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Cronaca

Gasperini “Sporting forte, ritorno in casa un vantaggio”

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LISBONA (PORTOGALLO) (ITALPRESS) – “Sporting e Atalanta sono due squadre che giocano un calcio simile come disposizione tattica, ma con caratteristiche diverse, sono due squadre che attraverso il gioco cercano di vincere le partite. Indubbiamente per loro il campionato è prioritario, come del resto per noi è prioritario vincere la Coppa Italia e qualificarci per l’Europa League”. Lo ha dichiarato il tecnico dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, in conferenza stampa alla vigilia del match contro lo Sporting. “Non avrei voluto incontrare lo Sporting perchè è tra le più forti. Abbiamo il vantaggio di giocare in casa il ritorno, ma dipenderà anche da quello che riusciremo a fare domani. Penso che sia cresciuta, è una squadra che ha preso consapevolezza, ma questo lo sapevamo. Questi cinque mesi ci sono serviti nel nostro percorso, probabilmente domani ci saranno in campo due squadre migliori rispetto a quelle che si sono affrontate a ottobre”.
Nelle ultime tre gare l’Atalanta ha raccolto un solo punto, ma l’analisi di Gasperini è chiara. “Col Milan abbiamo fatto un buon punto a San Siro, la delusione è stata domenica col Bologna, ma questa delusione è stata mitigata dal fatto che siamo convinti di aver fatto la prestazione giusta, il risultato ci sta stretto, ma questo è il calcio. Ora ci caliamo in questa competizione, giochiamo contro una squadra molto forte che è cresciuta rispetto ad ottobre, ma vale anche per noi. Ci giochiamo la qualificazione, domani sarà il primo round”. Poco tempo per preparare la partita e 11 ancora da disegnare. “Cerco sempre di mettere la miglior formazione possibile. L’unico vero rammarico è stata la partita di recupero con l’Inter, è stata messa in un momento assolutamente sbagliato, per noi domani è la quarta partita in meno di undici giorni, sono tutte partite impegnative. Domani comunque servirà la miglior formazione”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il centrocampista Ederson. “Queste ultime tre partite sono state difficili, abbiamo fatto un punto. Siamo un pò delusi, ma adesso c’è un altro tipo di partita, dobbiamo pensare subito allo Sporting, incontreremo una squadra più preparata rispetto alla fase a gironi. Sono molto contento di giocare questo tipo di sfide, quando sono arrivato qui sapevo che avrei potuto giocare in Europa. Le sensazioni? Lo Sporting cerca sempre di vincere, così come noi, sarà una bella partita, parecchio intensa e con qualità”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Cronaca

Mattarella visita una scuola di Palermo “Il dialogo fa crescere”

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PALERMO (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato a sorpresa la scuola di Palermo “Edmondo De Amicis-Leonardo Da Vinci” nella sede di via Serradifalco, nel quartiere Noce-Malaspina. Il capo dello Stato si è intrattenuto in particolare con i bambini della 5^ C, una classe primaria multietnica, i cui alunni furono oggetto a ottobre di insulti e commenti a sfondo razzista mentre partecipavano all’iniziativa “Io leggo perchè”, al centro di Palermo.
Tutt’altro che imbarazzati dalla presenza dell’ospite illustre (la visita era stata tenuta segreta dalla dirigente scolastica Giovanna Genco), hanno rivolto al presidente alcune domande, consegnandogli alcuni doni. Sulla lavagna di classe spiccava un grande tricolore.
I bambini hanno poi scortato il presidente nell’aula magna, dove l’orchestra dei ragazzi delle classi della secondaria ha suonato due brani di Giuseppe Verdi, il coro delle Zingarelle dalla Traviata e il “Va, pensiero” dal Nabucco.
“Vivere insieme, dialogare, fa crescere, rivolgo un sentito grazie ai vostri insegnanti. Insegnare è un’impresa difficile ma esaltante”, ha detto il presidente ai circa 300 ragazzi al termine dell’incontro.
“Siete bravissimi, avete eseguito magistralmente questi due pezzi, e non è facile con tanti strumenti ad arco, a fiato, a percussione. Complimenti ai vostri insegnanti e complimenti a voi – ha affermato il capo dello Stato rivolgendosi all’orchestra che aveva eseguito i due brani. “La musica e la cultura sono il veicolo della vita, della convivenza, dell’apertura, della crescita personale e collettiva, tutti quanti insieme – ha aggiunto -. Per me è grande motivo di soddisfazione essere qui e farvi i complimenti”.
“Io ogni anno vado in una scuola per l’apertura dell’anno scolastico. Ma non è frequente che in altre occasioni vada a visitare delle scuole. Sono lietissimo di essere qui questa mattina e ringraziarvi di quello che fate, facendovi gli auguri per i vostri studi e il vostro futuro – ha spiegato il presidente -. Ringrazio ancora una volta i vostri insegnanti per quello che vi trasmettono, per come vi guidano nell’accrescimento culturale. Voi siete una scuola che con la lettura, la musica e altre iniziative di crescita culturale esprime i valori veri della convivenza nel nostro Paese e nel mondo, che è sempre più unito, connesso, sempre più senza confini. E’ una ricchezza quella di crescere insieme, scambiarsi opinioni, abitudini, idee. Ascoltare gli altri fa crescere e voi lo state facendo, per questo complimenti e auguri”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Tajani “Per la pace in Palestina l’Europa potrà avere un ruolo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Siamo all’alba di una possibile pace che potrebbe coinvolgere l’intera regione”. Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’intervista al quotidiano La Stampa in merito alla tregua a Gaza.
“Ora inizia un lavoro diplomatico lungo e complesso per rafforzare la tregua – sottolinea Tajani -. Le prossime sei settimane saranno la chiave per porre le basi del passaggio dalla prima alla seconda fase del cessate il fuoco. La liberazione delle prime tre giovani donne israeliane è positiva, ma ora deve proseguire la liberazione degli ostaggi israeliani e, contestualmente, si devono far arrivare aiuti alla popolazione palestinese”.
Una volta stabilizzata la tregua “si potrà ridare slancio agli Accordi di Abramo, con cui si volevano normalizzare i rapporti dei Paesi arabi con Israele. Quel percorso era quasi concluso, ma si è interrotto con l’attacco del 7 ottobre. Adesso si devono riannodare i fili”.
Per il ministro “sarebbe una buona idea avere una missione di interposizione promossa da un ente internazionale come l’Onu. Purchè sia a guida araba. Può aiutare a consolidare la pace e a rafforzare l’Autorità palestinese. Siamo ancora in una fase embrionale, ma saremmo pronti a partecipare con un contingente. Serve, più in generale, una presenza europea in Medio Oriente. E in Palestina l’Europa potrà avere un ruolo, se c’è un accordo gradito a entrambe le parti”.
Alla domanda se l’Italia ha l’obiettivo di riconoscere la Palestina, il vicepremier risponde così: “Sì, la nostra strada porta lì, ma ci vuole tempo perchè la Palestina deve essere riconosciuta anche da Israele e a sua volta deve riconoscere Israele. Le iniziative unilaterali che ho visto finora da parte di alcuni Paesi non servono alla Palestina nè alla pace”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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