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Cronaca

Renzi “Se Meloni statista cacci chi ha scelto lei”

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ROMA (ITALPRESS) – “Meloni pensa di farci credere che lei è una vittima della sfortuna e si piange addosso perchè non ha una squadra all’altezza. Ma dai, siamo seri. Quelli che la premier ha intorno, se li è scelta lei. Tutti lei. E se davvero Giorgia fosse una statista, li dovrebbe cacciare subito”. Così nella sua Enews, il leader di Italia Viva Matteo Renzi. “Il mio consiglio è semplice. Giorgia, smetti di piangerti addosso e mandali a casa.
Sapete tutti quello che è successo la notte di Capodanno: un deputato di Fratelli d’Italia, tal Pozzolo, ha ferito un commensale al veglione con la propria pistola alla festa organizzata dal sottosegretario alla giustizia Delmastro. Perchè è ovvio, no: chi di noi non organizza una festa in cui i colleghi deputati arrivano armati? Tutto normale, no? Più che i Fratelli d’Italia sembrano cugini del Nicaragua questi qua. Ma la cosa incredibile è che Meloni protegga il suo amico sottosegretario Delmastro (che poverino, non c’entra niente: è sempre nel mezzo, lui, ma non c’entra mai niente) e scarica il deputato pistolero”, aggiunge. “Come fosse un estraneo, come se non l’avessero messo in lista loro, protetto loro, invitato alla festa loro. C’è sempre un capro espiatorio nelle vicende degli amici della Meloni. La verità è che se la Meloni volesse dimostrare di essere seria con gli italiani caccerebbe chi ferma i treni anche se è suo cognato, chi organizza i veglioni con pistole e pistoleri anche se è suo amico, chi non è all’altezza di governare l’Italia anche se l’ha fatto ministro. Ogni giorno che passa è più chiara la distanza tra i bisogni degli italiani e questa classe dirigente mediocre e pericolosa. Pericolosa innanzitutto per se stessa: ci rendiamo conto che a quella cena c’erano tanti bambini? Poteva essere una strage”, conclude Renzi.
-foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

Cronaca

Scuolabus finisce fuori strada in Valtellina, 5 i feriti

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ROMA (ITALPRESS) – La statale 300 “del Passo di Gavia” è provvisoriamente chiusa al traffico a Valfurva, in provincia di Sondrio, per consentire le operazioni di recupero di un autobus uscito fuori strada all’altezza del km 5,400. Le squadre Anas e le Forze dell’Ordine sono sul posto per la gestione della viabilità. La statale sarà riaperta al traffico non appena completate le attività di recupero del veicolo. Si tratta di uno scuolabus che stava portando nove studenti a Bormio, che dopo esser precipitato per alcuni metri, è finito nel torrente Frodolfo. Quattro minorenni feriti lievemente sono stati portati all’ospedale Morelli di Sondalo. L’autista, un 39enne è ferito in maniera più grave, ma non in pericolo di vita.

– Foto d’archivio IPA Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Maltrattamenti a bambini dell’asilo nido di Mantova, misure interdittive a insegnanti

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MANTOVA (ITALPRESS) – La Guardia di Finanza di Mantova ha concluso un’articolata attività di polizia giudiziaria, nei confronti di una Scuola dell’Infanzia, privata, del capoluogo, per condotte, del Personale, ivi in forza, educando e non, astrattamente riconducibili ad episodi di maltrattamenti.

Nello specifico, l’attività di polizia giudiziaria è stata condotta, altresì, attraverso investigazioni di tipo tecnico, specificatamente ambientali nonché in riscontri delle forniture, delle presenze, delle autorizzazioni/adempimenti in materia di sicurezza dei locali e della didattica, sommarie informazioni ai genitori, perquisizioni personali e domiciliari nonché acquisizioni informatiche e da telefoni cellulari.

