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Economia

A dicembre occupati in crescita, disoccupazione scende al 7,2%

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ROMA (ITALPRESS) – A dicembre 2023, rispetto al mese precedente, secondo i dati Istat aumentano gli occupati e gli inattivi, mentre diminuiscono i disoccupati. L’occupazione cresce (+0,1%, pari a +14mila unità) tra gli uomini, i dipendenti a termine, gli autonomi e gli under 34, mentre cala tra donne, dipendenti permanenti e tra chi ha almeno 35 anni. Il tasso di occupazione sale al 61,9% (+0,1 punti). Il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce (-2,7%, pari a -50mila unità) per uomini e donne e per tutte le classi d’età, con l’eccezione dei 15-24enni tra i quali invece si osserva un aumento. Il tasso di disoccupazione totale scende al 7,2% (-0,2 punti), quello giovanile al 20,1% (-0,4 punti). La crescita del numero di inattivi (+0,2%, pari a +19mila unità, tra i 15 e i 64 anni) coinvolge le donne e gli individui di età superiore ai 35 anni; tra gli uomini e i 15-34enni si registra un calo. Il tasso di inattività sale al 33,2% (+0,1 punti). Confrontando il quarto trimestre 2023 con il terzo, si registra un aumento del livello di occupazione pari allo 0,6%, per un totale di 135mila occupati. La crescita dell’occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-1,6%, pari a -30mila unità) e degli inattivi (-0,8%, pari a -99mila unità). Il numero di occupati, a dicembre 2023, supera quello di dicembre 2022 del 2,0% (+456mila unità). L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età, a eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa: il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 1,2 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+0,4 punti) perchè la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva. Rispetto a dicembre 2022, calano sia il numero di persone in cerca di lavoro (-8,5%, pari a -171mila unità) sia quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,5%, pari a -310mila).
(ITALPRESS).
– Foto: Agenzia Fotogramma –

Economia

Il CdA di Pirelli approva il bilancio 2024, “Venuto meno il controllo di Sinochem”

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MILANO (ITALPRESS) – Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli & C. Spa, riunitosi in data odierna, ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2024 a maggioranza con il voto favorevole di 9 su 15 consiglieri. Hanno votato contro il presidente Jiao Jian e i consiglieri Chen Aihua, Zhang Haitao, Chen Qian, Fan Xiaohua, mentre Tang Grace si è astenuta.

La relazione finanziaria, su proposta dall’amministratore delegato Andrea Casaluci, contiene l’informativa secondo cui, a seguito dell’emanazione del DPCM Golden Power, è venuto meno il controllo di MPI Italy (e, per l’effetto, di Sinochem) su Pirelli ai sensi dell’IFRS 10. Al contempo Pirelli non risulta, ai sensi del predetto principio contabile, sottoposta al controllo di alcun soggetto.

La verifica della sussistenza del controllo in capo al gruppo Sinochem attraverso Marco Polo Italy (MPI Italy) era stata sollevata dal collegio sindacale e dal management a seguito dell’emanazione del DPCM Golden Power e il tema è stato approfondito con l’ausilio di società di revisione e primari studi legali. La decisione è stata assunta anche in ottemperanza del provvedimento di Consob che aveva rimandato al Cda una valutazione in merito da condursi in applicazione del principio contabile internazionale IFRS 10.

I consiglieri che hanno espresso voto contrario o l’astensione al bilancio hanno motivato il loro dissenso unicamente in ragione della dichiarazione di avvenuta cessazione del controllo di Sinochem su Pirelli ai sensi dell’IFRS 10, non condividendone le relative motivazioni anche in considerazione del fatto che il patto parasociale fra Camfin e Cnrc/MPI Italy è ancora in vigore e che pertanto, a loro parere, Cnrc/MPI Italy mantiene il controllo su Pirelli ai sensi dell’art 93 del TUF.

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Il management ricorda che la decisione in ordine all’assenza del controllo da parte del socio Sinochem rappresenta un primo passo, ma non risolutivo, nel percorso di necessario adeguamento della governance societaria ai vincoli normativi negli Usa, mercato chiave nel segmento dei pneumatici High Value e di sviluppo e diffusione della tecnologia Cyber Tyre. Il management ha pertanto ribadito che continuerà nel dialogo con i principali soci per allineare la governance di Pirelli alle normative americane, in particolare quella legata ai veicoli connessi, nell’interesse della società e di tutti i suoi stakeholders.

