormai è al 90% dell’azionariato della banca ha l’obiettivo di sostenere il percorso di crescita del nostro prodotto di punta, quello più nuovo e più innovativo che è il Digital Lending”.
Si tratta di “una piattaforma tecnologica” che, grazie al digitale, “in tre giorni ci permette di dare una risposta sull’erogazione”. Quest’ultima in caso di esito positivo arriverà “in meno di un mese. Siamo partiti con le società di capitali, entro il primo trimestre 2025 andremo su ditte individuali e società di persone”.
In futuro, grazie all’intelligenza artificiale “avremo dei super analisti”. Il parametro fondamentale per la decisione “è la capacità di restituire il Debt Service Coverage Ratio (DSCR), poi guardiamo molto soprattutto al passato e allo stato di salute dell’azienda in questo momento, alla capacità di usare la cassa generata per pagare il debito”.
L’unico prodotto che Banca CF+ offre alla clientela privati “sono i depositi vincolati online”, una soluzione “molto flessibile perchè il vincolo è di 32 giorni. Non è un conto corrente su cui c’è la transazionalità, ma è una soluzione di investimento della propria liquidità” che “sta avendo un grandissimo successo in Italia e in altri paesi, come Olanda e Spagna”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Economia

Piazza Affari avvio in rialzo, Ftse Mib +0,64%

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MILANO (ITALPRESS) – Avvio di seduta in rialzo questa mattina a
Piazza Affari dopo i primi scambi. L’indice Ftse Mib, alla prima
rilevazione, segna un +0,64% a quota 33.509 punti, anche l’Ftse All Share guadagna +0,60% a 35.650 punti. In salita anche
l’Ftse Star che segna +0,25% a 4.748,09 punti.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Economia

Buoni pasto, Ancd “Positivo il tetto massimo del 5% alle commissioni”

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BOLOGNA (ITALPRESS) – L’Associazione Nazionale Cooperative Dettaglianti (ANCD), che rappresenta le cooperative del mondo Conad, esprime soddisfazione per l’introduzione di un tetto massimo del 5% alle commissioni applicate ai buoni pasto. “Accogliamo con soddisfazione l’introduzione nel DDL Concorrenza di un tetto massimo del 5% alle commissioni delle società emettitrici sul valore dei buoni pasto, così come già avvenuto per quelli usati dai dipendenti degli enti pubblici – ha dichiarato Alessandro Beretta, Segretario Generale di ANCD – I commercianti associati alle cooperative Conad potranno così avere le stesse condizioni per ogni buono pasto, mettendo i loro oltre 3.500 punti vendita a disposizione delle persone che utilizzano questo importante strumento di welfare aziendale”, ha concluso Beretta.
“L’introduzione del tetto alle commissioni non avrà alcun impatto per i dipendenti delle società che li ricevono – spiega ANCD – e darà un nuovo impulso all’impiego di questo strumento perchè amplia il numero degli esercizi che li riceveranno, consentendo ai commercianti e agli operatori della ristorazione di non vedere compromessa la sostenibilità economica delle loro attività., consentendo ai commercianti e agli operatori della ristorazione di non vedere compromessa la sostenibilità economica delle loro attività”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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