Per quanto sopra, il Tribunale di Mantova, in accoglimento di analoga richiesta da parte della Procura della Repubblica alla sede, all’esito delle complessive attività di polizia giudiziaria, ha emesso misure interdittive, nello specifico dall’esercizio di educatrice per un anno, nei confronti del quadro Docenti della Scuola dell’Infanzia privata di Mantova interessata, notificate, nella serata di ieri, al termine delle attività didattiche giornaliere.

-Foto ufficio stampa Guardia di Finanza-
(ITALPRESS).

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Cronaca

Bella (Confcommercio) “Sostenere le imprese giovanili per spingere la crescita”

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ROMA (ITALPRESS) – Dal 2011 al 2024 l’Italia ha perso 193.000 imprese giovanili, guidate da under 35. E’ quanto emerge da una ricerca dell’Ufficio Studi di Confcommercio. “Se non c’è nuova imprenditoria, la crescita ristagna”, afferma il direttore Mariano Bella, intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy.
“Qualcuno potrebbe obiettare che il dato dipende dalla demografia, ma è vero solo in parte. In realtà, al netto dei fenomeni demografici e della riduzione del tasso di imprenditoria in generale, noi stiamo costringendo i giovani, quei pochi che sono rimasti in Italia, ad andare a fare impresa all’estero. Per migliorare la situazione intanto bisogna smetterla di pensare soltanto alle fasce adulte della popolazione – sottolinea Bella -. Mi sembra paradossale che noi oggi stiamo discutendo di non legare la crescita dell’età pensionabile all’aspettativa di vita, questo implica un trasferimento di risorse dai giovani agli anziani. L’altra cosa che bisogna fare è ridurre la burocrazia. Una riduzione del carico burocratico sulle imprese ha effetti benefici sull’intero sistema economico, ma in particolare sulle piccole imprese e sulle startup”.
Fondamentale è anche il ruolo del credito. “Le imprese giovanili, le startup ovviamente sono più rischiose, però sono quelle più produttive – sottolinea il presidente dell’Ufficio Studi di Confcommercio -. Sono un veicolo di innovazione e di tecnologia. Se facciamo cadere tutto il costo del rischio sull’imprenditore, avremo meno imprese produttive. Bisogna utilizzare dei fondi specifici per le startup, per ripartire il rischio in maniera tale che il costo per del finanziamento per l’imprenditore giovane non sia esorbitante”.
Il giudizio di Bella sulla legge di bilancio 2026 all’esame del Parlamento è complessivamente positivo: “Mi piace perchè è una manovra equilibrata e “leggera”, in tutto 18 miliardi di movimentazione. In totale lo sbilancio tra maggiori spese e minori entrate è lo 0,04% del PIL. Quindi conti pubblici in ordine, si fa un pò di alleggerimento in termini di costo del lavoro, si dà qualcosa a oltre 10 milioni di persone che guadagnano tra 28.000 e 200.000 euro. Questo potrebbe anche innescare un pò di fiducia. La cosa brutta che vediamo è che nelle coperture ci sono 6 miliardi che non sono ben specificati”.
Per il presidente dell’Ufficio Studi di Confcommercio è “necessario un impulso alla fiducia di famiglie e imprese, in maniera da ripristinare l’agibilità del circuito che trasforma maggiori redditi, maggiore ricchezza, in consumi. Oggi al PIL mancano i consumi. Se il reddito e la ricchezza non si trasformano in consumi rimaniamo con una domanda stagnante e con un Pil fermo”.
Per il rilancio della fiducia può essere utile far crescere quello che Mariano Bella definisce Sense of Italy, un concetto che “tenta di valorizzare il metabrand Italia, superando la contrapposizione tra manifattura e servizi. Cerchiamo di risolvere i problemi valorizzando le reciproche e preziose interazioni tra due grandi settori”, ricordando che “il terziario di mercato negli ultimi 30 anni ha fatto 3,7 milioni di occupati in più”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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