L’esercizio 2024, i cui i risultati non auditati e preliminari erano già stati comunicati al mercato il 26 febbraio scorso, si è chiuso con un utile netto consolidato di 501,1 milioni di euro, in crescita dell’1% rispetto ai 495,9 milioni di euro dell’esercizio 2023, e ricavi in aumento dell’1,9% a 6.773,3 milioni di euro. L’esercizio, inoltre, ha visto un ulteriore miglioramento delle performance di sostenibilità.

Il Cda ha inoltre approvato i risultati della Capogruppo Pirelli & C. Spa che nel 2024 ha registrato un utile netto di 302 milioni di euro, in crescita del 24,3% rispetto ai 242,9 milioni di euro dell’esercizio 2023. Il Cda, in linea con la politica dei dividendi dell’Industrial Plan Update 2024-2025 che per l’esercizio 2024 prevedeva una distribuzione pari a circa il 50% del risultato netto consolidato, proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,25 euro per azione (0,198 euro per azione a titolo di esercizio 2023) per un totale complessivo di 250 milioni di euro.

Il dividendo relativo all’esercizio 2024 sarà posto in pagamento a partire dal 25 giugno 2025 (stacco cedola il 23 giugno 2025 e record date il 24 giugno 2025). Pirelli conferma – alla luce delle elevate incertezze sui dazi Usa – gli obiettivi comunicati al mercato lo scorso 26 febbraio. La società ha già definito un piano di mitigazione dell’impatto dei dazi Usa, qualora entrassero in vigore le misure attualmente annunciate, con l’obiettivo di garantire i target di Ebit Adjusted e di generazione di cassa nella parte bassa della guidance, raggiungendo pertanto l’obiettivo di deleverage.

Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli ha approvato la struttura del piano LTI monetario per il triennio 2025-2027 (“Piano LTI 25-27”). I piani di incentivazione a medio-lungo termine per il management Pirelli hanno una struttura “rolling” con obiettivi definiti all’inizio di ogni ciclo triennale per garantire l’allineamento tra target aziendali e sistema di incentivazione, in coerenza con i corrispondenti obiettivi presenti nei piani industriali resi noti al mercato. In particolare, per il Piano LTI 25-27 gli obiettivi di Group Net Cash Flow e di CO2 Emission Reduction per l’ottenimento dell’incentivo a “target” saranno in linea con quanto verrà comunicato al mercato in chiusura del processo di pianificazione strategica.

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Il Piano LTI 25-27 prevede i seguenti obiettivi: o Total Shareholder Return (TSR) relativo, con peso pari al 40% del premio LTI confrontato rispetto ai peers Tier 1; Net Cash Flow di gruppo cumulato (ante dividendi), con peso pari al 35% del premio LTI; o Posizionamento di Pirelli nel Dow Jones Sustainability World Index ATX Auto Component sector, con peso pari al 10% del premio LTI; CO2 Emissions Reduction, con peso pari al 15% del premio LTI. Il Piano LTI 25-27, come sopra evidenziato, prevede due obiettivi legati all’ambito della sostenibilità ed è basato anche sull’andamento del titolo Pirelli (cosiddetto TSR) rispetto ai peers, permettendo così di allineare gli interessi del management con quelli degli azionisti.

Anche il Piano LTI 25-27, come in passato, è autofinanziato, in quanto i relativi oneri sono inclusi nei dati economici dei piani industriali. La sua eventuale erogazione avverrà nel primo semestre del 2028. Partecipano al Piano LTI 25-27, tra gli altri, il Vice Presidente Esecutivo di Pirelli & C. Marco Tronchetti Provera, l’Amministratore Delegato Andrea Casaluci, il Direttore Generale Corporate Francesco Tanzi e i dirigenti qualificati dal Consiglio come “dirigenti con responsabilità strategica”.

