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Cronaca

Scuola, D’Aprile (Uil) “Contro la violenza serve cultura del rispetto”

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ROMA (ITALPRESS) – Per affrontare il problema della violenza contro il personale scolastico, bisogna “ripristinare la cultura del rispetto, che significa anche riconoscere e far capire gli errori agli alunni o anche al personale, all’interno del proprio ambiente, dove questi errori vengono commessi”. Lo ha detto Giuseppe D’Aprile, segretario generale Uil Scuola Rua, in un’intervista alla Italpress.
“Il ministro Valditara ci è sembrato molto sensibile” a questo tema ma “noi non siamo d’accordo ad esempio con la proposta di legge che, per le sospensioni superiori a due giorni, prevede di mandare i ragazzi nelle comunità tipo lavori socialmente utili: il recupero del rispetto va fatto nello stesso luogo dove manca, cioè all’interno delle scuole”, sottolinea.
Oltre alla violenza contro il personale, uno dei problemi della scuola è il precariato. “Oggi la scuola conta 235 mila precari, persone che vengono assunte a settembre e licenziate a giugno: innanzitutto ci sono delle conseguenze precise che vanno a ricadere sulla qualità della didattica”, spiega, ma anche sulla “continuità, perchè l’insegnante cambia di anno in anno o addirittura più volte nello stesso anno. Abbiamo proposto delle soluzioni al ministro Valditara, soltanto facendo una quantificazione di somme”, considerando “quanto costa licenziare un precario il 30 giugno e quanto riassumerlo a settembre, perchè non dimentichiamo che quel precario percepisce comunque l’indennità di disoccupazione a luglio e agosto”. Stabilizzare uno di quei precari “costa allo Stato solo 725 euro”, quindi “assumere oltre 200 mila precari costerebbe complessivamente 180 milioni di euro: se pensiamo che le finanziarie si aggirano intorno ai 35 miliardi di euro, prendere 180 milioni si potrebbe fare, basta solo la volontà politica”.
Anche per l’autonomia differenziata applicata al mondo della scuola “siamo contrari, perchè il rischio è quello di creare una scuola di serie A e una di serie B: la scuola deve unire il Paese, non dividerlo”. La Uil è l’unico sindacato che non ha firmato il contratto. “Il rinnovo contrattuale è stato sottoscritto in due step, la prima parte economica – che noi abbiamo sottoscritto – e una parte normativa, che noi non abbiamo condiviso: non siamo soddisfatti, secondo il nostro punto di vista le cose negative pesano di più rispetto alle cose positive. Per questo motivo, dopo aver ascoltato centinaia di lavoratori in tutta Italia, dai quali abbiamo ricevuto un mandato ben preciso che sentivamo di non tradire, non abbiamo sottoscritto il contratto”. Ovviamente “ci saranno delle conseguenze: chi non sottoscrive il contratto di lavoro viene tenuto fuori dalla contrattazione. Valuteremo se l’amministrazione, nell’escluderci dalla contrattazione, userà due pesi e due misure: in quel caso faremo le nostre valutazioni, anche giuridiche”.
(ITALPRESS).
– Foto: Italpress –

Cronaca

Norris vince in Messico, sul podio anche Leclerc e Verstappen

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CITTA’ DEL MESSICO (MESSICO) (ITALPRESS) – Lando Norris (McLaren) vince il Gran Premio del Messico, ventesimo appuntamento del Mondiale di F1 2025. Gara dominata dal pilota britannico, che si prende corsa e vetta della classifica mondiale piloti scavalcando Oscar Piastri (McLaren), quinto al traguardo. Secondo un grande Charles Leclerc (Ferrari) davanti alla Red Bull di Max Verstappen. Ai piedi del podio la sorpresa di giornata Oliver Bearman (Haas). Lewis Hamilton, penalizzato di 10 secondi per un taglio curva nei primi giri, termina ottavo.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

La Juve cade anche a Roma: 1-0 per la Lazio, rete di Basic

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ROMA (ITALPRESS) – La Lazio ritrova i tre punti in casa battendo la Juventus per 1-0 nel match che chiude l’ottava giornata di Serie A. Nonostante le assenze, i biancocelesti fanno la partita con la mentalità e il “sacrificio” richiesti da Sarri e salgono a 11 punti, a una lunghezza dai bianconeri, che incappano nella terza sconfitta consecutiva tra campionato e coppa: nel complesso, la squadra di Tudor non vince da otto partite, da quella vinta contro l’Inter il 13 settembre. A decidere la gara dell’Olimpico è stato Basic. Tante le polemiche arbitrali nel corso del match (che seguiranno verosimilmente nel post-partita).
Sarri propone titolari Isaksen e Zaccagni e, per sopperire all’assenza di Tavares, sposta Marusic a sinistra con Lazzari a destra. Nella Juventus, per la prima volta Vlahovic e David giocano insieme dal primo minuto, con Yildiz che si accomoda inizialmente in panchina a causa del leggero fastidio al ginocchio. Proprio Isaksen si mette in luce dopo pochi minuti con uno slalom speciale ma senza trovare compagni in area. Il gol biancoceleste (che sarà decisivo) arriva al 9′: David sbaglia completamente la sponda per McKennie, Cataldi recupera palla e la scarica su Basic, il quale tira e batte Perin, complice la deviazione di Gatti. La risposta bianconera è affidata a Conceicao, da cui passano la maggior parte delle iniziative degli ospiti, come nell’occasione del cross per Cambiaso, il cui tiro si spegne sull’esterno della rete.
Poi, Gatti mura un tiro di Guendouzi e Provedel è ottimo nell’uscita su David, autore di una prova estremamente sottotono, così come Vlahovic e Dia: una serata decisamente complicata per i centravanti di entrambe le squadre. Al rientro dagli spogliatoi, Tudor rompe gli indugi e inserisce Yildiz, che però non riuscirà a incidere. La Juve si fa vedere con una traversa di Vlahovic da pochi passi (ma c’era fuorigioco di Kelly) e un tiro innocuo di Locatelli, ma al 56′ la Lazio protesta chiedendo il secondo giallo per McKennie. Passano pochi minuti e sono i bianconeri a protestare per un contatto tra Gila e Conceicao, giudicato non falloso da Colombo. Provedel si fa trovare pronto sul colpo di testa di Thuram, mentre Isaksen, autore di una grande partita, sfiora il raddoppio al 79′. Paradossalmente, nonostante il punteggio, è più la Lazio a cercare il secondo gol che non la Juve a inseguire il pareggio: anche Pedro, appena entrato, va vicinissimo alla rete mancando il bersaglio grosso di pochissimo. Il forcing finale, con tanto di colpo di testa centrale di Thuram, non basta agli ospiti, che tornano a Torino senza punti.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Mattarella “Speranza di pace si estenda da Medio Oriente a Ucraina”

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