Il Piano LTI 25-27 è rivolto, inoltre, a Senior Manager e ad Executive del gruppo. Il Piano LTI 25-27 è stato deliberato anche ai sensi dell’articolo 2389 del codice civile, su proposta del Comitato per la Remunerazione, con il parere favorevole del Collegio Sindacale in relazione ai soggetti per i quali tale parere è richiesto. Inoltre, il Piano LTI 25-27 è incluso nella politica di remunerazione che sarà sottoposta all’approvazione dell’Assemblea chiamata ad approvare la Relazione Finanziaria annuale al 31 dicembre 2024, così come nella medesima Assemblea sarà sottoposto il Piano LTI 25-27 nella parte legata al TSR.

L’assemblea degli azionisti è previsto si tenga in sede ordinaria in unica convocazione in data 12 giugno 2025 per: approvare il Bilancio d’esercizio 2024 e le connesse delibere in merito alla distribuzione del dividendo; approvare la Politica in materia di remunerazione e, per la parte legata al Total Shareholder Return, l’adozione del piano di incentivazione monetario a medio-lungo termine per il triennio 2025-2027 (LTI 25-27) destinato al management del gruppo; esprimersi, con voto consultivo, sui compensi corrisposti relativi all’esercizio 2024. All’Assemblea sarà altresì presentata l’annuale “Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari”.

A giugno 2024 la società ha collocato presso investitori istituzionali un sustainaibility-linked bond (garantito da Pirelli Tyre S.p.A.) per un importo nominale complessivo di 600 milioni di euro con scadenza luglio 2029 e con una cedola del 3,875%. I titoli sono quotati presso la Borsa del Lussemburgo. Nel dicembre 2025 scadrà il prestito obbligazionario equity-linked da 500 milioni di euro denominato “EUR 500 million Senior Unsecured Guaranteed Equity-linked Bonds due 2025”.

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– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Economia

Mediobanca, nuova OPS da 6,3 miliardi per Banca Generali

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MILANO (ITALPRESS) – Il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. (“MB”) ha approvato, Il 27 aprile, la promozione di un’Offerta Pubblica di Scambio volontaria su tutte le azioni ordinarie di BANCA GENERALI S.p.a. (“BG”); il corrispettivo è rappresentato da azioni di Assicurazioni Generali S.p.a. (“Generali” o “AG”) detenute da Mediobanca.

La decisione è stata resa nota con una comunicazione diffusa oggi ai sensi dell’articolo 102 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, numero 58 e dell’articolo 37 del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999.

L’Offerta è condizionata, tra l’altro, o all’approvazione dell’Assemblea Ordinaria di Mediobanca ex art.104 TUF o all’ottenimento di un minimo di accettazione del 50%+1 azione o all’ottenimento delle relative autorizzazioni regolamentari o al perfezionamento degli accordi di collaborazione con Generali e Banca Generali o all’assunzione da parte di Generali di un impegno sulle azioni proprie ricevute in correspettivo di lock-up per dodici mesi a partire dal perfezionamento dell’offerta, con riguardo a operazioni di offerta e collocamento presso il pubblico indistinto (ivi incluso operazioni di ABB) Il rapporto di concambio è fissato in 1,70 azioni Generali per ogni azione Banca Generali ex dividendo.

Il rapporto di concambio è fissato sui prezzi del 25 aprile 2025. Le azioni AG a servizio dell’operazione riverranno dal corrente possesso di Mediobanca. L’offerta comporta un prezzo implicito di offerta pari a Ç54,17 per azione con un premio pari a – 11,4% rispetto ai prezzi undisturbed del 25 aprile 2025. – 9,3% sulla base del prezzo medio ponderato per i volumi (VWAP) dell’ultimo mese, al 25 aprile 2025 – 6,5% sulla base del prezzo medio ponderato per i volumi (VWAP) degli ultimi 3 mesi, 25 aprile 2025.

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L’operazione, che mira all’integrazione di Banca Generali nella divisione WM di Mediobanca, imprime una forte accelerazione alla trasformazione del Gruppo Mediobanca e realizza l’obiettivo del Piano “One Brand – One Culture” di affermare definitivamente il Gruppo come Wealth Manager, distintivo per posizionamento (Private & Investment Bank, “PIB”), brand, capacità di attrarre talenti professionali e remunerare gli azionisti.

La combinazione crea un leader di mercato, secondo in Italia per totali attivi (Ç210mld di TFA) e rete distributiva (circa 3.700 professionisti), con la maggiore capacità di crescita organica (oltre Ç15mld di NNM annue) nella fascia alta del mercato del risparmio gestito italiano.

“L’unione tra Banca Generali e Mediobanca tramite la riallocazione del capitale detenuto in Assicurazioni Generali completa il percorso di trasformazione del gruppo Mediobanca iniziato oltre dieci anni fa quando, alla progressiva vendita del portafoglio partecipazioni, si è affiancato l’avvio delle attività di Wealth Management ed il forte potenziamento di quelle di Investment Banking e di Credito al Consumo”. Lo afferma Alberto Nagel, Amministratore Delegato di Mediobanca.

“La creazione di un Gruppo diversificato, focalizzato in business con prospettive di crescita ben superiori al mercato, a basso assorbimento di capitale e capaci di produrre ricavi ed utili visibili e ricorrenti è l’obiettivo ultimo che da sempre guida la nostra strategia. Un Gruppo solido e profittevole, che eccelle per creazione di valore per tutti gli stakeholder. Nasce oggi un leader del Wealth Management, che unendo una comune filosofia di eccellenza e performance, si pone come riferimento nel panorama del sistema finanziario italiano ed europeo” conclude.

– Foto IPA Agency –

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(ITALPRESS)

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Economia

Cambio ai vertici di Stellantis Financial Services Italia, Alciati nuovo General Manager

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TORINO (ITALPRESS) – Stellantis Financial Services Italia, Captive finanziaria di tutti i marchi del Gruppo Stellantis, ha annunciato la nomina a partire dal 23 aprile 2025 del nuovo Top Management. Pier Marco Alciati assume il ruolo di General Manager di Stellantis Financial Services Italia; mentre Giulio Viale ricopre la carica di Deputy General Manager.

“Il cambio al vertice avviene in continuità e nel rispetto della Governance della Cooperation tra Stellantis Financial Services Europe S.A. e Santander Consumer Finance S.A. che, con cadenza regolare, prevede un’alternanza tra le due figure apicali – si legge nella nota -. Tale riorganizzazione aziendale si affianca alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione per l’esercizio 2025, e del nuovo Collegio Sindacale per gli esercizi 2025/2027″.

“Accolgo con entusiasmo la nuova nomina, convinto che, insieme a tutto il Team, potremo continuare il percorso intrapreso per traguardare con successo i nostri obiettivi di business e per essere il punto di riferimento per chi ogni giorno sceglie con fiducia le nostre soluzioni di mobilità”, ha commentato il nuovo Direttore Generale di Stellantis Financial Services Italia, Pier Marco Alciati.

Giulio Viale, neo Vice Direttore Generale di Stellantis Financial Services Italia, ha sottolineato che “con il supporto di tutta la squadra di Stellantis Financial Services Italia, prosegue il mio impegno al fianco del Gruppo Stellantis e della sua Rete di Concessionari, guardando con fiducia alle prossime sfide ed opportunità, con una visione ben definita per il nostro futuro e per la nostra crescita”.

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Alciati ha avviato la sua carriera in Santander Consumer Bank Italia, ricoprendo ruoli di crescente responsabilità nell’area commerciale e marketing. Dal 2009 ha assunto la carica di Direttore Vendite e Marketing di Santander Consumer Bank Italia, gestendo alcuni importanti accordi white label nel settore Automotive. Dal 2019 viene nominato Direttore Generale di Banca PSA Italia, joint venture tra la banca del Gruppo PSA e Santander Consumer Finance, per poi assumere il ruolo di Vice Direttore Generale di Stellantis Financial Services Italia dal 3 aprile 2023, giorno della costituzione della nuova Banca.

Viale ha iniziato il suo percorso in FCA nel 1988, ricoprendo posizioni di sempre maggior responsabilità nei servizi finanziari. Dopo gli inizi in area Finanza di FCA, ha maturato competenze nel settore del Finanziamento ai Concessionari sia sul mercato Italia che sui mercati Esteri. Nel 2018 è diventato responsabile dei servizi finanziari del Mercato Italia in FCA Bank S.p.A., per poi assumere il ruolo di Direttore Generale di Stellantis Financial Services Italia dal 3 aprile 2023, giorno della costituzione della nuova Banca.

-Foto ufficio stampa Stellantis-
(ITALPRESS).

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